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Showing content with the highest reputation on 19/12/2018 in all areas
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2 pointsPropongo un blind test.
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1 pointProvo a suonare di notte. Prima delle 22 non se ne parla. Ho quindi esigenza di suonare in cuffia o a volumi sussurrati. Nell'arco dell'ultimo anno ho provato varie soluzioni, per non giungere alla fine al suono definitivo, ma magari qualche spunto può tornare utile. Il mio ampli è una plexi da 50w su una 2x12. La plexi ha il PPIMV, e in mezzo c'è un Hot Plate. Tutto ha inizio con il Kemper. Suona bene, c'è poco da fare. E' più che semplice da usare, immediato direi visti gli ottimi preset che si trovano in giro, e il suono in cuffia è assolutamente perfetto. Ma era overkill avere una macchina del genere sulla scrivania solo per strimpellare quattro note di pentatonica in croce, e il feel sotto le dita manca. Poi è stata la volta delle schede audio. Ho preso sia RME che Apollo. Entrambe complesse, ma i plugin della seconda mi facevano ben sperare. Della RME ho odiato la complessità del software, la Apollo Twin invece, se pur tutto il sistema Universal Audio sia affascinante come pochi, non mi ha fatto gridare al miracolo. Sono finito su di una Audient ID14. Ottima qualità, ma davvero ottima. E l'ingresso dedicato per chitarra è tra i migliori mai provati. La latenza ovviamente è più alta di Apollo, ma accettabile. Allora è stata la volta dei plug-in. Ho provato un po' tutto, ho comprato Scuffham s-gear, suona bene ed è semplice. (aspettate un attimo ad acquistarlo, hanno annunciato un grosso upgrade, a pagamento, forse conviene prendere direttamente la nuova versione). S-gear è comunque un software, quindi un compromesso, e le valvole mi mancavano, ma grazie a lui ho iniziato a sperimentare con gli IR. Tecnologia interessante, che ha bisogno di essere affinata e soprattutto di divenire più semplice da usare. Allo stato attuale è ancora molto da smanettoni, decine di file da provare, necessarie conoscenze di equalizzazione e plugin per sfruttarli davvero. Ma mi ha spinto a tentare di collegare la Plexi alla scheda audio. L'Hot Plate in questo fa cagare. Ho preso il Fryette Power Station. Macchina molto valida, e dai molteplici usi. Come "attenuatore" non è trasparente, ingombra un casino, e non suona bene a bassi volumi. Credo che non abbia nemmeno la pretesa di essere trasparente, essendo un finale valvolare a tutti gli effetti, colora il suono, ma in un modo molto gradevole (ricordiamoci che fa un reamp del segnale, non lo attenua). Può essere usata anche come finale, come ad esempio fa il tizio di Kingsley per dimostrare i suoi pedali/pre. In definitiva in sala prove non mi dava chissà quali vantaggi rispetto al banale hot plate settato a -8db, ma anche a -12db, e in casa il suono è comunque molto degradato. Fa inoltre da load box per mandare la testata al computer e giocare con gli IR. Molto, molto valida in questo. Basta guardare questi video, a me pare suonare più scuro, ma forse è il mio preferito in assoluto. https://www.youtube.com/watch?v=YnfyuclnN4c&t=293s https://www.youtube.com/watch?v=P6xEoY0GbLg https://www.youtube.com/watch?v=ADqZrBiOfSo&t=234s A posteriori forse ho fatto una cazzata a venderlo. Poi ho preso il Rivera Rockcrusher. Come attenuatore suona meglio dell'Hot Plate, ma non in modo eclatante. Il suono è migliore anche a volumi da appartamento. Come Load Box invece non ci siamo proprio. Sono tornato all' Hot Plate. Per dimensioni, funzionamento passivo, rapporto prezzo/prestazioni per me ancora se la gioca alla grande. Atomic mette sul mercato l'Ampli Firebox, e lo prendo quasi immediatamente, a scatola chiusa. Prodotto di indubbia qualità, e anche troppo banale nella semplicità d'uso. Per tanti versi è perfetto. E' un pre, è un modeler completo, è un caricatore di IR. E' piccolo, costa poco, suona bene. Non ha l'uscita cuffie però, devo comunque caricarlo in una traccia del daw, applicare plug-in, sperimentare con gli IR. Uno sbattimento che non mi porta a risultati nettamente migliori rispetto a s-gear. Lo vedo come il prodotto perfetto per chi ha sempre suonato in analogico e vuole provare il digitale. Se avessi avuto dei monitor da studio non lo avrei messo in vendita, perché credo che se lo si attacchi direttamente si possa suonare con suoni molto validi, non distanti dal Kemper. Giusto l'editor dovrebbe essere ripensato. Appena uscito un nuovo firmware, è migliorato ulteriormente. Infine sono giunto al Two Notes Torpedo Live. Niente da fare, in cuffia suona male pure lui. Il suono è aspro, troppo diretto. Nulla eguaglia il suono del Kemper, a cui giustamente all'uscita headphone viene applicato un riverbero che da spazialità al suono. Sono arrivato a risultati simili a quelli del Kemper giocando con qualche plugin per dare "spazio" messo in uscita dal DAW (con tutte le soluzioni citate), ma speravo che il Two Notes potesse gestire qualcosa di analogo e senza computer visto che ha il reverbero. Non ci hanno pensato. Ma attaccato il Torpedo alle casse PA si è aperto un mondo. C'è sempre