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Showing content with the highest reputation on 28/05/2019 in all areas

  1. 2 points
    Opzione economica: un boost che immagino avrai gia´ e DI. fine. Gli effettini da serate acustiche che normalmente si riducono ad un po´di riverbero, normalmente ci sono gia´nei mixer e li´sei gia´a posto. Fatta questa prova, vedi com´e´il risultato, e se non ti soddisfa passi a cose piu´ "esoteriche" Ovvio che se in partenza hai un sistema piezo non proprio eccelso, va da se che tutto quello che viene dopo non e´che possa fare miracoli. Io procederei per passi, oltre al fatto di valutare quante serate fai se veramente vale la pena spendere un botto in attrezzature top. Nel caso anche un bel pre puo´fare la differenza (io ad es. uso LR Baggs Para DI) ma sempre se il suono di partenza (piezo o Pickup) e´decente se no son soldi buttati. My 2 cents...
  2. 1 point
    Complice il fatto che abito a 20m dallo studio di Marco di Formula B e che un amico comune doveva passarci, mi sono accodato per fargli un po' di casino in saletta. Lui doveva finire di preparare pedali per una fiera di domenica e ci ha lasciati con un Vox AC30, un po' di chitarre ed una parete piena di roba. Non abbiamo fatto in tempo a provare tutto tutto, ma ci sarà occasione mi sà 😈 Premesso che devo ripassarci per provare anche il wah ed il riverbero che fa e che quella mattina non ho visto, per cui se vi interessano prove particolari ditemi e la prossima volta che vado ci faccio caso. Premetto anche che queste sono le mie personalissime opinioni e che tendenzialmente non capisco un cazzo. Tutto fatto con una telecaster ed una LP Junior John Lennon perché gli humbucker me fanno chifo. I pedali che ho provato in ordine sparso sono stati i seguenti: Vintage Vibe: Parto con quello che mi è piaciuto di più. Il vibe è sostanzialmente l'unica modulazione che adoro, perché diciamocelo: il chorus fa veni' il vomito, il flanger le emorroidi ed il phaser è la versione sfigata del vibe. Ai tempi ne cambiai 2 o 3 (MJM ed altro) per poi approdare a quello di Sergio MNK che suona al pari degli altri in un terzo dello spazio e senza pugnette per l'alimentazione (sono rimasto sempre con questo negli ultimi 8/9 anni quindi non so farvi un paragone con roba più recente). Questo ha le stesse dimensioni (poco più alto ma largo uguale) ed alimentazione ma onestamente mi è piaciuto parecchio parecchio di più. Rimane difficile descrivere perché un vibe è più bello di un altro, ma proverei dicendo che "pulsava di più", sentiti a paragone gli altri che avevo nelle orecchie sono più fermi e sanno meno di analogico(?). Seghe mentali sul suono tridimensionale e quant'altro, sta di fatto che mi ha fatto bagnare tutta. Lo voglio. Appena riesco questo lo prendo 100% Super Plexi: Attualmente ho il trittico Gurus DD, Blue, Klone quindi non è un qualcosa che andrò a comprarmi ma l'ho comunque provato perché sì. Partiamo dicendo che secondo me il nome non indica molto il tipo di pedale che è. Parliamo di un overdrive molto aperto e croccante che volendo va dal clean boost ad un drive alla ACDC dei primi album o poco più. Siamo sul leggero. Il suono è molto aperto, se cercate la morbidezza sulle medie di qualcosa in stile zendrive o più compressione guardate altrove. La cosa bella è che la corsa del gain è tutta molto utilizzabile. In questo mi ha ricordato un po' l'OCD, nel senso che di solito sugli overdrive trovo uno sweetspot del gain dove il pedale rende meglio per le mie recchie, mentre questo (come per l'appunto l'OCD ad esempio) è tra i pochi che ho trovato bello e credibile per tutta la corsa sia per puliti appena sporchi che per crunch più sostenuti. Col boost interno (che si può mettere prima o dopo con l'apposito switch) si raggiungono distorsioni anche da rock più peso, ma il timbro lo sento più aperto, con meno mediobasse grosse e più trasparenza rispetto al sound plexi che ho in mente io (meno brown?). Il che