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Showing content with the highest reputation on 20/11/2016 in all areas

  1. 3 points
    Boh , visto che hanno fatto una chitarra intestata al rincoglionito dei green day, direi che knopfler ci può stare tutto e pure avanzare. Operazione commerciale? Ma va, dai? Non sapevo che gibson fosse una onlus Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
  2. 3 points
    Il suono di Brothers in Arms mi ha sempre fatto impazzire. Paragonare Ligabue a Knopfler è come mettere a paragone la Fenech con la Clerici....
  3. 2 points
    Mah...sarà bravo come strimpellatore...ma è inaffidabile....non commissionategli mai un clone di Jan Ray....
  4. 2 points
    Personalmente associo MK alla strat rossa più che alla LP
  5. 1 point
    Quest'anno per me Natale è arrivato un po' in anticipo Già al Raduno dell'anno scorso questa anziana signora mi aveva colpito, un po' per il fascino degli anni sul groppone, un po' per il fantastico look art-decò, ma soprattutto per il suono particolarissimo e per la comodità del manico. Quest'anno, sempre in occasione del Raduno, un amico mi aveva chiesto di provarla perché era interessato all'acquisto... convinto che Nick la portasse in ogni caso, non ho pensato di chiederglielo, e così sono rimasto a bocca asciutta, soprattutto per la voglia di riprovarla io stesso. Nel frattempo, il mio amico non si decideva mai e così alla fine... mi sono deciso io Colgo l'occasione per ringraziare Il Nervoso per la cura nella spedizione e per molte delle foto che ripropongo qui. SUPRO: UN PO' DI STORIA Supro, insieme a National, Airline e Oahu, era uno dei marchi della Valco, uno dei produttori di chitarre (classiche, acustiche, semiacustiche, resonator, solidbody e lapsteel) più attivi negli anni '50 e prima metà dei '60. Oltre alle chitarre con i vari marchi appena citati, la Valco produceva anche amplificatori sempre coi suddetti marchi (da ricordare che quasi tutto Led Zeppelin I è stato registrato con un piccolo ampli Supro), ma anche per conto terzi: Harmony e Kay e soprattutto Gretsch. La Valco chiuse i battenti nel 1968, dopo aver cercato una fusione proprio con uno dei partner commerciali dell'epoca, la Kay, senza successo; oggi repliche delle loro chitarre Supro vengono prodotte dalla Eastwood (ma con humbuckers full-size, al posto dei single coil fighissimi delle originali), mentre Bruce Zinky ha acquistato i diritti sul marchio per quanto riguarda gli amplificatori. COM'E' FATTA La Triple Tone è una rarità rispetto alla sorellina più diffusa Dual Tone, perché venne prodotta per un solo anno, precisamente il 1959. Bellissima nella sua livrea nera - che era l'unica scelta possibile per il colore, così come il bianco era l'unica scelta per la Dual Tone - e il battipenna rialzato color crema a due strati, crema che è richiamato anche dai pickup rings, dai "butterfly" tips delle meccaniche Kluson e dai segnatasti block. L'attaccacorde dorato, il ponticello in legno regolabile in altezza e i controlli (selettore a tre posizioni + un volume e tre toni) completano la dotazione, insieme a tre pickups dalla forma tipicamente HB, ma che in realtà sono dei single-coil... ne parleremo più avanti. Sempre all'avanguardia nei materiali, nel 1960 la Supro iniziò a produrre chitarre con il corpo in fibra di vetro, ma '59 avevano ancora il corpo in legno, e questa ovviamente non fa eccezione; la verniciatura black in realtà è un sottilissimo rivestimento in materiale plastico chiamato No-Mar, una specie di vinile usato sia sulla Dual sia sulla Triple Tone, che a dispetto della pubblicità dell'epoca (lo dichiaravano indistruttibile) con il passare del tempo tende a "sfogliarsi"... questo esemplare è decisamente fortunato, infatti il corpo è in perfetto stato, mentre un po' di finitura è venuta via alla base del manico sul retro e sulla paletta (vicino al capotasto e ai fori delle meccaniche), ma nel complesso è una