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Zado

Tenetevi strette le vostre Fender Cruz MB

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1 ora fa, ago dice:

Vorrei provare a farvi vedere la questione da un'altra prospettiva. Fino a non più di una quarantina di anni fa dei simpatici sgherri con un cappuccio bianco in testa prendevano gli afroamericani e li linciavano. Immaginate di essere voi, in quegli anni, vittima di un linciaggio, o fratelli, sorelle, padri madri, amici di una persona che perde la vita così. Immaginate che questo sia capitato a vostro nonno, a vostro zio. Dal trauma della persecuzione etnica e della riduzione in schiavitù di intere generazioni di persone non se ne esce dicendo: sono ipocriti, è umore nero, simpatiche canaglie. Per gli americani il periodo della segregazione razziale, della schiavitù, dello sterminio dei nativi è una macchia, una colpa che va affrontata, non è solo perbenismo, sarebbe troppo facile liquidarlo così. Fare i conti con la storia ha un costo, in una società così diseguale come quella americana ha un costo persino più alto. E poi anche negli Usa la responsabilità penale è personale, i responsabili dei saccheggi non sono certo i manifestanti in toto, farli apparire tutti uguali significa solo far finta che i linciaggi, le catene ai piedi, le scuole separate, i posti sugli autobus, non siamo stati nulla di veramente serio.

 

Per quel che riguarda poi il licenziamento qui da noi le regole non sono tanto diverse. A Torino qualche anno fa una maestra ha perso il posto perché ha ricordato ai tutori dell'ordine durante una manifestazione contro i cuginetti dei simpatici incappucciati: memento mori! Licenziata in tronco.

 

Però questo è proprio il principio secondo il quale taluni giustificano le violenze e le ingiustizie di Israele nei confronti dei palestinesi proprio perché gli ebrei hanno subito la shoah. E ti assicuro che non è finita quella condizione da quello che mi dice un mio conoscente che lavora lì.

Nel 2020 possiamo essere abbastanza maturi a livello civile e considerare l'uguaglianza tra i popoli come principio base per la convivenza. Non si vive "coi debiti" dei nonni e degli zii secondo il mio parere.

Le violenze dei manifestanti nascondono ben altro a mio avviso. Sicuramente la disperazione di una nazione che sta uscendo economicamente e psicologicamente peggio delle altre dall'emergenza Covid e con una tensione sociale alle stelle in questi ultimi anni di mandato Trump (sicuramente ereditata anche dall'ultimo Obama).

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Io in questa vicenda non ci vedo troppe sovrastrutture. 

La Fender è una multinazionale americana leader nel suo settore. Cruz è uno degli ambassador di quest'azienda ed è conosciuto, stimato e seguito da migliaia di persone. Se penso a John Cruz penso a Fender. 

 

Cruz fa un post infelice che, nella società e nel momento storico in cui vive, può sollevare un polverone, aldilà delle intenzioni. Commette l'ingenuità di farlo non in una chat privata ma sul suo profilo pubblico. 

Cruz non è nato ieri e non viene da Marte. Conosce benissimo la cultura USA e tutte le sue contraddizioni, tant'è che è anche grazie a quel sistema se è arrivato dove è arrivato. 

 

La Fender, in quel sistema, non poteva fare altro che allontanarlo. Un provvedimento diverso, in USA, ne avrebbe compromesso l'immagine (gli USA non sono l'Italia, nel bene e nel male). 

 

Non sto dando giudizi etici. 

Cruz è stato negligente e ha pagato cara la sua negligenza. 

 

Poi possiamo parlare fino a domani delle ipocrisie del sistema USA e della nostra società in generale. Ci troveremmo d'accordo su molti punti.

Io per primo sono un amante del black humor e non sopporto il perbenismo esasperato.

 

Ma in quel contesto la Fender non poteva agire diversamente e Cruz può rimproverare solo la sua superficialità nel postare pubblicamente quell' immagine. 

 

Come chiosa al post di @ago, aggiungo solo che è a cominciare dalle piccole cose che avvengono i cambiamenti.

Quando scherzo coi miei amici intimi è un conto, ma se sono in ufficio e dó del ricchione a uno ci sono conseguenze. E non ci sono scusanti che tengano. Lo sappiamo tutti che viviamo in un mondo ipocrita, ma, per rispetto, in certi contesti non si possono dire certe cose. 

Il post di Cruz è la tipica immagine che gira sulle chat di whatsapp tra amici. Fosse rimasta tra amici si sarebbero fatti una risata e via. Ma se esce da quel contesto ci sono conseguenze. 

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