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Dado

Riflessioni sulla New Elettronica

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Scrivo due righe e qualche riflessione, un po’ per rendervi partecipi di ciò che sta accadendo nel mondo dell’elettronica in modo sempre più dilagante e un po’ perché voglio utilizzare il Forum come sfogo/terapia visto che tra un po’ mi sa che devo andare dall’analista 😂.

Chi mi conosce un pelino più in profondità sa che sono un pignoletto rompicoglioni e che, per quanto riguarda il Suono, sono sempre molto esigente.

Dal 1980 sono entrato nel mondo della musica cominciando a suonare la chitarra classica, poi la folk e dal 1985 l’elettrica con pedalini, amplificatori e multieffetti, quindi un pelino di esperienza sul suono penso di averla acquisita nel corso degli anni.

Ora produco pedali, ampli e parallelamente faccio riparazioni su strumenti musicali vecchi e nuovi.

Per quanto riguarda le priparazioni di strumenti di nuova generazione e parlo di ampli da chitarra, pedalini, multieffetti ma anche casse monitor, preamplificatori da studio e qualsiasi cosa che suoni, trovo sempre più elettroniche progettate al risparmio. Intendo assemblaggi in smd con componentistica spesso sottodimensionata, amplificatori in classe D, costruzioni che abbattono tutte le barriere e i concetti di musicalità sviluppati in anni e anni di progettazzione e anche tra i marchi più importanti si va verso questo limite. Oltre al fatto che le riparazioni di questo genere diventano sempre più difficili se non impossibili e spesso, invece del singolo componente guasto, si è costretti a buttare la scheda intera e la si sostituisce con quella nuova.

Dal punto di vista sonoro si va sempre più in una direzione che proprio non mi piace, tagli di frequenze assurde, frequenze medie assenti, spettro sonoro senza le armoniche principali, dinamiche non rispettate, rumori digitali ad alta frequenza, rumori di clock ed altre amenità varie.

Il prezzo di tutte le apparecchiature elettroniche è diventato molto più alla portata del cliente medio e tutti ne stiamo beneficiando è verissimo, non ci stiamo accorgendo però del continuo degrado sonoro che stiamo subendo e che va a discapito sempre più della MUSICA.

Quando prendo in mano un’elettronica datata o una nuova ma progettata  con criteri vintage, sento immediatamente la differenza…io tornerei indietro molto volentieri, questo è il mio pensiero.

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Sono d'accordissimo con la riflessione, e aggiungo che il degrado sonoro e musicale comporta un appiattimento generale delle possibilità espressive dell'esecutore.

Comunque se vuoi possiamo dividere la spesa per l'analista.

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Io Dado lo lovvo. Poi direi che il degrado più che sonoro è umano quindi si riflette a cascata su tutto il resto. 

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Che dire... sono ovviamente d'accordo su tutta la linea, elettronica (e suoni) a buon mercato, fatti con apparecchiature praticamente irriparabili (a livello di costi conviene molto di più cambiare uno stampato intero, piuttosto che mettersi a cercare un guasto su un apparecchio digitale o SMD... il che non significa che sia economico, anzi... solo che il tempo per ripararli darebbe un conto ancora più salato).

 

Riguardo ai suoni: l'abitudine al suono "piccolo", "liscio" e privo di quel graffio e quella dinamica che noi vecchi dinosauri a 6 corde amiamo, è purtroppo destinata a crescere viste le produzioni musicali moderne, e il fatto che le nuove generazioni in gran parte nascono con quei suoni lì impiantati nel cervello. Mettiamoci pure la crisi della musica live, ulteriormente inasprita da lockdown e restrizioni, ed ecco che si dipinge un  quadro in cui si suona più o meno tutti in cameretta... quindi o hai culo come me, che ho la cameretta grande, o hai passione vera come il @*juanka78* (e diversi altri che conosco, ma sono una minoranza in ogni caso e tutti più o meno sopra una certa età), che si compra comunque gli ampli fighi e spende altrettanto per poterli sfruttare nel modo migliore in casa... oppure inizi a suonare coi vari Kemper, Fractal, o peggio roba anche più economica e usa-e-getta, o addirittura coi plugin direttamente... e in questo modo la memoria del suono "vero" alla lunga si perde, così come le sensazioni che certi suoni veri ti danno sotto le dita.

