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Vigilius

Ho visto Made in Japan!

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Sarà un post un po' fanciullesco che non si confà alla mia età, ma quando inaspettatamente si avvera un sogno... si diventa 'imbecilli' (ancor più del normale)  :whistle: .

 

Cominciamo con il dire che ci sono capitato per caso grazie ad un segnalazione di MiracleMan su Facebook (ma allora Facebook serve a qualcosa! :rolleyes: ): esistono i filmati di Made in Japan   :pray:  . Non ci potevo credere e quasi quasi non volevo vederlo perché esattamente come quando leggi un libro e poi vedi il film la delusione è assicurata, anche qui 'vedere' quello che hai immaginato e sognato per più di 40 anni è un rischio enorme. Da quel poco che ho capito esistono degli spezzoni di filmato della sola serata al Budokan di Tokyo del 17 agosto 1972; i filmati dovrebbero essere muti, ma esiste la registrazione audio, quella del disco e dei vari CD, che è stata sovrapposta al video: chiaramente magari il sincronismo non è esatto al 100%, ma il lavoro è ottimo e basta e avanza per farsi un'idea di quello che avvenne. D'altra parte c'è gente che come me ha aspettato più di 40 anni per 'vedere' materializzarsi questo sogno ed ha dovuto anche sopportare con tristezza la dipartita del grande Jon Lord protagonista di quelle serate.
 
Ecco Smoke on the water di quella serata di un tour entrato nella storia: è completa pure della stecca iniziale di Mr. Blackmore - non è un mistero che la versione finita su Made in Japan sia quella di Osaka del 15 agosto perché fu l'unica volta che Ritchie non sbagliò l'intro, anzi lo cambiò in quel modo che poi è diventato leggenda! - non chiedetemi perché ad un certo punto entrano Joe Satriani e poi Hughes e Smith  a parlare: voglio il filmato nudo e crudo in tutto il suo bianco e nero d'epoca!!!!!!!!!
 
 
Alcune considerazioni: non sono stato affatto deluso, il mito rimane intatto, anzi si rafforza!!!!!!!!!!! La prima grande soddisfazione è scoprire che il riff lo suona esattamente come l'ho spiegato nei miei video: con le dita e il pollicione  sul 10° tasto; sarà una stupidata, ma è una piccola soddisfazione sapere di averci preso. Poi scopro che sebbene nelle foto di quel tour la strato più immortalata sia quella nera qui usa invece quella sunburst: strano scherzo del destino visto che ho appena preso una Squier appunto nera! Anche al Maestro la strato non rimane accordata a lungo - certo, lui ne abusa in modo veramente 'fisico' - e deve sistemare l'accordatura al volo un paio di volte e una volta mi pare proprio sul sol, la corda maledetta di tutti quelli che suonano la strato (insieme al Mi basso che raramente è intonato per tutta la lunghezza della tastiera). La gestualità e le movenze dell'Uomo-Nero erano al top: raramente l'ho visto così, persino sorridente!
 
Ma esiste anche un documentario di quasi un'ora di Made in Japan con tanti artisti che ne parlano e bla bla bla... però ho scoperto che ci sono altri spezzoni recuperati di quel concerto, la fine del documentario è proprio Smoke on the water, ed anche se non l'ho visto tutto ho fatto 'zapping' per scoprire se c'era il sogno nel sogno: Highway Star!
 
 
 
