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Louisguitar

Compressore: usi e costumi.

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Ciao ragazzi,

 

questo thread è rivolto ai più esperti, e qui ce ne sono tanti, per capire a cosa può servire il compressore e come dovrebbe essere regolato al di là della marca e del tipo, aspetti dei quali si può comunque parlare liberamente. 

 

C’è chi lo usa come sustainer, chi per le ritmiche funky, chi come booster, chi per legare le note nei soli e così via.

 

Credo che conoscere come lo usate e  il modello che possedete possa interessare ai più pirla, compreso naturalmente il sottoscritto, per capire in maniera più o meno definitiva le proprietà di questo importantissimo effetto spesso sottovalutato.

 

Se poi vi sembra una discussione inutile potete ovviamente soprassedere.

 

Ringrazio comunque tutti voi, partecipanti e non.

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Secondo me la tipologia è fondamentale: un comp ottico funziona in maniera totalmente differente da un VCA o da un FET, prima bisogna capire che tipo di effetto si cerca. Personalmente prediligo gli ottici perché sono gli unici che puoi tenere accesi senza “sentire” il compressore sotto che lavora, ne senti la mancanza solo quando lo spegni.

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io sono come toplop, mai usato uno! Però c'è l'altro chitarrista del gruppo che lo usa un pò dovunque ma non sempre, magari quando deve risaltare una parte con la chitarra pulita, o un assolo distorto un filo più liquido, o a volte come boost. Io sinceramente faccio tutto senza :sorrisone: Però se ne dovessi provare uno che mi aggrada lo vorrei sperimentare insieme agli altri pedalini, e chissà, forse lo potrei pure utilizzare...

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Non lo ritengo essenziale per il mio modo di suonare. Ne ho avuti diversi, niente di esoterico in realtà..il migliore sicuramente il diamond. Mi piacerebbe provare lo unit 67 ma quello fa tanto altro oltre che da compressore.. 

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Io lo uso a periodi alterni, e quando lo uso alterno due tipologie: o il black finger della EHX (che ha 2 difetti abbastanza grossi: è enorme, è rumoroso se non lo si regola a dovere. Però è valvolare e ottico e quando riesci a regolarlo come si deve è molto bello da sentire sotto le dita), o il clone che mi son fatto del Keeley 4-knob (che a sua volta è una riproposizione del Ross Compressor con in più il controllo del clip e dell'Attacco). Tendo a non usarli con gli humbucker quanto invece li preferisco con tele, strato e danelectro (lipstick), in prima posizione, prima degli overdrive. A fondo catena preferisco avere un boost piuttosto.

Nei periodi in cui non li uso, se li ho in pedaliera, li regolo in modo da fare da boost (compressione al minimo e level che spinge).

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8 ore fa, aner dice:

Non lo ritengo essenziale per il mio modo di suonare. Ne ho avuti diversi, niente di esoterico in realtà..il migliore sicuramente il diamond. Mi piacerebbe provare lo unit 67 ma quello fa tanto altro oltre che da compressore.. 

Effettivamente il DryBell Unit 67 sembra un gran bel pedale anche se costa parecchio.

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Aldilà di tipi, marche ecc., il compressore serve a limitare la dinamica. 

Fondamentalmente tutti i compressori fanno quello. 

Nonostante sia una cosa molto semplice come principio, il processo di compressione coinvolge tantissimi parametri (velocità dell'attacco, tempi e curva di rilascio, sustain, eventuale distorsione armonica, eventuale compressione parallela e mille altre cose) che rendono ogni compressore diverso dall'altro.

Tutte queste sfumature consentono di usare il compressore per scopi che vanno aldilà del mero controllo della dinamica.

Lo si usa per colorare il suono, per modificare l'attacco, per aumentare il sustain, ecc. ecc.

 

Scendendo nei tipi di compressori, quelli ottici tendono ad essere più trasparenti, ma non sempre è così.

Alcuni compressori possono lavorare in parallelo. Questo consente, tra le altre cose, di "tenere su" le parti suonate piano senza schiacciare i picchi.

