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Lino Pelle

Senso naturale del ritmo

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Allora, in pratica sto cercando di insegnare la chitarra ad un ragazzino di 17 anni, figlio di un mio amico. Il problema maggiore è che lui non ha sviluppato il senso e la misura del tempo che in genere è un dono naturale per la maggior parte. In sostanza se ascolta anche una canzone, ha difficoltà a tenere il tempo con il piede o con le mani tendendo ad anticipare le misure di ogni battuta. Più dunque i bpm sono minori e più ha difficoltà a starci dietro!

Esiste un metodo per poter imparare a sviluppare questo senso? Ovvio che non posso insegnargli il solfeggio (non l'ho studiato mai nemmeno io :lol: ). Gli ho detto per adesso di accendere il metronomo e provare a battere con lui le misure, anche con la chitarra una pennata a battuta, poi una pennata ogni mezza battuta e poi una pennata per ogni misura di una battuta. Ma ovvio che è la prima cosa che mi è venuta in mente da dirgli. Consigli? Metodi? Soluzioni?

Thanks

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Nei casi peggiori no. La morosa di un mio amico è insegnante di canto, ha alcune ragazze che vanno a lezione da lei per le quali andare a tempo è un parto..Deve colorargli le battute sullo spartito, fargli battere le mani, imbastire delle piccole coreografie per far andare a tempo 'ste tizie...con risultati comunque scadenti.

Secondo me è in grossa parte una questione di capacità di concentrazione cmq. Ome se alcune persone non riuscissero a mettere a fuoco la pulsazione della musica, o non riuscissero a dedicarvi abbastanza risorse mentali. Magari per penuria delle medesime, chissà, del resto dicono tutti che la musica aiuta a sviluppare le capacità cognitive...

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suggerisci al tuo amico di adottare un figlio nero e fattelo mandare a lezione. il problema del tempo dovrebbe essere risolto. casomai poi avresti il problema di evitare che balli o giochi a basket con la chitarra in mano

:rotflmao: :rotflmao: :rotflmao:

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Nei casi peggiori no. La morosa di un mio amico è insegnante di canto, ha alcune ragazze che vanno a lezione da lei per le quali andare a tempo è un parto..Deve colorargli le battute sullo spartito, fargli battere le mani, imbastire delle piccole coreografie per far andare a tempo 'ste tizie...con risultati comunque scadenti.

Secondo me è in grossa parte una questione di capacità di concentrazione cmq. Ome se alcune persone non riuscissero a mettere a fuoco la pulsazione della musica, o non riuscissero a dedicarvi abbastanza risorse mentali. Magari per penuria delle medesime, chissà, del resto dicono tutti che la musica aiuta a sviluppare le capacità cognitive...

Stesso difetto aveva il cantante del mio primo gruppo... voce fantastica e intonatissimo, ma il tempo proprio niente. Piano piano con gli anni ha sviluppato un certo "istinto" nell'entrare a tempo, ma purtroppo non ha mai acquisito il senso del ritmo.

Avete esperienze in merito di persone con lo stesso difetto che hanno imparato a sviluppare questo fondamentale senso???

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Per quello che ho visto è una capacità che può essere in parte acquisita e migliorata ma ci vuole molto lavoro, di fondo c'è una mancanza che si tende a sopperire con strategie alternative (vedi colori, coreografie....)

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non è per niente facile...anche perchè ho iniziato anche io ad insegnare chitarra a 2 persone...la prima va bene...l'altra manca un po' nel ritmo! Io proverei (e sto provando) anche con le "parole" se non riesce con i piedi o coreagrafie varie...ovvero: dire parole o sillabe (anche a caso) con la cadenza del tempo che si sta trattando.. questo è per far avere alla persona più punti possibili per aiutare a scandire il tempo in maniera più semplice...non so se mi sono spiegato! Poi ovvio, io non sono un maestro, non ho mai fatto solfeggio e solo adesso mi sto cimentando in questa cosa...quindi...è un argomento che mi interessa parecchio pure a me! :P

Dal mio punto di vista è una cosa che richiede tanto tempo, ed il modo migliore è "abituare" queste persone il più possibile, con una serie di esercizi al giorno per 10-15 minuti, anche più volte al giorno! Magari i frutti si raccolgono quasi subito, a volte richiedono anni...è soggettivo!