Al minuto 20.14" salta fuori lo spezzone che già ho visto circolare sul web: la band che entra ed inizia appunto Highway Star; sempre il Budokan di Tokyo e sempre il 17 agosto 1972. Conoscevo già questo spezzone, ma rimango sempre 'basito' dalla assoluta informalità con cui la band entra, accorda, prova gli strumenti e poi inizia (c'è anche Blackmore che parla, ma per una volta vorrei vedere solo quel momento storico e non sentire il suo commento). Sono passati 42 anni ed io ancora non riesco a capire come cavolo abbiano fatto ad ottenere quel suono PERFETTO! Nessuno oggi è in grado di riprodurlo e viviamo in un mondo in cui uno si può fare i dischi in casa. Il brano inizia e dentro di me penso: "Ok, era quello che conoscevo già ed ora il video sfuma...", invece no: va avanti!!!!!!!!!!!!!!!! NON CI POSSO CREDERE! Ok, non esistono tutti gli spezzoni video, c'è il compianto Lord che parla sopra etc., ma ogni tanto torna il bianco e nero e vedo loro suonare: dopo 42 anni! Persino Gillan mi è simpatico ed ha una voce allucinante senza nessun effetto, neppure il riverbero: qui siamo veramente in un altro mondo, in un'altra epoca, dentro il mito e la leggenda. A tratti si vede anche Blackmore ed ancora una volta ha la strato sunburst, un sunburst particolare con poco nero: che sia uno scherzo del destino? Sono arrivato al solo di Hammond e li vedo ancora: in me si fa strada un'idea quasi sussurrata, una speranza soffocata: "Vuoi vedere che c'è tutta?" Intanto il mastodontico Lord fa il suo solo con Glover che parla sopra, un tecnico mette a posto un microfono alla batteria di Paice e l'energia è già a 1000! Questo ha dell'incredibile ancora 42 anni dopo: ma tutta quella furia, ad appena 3 minuti dall'inizio del concerto, da dove arrivava? C'è una fisicità ed una 'violenza sonora' palpabile: si sente ancora a 42 anni di distanza nonostante una strumentazione che oggi pare ridicola: sono travolgenti e strabordanti, sono TUTTO, sono HARD-ROCK allo stato brado! Nello stacco, alla fine solo di Hammond, Martin Birch dice di aver fatto tutto il possibile: tutto il possibile? Ha usato due registratori a 4 piste ed ha creato un disco con un suono leggendario: lui è il sesto Deep Purple! Quel suono irripetibile è anche merito suo; intanto nella strofa si vede tutta la teatralità di Blackmore durante l'accompagnamento. Il batterista dei Metallica compare con il suo faccione ed io lo odio con tutte le mie forze ed anche se dice cose giuste: "Voglio vedere loro!"
 
Poi arriva il momento catartico, il momento di una vita: sta parlando Hetfield e sotto, al minuto 25.02" del documentario, inizia il solo di Blackmore. Ok, non si vede, c'è invece Colin Hart, tour manager per 30 anni dei Deep Purple, che parla; deluso? No, so che esiste la 'maledizione del chitarrista solista' che non viene mai inquadrato; nel LIVE a Copenaghen il regista si accorge di Blackmore alla fine e riesce ad inquadrare sempre la persona sbagliata nel momento sbagliato; nello spezzone a colori  a New York del 1973, ritrovato fortunosamente, c'è l'intera Smoke on the water, ma si sono persi un solo pezzo: indovinate quale? Sì, bravi: il solo di Blackmore! Comunque Colin parla e il solo di Blackmore si ascolta sullo sfondo: vorrà dire che continuerò ad immaginarlo come ho fatto per 42 anni.
 
Poi?
 
BAM: la luce! Lo vedo!!!!!!!!!!! 
 
All'inizio penso che sia un miraggio, ma no... è vero... è lui! Dopo 42 anni lo vedo fare la parte finale del solo di Highway Star in quel mitico tour. All'inizio, nel pezzo dei 16imi, il video si ripete per un attimo, evidentemente mancava il video completo, ma poi c'è tutto sino alla fine. Blackmore non è superbo: di più. Un gigante! Nella sezione finale, quella 'cacofonica', si sfila la chitarra come solo lui sa fare e va verso l'impianto voci e... il delirio, l'apoteosi! Ora so che faceva, pensavo lo facesse in altro modo ed invece a quei tempi l'impianto voci era lì sul palco, vicino e si poteva fare (a dire il vero senza saperlo un paio di volte l'ho fatto pure io sentendomi un cretino totale). [ho rimesso il video, non è uno sbaglio, per chi vuole rivedere quel 'momento'!]
 
 
Non so se Youtube farà sparire tutto per motivi di copyright o altro, ma io ho visto. Ok, non è il solo di Osaka, quello su cui ho imparato a suonare la chitarra e che mi accompagna da una vita, registrato solo la sera prima, ma è comunque quel tour leggendario.
 
Sono ancora incredulo ed emozionato e non è da persona adulta, lo so, ma... quanti possono dire di aver visto il proprio sogno diventare realtà?
 
 
 
 
42 anni dopo!
 
 
 
 
Può bastare?
 
 
Sì.
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ma no che non è un post fanciullesco!

 

Anche io sono sempre alla ricerca anche di pochi secondi inediti dei Pink Floyd... capisco perfettamente.

Ho visto una parte del documentario, limitatamente alle parti di cui parli.

Eccellente!

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Che spettacolo, grazie!!! Anche io per anni ho sempre immaginato come fosse il video di MIJ...me lo spupazzo!

