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dr.pitch

Capotasto: osso, nylon, ottone, graphtech...

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Sapevo che l'osso era migliore, poi leggo in uno status che sono tutti d'accordo che sulla r8 di Whitewave va tenuto quello in nylon...perchè?

Più in generale, esperienze con altri tipi di materiali?

 

Cito dal sito di Frudua:

 

In realtà il materiale di cui è costituito il capotasto influenza il suono di uno strumento principalmente per le note suonate a corda libera e per la differenza tra esse e quelle suonate sulla tastiera.

In linea generale occorre far sì che le corde libere suonino il più simile possibile alle corde frettate. Ciò avviene veramente solo utilizzando quello che viene comunemente definito "zero fret", cioé un tasto come gli altri (a volte leggermente più alto) utilizzato come capotasto, oppure un capotasto in metallo come per esempio in ottone o in acciaio.

 

Ecco una breve descrizione di ogni materiale:

  • Osso. L'osso risulta a tutt'oggi il miglior materiale impiegabile per la costruzione del capotasto in quanto unisce volume ed un'ottima sonorità presente su tutte le frequenze a robustezza e affidabilità per l'accordatura specialmente se lubrificato periodicamente con grafite.
  • Avorio. L'avorio è molto simile all'osso ma più costoso e leggermente più brillante.
  • Micarta, Corian, TusQ, etc. Le plastiche di ultima generazione suonano molto simile all'osso anche se non lo raggiungono come articolazione del suono e sustain.
  • Grafite. L'utilizzo della grafite è quasi d'obbligo nel caso venga fatto un utilizzo pesante del tremolo. La sonorità risulta bilanciata e la grafite risulta un buon compromesso tra timbrica e prestazioni.
  • Graphtech. Unisce alla grafite microscopiche particelle di Teflon che garantiscono una maggiore lubrificazione e una maggiore stabilità dell'accordatura. Il suono è simile a quello della grafite.
  • TusQ. Si tratta del materiale sintetico che più si avvicina all'osso come sonorità. E' costituito da polimeri pressati ad altissime temperature che raggiungono quasi la densità e la sonorità dell'osso stesso.
  • Ottone. Si tratta del materiale più simile alla composizione del tasto stesso per cui quello in grado di garantire la minima differenza tra il suono della corda libera e quello della nota suonata sulla tastiera. Inoltre non si romperà mai e durerà anni prima di consumarsi tanto da dover essere sostituito. Richiede un pò più di tempo e lavoro per essere realizzato.
  • Acciaio. Esistono in commercio anche capotasti realizzati in acciaio, dotati di cuscinetti o di piccoli supporti cilindrici dove appoggiano le corde. L'acciaio è un ottimo matieriale se non siete in cerca di un suono particolarmente "vintage" e desiderate un pò più di brillantezza.

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Seguendo anche quello che scrive Frudua confermo la mia impressione che il nylon unisce le qualita' dell'osso (sonorita') alla capacita' di far scivolare meglio la corda sui solchi a tutto vantaggio della tenuta dell'accordatura.

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Sullo status mi avete bocciato completamente l'osso sulla R8. Immagino per ragioni filologiche: Gibson sulle burst usava il nylon (4/6 o 6/6 ancora non l'ho capito).

Io mi sono servito da quattro liutai in vita mia, credo tutti molto bravi. E tutti hanno sempre parlato male delle plastiche varie e del Tusq (che invece spesso ho usato perché è troppo comodo averli già pronti con le sedi tagliate), dicendo alla fine che l'osso è la migliore soluzione possibile. Bleached o non bleached poi è un altro discorso.

Perché mi dite di no per la Les Paul?

 

Ieri ho dovuto portare l'R8 dal liutaio per la prima volta, non era mai stato toccato il truss rod. Ma ultimamente mi si scordava un po' troppo.

E' venuto fuori che il manico era troppo dritto, che il xiv tasto si è un po' alzato e che il capotasto fa cagare.

