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Showing content with the highest reputation on 26/01/2021 in all areas

  1. 3 points
    Beh, in effetti, ricordo un articolo del buon Lauro AlecB, c'è comunque una fascia di mercato che chiede ciò e figuriamoci se non la si accontenta, è vero che ormai non fa più impressione un single coil da 150€ comunque, e poi c'è il filo nos, il magnete nos, la minchia del pupo nos... Andassero a cacare per quanto mi riguarda, tanto uscirà un set più costoso e quello poco prima in voga sarà improvvisamente harsh, poco dinamico, troppo educato, moderno, non più abbastanza boutique e/o da guitar sommelier...Non è così che funziona?
  2. 1 point
    Oggi nella mia casella di posta mi sono ritrovato una mail che segnalava questo https://accessanalog.com/ In soldoni, un plugin che si installa su PC e che da remoto controlla una serie di outboard analogici (parliamo di LA-2A, UA 1176, Neve, SSL, non robetta...) che processano il suono, e che poi lo rimandano indietro attraverso il cloud fino al proprio PC. Qui l'elenco di tutti gli outboard a disposizione. https://accessanalog.com/access-analog/ C'è una lista di prenotazione, a conferma che si tratta di hardware fisico, e non simulazioni digitali che girano sul cloud. Un'ora con l'LA-2A costa 13$, ma l'Antelope Orion 32HD è gratuito. Se qualcuno si vuol togliere lo sfizio di far processare una propria traccia da un convertitore AD/DA professionale da 3400€.... https://www.thomann.de/it/antelope_orion_32_hd_gen_3.htm Non è un forum di mixing engineer o di produttori, ma l'idea in sè è allettante. Immaginate un plugin analogo pensato per la chitarra, che controlla da remoto una serie di amplificatori col loro microfono abbinato, e che ti rimandano poi indietro il suono processato. Magari con qualche pedalino davanti. Diverrebbe un reamping da remoto. E' già stato postato in un altro topic (qualcuno mi aiuti) un braccio che lavorava su 2 assi controllato da PC che spostava un microfono, quindi la tecnologia di fatto esiste. Si tratterebbe di "robotizzare" gli ampli e poi scrivere il plugin che gestisce il tutto. Registri la tua traccia DI sul PC, te la fai re-ampare da 3 o 4 ampli diversi col loro cabinet abbinato e 2 o 3 microfoni tra cui scegliere, e poi la ricevi indietro. Magari qualcuno prima o poi ci penserà e lo farà 🤞
  3. 1 point
    Concordo con te, tant'è che i GFS 1959 vintage wound che mi hai venduto spaccano i culo a tanti butikke del cazzo, ma a 1/4 del loro prezzo.
  4. 1 point
  5. 1 point
    Il progetto nasce per quello, per dare accesso a chi fa voci, batteria, ecc.. ad hardware da sogno che pochissimi possono permettersi. Una sorta di rent service a distanza. Poi, tra comandare a distanza i pomelli di un LA-2A e comandare a distanza i pomelli di un Twin Reverb, cambia poco in teoria. Se questa cosa avrà un minimo di seguito, mi sembrerebbe strano che nessuno metta su l'equivalente per le chitarre. Magari sarà la stessa Access Analog, chissà... EDIT: trovato!
  6. 1 point
    Non è che non mi piacciono, è che son la roba più brutta mai tirata fuori da un ciocco di legno, e includo
  7. 1 point
    Sento proprio la necessità di far passare il mio wav ovviamente già convertito dalla mia schedina da un convo da 4000€
  8. 1 point
    Di per se è una figata clamorosa... Tuttavia mi lascia il dubbio il concetto in sé si reamp che per mezzi, conoscenza e capacità non ho mai approfondito... Credo che come me molti si facciano influenzare dal feel e dal suono che ottengono durante l'esecuzione, registrare DI e poi reampare non rischia di perdere "intenzione"?
  9. 1 point
  10. 1 point
    Ma anche la forma di tele su una non tele. Porca puttena sono diventato talebano
  11. 1 point
    Ragazzi, ho questo progetto con un paio di amici e abbiamo fatto questa cover dei Kraftwerk. Pareri? Grazie
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