La chitarra nera è una strat del 1968, con manico in acero maple cap (come Jimi a Woodstock). Una delle strat più rock mai create....
Devastante vedere la strato sunburst in questo video, perchè a quanto ne so quella strat dovrebbe essere una 71, con il "comune" manico in acero e senza maple cap (ancora 4 viti comunque).
Ampli: marshall major bass: 4 x KT88, circuito shared cathode, boostato dall' Hornby Skewes treblebooster al germanio.
Cabinet: marshall con T1281.

Non c è tanto gain..il major è un ampli clean, comprime e basta. La cattiveria e il sustain sono dati dal volume allucinante.
Uno dei suoni hard rock più organici della storia!
 

Giusto il riff col pollicione da solo, ma in band invece al 3 e 5 tasto (3:58), probabilmente per alleggerire dai bassi!!!
GRAZIE! (della loro musica non ne parlo, tanto ormai ce l ho fin nelle ossa!)

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Thanks! ... ricordo ancora benissimo quando nel '77 qualcuno mi infilò una cuffia in testa e mi disse.. "vuoi suonare la chitarra? senti un po' qua" e ascoltai così per la prima volta smoke on the water di made in japan con il suo solo mirabolante e quel sound...  seguirono a breve distanza una dietro l'altra: nel '78 lo stupore assoluto per eruption di EVH.. "come si fa? da dove cazz comincio...? nel '79 il solo incredibile di another brick in the wall e nell'80 la scoperta del blues con just one night di eric clapton... che tempi ragazzi!

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Bellissimo post. Complimenti. Spero che fra dieci anni (non so quanti ne hai ma almeno 10 piu di me... ) avrò il tuo stesso entusiasmo nel raccontare le emozioni che mi da la musica.

Inviato dal mio HTC One S utilizzando Tapatalk

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Da appassionato dei Purple io dico invece che il video di Smoke on the water non mi ha detto nulla, sia per la scarsa vena di Blackmore sia perchè fortunatamente di quel periodo ci sono filmati migliori... Detto questo, resta un documento interessante :)

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Posso dire che il mio più bel ricordo legato ai Purple invece risale a circa 16 anni fa quando in un pub poco distante da bergamo si esibiva un prof capace di farmi innamorare di uno strumento.

Era un tributo ai Deep Purple, ma per me contava poco. Era tutta passione. E il riff di Burn lo suono da allora con lo stesso piacere :)

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purtroppo alcuni fimati sono stati rimossi..

 

cmq sarebbe interessante parlare della gear di blackmore, qualche tempo fa mi ero un po' informato ed ero arrivato a capire che i suoi Major erano profondamente modificati, sostanzialmente con il circuiti di un Vox AC30 più ulteriori stage di gain.

Machine Head pare confermato sia praticamente tutto AC30, mentre dal vivo usava i marshall modificati in quel modo

 

Questo fino al 72-73, poi con la MkIII le cose cambiarono un po'

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Sì, hai ragione, alcuni sono stati rimossi, ma grazie ad un amico ho recuperato il filmato intero.

 

Cosa ha usato nei tempi Blackmore non è facile da capire anche se dopo anni e anni di ascolto ed esperienza ho capito che l'80% del suo suono sta nelle sue mani e nella sua testa, cioè le uniche cose impossibili da riprodurre. C'era anche il forum del suo tecnico dei tempi dei Rainbow ed anche fine Purple, ma la parte interessante è poi stata chiusa perché qualche 'furbone', leggendolo, si era messo a fare pedali e modifiche a chitarre e ampli facendosi pagare un po' di soldi e al tecnico, che faceva le stesse cose volendo più soldi, dava fastidio non poco.

 

Vero, usava le Major pesantemente modificate con, pare, una valvola finale in più che tirava sino a 320 watt (già la Major è una testata folle da 200 watt!); di sicuro so che il treble booster era stato spostato internamente alla testata e poi sostituito dal mitico registratore AIWA usato come pre (sul web esiste il circuito di tale registratore). Vero anche che il suo tecnico disse che la sua testata modificata assomigliava più ad un ampli HI-FI che ad un ampli per chitarra e in un filmato LIVE degli anni '70 si vede, a fianco dello stack Marshall, un VOX AC-30 con un filo sospetto che va verso la testata Marshall appunto; si vocifera che la sezione pre dei suoi Marshall fosse quella dei VOX e usasse la parte 'finale' del Marshall. Alcune sono leggende metropolitane alimentate da lui come il mitico bullone sulla paletta della Strato che anni e anni dopo ammise di aver messo lì solo per far impazzire la gente sul suo reale uso. Vero anche che l'ampli preferito di Blackmore sia il VOX AC-30 ed è certo che tutto Perfect Strangers sia stato registrato con quell'ampli; di sicuro un gran suono al punto che in quegli anni '80 i gruppi rock andavano in studio con quel disco, c'erano ancora, e/o il CD dicendo di volere quel suono (ricordo i Vanadium, ma anche gruppi stranieri).