non è un male, dipende da cosa si cerca. Per capirsi mi ha dato un po' l'idea di quello che l'Okko Twin Sonic vorrebbe essere senza però riuscirci (no vetri e pasta super sgranata/spompa). Se dovessi dirne un difetto (sennò pare che sto a fa pubblicità) potrebbe essere che non mi restituisce la stessa sensazione amp-like di pedali come il blue o il gurus. Per capirsi io lo vedo bene anche per suonare rock blues alla SRV/Hendrix, con meno mediosità e più attacco e apertura rispetto agli screamer. Provata anche una nuova versione dello stesso che ha due boost (boost->super plexi->altro boost) ed uscita DI con simulazione di cassa (sia jack che bilanciata con switch che fa qualcosa alla massa della bilanciata ma non ricordo con precisione) e send/return per inserire altri effetti prima di andare al mixer/scheda audio/whatever. Stesso pedale con le funzionalità aggiunte, anche se devo dire che qui forse avrei preferito due Super Plexi ed un boost piuttosto che il doppio boost. Rispetto al Gurus (che ha funzionalità di DI simili) questa versione va anche a batteria. Octofuzzy: Ecco, questo non m'è piaciuto. Tanto sgranato e scorreggione. Premetto che non sono un enorme estimatore dei fuzz ma ho avuto Hartman al germanio ed entrambe le versioni dell'OXFuzz. Boh, questo non m'ha detto molto; magari non fa per me, magari aveva il bias messo male, magari era brutto. Non c'ho neanche perso troppo tempo onestamente. Ho il dubbio che non fosse del tutto funzionante, ma poi ho attaccato il Soviet Tank e mi sono completamente dimenticato della sua esistenza, quindi non ho neanche chiesto a Marco se fosse in buono stato. Ho avuto conferma di averne provato uno rotto. Soviet Tank (case grande in legno): Tra i fuzz quello che mi è piaciuto di più. Di solito i muff me li risparmio volentieri, ma questo aveva una switch che aumentava parecchio le medie e mi è proprio piaciuto il suono che ne usciva con questa mod inserita. Ovviamente ha meno dinamica rispetto ai fuzzface (ripulirsi di volume etc), ma qualcosa in più rispetto ai muff che ho provato in passato. Se dovessi riprendere un fuzz (non so se mi rimarrà spazio in pedaliera) penso che prenderei questo, perché il suono che ha tenendo la chitarra a 10 mi è piaciuto di più rispetto a quelli che ho avuto in passato. Questo ed il vibe mi hanno impallinato il cervelletto se devo essere sincero. Aver provato questo per primo ha un po' ammazzato tutti gli altri perché a paragone mi sembravano tutti un po' meh. Fuzz Experience (silicio): Classico fuzzface, si ripulisce ottimamente etc etc dopo aver avuto i sopracitati ho capito che i fuzzface non fanno per me. Ne adoro la dinamica e la mancanza di compressione anche a parecchio gain, ma il timbro mi dice poco. Da un punto di vista """ oggettivo """ ha meno gain degli OXFuzz ed è molto più gestibile come volume quindi rimane più classico (sì, se poteva intui' dal nome). Forse l'Hartman che avevo mi piaceva un pò di più, ma l'Hartman è stato il fuzzface più bello che ho sentito sin'ora per i miei gusti. Come spesso accade per i fuzzface, a me è piaciuto di più messo tutto a cannone e regolandomi dai controlli della chitarra. Buono per chi vuole farci Hendrix. MiniFuzz v2: Non ricordo se germanio o silicio. Minuscolo, ricorda un po' il fuzz experience ma più aperto e meno scorreggione rispetto ai fuzzface soliti. Più moderno come stampo, non ci vedrei male anche musica in stile Muse. Bello il fatto che è minuscolo, se si vuole avere un suono fuzz ma si ha poco spazio diventa moolto interessante. Ed è comunque un prodotto con i controcazzi, non roba stile minipedalini mooer. Questo è l'unico che valuterei al posto del Soviet per questioni di spazio. Aries: Ancora più moderno del precedente come timbro. Una modalità denominata 60's stile tone bender ed una stile muff, ma entrambe molto moderne come voicing. Lo vedo bene per generi che io non suono, quindi non saprei definirvelo con esattezza. Sicuramente il più flessibile