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Qualche consiglio non guasterebbe....

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eh sì, perché alla fine, a metà dicembre, ho fatto il grande passo. Grande, insomma, diciamo grandicello, sicuramente meno impegnativo di un'automobile da cumenda (e sicuramente più gratificante per me) ma alla fine, diciamo abbastanza impegnativo.

Ci siamo comprati uno studio di registrazione. Piccolo ma non troppo (sala insonorizzata con sistema di riciclo dell'aria discretamente ampia + corridoio + sala regia / laboratorio, dove cosrtuirò il mio mostro di Frankenstein), molto ben insonorizzato, privo di strumentazione (naturalmente) e situato nel seminterrato di una bella palazzina dei primi del '900 sulla primissima collina torinese. A 7 forse 8 minuti di pista ciclabile da casa mia e, nel passato, utilizzato persino da Gipo per le sue registrazioni.

Quel "ci" siamo io e il mio amico Dana, abbiamo fatto a metà. Il tutto è stato molto bello ma adesso ci sono delle questioni da affrontare, ho fatto qualche riflessione ma sicuramente quelli di voi più navigati magari avranno avuto qualche idea migliore.

 

1. Cambia la qualità dei suoni: questo chiaramente lo immaginavo. Tra suonare in cameretta e in una sala chiaramente la differenza la fa il fatto che il volume consentito sale, ho notato che però oltre una certa pressione sonora le mie orecchie non vanno e che gli attenuatori (due THD e un Weber) sono ancora più utili a tenere l'ampli a regime senza far sanguinare le orecchie ma facendo lavorare i coni.

 

2. Il controllo dell'umidità. In sala, essendo un seminterrato, c'è circa il 53% di umidità. A casa, in inverno, ho un 25-30%. Ho rifatto il setup a tutte le chitarre che ho portato e lascio un deumidificatore sempre acceso che mantiene lo studio intorno al 45%. La questione è questa: alcune chitarre sentono l'umidità più di altre, quindi il manico si muove. Vanno bene questi valori? Ci sono altri aspetti da considerare?

 

3. La strumentazione: chiaramente ho portato quasi tutto quello che avevo in casa (libero una stanza in pratica, anche per la mia compagna che, poveretta, si è trovata a vivere, in questi anni, in un magazzino più che in una casa). Ho tenuto un ampli e tre chitarre (339, telecaster e 000) e tutto il resto è andato in sala. All'inizio è un po' spiazzante e qualche ansia mi è venuta. Ora va meglio. Però, se per le chitarre sono a posto, mancano molte cose: un ampli da basso; una batteria; un banco per registrare da mettere in regia. L'impianto voce lo abbiamo già messo e qualche microfono lo abbiamo.

Per il banco pensavo di prendere un Livetrak da 12 canali della Zoom. Avete qualche alternativa da proporre? Naturalmente poi ci metterò anche il pc (un bel i7 con tutti i crismi, con una tascam fw e una una Scarlett) ma il mio collega vorrebbe qualcosa da usare anche senza pc, cioè un banco. Cosa potrebbe ancora servire? Cosa ci mettereste?

 

4. La sala, per quanto insonorizzata e per quanto i condomini siano abituati al fatto che ci sia, è però sempre in un condominio. E io, che su queste cose sono un po' ansioso, non vorrei rompere le balle a nessuno. Abbiamo fatto delle prove e sembra che fuori non esca quasi niente, è quel quasi che mi preoccupa un po'. In teoria la sala è per noi, non vogliamo fare nessun business di alcun tipo, però ci piacerebbe farci suonare anche qualcun altro, uno o due gruppi al massimo, o magari darla in uso per lezioni a qualche maestro. Come la vedete? si tratterebbe di persone che conosciamo personalmente a cui lasciare le chiavi, non posso certo andare ad aprire la sala o robe del genere.

 

5. C'è qualche cosa da fare, indispensabile, che abbiamo dimenticato? consigli? Usi e abusi che avete sperimantato ?

 

già vi ringrazio di esser arrivati fin qui, figuratevi se mi dite la vostra!

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1- Ai nuovi suoni ci si abitua (e anzi) vedrai che scoprirai cose nuove dalla tua stessa strumentazione.