La maggior parte dei compressori ha i controlli pre-impostati, si può agire solo sul guadagno o su pochi parametri. Altri consentono regolazioni di fino su tutti gli elementi.

 

Io ho un rapporto di amore/odio col compressore. Spesso lo tengo per lunghi periodi chiuso nel cassetto. Poi ci sono momenti in cui sta fisso e sempre acceso in pedaliera.

 

L'unica è comprarne uno e fare le prove del caso.

Se vuoi te ne indico qualcuno economico e ben suonante con cui puoi sperimentare.

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Come detto sopra, il compressore serve a limitare la dinamica e, a seconda del settaggio, può servire per tutto quello che hai elencato. Personalmente, dal vivo lo uso solo come booster (uso un Carl Martin Opto Compressor), con un settaggio molto leggero e compressione minima. In "studio" è diverso, i picchi vengono fuori molto di più e l'utilizzo del compressore può essere molto utile per far stare una traccia al suo posto, soprattutto se il mix è "affollato". In genere, comunque, non registro quasi mai con suono già compresso, lo comprimo in post produzione. 

 

In ogni caso, la prima volta che ho provato un compressore, insieme ad altri amici chitarristi,  l'abbiamo attaccato e abbiamo detto "va be', non fa nulla", e l'abbiamo accantonato per anni 😁

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Il 10/3/2019 at 09:10, Mlex dice:

io sono come toplop, mai usato uno! Però c'è l'altro chitarrista del gruppo che lo usa un pò dovunque ma non sempre, magari quando deve risaltare una parte con la chitarra pulita, o un assolo distorto un filo più liquido, o a volte come boost. Io sinceramente faccio tutto senza :sorrisone: Però se ne dovessi provare uno che mi aggrada lo vorrei sperimentare insieme agli altri pedalini, e chissà, forse lo potrei pure utilizzare...

 

mai usato un compressore (ne ho avuto uno ma non sapendolo usare l'ho rivenduto subito) ma sarei curioso di sapere in pratica come fare per ottenere un solo distorto più liquido...

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21 ore fa, Louisguitar dice:

Effettivamente il DryBell Unit 67 sembra un gran bel pedale anche se costa parecchio.

Infatti lo comprerei solo usato.. 

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Effectrode PC-2A sempre acceso, quel tanto che basta da sentire un po' di schiocco sulla plettrata. Ma io sono di scuola gilmouriana, quindi non faccio testo.

Penso che, essendo passato da Dyna script, cs2, cs3, okko, demeter, diamond, xotic sp e effectrode, quest'ultimo sia il migliore, ma il Diamond è difficile da battere come rapporto Q/P (oltre ad avere un utilissimo controllo di tono). Dyna scuro, cs3 tremendo, cs2 gommoso, okko cafone, demeter tagliente, xotic non male, diamond bello. Sinceramente ho sempre avuto la scimmia per l'Empress, ma non so né quanto serva ad un chitarrista, né quanto convenga come dimensioni, essendo una bella mattonella. 

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io ce ne ho uno pazzesco e ve lo vendo pure volentieri non riuscendo a capire a cosa serva

 

 

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Non ho ma provato il Cali76 ne l' Effectrode e ammetto che lo farei volentieri, in compenso nella mia  pedaliera regnano sovrani il Diamond e l'Optical Dream di D9R; 

ottici entrambi, ottimi entrambi.. sempre accesi sui puliti o a boostare un po' sui soli.

Nell'armadio attende il Keeley (anche se ora è a fare il tagliando ) che per certe cose country è puuurfect!

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Io ho il Demeter Pro su una pedaliera e pensavo di prendere il Diamond per un’altra pedaliera più piccola che sto assemblando adesso.

Lo terrei sempre acceso con una compressione leggera.

L’Effectrode deve essere molto bello, ma costicchia...