delle più integre che abbia mai visto, considerata l'età. Una delle peculiarità di tutte le Supro è il manico, dal profilo corposo, ma non ingombrante (diciamo '58-'59 Gibson per capirci), ma più stretto come spaziatura delle corde... all'inizio bisogna abituarsi, soprattutto a trovare le misure col plettro, ma appena presa la mano è comodissimo, veloce e morbidissimo sui bending (io non mi sono ancora abituato alle corde così morbide, infatti ho scazzato un po' di bending ) La costruzione del manico è innovativa per l'epoca: veniva chiamato Kord-King neck ed è costituito da una grossa barra di alluminio centrale (nelle pubblicità dell'epoca, veniva detto "materiale aerospaziale"), rivestita da pochi mm di legno, legno di cui è fatta anche la paletta su cui è apposta la targhetta in metallo con il marchio... tale barra dà al manico una stabilità totale, infatti non c'è trussrod, perché il manico stesso è tutto un grosso trussrod, come si può vedere nello sfortunato esemplare della foto qui sotto Anche l'attacco del manico al corpo è particolare e avveniristico: è costituito da due viti, di cui una tiene unito il manico al corpo (l'incasso è così preciso che una sola vite è sufficiente a tenere stabilmente il tutto) e una funge da tilt-neck, per regolarne l'inclinazione... tutto questo10 anni prima che ci pensasse Leo Fender con il famigerato micro-tilt, e a differenza di quello Fender questo non determina una perdita di sustain I pickups: nonostante la forma e le dimensioni siano quelle da humbuckers, sono tre single coil maggiorati, con uscite che vanno dagli 8,5k ai 9,5k, e un suono che ricorda un incrocio tra i P90 e i Filtertron, con estremi di banda ben presenti, estremamente dinamici al tocco, delicati e marci allo stesso tempo... erano piuttosto incostanti come produzione, quelli che ho potuto sentire suonano molto diversi tra loro (cosa confermata anche da Nick che ne ha provate tante); trovarne tre in perfetto stato e così ben suonanti dopo 57 anni è decisamente raro! Insomma, al di là del prezzo abbordabilissimo di oggi, rispetto a chitarre coeve, queste Supro erano chitarre costruite in modo impeccabile, c'era una ricerca dietro e materiali di alta qualità... basti pensare che il prezzo di questa Tri-Tone era di 179,50$, a cui andavano aggiunti 42,5$ per la custodia... più o meno il prezzo di una LP Special a due pups dello stesso anno. COME SI SUONA La Tri-Tone è comodissima, perfettamente bilanciata anche da seduti, ma come detto sopra bisogna prenderci un po' la mano sia come feeling col manico, sia come uso dei controlli (la posizione del selettore è inusuale, per chi è abituato come me soprattutto a Strato e LP), sia all'appoggio della mano destra sull'attaccacorde sospeso. COME SUONA Per questo, lascio la "parola" a due video, di cui solo il primo fatto da me, usando per la prima volta un nuovo prototipo di ampli. Il video è composto di tre parti: 1) clean, cambiando tutti e tre i pups (chitarra scordata alla fine, avevo appena montato le corde nuove ) 2) crunch 3) crunch con lo slide (adoro il suono dello slide con questa chitarra, anche se non so usarlo ) Il secondo video è di un tipo un po' più vintage, ma molto bravo e registrato a modo. Questo messaggio è stato promosso ad articolo
  6. 1 point
    Occhio alle chitarre nitro e al materiale che riveste il gancio, perché l'interazione tra materiali non compatibili è più veloce se tutto il peso si scarica in un solo punto. Per il resto, direi che non c'è problema se il manico non ha problemi congeniti.
  7. 1 point
    http://vignette1.wikia.nocookie.net/cavalcare/images/c/c2/Clerici2.jpg/revision/latest?cb=20110505095409
  8. 1 point
    Infatti io ce l'ho con la Fender.
  9. 1 point
    voi forse dimenticate che Fender ha fatto le Stratocaster Baglioni e Battaglia..
  10. 1 point
    se ne sentiva la mancanza... moh arrivera' la GoldTop del Liga
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