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Cesfa

Improvvisazione

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Ciao, visto che il capo ha parlato :TRsorrisone:

Ne approfitto per chiedere dei consigli a voi che avete molte cose da insegnare a dei pivelli come me.

L'argomento è l'improvvisazione.

Visto che siete molto bravi e qua di queste cose non si parla molto volevo che qualcuno di più esperto

scrivesse qualche sua considerazione e desse qualche piccolo consiglio di come approcciarsi a

questo mondo per poter creare qualcosa di buono.

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ci sono due strade, o vai a cazzo di cane ed orecchio e ad ogni nota hai il 50% di possibilità di azzeccarne una che ci sta bene. Scoprendo da solo delle geometrie che ti piacciono

oppure ti studi scale ed armonia.

Io iniziai le modali con il libro di frank gambale Improvisation Made Easier. (BOOK/2 CDs)... ma entrai in un tunnel chitarro-depressivo dopo poco e lasciai perdere. infatti non mi ricordo più niente.

Improvvisare è una cosa figa figa, ma è davvero tosta da studiare.

Secondo me la cosa interessante è sapere che scala suonare su determinati accordi e viceversa.. ma ci va tanto studio noioso all'inizio.

tutto questo, ovviamente, secondo la mia esperienza personale..

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Secondo me ci sono due piani di sviluppo:

-quello armonico, cioè quali scale/arpeggi sopra quali accordi che deriva da studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio, studio;

-quello, per così, dire melodico, cioè la capacità di sviluppare una solo musicalmente sensato, indipendentemente che si stia suonando in pentatonica oppure in superlocrio, e che si sviluppa sia con l'esercizio pratico(riascoltarsi è fondamentale), sia con l'ascolto di musica. Vedo sempre più gente che suona senza avere una cultura musicale con un minimo di spessore dietro e, a mio modesto avviso, è un errore enorme, ben peggiore che tralasciare lo studio dello strumento.

Dico questo perché mi è capitato d'ascoltare svariati chitarristi con un bagaglio di conoscenze armoniche impressionante, ma che poi riducevano il tutto ad una sorta di Michael Angelo Batio del jazz e debbuo dire che senza il taglio da dodicenne lo spettacolo non rendeva granché. :unsure:

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Guest Karlo79

Improvvisare è molto facile, bisogna studiare alcuni concetti, è difficile spiegarlo in un post,

1) primo punto fondamentale, bisongna iniziare studiando del solfeggio ritmico, la musica nasce in testa, studiare solfeggio ritmico ti aiuterà a controllare la durata delle note che stai suonando, le pause, acciaccature, legature etc....nell'improvisazione non fai altro che solfeggiare in testa e contemporaneamente muovendo le mani a tempo crei le frasi, le cose più complicate con l'esperienza le elabori prima su carta e poi sulla chitarra fino a quando non ti verranno naturali (ovviamente metronomo a tempesta).

2) il rock nasce dal blues, studia I IV V blues, inizia applicando gli arpeggi di settima dominate cambiando arpeggio su ogni accordo ed aggiungendo il III° grado minore per ogni accordo, così impari un pò a visualizzare.

3) scala pentatonica blues, scala pentatonica maggiore (questa non si suona realmente serve solo per farti capire che alla pentatonica blues puoi aggiungere altre 3 note che sono la II maggiore e la III maggiore e la VI maggiore)se capisci questo linguaggio vul dire che hai studiato l'entita dei gradi all'interno delle scale.

questo è un primo approccio, studia bene i bending e le legature ed impara che le pennate in su o in giù dipendono dalle figure musicali e dalla velocità del brano, le terzine si alternano, gli ottavi tutti in giù (ma non è legge) i quarti tutti verso il basso, quando c'è una pausa si salta una pennata (cose inspiegabli su un forum).

ovviamente questa è la punta dell'iceberg, c'è tanto e tanto, ma è tutto molto semplice se studiato bene, cmq questo può essere un primo approccio.

ultimo appunto, l'improvisazione non si ferma alle note ma si applica anche agli accordi, se nò che palle suonare un blues sempre gli stessi tre accordi, esistono sostituzioni con accordi equivalenti, voicing, armonizzazioni.

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Guest Bru

Io non ho studiato nulla ed ho usato solo l'orecchio.

Ovviamente ho tante lacune.

Il mio suggerimento è quello di ascoltare, ascoltare e riascoltare.

A mio parere avere la musica in testa è la cosa più importante.

Io suono solo su pentatonica, aggiungendo delle note che sento che ci stanno bene, sempre ad orecchio, non so quali siano.