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Di certo non sono uno dei più esperti, però il comp l'ho provato abbastanza, tanto da capire che a me non serve. Mi piace molto in alcuni usi: Telecaster squack chicken picking country style Tweed style, oppure sempre country style alla Vince Gil: compatta il segnale e con amp spinto al punto giusto esce un bel cantato armonico suonabile alla velocità della luce con tocco leggero. Oppure un filo di compressione più "trasparente" e non invadente aiuta a suonare e aumenta il sustain. L'ho sperimentato anche con fuzz e distorsore per sustain infiniti e sempre per compattare il suono che diventa più controllabile e non ti scappa via da tutte le parti. Carino anche con gli amp Blackface style: sui puliti tira su i medi e boosta senza sporcare. Una delle funzioni più utili secondo me è la possibilità di intervenire sull'attacco. Insomma, dividerei in tre tipi: Dyna style invasivo e molto colorato per country o Funky. Dyna/Ross o Ross più "trasparente" più rockeggiante alla Gilmour CS2, infine ottico e/o valvolare per il massimo della "trasparenza" e per aggiustare il suono alla bisogna e facilitare il suonaggio sotto le dita. A volte, magari live, non riesci a trovare la quadra e un pelo di compressione di qualità può aiutare anche per uscire bene nel mix. Poi ci sarebbe tutto il discorso studio ma lì son cazzi del fonico.

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Per come la vedo io, gli effetti vanno messi solo se servono (specialmente i processori dinamici come il compressore).

Io lo userei solo se sentissi il bisogno di limitare la dinamica o di intervenire su attacco e sustain.

Anche perchè un effetto in più significa un cavo in più, un punto di alimentazione in più, una rogna in più in pratica.

 

Poi però accade che si prova un compressore e si ottiene il suono che si ha in testa. E va bene anche così.

Esistono dei principi generali, ma, se suona bene, va bene.

 

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Il compressore è un effetto che si apprezza con l'esperienza. Ogni tipo di compressore ha un uso specifico, ad esempio il CS-2 Boss è basilare per chi vuole emulare bene i suoni del periodo Pulse di Gilmour, o il Dynacomp per il periodo Wall....

A parte questi utilizzi per emulazione suoni altrui, ognuno può decidere se per il proprio modo di suonare un compressore può essere o no d'aiuto.

Secondo me il compressore aiuta  a legare meglio le note, ad evidenziare gli arpeggi, e come effetto secondario ha la proprietà di far suonare meglio anche gli effetti che lo seguono, soprattutto quelli di modulazione. Ottimo per spingere un pò un overdrive senza snaturarne il timbro, e con parsimonia, anche per rimpolpare un fuzz.

Il segreto secondo me è non esagerare per non inibire l'espressività del proprio tocco.

Detto questo, l'uso che ne faccio io è:

- sempre acceso con compressione molto leggera;

- aumento la compressione per evidenziare l'attacco in certe situazioni, con i suoni puliti.

Il mio attuale comp (e non solo) è l'Unit 67, che tengo sempre acceso a guadagno unitario per migliorare il timbro generale del suono, come ha detto qualcuno, del lavoro che svolge, te ne accorgi soprattutto quando lo spegni😉

Secondo il mio modesto parere, è meglio orientarsi su un compressore che abbia il controllo di mix tra il suono compresso e quello diretto, in modo da non snaturare il tocco personale ed avere comunque un sustain adeguato. Finchè non ho usato compressori con mix, non li ho mai tenuti sempre accesi, adesso si

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Ho uno Xotic SP. E' il mio primo (e unico) compressore. Abbastanza complesso da gestire tenuto conto anche degli switch interni alla scatola, utili ad aumentare o limitare sia l'attacco che il release, a filtrare le alte o le basse frequenze. Probabilmente questo pedale ha molto più di quanto io usi o sappia usare, forse cominciando con qualcosa di più semplice adesso avrei una maggiore padronanza dell'effetto. Ma tant'è, c'è tempo per capire e sperimentare.