e scolpibile del lotto. Però insomma, una volta sentito il Soviet tutto il resto mi faceva poco effetto. Rispetto al video di Gastube per dire l'ho trovato più aperto e meno morbido, forse avrei dovuto perderci più tempo a regolarlo, ma i pedali erano tanti ed il tempo non troppo. Edge Analog Delay: Bellino, bellino con modulazioni e quant'altro. Mi pare di aver capito essere una novità. Onestamente però ho pochi termini di paragone seri, quindi voglio risentirlo dopo essermi spippolato ben bene l'Empress Tape Delay in arrivo. Sentito stand alone però mi è risultato molto bello. Aggiungerò altro alla prossima volta per i motivi sopracitati. Ha il tap tempo ragazzi, niente panico. Overall mi hanno comunque lasciato una sensazione molto positiva. Io sono un po' prevenuto col made in italy per le storie varie che tutti sappiamo. Questi pedaletti mi hanno dato effettivamente una sensazione solitamente associata al prodotto --boutique-- ammeregano, anche l'estetica e le grafiche sono molto curate e per i miei gusti funzionano parecchio. Insomma, non mi aspettavo prodotti di questa fascia in Umbria, è stata una sopresa piacevole.
  3. 1 point
    ciao a tutti., acustici e non. scrivo e commento poco sul forum ma vi seguo quotidianamente con molto interesse visto che mi avete insegnato una marea di cose sul mondo della chitarra elettrica e voglio appunto apportare un po di mia esperienza sulla chitarra acustica. premetto che posseggo una Taylor 614ce con sistema es2, una 12 corde guild cinese tutta in mogano(magnetico fishman) e una yamaha ll6(sempre magnetico fishman), con queste chitarrine attaccate al fido jam 150 plus tramite una lr baggs venue DI e un bel po di armoniche diatoniche ho fatto e faccio molte serate in solitaria. Il punto è sempre la resa acustica dello strumento che viene falsata dai vari sistemi, devo dire che l'ES2 della Taylor è abbastanza rispettoso del suono puro dello strumento ma comunque non mi soddisfa affatto, sembra sempre un'altra chitarra. complice il mio 48° compleanno, chiedo a mia moglie di regalarmi un sistemino per amplificare le mie chitarre ossia l'ACUSTIC STAGE della IK MULTIMEDIA, non credendo pero che potesse risolvere il mio cruccio visto il costo irrisorio rispetto ai vari sistemi in commercio. trattasi di un microfonino a condensatore che si incastra nella buca della chitarra, comandato da un pre digitale con possibilita' di miscelare sia il suono del mic che di altre fonti esterne. il pre ha dalla sua 6 preset di equalizzazione e un filtro anti feedback molto efficace. pensavo appunto fosse un giocattolo visto che sta sotto i 100 euro ma appena l'ho acceso mi sono dovuto ricredere unsuono molto dinamico e quasi identico allo strumento cui si collega, vengono riprodotte sia le frequenze, sia gli armonici che soprattutto il sustain della chitarra. il sustain appunto è stato sempre il mio problema, tutti i sistemi che ho provato non riuscivano a darmi la sensazione di quando sto a casa sul divano e mi canto le mie canzoncine, invece con sto cazzillo mi sento molto a mio agio. l'unica pecca, comune pertanto a molti microfoni a condensatore anche esterni, è che il corpo della chitarra si assottiglia leggermente, nulla di drammatico o irrisolvibile tramite i controlli sul mixer. in aiuto pero' arriva appunto la possibilita' di miscelare una fonte esterna quale un magnetico o un piezo che ridonano corpo allo strumento, ne basta pochissimo di segnale dal pickup e tutto ritorna nella norma. insomma le mie conclusioni sono più che positive anche da solo è un sistema migliore dei vari piezo o magnetici montati di serie sulle chitarre( a parte qualche sporadico caso di strumenti molto costosi), il mic si puo utilizzare a fondo scala senza incorrere in feedback fastidiosi, al limite c'è il filtro che funziona egregiamente. tutto cio sempre secondo la mia modesta esperienza. ciao Giovanni
  4. 1 point
    Attenzione perché il mosquito oltre che buffen è anche invertito!
