Vai al contenuto
Auro

Acqua calda

Recommended Posts

Dopo più di trent'anni di (dis)onorata militanza con la chitarra elettrica, superando quello che per me è stato pregiudizialmente un dogma, ho scoperto che il chorus prima delle saturazioni ha il suo perché. 

Oggi ho posizionato il CE2 Waza prima del Bogner Blue e del JHS The AT + e ho evinto ciò:

- quando attivo l'effetto insieme al drive non si verifica il consueto e spesso seccante boost di volume;

- saturazione e modulazione si amalgamano molto meglio.

Non posso dire se ciò dipenda o meno dal chorus specifico, tanto che sarei curioso di fare la medesima prova con un altro modello. Ad ogni modo, anche il flanger si abbina meglio ai pedali di gain, se messo in front ad essi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sai che non ci ho mai provato? ho sempre dato per scontato che sarebbe uscito un suono orrendo e che la cia mi avrebbe fulminato dal satellite.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A me piacciono poco, giusto il vibe. Però, mentre post distorsioni mi fanno venire l'orticaria vera, trovo sempre che in front magari non sono di mio gusto ma hanno il loro perché.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

io non uso più chorus, ma trovo riscontro nelle parole di @Auro... invece giusto il phaser lo metto dopo e non mi dispiace affatto. Invece il vibe lo metto prima e lo uso solo sulle distorsioni, e ammè me piace un sacc!:sorrisone:

Piuttosto, dato che siamo in tema, il vibrato e il rotary dove vanno??? prima o post distorsione/od?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io ho sempre seguito l'assioma che a parte wha (che non uso) e accordatore, tutto il resto va dopo le distorsioni....

Ma mi fate venire dei grossi dubbi....

Bisognerà organizzare una prova... 

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A giro ho avuto più o meno tutte le modulazioni... vibe, chorus, phaser, flanger ecc: sempre messe pre-distorsione, suonano più naturali x me, e come hai notato ti risolve il problema di calo o aumento di volume in molti casi (cioè quando hai gli od accesi :lol:).

 

Unica eccezione negli anni, il chorus messo post gain per suoni AOR anni '80, quando suonavo quella roba lì.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dipende cosa ti piace ascoltare e suonare.

Il chorus è come un vibe, prima dei pedali di gain ha molto senso perché muove il suono in maniera strutturale.

Tanti mettono il phaser prima dei distorsori ma dipende da cosa stai suonando: a me piace molto sentire i venti sonici e il phaser dopo il fuzz; così come avere un disotrsore prima del wah da accendere insieme a uno post wah, per avere quell'effetto vento-noise che copre il mix*

Anche un delay corto prima delle modulazioni; trovo che dia più tridimensionalità.

 

* da 2:30

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, gianimaurizio dice:

Io ho sempre seguito l'assioma che a parte wha (che non uso) e accordatore, tutto il resto va dopo le distorsioni....

Ma mi fate venire dei grossi dubbi....

Bisognerà organizzare una prova... 

 

 

Come dicevo, anch'io sono sempre stato "talebano" con le modulazioni e invece ho avuto la folgorazione sulla via di Damasco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 minuti fa, nova dice:

Almeno lo avessero folgorato 🤡

 

Eh, che ci vuoi fare?! Ormai i tempi erano maturi perché Zeus passasse le consegne.

  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 9/11/2019 at 23:25, Auro dice:

Dopo più di trent'anni di (dis)onorata militanza con la chitarra elettrica, superando quello che per me è stato pregiudizialmente un dogma, ho scoperto che il chorus prima delle saturazioni ha il suo perché. 

Oggi ho posizionato il CE2 Waza prima del Bogner Blue e del JHS The AT + e ho evinto ciò:

- quando attivo l'effetto insieme al drive non si verifica il consueto e spesso seccante boost di volume;

- saturazione e modulazione si amalgamano molto meglio.

Non posso dire se ciò dipenda o meno dal chorus specifico, tanto che sarei curioso di fare la medesima prova con un altro modello. Ad ogni modo, anche il flanger si abbina meglio ai pedali di gain, se messo in front ad essi.

 

anche per me è sempre stato un dogma, neanche mai provato a cambiare posizione.

Quando usavo il CE2 in effetti lo usavo sempre dopo, come ho posizionato oggi il mistress, che aveva un drop di volume e che è stato modificato (anzi adesso mi serve per uscire un po' di più sugli arpeggi), ma non lo uso sulle distorsioni perchè mi piace poco, troppo accentuato.

Magari come dicono @*juanka78*, @guitarGlory e altri ..si amalgama meglio

ma hai provato a volumi da saletta/concerto?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sin dai primi pedali Roland/Boss che hanno creato il vero e proprio effetto, lo stesso è

stato usato inizialmente prima dell’ampli, non essendoci ancora i loop.
C’è da dire che i primi pedali CE1/2 erano ancora analogici, per cui si adattavano
meglio alla distorsione che potesse essere generata in seguito dall’ampli.
Ci sono dischi interi suonati col Boss Ce2 prima della distorsione Marshall (vedi
il live "Va bene così") dove Solieri lo usa in questo modo: chitarra - turbo od boss - ce 2
boss - distorsione del marshall.
Effettivamente, a prove fatte, il chorus analogico, posto prima dell’ampli ha un effetto
che riempie di più e genera un normale e gradevole ingrossamento delle armoniche, che diviene
gradevolmente “marcio”, a patto di non esagerare troppo con la successiva distorsione.
In epoche successive, vuoi la presenza dei loop e dei rack, il chorus è divenuto di dominio
digitale, nonché stereo. 
Al pari degli altri effetti di modulazione è divenuta prassi consolidata inserirlo post preamp e distorsioni.
L’effetto stereo - se udibile - è, chiaramente, più spaziale e aperto, oltre che regolabile, ma differente 
a quello dello stesso posto tra chitarra ed ampli.
Successivamente, negli 80/90 si è passati poi alle colorazioni di natura Eventide, laddove la modulazione,
in loop, veniva prodotta dai vari effetti stereo di micropitch, che stonavano il suono senza generare l’onda
del chorus.
Van Halen docet…
Madonna, quanto sono vecchio…..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

You need to be a member in order to leave a comment

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×