A furia di provare mi sono creato degli agganci, ai quali aggrapparmi e non cadere nel vuoto.

Per me è importante sapere sempre su che accordo sono; nel caso ci son le note dell'accordo da sfruttare.

Insomma, ho poco da insegnare ma credo che, oltre a studiare con le mani, sia importante arricchire la propria cultura. Avere nella testa delle belle note e cercarle sulla tastiera.

Non ho idea di cosa sia una settima dominate o il grado maggiore di un accordo.

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Il mio suggerimento è quello di ascoltare, ascoltare e riascoltare.

A mio parere avere la musica in testa è la cosa più importante.

Era esattamente questo che volevo far intendere col mio intervento.

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Guest Karlo79

Io non ho studiato nulla ed ho usato solo l'orecchio.

Ovviamente ho tante lacune.

Il mio suggerimento è quello di ascoltare, ascoltare e riascoltare.

A mio parere avere la musica in testa è la cosa più importante.

Io suono solo su pentatonica, aggiungendo delle note che sento che ci stanno bene, sempre ad orecchio, non so quali siano.

A furia di provare mi sono creato degli agganci, ai quali aggrapparmi e non cadere nel vuoto.

Per me è importante sapere sempre su che accordo sono; nel caso ci son le note dell'accordo da sfruttare.

Insomma, ho poco da insegnare ma credo che, oltre a studiare con le mani, sia importante arricchire la propria cultura. Avere nella testa delle belle note e cercarle sulla tastiera.

Non ho idea di cosa sia una settima dominate o il grado maggiore di un accordo.

ottimo consiglio, ascoltare tanta musica ti aiuta tanto, sapere cos'è una settima dominante e un grado maggiore di un accordo ti aiuta a suonare con consapevolezza.

non è che chi studia non deve usare l'orecchio e l'esperienza, io ho iniziato come te, autodidatta con le cassette mangia nastro :TRsorrisone: solo negli ultimi 10 anni (suono da quasi 17 anni) ho scoperto l'armonia, il solfeggio ed ho capito cosa mi mancava, ho trovato le risposte ai miei dubbi e suono decisamente meglio.

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Guest Karlo79

Era esattamente questo che volevo far intendere col mio intervento.

ragazzi mi dispiace ma non basta, avere tanta musica in testa può aiutare, ma suonare inconsapevoli di quello che si sta facendo è un suonare a metà, non avrete mai il controllo totale della vostra esecuzione, ci vogliono entrambe le cose.

vi faccio un esempio banale,era una domanda che mi facevo io quando ho iniziato a suonare, perchè un do settima maggiorata non ha le tette grosse? :TRsorrisone:

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ragazzi mi dispiace ma non basta, avere tanta musica in testa può aiutare, ma suonare inconsapevoli di quello che si sta facendo è un suonare a metà, non avrete mai il controllo totale della vostra esecuzione, ci vogliono entrambe le cose.

Certo, infatti dicevo di portare avanti entrambi gli aspetti e va da se che potendo dedicare ad entrambi moltissimo tempo non ci sarebbe nemmeno da discutere, ma, sempre riferito all'esperienza mia e di chi mi insegna e nell'ottica di dover scegliere dove ripartire una quantità maggiore d'impegno, trovo che privileggiare l'orecchio garantisca risultati meno elaborati ma più "dentro" il pezzo, che è quel che conta.

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Guest Karlo79

Certo, infatti dicevo di portare avanti entrambi gli aspetti e va da se che potendo dedicare ad entrambi moltissimo tempo non ci sarebbe nemmeno da discutere, ma, sempre riferito all'esperienza mia e di chi mi insegna e nell'ottica di dover scegliere dove ripartire una quantità maggiore d'impegno, trovo che privileggiare l'orecchio garantisca risultati meno elaborati ma più "dentro" il pezzo, che è quel che conta.

invece no, studiare l'improvisazione è facile (PARLO DI BLUES) e richiede poco tempo, se poi il mondo è fatto di chitarristi che studiano da soli e si ubriacano su i modi delle scale, e di maestri che non ti sanno spiegare l'armonia perchè non l'hanno capita neanche loro, li non ci posso fare niente, ma ti garantisco che i modi della scala maggiore sono di una facilità impressionante e a studiarli ci stai niente se capisci che non ti devi fare 7000 diteggiature ma devi solo individuare due tre note per la tastiera.

cmq studiare le basi, ascoltare tanto e suonare tanto (e ripeto SUONARE tanto e non studiare tanto)