  5. 1 point
    Grazie Marco, penso che hai colto il segno. Tra l'altro stavo riflettendo sul costo/valore di una DI da 200 e passa euro(tipo la radial JDI o L.R. Baggs Session) , quando ne ho speso 300 per la chitarra 🤔
  6. 1 point
    ti capisco, mai preso, nemmeno in considerazione, un bearfoot 🙈🙉🙊
  7. 1 point
  8. 1 point
    Mi fido molto più del tuo parere e della tua esperienza in pedalanza che della mia 😄
  9. 1 point
    provo a risponderti: 1. Sì. Il loop in quel caso è parallelo, i due segnali si sommano al termine dei percorsi, se ne attenui uno l'altro resta al volume a cui lo hai settato. 2. Certamente puoi farlo, non è detto che suoni bene ma sicuramente puoi sperimentare in tal senso. 3. Sarebbe bene che l'effetto mantenesse la fase, se non lo facesse... prega la Nemesi che perseguiti il progettista nel Tartaro. Ah ma vedo che @th3madcap ti ha già risposto! 👍🏿
  10. 1 point
    1) Si, esatto. che è come usare la modalità B + Bypass 2) Ovviamente si, dosando i volumi di ciascun loop, e nella modalità A <-> B puoi scambiare al volo le due modulazioni, 3) I pedali che danno problemi di fase sono piuttosto rari, quando avevo la WetBox TheGigRig la fase era sempre fissa sul valore standard con qualsiasi modulazione, Flanger, Phase90, Vibe vari, Rotary... non ricordo di averne avuto bisogno L'LS 2 è un multiuso che dà soddisfazioni, io ne ho due, in uno dei due ho collegato il loop B direttamente dall'interno del pedale per evitare persino di avere il jack tra S e R, e l'ho sempre utilizzato per gli effetti, l'altro è non modificato e lo uso alla bisogna. Ma non ho più pedali da un po'...
  11. 1 point
    Mi stupisco sempre quando leggo post appassionati di gente che dice che qui si "giudica senza prima sentire" É ovvio che è così, è sempre stato così Non ci sarebbe stata la moda della mattonella se fosse stata infilata nello chassis del doubledecker Nessuno comprerebbe Boonar o Skrecho se fossero stati infilati nello chassis dell'echosex Per non parlare di un ampli culanda a caso tipo /13 se fosse stato messo nel case della testata Gurus...non se lo sarebbe cagato nessuno Esteticamente il made in Italy fa cacà É un dato di fatto e anche se non dovesse fare cacà, non se li cagherebbe nessuno tra di noi proprio perché è roba italiana e non crea hype É bello comprare pedali stranieri esotici e rarissimi, assemblati da qualche artigiano delle caverne sperdute chissà dove tipo BJFE sai che me frega di prendere il pedale assemblato in Emilia Romagna in Emilia ci vado a mangiare i tortelli mica a comprare i pedali
  12. 1 point
    Si ho letto anche io alcuni svarioni sul loro sito, e il costrutto generale delle frasi sembra quasi frutto di Google Translator. Ma non credere che la conoscenza della lingua inglese da parte dell'italiano medio, sia tanto superiore. Indiani e pakistani, pur se con un accento osceno, hanno una conoscenza dell'inglese 1000x superiore a quella che abbiamo in patria. Per parlare e scrivere bene inglese non basta avere avuto 8 in pagella, perchè l'inglese proposto dal sistema di istruzione italiano non va molto oltre The pen is on the table. Ma allora cosa dovremmo di certi produttori americani? Cosa dovremmo dire di /13? Che nome è? Un'operazione matematica? E Dr.Z, che sembra il nome di un rapper americano? E 65 Amps? E Badcat? Gatto cattivo? Ho letto il thread fiume su Gurus e non capisco il perchè di tanta ostilità nei suoi confronti: e la produzione che si è spostata in Cina, e la separazione dei