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Dipenderà anche dalla caparbietà di chi deve imparare. Secondo me i miglioramenti si possono ottenere, serve solo dedizione agli esercizi. Magari non potrà fare il percussionista ma almeno suonare a tempo!

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Dipenderà anche dalla caparbietà di chi deve imparare. Secondo me i miglioramenti si possono ottenere, serve solo dedizione agli esercizi. Magari non potrà fare il percussionista ma almeno suonare a tempo!

Si, quoto alla grande! :smile: Anche secondo me si possono ottenere risultati, piccoli o grandi che siano! Io sono convinto che la volontà e l'impegno facciano miracoli! :TRyeh:

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Ho riscontrato più volte questo problema in alcuni bambini. Io a scuola uso il metodo orff, non fa miracoli ma aiuta molto. Certo nella lezione individuale è difficile applicarlo, ma magari qualche spunto si può trarre da lì. Dotati di qualche percussione basilare, anche home made, e prova con quelle.

Invece nella didattica chitarristica, ricordo un caso di un ragazzo simpaticissimo che non ne voleva sapere di andare a tempo. Purtroppo ha mollato prima che si vedessero i risultati. Con lui adottavo il seguente metodo: suonare solo i quarti, senza suddivisioni, su tutte le sue canzoni preferite (ricordo che aveva la passione di Ligabue e Fabrizio Moro). Quando con i quarti andava bene provavo con le crome, utilizzando solo il downstroke. Stava migliorando, piano piano... poi però si è stufato.

Resta il fatto che per me nella chitarra, sulla mano sinistra si può lavorare molto, arrivando a migliorare anche in tempi rapidi. Sulla destra è molto più difficile, non dico che "o ce l'hai o non ce l'hai", ma siamo lì.

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Guest Alucard

Dadù in cosa consiste in specifico questo metodo? Dove posso documentarmi?

Consiste nel vestirsi come un tizio del KKK ed entrare brandendo una spada con questa colonna sonora in sottofondo

tutti i bambini andranno a tempo ...o moriranno di paura.

:bat:

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Non vorrei essere drastico e sicuramente l'impegno e il metodo porteranno risultati ma trovo queste carenze davvero cruciali nel senso che si naviga controcorrente ovvero con grandissimo sforzo si procede lentamente o alle volte si rimane fermi. Mia figlia di 4 anni tiene il tempo di un brano senza problemi e lo fa istintivamente.. in conclusione trovo che questo sia un pre requisito essenziale per poter cominciare lo studio di uno strumento poi ovviamente dipende dagli obbiettivi che ci si prefigge.

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Ma, io non sarei così categorico. L'esperienza di insegnante di musica nella scuola dell'infanzia ed elementare mi ha insegnato che casi irrecuperabili non ce ne sono. Tutti possono raggiungere un livello sufficiente di musicalità. Poi ovviamente ci saranno i più dotati che suoneranno bene, e quelli che invece riusciranno a fare la canzone del sole e poco più. Ma per loro potrebbe essere fonte di grande gioia (esperienza personale).

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Ma, io non sarei così categorico. L'esperienza di insegnante di musica nella scuola dell'infanzia ed elementare mi ha insegnato che casi irrecuperabili non ce ne sono. Tutti possono raggiungere un livello sufficiente di musicalità. Poi ovviamente ci saranno i più dotati che suoneranno bene, e quelli che invece riusciranno a fare la canzone del sole e poco più. Ma per loro potrebbe essere fonte di grande gioia (esperienza personale).

Molto interessante la tua esperienza e alla fine mi trovo d'accordo con te, ribadisco infatti che tutto dipende dagli obbiettivi che ci si prefigge.