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invece no, studiare l'improvisazione è facile (PARLO DI BLUES) e richiede poco tempo, se poi il mondo è fatto di chitarristi che studiano da soli e si ubriacano su i modi delle scale, e di maestri che non ti sanno spiegare l'armonia perchè non l'hanno capita neanche loro, li non ci posso fare niente, ma ti garantisco che i modi della scala maggiore sono di una facilità impressionante e a studiarli ci stai niente se capisci che non ti devi fare 7000 diteggiature ma devi solo individuare due tre note per la tastiera.

cmq studiare le basi, ascoltare tanto e suonare tanto (e ripeto SUONARE tanto e non studiare tanto)

Ti dò ragione, io infatti mi studio i modi anche delle minori armoniche e melodiche ed ho visto che non è nulla di impossibile, ma rimango anche convinto che ascoltare tanto ed allenare l'orecchio sia più importante proprio perché ad imparare le scale, i modi o gli arpeggi son capaci tutti, ma alla fine le fanno suonare solo in pochi.

..e quanto mi piacerebbe essere tra quei pochi! :TRsorrisone:

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Guest Karlo79

Ti dò ragione, io infatti mi studio i modi anche delle minori armoniche e melodiche ed ho visto che non è nulla di impossibile, ma rimango anche convinto che ascoltare tanto ed allenare l'orecchio sia più importante proprio perché ad imparare le scale, i modi o gli arpeggi son capaci tutti, ma alla fine le fanno suonare solo in pochi.

..e quanto mi piacerebbe essere tra quei pochi! :TRsorrisone:

ciao, vedi non è studiarli è applicarli, chi inizia a studiari i modi si ubriaca su cose così:

- se sto suonando il la minore e voglio improvvisare dorico, qual'è la scala maggiore che ha il la sul secondo grado? E' IMPAZZISCONO - calcoli, stronzate e peggio ancora si fanno le diteggiature dei modi su tutta la tastiera per tutti i modi....................non si fa così, i modi servono per farti capire altri meccanismi, "non si applicano per ditegiature".

se si studia bene, e si ascolta tanta musica, a suonare ci si diverte.

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Come primo approccio comincerei con lo studiare le pentatoniche e cominciare a provare qualche nota su pezzi blues.

Concordo.

Poi personalmente a questo metodo ho provatoa soleggiare/improvvisare su pezzi che sapevo a memoria e cha adoravo...suonando e risuonando su dischi e dischi e dischi..

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magari qualcuno ha frainteso ma io ad esempio di scale pentatoniche e un infarinatura su i modi già li so.

Arpeggi di settima dominante invece non ho mai sentito.

Tornando su i modi che parli può spiegare meglio i meccanismi.

Inoltre parlando delle sonorità dei vari modi hai qualche consiglio?

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Io credo che innanzi tutto si debba partire dall'armonizzazione della scala maggiore

poi avere ben chiare le triadi

formazione degli accordi maggiori/minori/7

scale pentatoniche correlate

ecc ecc

il "sistema" modale viene dopo... molto dopo

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Guest Karlo79

magari qualcuno ha frainteso ma io ad esempio di scale pentatoniche e un infarinatura su i modi già li so.

Arpeggi di settima dominante invece non ho mai sentito.

Tornando su i modi che parli può spiegare meglio i meccanismi.

Inoltre parlando delle sonorità dei vari modi hai qualche consiglio?

Ciao, devi quotare la discussione a cui fai riferimento o non si capisce a chi ti rivolgi nello specifico.

I modi sono molto semplici ma un pò dispersivi da spiegare, il modo giusto per imparare a capirli ed applicarli non è studiare la ditegiatura del modo in ogni posizione ti do una piccola spiegazione, cmq non è facile in questo contesto spiegare, ma ci provo.

- gli accordi si dividono in famiglie, prendiamone in esame tre, minore settima, settima dominate e settima maggiorata (do per scontato che hai studiato l'entita dei gradi della scala maggiore e che sai la che differenza passa tra :TRsorrisone: )

- prendiamo adesso un accordo di Do minore 7, come si suona? intanto con l'arpeggio di settima minore (sarebbe una "ditegiatura" che racchiude solo le 4 note fondamentali che compongo l'accordo)l'arpeggio funge da punto di riferimento ed è formato dalle fondamentali cioè, in questo caso l'arpeggio è minore e le note che lo compongono sono I° tonica III°minore V giusto e VII minore, suonando l'arpeggio non puoi mai sbagliare perchè sono le stesse note dell'accordo.