 

2- Nella sala che ho con il mio "socio" del gruppo wave abbiamo 60% estate/inverno con deumidificatore sempre acceso. Non ho scelto io il valore ma devo dire che non ho mai avuto problemi agli strumenti.

 

3- Se vuoi un consiglio per l'ampli da basso vai a cercare qualcosa fuori moda, magari anche pesante, che per i bassisti oggi è poco cool (per dire i mark bass leggerissimi o i mini ampeg ora come ora sono super richiesti). Vedrai che ci tirerai fuori un bel suono spendendo poco e nulla. Per la batteria prova a cercare qualcosa di basic tipo anni'90. In una sala avevamo una Tama Rockstar che era davvero ottima per rapporto Q/P. Ovvio che poi oltre ai fusti ti servirà tutto il resto del kit. Delle volte capitano occasioni con gente che smette di suonare (spesso della nostra età) e fare "'l'avvoltoio" conviene ad entrambe le parti. Per il mixer secondo me devi capire che cosa ci devi fare in studio ovvero se è principalmente per registrare o studiare/provare. Per registrare ci sono molte possibilità che ti sapranno elencare meglio di me. Per provare io dico un ben mixerino da 12/16 canali al massimo e un paio di casse attive e sei a cavallo.

 

4- Se la vuoi condividere con altri comincia subito a fissare delle regole rigide di comportamento. Non dare per ovvio nulla. Dalla voce che non devono alzare la sera se vanno fuori a fumare alle bottiglie/lattine che devono raccogliere a fine prove, all'ordine delle cose in sala. Aggiungo anche ampli e cose da mettere a disposizione e invece altre no. Anche il fatto di asscurarsi che sia tutto chiuso quando si va via (successo, eccome). Bisogna essere molto chiari, fidati.

Qualche anno fa un mio amico a meno di 1km da casa mia mi faceva provare con la band (ad una cifra ridicola) una volta a settimana da lui. Però il problema erano le altre band, la sua totale assenza il più delle volte e l'incolparsi vicendevolmente per sporcizia, cose che sparivano, pelli della batteria che si rovinavano, ecc... Alla fine quando ho smesso di andarci a pensarci bene sono anche stato contento.

 

5- indispensabile la festa di inaugurazione!

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Ma beato te, cazzarola! Secondo me prima dovete capire bene che ci volete fare, ha ragione Evol.Tipo: l’ampli da basso a che vi serve? A farci suonare gli altri? A suonarci voi con soddisfazione? Idem l’eventuale banco/mixer? A che vi serve? Per registrare o per provare seriamente? Pensateci e poi muovetevi di conseguenza.

 

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1 ora fa, ago dice:

 

2. Il controllo dell'umidità. In sala, essendo un seminterrato, c'è circa il 53% di umidità. A casa, in inverno, ho un 25-30%. Ho rifatto il setup a tutte le chitarre che ho portato e lascio un deumidificatore sempre acceso che mantiene lo studio intorno al 45%. La questione è questa: alcune chitarre sentono l'umidità più di altre, quindi il manico si muove. Vanno bene questi valori? Ci sono altri aspetti da considerare?

 

 


A mio avviso sono percentuali un po' bassine. L'umidità ambiente andrebbe a 55 - 60%

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1) Se puoi (se riesci a farlo con un cavo di potenza non troppo lungo, appena dietro la porta) metti la testata in regia e la cassa in sala per registrare, e alza il volume. Io in studio non ho mai sentito l'esigenza di usare attenuatori. Nella vecchia configurazione dello studio non potevo farlo e mi facevo i suoni in sala al volume giusto, poi andavo in regia e registravo da lì per non soffrire. Il segnale che esce dalla pedaliera o dal rack è a bassa impedenza e puoi osare qualche metro in più per arrivare all'ampli.

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7 ore fa, ago dice:

eh sì, perché alla fine, a metà dicembre, ho fatto il grande passo. Grande, insomma, diciamo grandicello, sicuramente meno impegnativo di un'automobile da cumenda (e sicuramente più gratificante per me) ma alla fine, diciamo abbastanza impegnativo.