Mi faceva sentire la nota che calava per poi risalire, a sentir lui il nylon non solo non scorre bene, ma lavorandolo fa la "bavetta" (scarti filamentosi che poi vanno rilavorati per toglierli definitivamente) che cambiano il pitch della nota.

Comunque mi ha rilavorato qualche sede, fatto un set up conseguente al quarto di giro del truss rod, e ora la situazione è molto migliorata.

Ci siamo lasciati dicendo che a gennaio porto la chitarra per rimettere bene il tasto rialzato e rifare il nut.

A questo punto immagino che sia consigliabile farlo con un nylon apposito di qualità. Li vende Bartlett, RS e altri.

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Se il nylon e' scadente il liutaio ha perfettamente ragione, quindi prendi il migliore che trovi in commercio e che abbia i solchi leggermente piu' piccoli della scalatura di corde che usi abitualmente infatti in casa Gib le corde non devono entrare nei solchi stessi.

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Gibson ai tempi che io sappia usava il 4/6(ma sinceramente per come la penso io, usavano quello che capitava). Entrando nella questione specifica, l'osso lo "vedo" meglio sulle Fender, sulle Gibson il nylon, anche se alcuni lo cambiavano. In ogni caso per me non ci sono differenze ENORMI in termini di suono. Consiglio se vuoi mantenere il nylon compralo da Bartlett( o retrospec) e fai fare le scanalature dal tuoi liutaio.

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io ho provato Osso, Corian, TUSQ e Nylon, tutti sulla stessa chitarra.

 

Il capo in Nylon l'ho fatto realizzare a Zio Billy è brillante e simile al TUSQ, esteticamente è bellissimo, l'effetto sonoro che da non lo so spiegare, diciamo che da un colore sonoro che richiama la chitarra semiacustica.

 

Nelle Reissue è consigliabile lasciare il Nylon per correttezza storica, per me è un buon materiale per una Les Paul ed è quello che preferisco tra i 4 suddetti.

 

approposito, non so che Nylon usi Gibson ma il Nylon buono è più duro dell'osso e più difficile da lavorare, il mio è in Nylon Bone Canadese.

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Rispolvero questo vecchio 3d...  Cosa consigliate su fender? Osso? Avete mai avuto esperienze con ossi diversi dal classico di vacca? 

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Ne approfitto per fare una domanda: come mai, a parte qualche raro caso, no viene quasi mai utilizzato il "tasto zero" (zero-fret)? Per la mia chitarra, ispirata alla  red special, l'ho previsto e devo dire che per me è la soluzione ideale. E come scritto su Frudua, il timbro delle corde  è identico da quelle con tasti premuti, il capotasto serve solo come guida per cui è più facile permettere lo scorrimento della corda.

Dunque: perché così poco diffuso?

Forse per costi di liuteria?

 

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13 minuti fa, sevenrhye dice:

Ne approfitto per fare una domanda: come mai, a parte qualche raro caso, no viene quasi mai utilizzato il "tasto zero" (zero-fret)? Per la mia chitarra, ispirata alla  red special, l'ho previsto e devo dire che per me è la soluzione ideale. E come scritto su Frudua, il timbro delle corde  è identico da quelle con tasti premuti, il capotasto serve solo come guida per cui è più facile permettere lo scorrimento della corda.

Dunque: perché così poco diffuso?

Forse per costi di liuteria?

 

Rompe le palle sui bendings...

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18 ore fa, newsound dice:

Rispolvero questo vecchio 3d...  Cosa consigliate su fender? Osso? Avete mai avuto esperienze con ossi diversi dal classico di vacca? 

 

IMHO per le Fender osso o, in alternatìva, ottone... mai provato altro rispetto all'osso di vacca (quelli degli ossobuchi): dev'essere comunque una bestia molto, molto grossa!

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14 minuti fa, sevenrhye dice:

Ossia? Personalmente non mi sembra...

 

A me invece si, secondo me interferisce sui bendings ancora di più di un ponte con tremolo

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