- dopo l'arpeggio entrano in gioco i modi, esaminiamo il modo dorico, il modo dorico rispetto all'arpeggio minore ha 3 note in più e sono la II° maggiore il IV giusto ed il VI maggiore, che corrispondono alla nona, undicesima ed alla tredicesima di un accordo, non devi fare altro che memorizzare la posizione di queste tre note all'interno dell'arpeggio base, [b][/b]quindi studierai le diteggiature degli arpeggi facendo attenzione a memorizzare la posizione e l'entità dei gradi che lo compongono

- sul modo dorico i libri ti spiegano che le note che lo compongono si possono suonare tutte sul tempo forte all'interno di un accordo, ma tu non devi curarti tanto delle note che puoi suonare, ma di tutte le altre note, chiamiamole "le note fuori scala/modo", tu sai che ti puoi fermare senza stonature su tutte le note del dorico ma per costruire un buon fraseggio devi usare come note di passaggio tutte le altre non previste dal modo.

- come si applica tutto questo, usa gli arpeggi come riferimento base, per ogni modo che studi aggiungi all'arpeggio che hai studiato le note mancanti memorizzando posizione ed entità.

il modo dorico si utilizza, per accordi minore 7, minore 4/7, minore 7/9/11 e composizioni simili, minore 7/9/11/13, 7/11/13, 9/11 etc..., normalmente se c'è la quanrta non c'è la terza (dipende dai casi), cmq ci sono regole da sapere, ad esempio negli accordi maggiori la IV non si suona sul tempo forte in presenza del III° maggiore, ma è una regola che non vale nel blues.

l'improvisazione modale ha senso se suoni jazz, nel rock è più o meno inutile ma è giusto conoscerne i meccanismi perchè ti aiutano a comporre, l'improvisazione si studia nel jazz e nel blues, nel blues l'approccio modale non ti serve, li devi studiare le due pentatoniche, arpeggi di settima, salti di terza e di sesta, gli arpeggi diminuiti, la relativa minore, non ti serve neanche il modo misolidio perchè già copri tutto con le scale che ti ho nominato prima......

ho provato a spiegarti un po di cose ma non è il contesto giusto, cmq è tutto molto facile se dovessi spiegartelo faccia a faccia sarebbe una passegiata, quà ho scritto un poema che non rende l'idea.

quando improvvisi prova a creare una linea melodica, imponiti un numero minimo di note da usare, cioè prova ad improvvisare creando una melodia che sia di massimo 4/5 note, cura le figure musicali che suoni tipo, in questa imporvisazione userò solo quarti e ottavi terzine e relative pause e legature, studia dei fraseggi ed ascolta tanta musica, si può studiare e diventare bravi suonando, lo studio deve essere costruttivo e sempre applicato alla musica, devi studiare ma contemporaneamente stai suonando non solo uno studio fine a se stesso che alla fine ti stressa e ti annoia facendo dire "ora faccio a cazzo di cane che mi diverto di più" ovviamente se studi male otterrai questo, solo stress e tempo perso.

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Guest Karlo79

Io non ho capito manco una parola :TRsorrisone:

è normale :TRsorrisone: si dovrebbe partire dall'inizio che sarebbe dalla entità dei gradi della scala maggiore, poi come nascono e si costruiscono gli accordi, poi a come si inizia ed improvvisare, a questo studio contemporaneamete si deve accostare un minimo di esercizio tecnico e di lettura ritmica musicale, e naturalmente ascoltare tanta musica e lo studio di frasi musicali, questi sono i punti cardine di chi vuole imparare sapendo quello che fa, oltre quello che sai ci metti anche l'istinto ed il gusto personale ed a poco a poco nasce il musicista.

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Guest Karlo79

:TRsorrisone: dai partiamo dall'inizio se vi và, o se avete qualche domanda possibilmente ho la risposta :TRangelo:

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Guest Bru

:TRsorrisone: dai partiamo dall'inizio se vi và, do una piccola infarinatura di quello che so, nei dettagli ed a poco a poco, però non so come postare le ditegiature.

Beh se ne hai voglia, apri un 3d apposito e procedi.

Pare che tu sia riuscito a stabilirti un metodo pratico, senza dover entrare nella mega pippa, perché non sfruttarlo?

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dal mio piccolo posso dire che ho cominciato a parlare quando ho imparato la lingua.

mi spiego meglio: passo fondamentale è stato per me capire (e non è ancora così semplice per me) in pochi istanti la tonalità del brano.

una volta individuata quella siamo a metà dell'opera: è chiaro che più vocaboli hai a disposizione migliori saranno le tue frasi da un punto di vista dello stile e della completezza.

è davvero come parlare una lingua, ascoltare è certamente importante ma ancor di più provare a parlare.

non so voi, ma capire al volo la tonalità di un brano richiede davvero molta esperienza in fase di ascolto.

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