Ci siamo comprati uno studio di registrazione. Piccolo ma non troppo (sala insonorizzata con sistema di riciclo dell'aria discretamente ampia + corridoio + sala regia / laboratorio, dove cosrtuirò il mio mostro di Frankenstein), molto ben insonorizzato, privo di strumentazione (naturalmente) e situato nel seminterrato di una bella palazzina dei primi del '900 sulla primissima collina torinese. A 7 forse 8 minuti di pista ciclabile da casa mia e, nel passato, utilizzato persino da Gipo per le sue registrazioni.

Quel "ci" siamo io e il mio amico Dana, abbiamo fatto a metà. Il tutto è stato molto bello ma adesso ci sono delle questioni da affrontare, ho fatto qualche riflessione ma sicuramente quelli di voi più navigati magari avranno avuto qualche idea migliore.

 

1. Cambia la qualità dei suoni: questo chiaramente lo immaginavo. Tra suonare in cameretta e in una sala chiaramente la differenza la fa il fatto che il volume consentito sale, ho notato che però oltre una certa pressione sonora le mie orecchie non vanno e che gli attenuatori (due THD e un Weber) sono ancora più utili a tenere l'ampli a regime senza far sanguinare le orecchie ma facendo lavorare i coni.

 

2. Il controllo dell'umidità. In sala, essendo un seminterrato, c'è circa il 53% di umidità. A casa, in inverno, ho un 25-30%. Ho rifatto il setup a tutte le chitarre che ho portato e lascio un deumidificatore sempre acceso che mantiene lo studio intorno al 45%. La questione è questa: alcune chitarre sentono l'umidità più di altre, quindi il manico si muove. Vanno bene questi valori? Ci sono altri aspetti da considerare?

 

3. La strumentazione: chiaramente ho portato quasi tutto quello che avevo in casa (libero una stanza in pratica, anche per la mia compagna che, poveretta, si è trovata a vivere, in questi anni, in un magazzino più che in una casa). Ho tenuto un ampli e tre chitarre (339, telecaster e 000) e tutto il resto è andato in sala. All'inizio è un po' spiazzante e qualche ansia mi è venuta. Ora va meglio. Però, se per le chitarre sono a posto, mancano molte cose: un ampli da basso; una batteria; un banco per registrare da mettere in regia. L'impianto voce lo abbiamo già messo e qualche microfono lo abbiamo.

Per il banco pensavo di prendere un Livetrak da 12 canali della Zoom. Avete qualche alternativa da proporre? Naturalmente poi ci metterò anche il pc (un bel i7 con tutti i crismi, con una tascam fw e una una Scarlett) ma il mio collega vorrebbe qualcosa da usare anche senza pc, cioè un banco. Cosa potrebbe ancora servire? Cosa ci mettereste?

 

4. La sala, per quanto insonorizzata e per quanto i condomini siano abituati al fatto che ci sia, è però sempre in un condominio. E io, che su queste cose sono un po' ansioso, non vorrei rompere le balle a nessuno. Abbiamo fatto delle prove e sembra che fuori non esca quasi niente, è quel quasi che mi preoccupa un po'. In teoria la sala è per noi, non vogliamo fare nessun business di alcun tipo, però ci piacerebbe farci suonare anche qualcun altro, uno o due gruppi al massimo, o magari darla in uso per lezioni a qualche maestro. Come la vedete? si tratterebbe di persone che conosciamo personalmente a cui lasciare le chiavi, non posso certo andare ad aprire la sala o robe del genere.

 

5. C'è qualche cosa da fare, indispensabile, che abbiamo dimenticato? consigli? Usi e abusi che avete sperimantato ?

 

già vi ringrazio di esser arrivati fin qui, figuratevi se mi dite la vostra!

 

 

 

Avete pensato ad un buon impianto di allarme? 

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Ottime riflessioni!

@evol infatti la questione rumore molesto va affrontata, ci vorrebbe un gruppo di persone civili, cioé senza batterista (no, davvero, sto scherzando!). Per questo pensavamo solo a persone che conosciamo di persona e che siano super affidabili.

@*juanka78* vorremmo suonarci e registrare le nostre cose, essenzialmente. Non ci serve roba esoterica ma che sia pratica e utilizzabile senza troppi sbatti. E magari poi farci qualche prova.