(Un mio amico chitarrista con il "problema" del tempo scriveva brani originali con misure sparse in 5/4 e 7/8 e tutti a dire: "caspita, sei davvero geniale!" :-))

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Ma, io non sarei così categorico. L'esperienza di insegnante di musica nella scuola dell'infanzia ed elementare mi ha insegnato che casi irrecuperabili non ce ne sono. Tutti possono raggiungere un livello sufficiente di musicalità. Poi ovviamente ci saranno i più dotati che suoneranno bene, e quelli che invece riusciranno a fare la canzone del sole e poco più. Ma per loro potrebbe essere fonte di grande gioia (esperienza personale).

sono d'accordissimo anche se non ho mai insegnato...avevo un amico che amava la batteria ma aveva un disastroso senso del ritmo....amava il jazz e si mise sotto del brutto...dopo qualche anno venne selezionato per umbria jazz winter tra coloro che avevano seguito gli stage....quindi quoto Dado....e colgo l'occasione per salutarlo ed abbracciarlo! ;)

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Io inizialmente non avevo per niente ritmo, non dico che oggi sono un orecchio assoluto e capisco e riproduco ritmi come se fossi il miglior chitarrista al mondo, ma ho trovato una mia via :

1)Cercare di cantare la canzone non solo mentalmente, ma anche con la voce, almeno la melodia.

2) Prima di usare gli accordi a volte mi è risultato utile suonare le corde mute per trovare la giusta coordinazione ritmica.

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Primi progressi con il mio allievo. Riesce ora a battere tutte le misure di un ritmo di 85 bpm. Non è ancora precisissimo. Dopo la 4 o 5 battuta se ne esce ma già è un progresso! Appena riuscirà a battere 10 battute di seguito a tempo lo farò scendere a 80 bpm!

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sono d'accordissimo anche se non ho mai insegnato...avevo un amico che amava la batteria ma aveva un disastroso senso del ritmo....amava il jazz e si mise sotto del brutto...dopo qualche anno venne selezionato per umbria jazz winter tra coloro che avevano seguito gli stage....quindi quoto Dado....e colgo l'occasione per salutarlo ed abbracciarlo! ;)

Yeah man!

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Il Ritmo è un argomento a cui tengo molto, soprattutto sono dell'idea che è fondamentale conoscerlo a livello didattico poichè strettamente legato alla direzione delle pennate, oltre che alle tecniche, questo non vuol dire chi non l'ha studiato non sa suonare o non so cosa, esistono anche musicisti intuitivi che copiando dagli altri ed ad orecchio, riescono ad eseguire correttamente ma quando bisogna insegnarlo da zero ad un musicista in erba che non l'ha già acquisito per i fatti suoi, li diventa difficile insegnarlo, fargli prendere il tempo con le mani, ogni clic di metronomo equivale a fargli suonare le semiminime da 1/4 e per tutte le altre figure come ottavi, terzine, sedicesimi, sestine, trentaduesimi, pause, legature, acciaccature, etc....? anche il corretto uso del metronomo sarà difficile trasmetterglielo, gli si potrà insegnare solo a sviluppare l'orecchio, non vedo altro, non è male ma spesso non è sufficiente se il soggetto mostra dei limiti.

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Per me l'esercizio e la caparbietà rimangono la migliore soluzione per chi non lo ha di natura e lo vuole sviluppare. Secondo me questo senso naturale è presente in tutti, solo che alcuni non lo hanno sviluppato bene. Noi viviamo per il ritmo... senza esso il nostro cuore non potrebbe mantenerci in vita! Quindi anche involontariamente è un senso che tutti hanno.

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Per me l'esercizio e la caparbietà rimangono la migliore soluzione per chi non lo ha di natura e lo vuole sviluppare. Secondo me questo senso naturale è presente in tutti, solo che alcuni non lo hanno sviluppato bene. Noi viviamo per il ritmo... senza esso il nostro cuore non potrebbe mantenerci in vita! Quindi anche involontariamente è un senso che tutti hanno.

si è vero il problema è proprio svilupparlo, portarlo oltre il saper battere il tempo, ascolto e didattica insieme daranno un risultato buono anche al più scarso dei principianti, il solo ascolto farà selezione naturale del più portato.

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io attualmente ho due allievi che suonano da anni e suonano pure in maniera convincente, da quando gli ho spiegato il Ritmo gli si è aperto un mondo e stanno riuscendo a superare quelli che per loro erano veri e propri ostacoli, sono entrambi molto portati ma ti posso dire che il loro ritmo naturale non è bastato, attribuivano il problema di alcune ritmiche per loro difficili alla mancanza di tecnica ed invece era mancanza di ritmo, spiegato il ritmo, il Riff è uscito a primo colpo, questo perchè il giusto ritmo permette una esecuzione più fluida, coordinando la direzione delle pennate ed aiutando a mantenere il tempo

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