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The Rover

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Risposte pubblicati da The Rover


  1. Ciao e bentornato nel Belpaese! C'è chi va e chi viene come sempre nella vita; mio figlio il grande ha 28 anni e fa il cuoco a Scarborough da poco prima della brexit: guadagna già 10 volte quel che guadagnavo io alla sua età in Italia con tanto di laurea, lode, dottorato, contratti di insegnamento universitari etc. etc. . Trovo l'Italia un paese sì a misura di famiglia ma, d'altra parte, "no" a misura di professioni e lavoro autonomo. Se sei bravo nel regno unito generalmente ti premiano, in Italia invece rompi i coglioni perché costringi gli altri ad alzare il livello. Sono scelte, tutte degne e rispettabili. Complimenti per le 22 chitarre!!! Hai voglia di postarle! Ma che generi suoni ... o suonavi? Attendo con curiosità.


  2. IMG_20240307_105703.thumb.jpg.e97f145462a6c64e4f2e423f021e703b.jpg

     

    Dismesse le precedenti maxi pedaliere vado leggero, spippolo meno e suono di più.

    - Burn Fx Double Face 2: doppio fuzz face, micidiale, del buon Davide. Silicio e/o Germanio miscelabili su ciascuno dei due lati del pedale alias una quantità di suoni impressionante. Impressionante anche la qualità, con armoniche che ti spuntano da tutti i lati anche quando meno te lo aspetti. Pedale molto dinamico strepitoso stand alone per suoni clean o sul breakup, per boostare i pedali di gain successivi e, ovviamente, per fuzzare senza un domani con pot volume chitarra aperto dentro uno dei due pedali di gain successivi.

    - Kasleder Toxic Twins: senza parole.

    - Marvel Drive Rambel Fx: per suoni plexy style da dopo pasto, soggetto a eventuali boostaggi dei due precedenti.

    - MXR Micro Amp: per dare più corpo e frequenze nel mix a parti solistiche e fraseggi.

    - Dunlop Echoplex Delay con switch esterno tap tempo: mai invasivo e rispettoso del suono a valle grazie al 100% di analog dry path

    - Strymon Flint V1: un classico

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  3. Sulle mie chitarre ho sempre usato il cablaggio moderno, quello di fabbrica, restando comunque curioso del cablaggio anni '50 "Les Paul style" che, da quanto letto, dovrebbe consentire una minore perdita delle alte frequenze al roll off del volume chitarra, un suono più in faccia oltre a una interattività tra i due pot tono/volume diversa rispetto al cablaggio moderno.

     

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    Mi piacerebbe sperimentarlo sulla mia Telecaster e sicuramente lo farò ma, nelle more di portare lo strumento dal liutaio per le modifiche (in occasione di un cambio PU), chiedo lumi a chi ha già avuto esperienze nel merito. Pro e contro, benefici, malefici etc.

    Che poi la domanda principale resta quella: se veramente il cablaggio anni '50 apporta benefici, perché tutti gli strumenti odierni hanno il cablaggio moderno?


  4. 1 ora fa, Luca71 dice:

    ma le Player Series fanno cagare? se ne trovano a prezzi umani...

    Si e no: come tutte le economiche Fender puoi trovare un esemplare molto ben riuscito come anche una ciofeca "muta", con tutte le vie di mezzo. Ne ho una che suona bene, ma l'ho scelta tra tante altre in negozio provandole tutte con pazienza. L'hardware è, e resta comunque economico.


  5. Ho ancora una Telecaster Standard (Mexico pre serie Player) che con sostituzione PU è risultata, alla distanza, un'ottima chitarra.

    Ho avuto anche la Baja, anche quella made in Mexico, ma venduta: ottimi pickup custom shop però pessimo cablaggio dell'elettronica con selettore a 4 posizioni (ronzio pazzesco) e, soprattutto, il manico non suonava; ripeto NON suonava. Lei è andata, infatti, ed è rimasta la povera standard: a riprova, se ce ne fosse ancora bisogno, che non sempre a maggior prezzo corrisponde maggiore qualità.

    Ho una Strato SSS Player Series e suona benissimo già stock. Però, va detto, l'ho scelta provando tutte quelle disponibili in negozio (credo 6 o 7) e non tutte suonavano bene. Il ponte tremolo si può migliorare ma per liuteria, meccaniche, elettronica e PU il prezzo vale. La verniciatura è quella che è.

    • Like 1

  6. Il Duellist di DemonFx, alias Dualgun, l'ho preso anch'io e confermo che è un pedale divertente e flessibile. Certo dopo qualche giorno è venuta via la parte superiore (il cappuccio metallico) di uno switch, ma l'ho rimessa a posto e adesso "sembra" stabile; è un prodotto economico cinese quindi non mi aspettavo grande qualità costruttiva ma per suonare, suona di brutto. Quel che meno mi aspettavo, per la verità, è la forte presenza delle medie frequenze, ineliminabili, sul lato sinistro del pedale. Sul lato destro (TS style) ci sta e l'ho preso anche allo scopo ma sul lato sinistro (BB style) anche no. In definitiva è un pedale che per alcuni potrebbe esser utile, con ampli scavati nelle medie potrebbe andar bene, ma nei miei tre ampli british style non mi ha convinto del tutto perciò il Boss JB-2 Angry Driver ha riconquistato il suo posto fisso in board.

    Non ho idea se il Duellist originale abbia o meno questa stessa gobba nelle medie frequenze, dai sample su tubo anche in confronto diretto non si capisce una beneamata.


  7. 9 ore fa, Lore.M dice:

    ... chissà se quale versione dell'ocd è basato l'odd... v1 potrebbe indicare qualcosa, ma quale delle tante? se il colore del led è un indizio direi da v1.4 in poi, viste anche le viti thumb... 

     

    Nei commenti scritti al proprio video di promozione Barocsi riferisce di aver consultato direttamente Warm Audio, che afferma essersi basata sulla versione 1.4 dell'OCD.


  8. A mio parere questo video, come altri, dimostra solo che se si giudica in funzione del proprio orecchio è dimostrabile tutto e il contrario di tutto. Perciò, più che un contributo fattivo al chiarimento di questioni da sempre dibattute da noi esauriti, mi sembra uno dei tanti possibili modi di raccogliere visibilità. E in questo senso ci sta, nulla da dire.

    Ma se vogliamo, realmente, fugare dubbi o dimostrare ipotesi, come minimo mi si spiattelli un dettagliato spettro delle frequenze armoniche ad ogni virgola di cambiamento del setup dello strumento. Altrimenti lo sfrantecamento degli zeballos raggiunge subito livelli apicali.

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