soci, e la mancanza di comunicazione sui forum, e ora il nome... Che vi ha fatto di preciso?! Perchè ce l'avete tanto con lui? Mi sembra di sentire un programma della D'Urso, con la differenza che anzichè passare al setaccio la vita di Pamela Prati o di qualche concorrente del Grande Fratello, passiamo al setaccio la vita di un onesto lavoratore. Uno dei capisaldi di qualsiasi azienda è quello di differenziare sia gli investimenti sia i fornitori, perchè se fallisce un fondo di investimento o un fornitore, sono guai. O vai in bancarotta o ti si interrompe la produzione. Evidentemente mancava la capacità di fare valutazioni commerciali del genere, oppure la possibilità di diversificare i fornitori, non saprei, per cui si è avuto un blocco della produzione. Amen. Succede. Perchè farne un caso? Perchè farlo diventare un processo mediatico? La stessa cosa è capitata a Fractal con le sue nuove pedaliere FC6 ed FC12 https://forum.fractalaudio.com/threads/announcing-the-fm3-amp-modeler-fx-processor.149900/page-21#post-1779957 Piccole realtà come queste, non hanno i numeri e la rete di aziende del calibro di Boss o Dunlop o EHX, per cui intoppi e ritardi nelle consegne possono capitare. Considerate anche che spesso le grandi realtà, pur di mandare avanti la propria produzione, prendono pezzi random e li infilano nei propri prodotti finendo per sacrificare la qualità Basta vedere cosa è successo negli anni coi Big Muff, che di bigmuff hanno solo il nome. Con le reissue finalmente si sono riavvicinati a quei suoni, ma che dire di tutti bigmuff prodotti negli ultimi 30 anni?! Che dire dei vari NYC PI, Tone Wicker, Little Big Muff, ecc...? Ma preferite un produttore che ferma tutto e aspetta di riorganizzare la propria produzione per mantenere uno standard qualitativo in linea con quello del passato, o è meglio uno che infila i primi op-amp e condensatori che gli capitano, e vi consegna il pedale subito, fottesega di come suona? E preferite un produttore che sta 12h al giorno in laboratorio a curare i propri prodotti, o uno che sta 12h al giorno a leggere i belati di un gregge di pecore e ribattergli punto su punto? Non parliamo di Belen o dei Metallica, che fanno il proprio lavoro e poi hanno il social media manager che cura la loro immagine online. Parliamo di realtà che non vanno molto lontano dal piccola bottega artigiana, e se lavori non cazzeggi online, e viceversa. Non capisco davvero questo accanimento nei suoi confronti. O vi ha rifilato un pedale che è stata una sola clamorosa, o vi ha rubato soldi (gli avete pagato un pedale che poi non vi ha mai spedito), o altrimenti è solo voglia di smerdare gratuitamente il lavoro di un artigiano. Quartum non datur (semicitaz.) E non un artigiano che si limita a creare repliche dei vari tubescreamer, bigmuff, ecc..., ma uno che ha creato prodotti originali che hanno richiesto una lunga ricerca perchè non avevano un precedente. Vedi il progetto DoubleDecker, che partendo dal suono Marshall ha portato ad un pedale che non ha eguali....non il solito pedalino con Volume, Gain, Tone, stop! Vedi l'Echosex, che in un panorama che offriva solo pallide imitazioni dei suoni Binson (TC Alter Ego, Catalinbread Echorec), ha fatto centro con un pedale che finalmente ricalca i suoni del vero Binson.
  13. 1 point
    Sto vedendo il sito, giuro che non li comprerei già solo per come sono scritti i testi in inglese. Ci facciamo proprio ridere dietro cazzo.
  14. 1 point
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