Il risultato nel suono però, è sempre netto ed evidente: tagliando i picchi di frequenza la pasta sonora diventa più "morbida" e "compatta", più liquida ed equilibrata, sicuramente si ha una sensazione di minore slabbratura sia nei fraseggi che nello strumming, o negli arpeggi. Ovvio che se si cerca dinamica con le dita e il plettro bisogna limitarne l'effetto tramite la manopola del mix.

Nella mia pedaliera ha posto fisso prima degli overdrive così da poterli boostare per alcuni soli più cicciotti o, anche, diminuendo il volume e aumentando il mix della compressione, semplicemente per avere più sustain.

Ma anche in parti solistiche con suono clean il compressore ha un suo perché e dà carattere al timbro, un esempio mirabile a mio parere è 5 A.M. di Gilmour (tanto per cambiare) che senza compressione sarebbe ben altro rispetto a quel che è.

Grazie alla manopola del volume questo modello di compressore a pedale può essere usato anche come boost.

In pedaliera non è sempre accesso, ma quando lo è si sente subito.

Quando per ragioni di spazio, peso, o logistica live sono costretto a ridurre al minimo i pedali da portarmi appresso elimino tutto, ma compressore e delay rimangono sempre lì fissi ad arricchire alla bisogna i due canali clean e crunch dell'ampli. Per me compressore e delay sono la base; il resto è bello, affascinante, apre le porte della sperimentazione, ma non è indispensabile. 

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8 hours ago, The Rover said:

Per me compressore e delay sono la base; il resto è bello, affascinante, apre le porte della sperimentazione, ma non è indispensabile.  

 


Che musica suoni per curiosità? Per me sono gli ultimi pedali che definirei indispensabili quindi mi incuriosisce capire in quale stile diventano centrali!

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9 ore fa, A wild Manni dice:


Che musica suoni per curiosità? Per me sono gli ultimi pedali che definirei indispensabili quindi mi incuriosisce capire in quale stile diventano centrali!

Ciao. Premesso che non amo molto le definizioni di genere, direi pop, rock, blues: i suoni che uso fanno riferimento a quelli degli Smiths, dei primi Radiohead, Pink Floyd, primi Coldplay, U2, The Cure, Clash, Kings of Leon, Nirvana, RHCP, Black Keys, Pixies, per citarne solo alcuni.

Ad ogni modo, personalmente non credo che quei due pedali che ho citato siano centrali per certi generi o per altri, semplicemente dico che per il suono che cerco sono quelli che non mollerei mai dovessi sceglierne di portarne 2 su un isola deserta. Ma è ovvio che è un parere personale, chiunque può preferirne altri, o addirittura nessuno.

 

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1 hour ago, The Rover said:

Ciao. Premesso che non amo molto le definizioni di genere, direi pop, rock, blues: i suoni che uso fanno riferimento a quelli degli Smiths, dei primi Radiohead, Pink Floyd, primi Coldplay, U2, The Cure, Clash, Kings of Leon, Nirvana, RHCP, Black Keys, Pixies, per citarne solo alcuni.

Ad ogni modo, personalmente non credo che quei due pedali che ho citato siano centrali per certi generi o per altri, semplicemente dico che per il suono che cerco sono quelli che non mollerei mai dovessi sceglierne di portarne 2 su un isola deserta. Ma è ovvio che è un parere personale, chiunque può preferirne altri, o addirittura nessuno.

 


Ma certo, non volevo dire che fosse sbagliato. Ovviamente si tratta di un discorso personalissimo ed infatti non ti ho parlato di genere ma di stile, nel caso il tuo, nel quale ero incuriosito.
Comunque sì, specialmente la prima metà dei gruppi che hai citato hanno suoni molto legati a questi effetti. Io sono più greve ed è un mondo che mi affascina seppur non mi appartiene.

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Per me il buon vecchio Donato spiega bene la situazione, poi ognuno è libero di fare come vuole, addirittura c'è gente che gli garba la fia pensa te se un ci possono stare chi non usa i compressori. Basta non mangino il gelato al pistacchio però.

 

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