 

Machine Head? Qui la leggenda è ancora maggiore dovuta anche al fatto del cambio di sede delle registrazioni: Smoke on the water fu registrata in un luogo con l'arrivo della polizia chiamata dai residenti a causa del volume assurdo - registrata a notte fonda - e sembra essere l'ultima volta che compare la 335 per eseguire il riff con le dita e non con il plettro. Poi si spostarono nel 'famoso' albergo dove usarono i corridoi e insonorizzarono il luogo prendendo i materassi dalle stanze e appoggiandoli alle pareti; da quella session è saltata fuori una foto dove sembra non esserci un VOX AC-30, ma un Marshall BluesBreaker; sottolineo il sembra. Ma il mistero, come sempre quando si tratta dell'Uomo-Nero, rimane e, probabilmente, non sarà mai risolto del tutto (per me non si ricorda neppure lui).

 

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Più che passione è curiosità e vecchiaia: sembro saperne un po' solo perché ho vissuto di più e quindi letto di più intorno all'Uomo-Nero. Comunque dopo tutti questi anni continuo a non capirci un'acca se non che aveva ed ha una grande mano ed anche una grande auto-disciplina perché suonare in quel modo non si improvvisa, ma ci vuole costanza ed esercizio.

 

Più che altro ho capito una cosa da lui: sperimentare e continuare a cambiare rimanendo se stessi. Noi continuiamo a dire che ha un suono riconoscibile, ma se lo ascoltiamo bene ne avrà cambiati almeno 4 o 5, ma rimane sempre comunque lui. Ecco quindi che io l'ho preso da giovane, quando avevo 16-17 anni, come punto di riferimento, ma non mi sono mai impegnato più di tanto ad avere la sua strumentazione - quando iniziai a suonare io una Stratocaster costava come una 500, l'auto, e non sto scherzando! - ma ad avere quel suono lì: pulito, distorto e potente. Ma comunque pulito.

 

Io sono sempre convinto che per avvicinarsi al suo suono l'elemento più importante sia la pennata: ho ottenuto di più cambiando plettro, dai medium a quelli da 1,5 mm. meglio 2 mm., che cambiando ampli. Sembro pazzo, ma invece sono serio. Tra l'altro guardandolo nei filmati, specie dagli anni '80 in poi, ho notato che spesso la sua pennata è 'sballata': penna più dal basso verso l'alto che viceversa, cioè 'strappa' le corde ed anche questo non è secondario. Io non ne sono capace ad esempio.

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immagino conosci i pedali BSM (forse sono proprio quelli a cui ti riferivi prima?)

 

non sapevo che si vociferasse che smoke fosse fatta con 335, pensavo fosse stata abbandonata dopo in rock definitivamente.

 

a proposito di 335, quanto cacchio ci viaggiava su quella? :sorrisone:

https://www.youtube.com/watch?v=ZXgvxg8StnI

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Conosco almeno un pedale BSM perché l'ho preso da BoxGuitar ed ho poi esercitato il diritto di recesso; non suonava affatto male, ma perché suonasse bisognava suonare ad un volume assurdo. Fa esattamente quello che dice, ma fuori dal contesto gruppo ed a volume umano non fa quasi nulla - per assurdo rovina pure un pelo il suono perché taglia le basse - tirando le finali fa paura, ma si scrostano pure i muri.

 

Il buon Ritchie disse anche di aver abbandonato la 335 proprio per il motivo per cui correva su e giù dalla tastiera senza rendersi più veramente conto di quello che faceva: oggettivamente dev'essere una chitarra fantastica da suonare. Passare alla Strato fu un trauma - e se lo dice lui! - perché fu quasi come ripartire da capo, infatti per un periodo le alternava anche dal vivo, ma sosteneva di suonare più consapevole di quello che stava facendo. Per me qualcosa della 335 gli è rimasto sempre dentro perché non è un Fenderiano puro: basterebbe anche solo vedere come consideri la chitarra con due soli pickup abbassando quello al centro (che sulla 335 non c'è).

Per assurdo io, senza saperlo, ho fatto come lui: iniziato a suonare su una copia Les Paul HB sono passato solo a 23 anni suonati ad una strato, tra l'altro la meno strato di tutte e cioè quella dell'83, e non mi sono mai abituato del tutto nel senso che ancora ho da domarla!