quella sensazione di gain aggiuntivo dato da load box + IR, ma il suono è molto naturale, e posso gestire il volume d'uscita a livelli ridicoli. Posso tranquillamente suonare la plexi tirata, con la mia compagna che dorme nella stanza accanto. Gli stessi preset che in cuffia mi obbligano a provare eq, compressioni e reverberi suonano molto bene su cassa senza bisogno di fare nulla, così come sono di fabbrica. Non è plug and play come il Kemper, ma nemmeno troppo complesso. Domani esce il nuovo reactive load di Suhr. E' identico al Torpedo, ma costa meno, e il feeling restituito dovrebbe essere migliore. Ma ha alcune lacune importanti rispetto al Two Notes. Mancano i reverberi, le simulazioni di finale e la possibilità di editare i preset al volo. La simulazione di finale la vedo come una cosa importante, perché il Two Notes potrebbe essere suonato mandandogli il segnale di un pre, e avere così un sistema di backup o una soluzione molto leggera da portarsi in giro. Ma sto pensando comunque di prenderlo per farci un giro, anche se anche lui ha uno dei limiti del Two Notes, la compatibilità con IR di circa 20mS, che restituiscono solo il suono di una microfonazione attaccata al cono, la possibilità di lavorare con 200 o 500ms di IR è possibile solo in una DAW con un plugin ir loader di Redwirez. La differenza si sente. In definitiva. Se devo studiare un pezzo e/o devo suonare in cuffia, vado di s-gear. Per tutto il resto il Torpedo.
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1 pointPerché l’Hall Of Fame mini no e invece il Dr Scientist sì? E come mai il Neunaber, di cui è uscito il MK2, da super gay reverb non se lo fila più nessuno? Solo perché Gioggetto l’ha ejettato 3 o 4 board primavera/estate fa? O perchè costa un botto e per un riverbero e da scemi? Non che mi serva il reverb, ho quello dell’amp che è bello e mi basta, ma pensavo di accattarmene uno per giocare ma sopratutto per quando ti capita in giro un amp senza. Mi piace lo spring Fender draivato a valvola come tipologia, ma già che ti accatti un pedale, quale ti accatti? Ditemi cari, grazie.
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1 pointio ho il gfi speculare reverb v2 vendutomi illo tempore da seven... se usi il rev con settaggi medio bassi, secondo me può fare al caso tuo...Molto naturale almeno per me, io ci gioco sui rev belli lunghi e sembra anche li molto più naturale di alcuni pedali. Se vuoi sperimentare ha tante modalità interessanti, soprattutto quella con tremolo+reverb e quella freeze, ti diverti per ore... Dato che è uscita la versione v3 ora il v2 dovrebbe stare sui 100 eurozzi. Comunque i suoi difettucci ce li ha, che non sono incentrati sul suono ovviamente... E' un pedale orizzontale, se non ti crea problemi, innanzitutto! Poi la creazione dei preset e la selezione degli altri 4 preset (ha 8 preset in tutto!!!!!) non è così immediata, va studiato un pochetto ma una volta fatti i preset principali e capito il meccanismo sei a cavallo! Rev molto interessante davvero, che io ho tuttora e che uso con grande soddisfazione!
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1 pointAl momento se devo strimpellare su un pezzo uso con soddisfazione s-gear, e appena uscirà l'aggiornamento a pagamento, lo pagherò molto volentieri.
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1 pointio la sera suono con l'elettrica spenta e mi trovo bene. anzi, secondo mia moglie faccio già troppo casino.
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1 pointFortunatamente OX è controllabile solo attraverso dispositivi mac, addio gas
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1 pointRaga, qua non parliamo di suonare in casa alle 4 di pomeriggio. Personalmente parlo di situazioni tipo io che suono alle 3 di notte in cuffia mentre mia moglie dorme nella stanza accanto con le bimbe.
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1 pointE’ un pick up attivo, teoricamente puoi andare direttamente nel mixer anche se gli ulti i live son sempre stato collegato ad una DI. Non sono un esperto in tal senso. Quando registro a casa connetto la chitarra direttamente alla scheda audio, che dovrebbe essere l’equivalente del mixer.
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1 pointio vado diretto nel mixer ma il segnale del suo pre non è molto alto, con la lrbaggs venue suona male, magari una DI passiva è da provare.
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1 pointBeh in fase di missaggio è chiaro che ci siano infiniti approcci però da quel poco che ho capito è quasi un obbligo fare spazio nel mix. Quindi un suono di chitarra che da solo è bellissimo, pazzesco, ricchissimo e bilanciato in un mix affollato per lo più darà solo fastidio. E quindi verrà scavato per fare spazio al basso, alla voce, a tastiere varie. Poi ci sta che per un trio ci sia meno necessità di fare spazio.
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1 pointRick è un produttore e ha spiegato che non esiste un software per farlo in questa maniera. Ha detto che da sempre i produttori si scambiano tra loro gli stem per studiare il lavoro degli altri e imparare nuove tecniche. Grandissimo canale!