@il postino era quello che sapevo anche io ma a Torino l'aria è molto secca, sebbene ci siano almeno tre fiumi. All'inizio in sala c'era un po' quell'odore da cantina, da quando è più "abitata" e con l'umidificatore non lo sentiamo più. Magari in primavera faccio qualche test provando ad alzare la soglia del deumidificatore.

@th3madcap in effetti devo costruire il bus per cablare la sala, oltre ai cavi di segnale e a quelli bilanciati magari ci metto pure un cavo di potenza, buona idea.

 

@DLR ARMY abbiamo pensato all'allarme e anche ad una assicurazione furto incendio, nei prossimi giorni approfondiremo! 

 

Naturalmente chi vuole passare a fare una suonata è il benvenuto!

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Innanzitutto complimenti! Massima stima.

 

ma sul punto 4)  potrei dar qualche suggerimento. 
 

È una saletta autorizzata o fatta “di sgamo”? verifica se siete in regola Perché  se a qualcuno dovesse dar fastidio e segnalare la cosa al comune, qualche problema potrebbe insorgere

 

Non voglio allarmare nessuno o fare quello che rompe le uova nel paniere ma:

- Verifica che sia regolarmente autorizzata come ufficio/laboratorio e non come cantina, sennò serve far pratica edilizia di cambio di destinazione d’uso, con relativi oneri;

- alcuni regolamenti considerano cantine e garage pertinenze che non fanno volume urbanistico (inteso come peso insediativo) mentre una saletta fa volume con conseguenze dal punto di vista delle verifiche degli indici; visto che è un condominio sarebbe arduo poi far tornare le verifiche. 

- serve valutazione di clima acustico e verifica del rispetto requisiti acustici passivi (tralascio la citazione alla normativa);

- se è interrato e/o non ha finestre e/o altezze inadeguate è per normativa Igienica un ambiente non adatto a permanenza di persone, pertanto serve deroga al regolamento locale di igiene (e relativa pratica);

- Gli impianti devono avere tutti le dichiarazioni di conformità e se > 5Kw pure il progetto.

 

In caso di sinistro non penso una qualsiasi assicurazioni possa rispondere pagando i danni, dì qualcosa non autorizzato o senza conformità impianti

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Innanzitutto complimenti! Massima stima.

 

ma sul punto 4) farei a ine verifiche.
 

È una saletta autorizzata o fatta “di sgamo”? verifica se siete in regola Perché  se a qualcuno dovesse dar fastidio e segnalare la cosa al comune, qualche problema potrebbe insorgere

 

Non voglio allarmare nessuno o fare quello che rompe le uova nel paniere ma:

- Verifica che sia regolarmente autorizzata come ufficio/laboratorio e non come cantina, sennò serve far pratica edilizia di cambio di destinazione d’uso, con relativi oneri;

- alcuni regolamenti considerano cantine e garage pertinenze che non fanno volume urbanistico (inteso come peso insediativo) mentre una saletta fa volume con conseguenze dal punto di vista delle verifiche degli indici; visto che è un condominio sarebbe arduo poi far tornare le verifiche. 

- serve valutazione di clima acustico e verifica del rispetto requisiti acustici passivi (tralascio la citazione alla normativa);

- se è interrato e/o non ha finestre e/o altezze inadeguate è per normativa Igienica un ambiente non adatto a permanenza di persone, pertanto serve deroga al regolamento locale di igiene (e relativa pratica);

- Gli impianti devono avere tutti le dichiarazioni di conformità e se > 5Kw pure il progetto.

 

In caso di sinistro non penso una qualsiasi assicurazioni possa rispondere pagando i danni, dì qualcosa non autorizzato o senza conformità impianti

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@SevenRhye  Grazie Andrea!

 

ad alcune avevamo già pensato, prima di decidere abbiamo parlato con amministratore e condomini per essere sicuri che non ci fossero mai stati motivi di conflitto e ci hanno assicurato che la situazione era del tutto normale. Ci hanno detto loro che da circa cinquant’anni lì c’era sempre stato uno studio di registrazione.

Per il resto magari con calma ti scrivo in settimana per qualche chiarimento!

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