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anchio ci son cresciuto con MIJ.........mi sembra di aver comprato un paio di vinili e 2 cd.............. :facepalm:  :facepalm:

Ricordo che la prima volta ho ascoltato quel disco , tra l altro se non sbaglio , il primo disco che comprai.......... :P non riusci a farmelo piacere subito il suono era troppo aggressivo e ruvido venendo nel 78 79 da pippo franco e i 45 giri dei miei............ :facepalm:  :facepalm:  :facepalm:

Secondo me la massima espressione dei DP e di Blackmore meglio anche della california jam 74............

Uno dei miglior live di sempre.....

Grazie per avere messo i video........ ;)

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 non riusci a farmelo piacere subito il suono era troppo aggressivo e ruvido venendo nel 78 79 da pippo franco e i 45 giri dei miei............ :facepalm:  :facepalm:  :facepalm:

 

 

Domè t'avrei voluto vedere tu che ascoltavi Pippo Franco... :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

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Ieri pomeriggio neppure tornato a casa da scuola e subito in centro a cercare regali per i nipoti, sono solo 12  :TRangelo: , ed ecco che casualmente trovo alla Feltrinelli questo DVD!

 

2s7csq9.jpg

 

Niente che non si fosse già visto, ma almeno qui ci sono i sottotitoli in italiano e quindi è meno faticoso seguire il discorso. La cosa che però più mi stupisce è l'incredibile fascino che ancora esercita su di me quella copertina: è uguale - fronte, retro e interno - a quella che comprai ormai... più di 40 anni fa. Quali delle cose che facciamo oggi può dirsi di durare ancora 40 anni?

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Io ho un major bass del 71 e utilizzo pedali BSM, e bene o male ritrovo quel suono (è vero il volume va alzato o suona scarico). I treblebooster comunque rendono al meglio su circuiti bass per la mia esperienza, proprio perchè rendono il suono piu' nitido e compensano in alto (oppure su circuiti rettificati a valvole come il vox, per la tendenza a sedersi e scorreggiare sui bassi). Infatti vennero concepiti proprio per quei tempi a inizio 60 quando la maggior parte degli ampli tendevano a suonare cosi.

Parlando di gear, io quello che so e che in effetti ritrovo all'ascolto è:
-Machine head ha certamente un timbro ben diverso da tutto il resto. Non sapevo del bluesbreaker ma solo del Vox AC30. Me lo risento per capire meglio.
-Made in Japan è un major stock (bass circuito 1992) con l'HB al germanio davanti. Per me resta il suo suono migliore di sempre.
-E' stato uno dei primi a farsi fare da marshall la one-wire mod con master volume, ossia i due canali in cascata per + gain. Ma sembra l'abbia tolta subito perchè nel complesso suonava peggio (e concordo avendo provato).
-Dal 70 al 74 ha usato solo major bass con vari modelli di treblebooster..germanio, silicone, con o senza controlli aggiuntivi, ecc..ma bene o male la salsa era quella. E strato con tastiera in acero.
Ecco un esempio di questo tipo di suono con tale setup:



-Dal 74 in poi (california jam incluso) è passato ai major lead (circuito 1967) per aumentare il gain, e ha fatto la cosa opposta: per scaldare un suono troppo pungente ha iniziato a usare l'Aiwa (eco a nastro) davanti alla testata, non come eco ma come booster "scaldante". Negli ultimi minuti di California Jam si sente chiaramente, quando spacca tutta la strumentazione e dopo riattacca la chitarra, per un paio di secondi il suono è sottilissimo, poi attacca l'aiwa e si rigonfia tutto come prima. Da li in poi sto piffero di aiwa diventa quasi inseparabile (lo si vede talvolta anche oggi nei blackmore's night)
-Ha iniziato a lavorare con Dawk come tecnico nella seconda metà degli anni 70, il quale per soddisfare il desiderio di piu'gain di Ritchie, gli dice " invece che quella schifezza dei canali in cascata, aggiungiamo una valvola di preamp cosi è uno stadio in piu' vero" e in effetti gira una foto di un major con una quarta valvole di preamp, anche se nel periodo "storico" non c è mai stata. E in effetti il suono rainbow è diverso, più hard e compatto.
-aveva la tendenza a scassare coni e trasformatori di uscita con facilità dati i volumi estremi.
-negli anni 90 è passato ad Engl per il motivo di cui sopra unito a volumi più gestibili.
 

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