Auro
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Un dubbio: le gigbag della Dingbat non prevedono tasche per cavi e altro materiale? Le Rockboard ce l'hanno.
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Alcuni prodotti Voodoo Lab, alimentatori in primis, sono reperibili praticamente ovunque. Non capisco, di contro, perché le pedalboard non si trovino così facilmente.
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Non so. Ho fatto il confronto tra la Rockboard 3.0 44x24 cm circa, che costa intorno ai 100 euro (illo tempore l'ho pagata 89) e la Dingbat Small Ex 48x26 circa che vedo praticamente a 200 dollari. Lo confesso: le dimensioni della Voodoo Lab sarebbero quelle perfette per me, ma la differenza di prezzo resta comunque elevata. Personalmente reputo molto valide le Rockboard in ordine a funzionalità e design.
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La Small Ex avrebbe le dimensioni ideali: ora, per avere un'unità compatta e non ingombrante, utilizzo una Rockboard 3.0. La Voodoo Lab avrebbe due o tre cm in più, non male. Peccato, come spesso accade, che non sia a buon mercato, perché in pratica costa il doppio della pur valida 3.0.
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Sì, ma ci vorrebbe anche uno switcher più piccolo.
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Chissà, se ci fosse anche la versione small, potrei considerare un prodotto del genere, perché per me sarebbe economicamente più abbordabile e più funzionale a livello logistico.
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Molto interessante.
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Secondo me molto dipende dal Linedrive che rende il suono più aperto in modo molto piacevole. Il comp, invece, lo arrotonda.
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Sì, tenendo il gain a ore 12 circa.
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Premetto che uso esclusivamente una chitarra con i single coil. Le differenze sono diverse: il Friedman ha una maggiore riserva di gain, risulta più compresso, ha le frequenze basse più definite e, almeno secondo la mia percezione, sembra meno medioso e più compatto del 1987. Quest'ultimo, di contro, forse restituisce meglio i suoni più classici e, almeno secondo la mia percezione, si avvicina di più ai timbri Marshall. Il Friedman, paradossalmente, mi ricorda di più le distorsioni americane. Probabilmente il 1987 rende meglio anche a gain basso. Entrambi si lasciano boostare ottimamente in pre sia dal Linedrive che dal compressore.
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Il Burn Fx Linedrive è intoccabile. Dovrei dar via uno tra il Be Od e il 1987. Al momento non mi andrebbe.
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Ehm, per un breve periodo quello spazio vuoto è stato occupato proprio da un DD8. Ottimo pedale, per carità, peccato che la differenza con il Diamond in ordine al trattamento del segnale fosse fin troppo accentuata. Di fondo è la stessa ragione per la quale ho dato via il Nemesis.
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Purtroppo non ho lo spazio adeguato in board.
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Non intendo mollare il Quantum Leap. Credo che potrebbe essere sufficiente anche un delay senza preset, purché abbia diversi algoritmi.
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Tanti anni fa ho avuto il GR50 con il GK2: all'epoca faceva festa.
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Non mi permetto di sindacare sul suono di questi pedali, perché - lo confesso - non ne ho mai provato né sentito direttamente uno. A supporto di quanto già detto, devo comunque aggiungere che a livello estetico c'è qualcosa che, pur non arrivando al fastidio come capita con altri pedali, mi disturba un poco. Strymon a parte, qui ancora non ho la minima idea di come intervenire per occupare l'ultimo spazio residuo in pedana.
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Adoro la svolta sugli switch.
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Questa non me la posso perdere....quando trovi un affare...
Auro replied to ming's topic in 102Mhz: Radio Effetti
Mi stuzzica il Transparent Overdrive. -
Gli Strymon, forse anche per il costo, non mi hanno mai attirato.
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Il costo del Suhr in confronto è addirittura insensato.
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Cazzo, con 3/400 euro in più ci prendi direttamente un ampli Bluesbreaker.
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A proposito di follia: https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_marshall-bluesbreaker-pedal_id6559124.html
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Dall'ascolto da PC, con tutti i limiti del caso, i suoni sembrano essere molto vicini, anche se il Diamond sembra essere un poco meno artefatto. Insomma, il Boss suona più da... Boss! Di fondo quello che non mi convince del DM, nonostante suoni comunque molto bene e abbia un design molto accattivante, è il prezzo: onestamente non ci spenderei 500 euro.
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Anche il recente caso del Bad Monkey è paradigmatico in tal senso.
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Come ti dicevo altrove, pur non avendo un riscontro empirico del suddetto pedale, penso che sia una follia arrivare a pagare certe cifre. Per quanto possa suonare bene, si tratta sempre, come peraltro accade con altri prodotti, di un dispositivo che quando è stato immesso sul mercato non era considerato esoterico e che, se non ricordo male, non era nemmeno tra i più costosi dell'epoca.