 

Devo anche dire però che negli ultimi anni ci sono diversi giovani che hanno iniziato ad appassionarsi al vintage (tra i quali mi inserisco anch'io, soprattutto tra i GIOVANI :sorrisone:), il che se da un lato sta portando i prezzi degli strumenti vintage alle stelle come non mai, significa anche che, in qualche modo, la memoria storica di certi strumenti, di certi suoni, non andrà mai del tutto persa.

 

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Che dire... sono ovviamente d'accordo su tutta la linea, elettronica (e suoni) a buon mercato, fatti con apparecchiature praticamente irriparabili (a livello di costi conviene molto di più cambiare uno stampato intero, piuttosto che mettersi a cercare un guasto su un apparecchio digitale o SMD... il che non significa che sia economico, anzi... solo che il tempo per ripararli darebbe un conto ancora più salato).
 
Riguardo ai suoni: l'abitudine al suono "piccolo", "liscio" e privo di quel graffio e quella dinamica che noi vecchi dinosauri a 6 corde amiamo, è purtroppo destinata a crescere viste le produzioni musicali moderne, e il fatto che le nuove generazioni in gran parte nascono con quei suoni lì impiantati nel cervello. Mettiamoci pure la crisi della musica live, ulteriormente inasprita da lockdown e restrizioni, ed ecco che si dipinge un  quadro in cui si suona più o meno tutti in cameretta... quindi o hai culo come me, che ho la cameretta grande, o hai passione vera come il [mention=51]*juanka78*[/mention] (e diversi altri che conosco, ma sono una minoranza in ogni caso e tutti più o meno sopra una certa età), che si compra comunque gli ampli fighi e spende altrettanto per poterli sfruttare nel modo migliore in casa... oppure inizi a suonare coi vari Kemper, Fractal, o peggio roba anche più economica e usa-e-getta, o addirittura coi plugin direttamente... e in questo modo la memoria del suono "vero" alla lunga si perde, così come le sensazioni che certi suoni veri ti danno sotto le dita.
 
Devo anche dire però che negli ultimi anni ci sono diversi giovani che hanno iniziato ad appassionarsi al vintage (tra i quali mi inserisco anch'io, soprattutto tra i GIOVANI :sorrisone:), il che se da un lato sta portando i prezzi degli strumenti vintage alle stelle come non mai, significa anche che, in qualche modo, la memoria storica di certi strumenti, di certi suoni, non andrà mai del tutto persa.
 

Ti lovvo sempre
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Comunque parlando con quelli più giovani lo scenario è abbastanza avvilente. La percentuale di quelli fermamente convinti che (nella migliore delle ipotesi) il loro Kemper o il loro Fractal suoni esattamente come un ampli vero o che il loro Captor suoni esattamente come una cassa ben microfonata si aggira sul 70/80%. Per me il moltiplicarsi dell’offerta e la possibilità di avere strumenti per tutte le tasche è un bene…ma non bisogna perdere il senso della realtà. Molta della responsabilità secondo me è da attribuire ai vari youtuber: gente pagata per farti credere che il nuovo giocattolino digitale da 100 euro suona in tutto e per tutto come l’ampli da 3000. Arrivano lì, coi loro video super post prodotti, gli audio supercompressi…e alla lunga la gente finisce per crederci davvero.

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Il problema è che quando poi ti rendi conto che c'è tutto un altro mondo oltre quel velo è finita...
Certo, sicuramente è più "facile" guardare oltre per chi un piede ce lo ha già messo, discorso diverso per chi effettivamente nasce e cresce con questi suoni e si trova bombardato di soluzioni a buon mercato per ottenerli, anni fa non era proprio così, quando avevi un plasticone ne eri conscio ma sapevi già che stavi risparmiando per la 4x12 eheh

Non trovo il digitale un male a prescindere, anzi... Ho provato io stesso a convincermi che potevo cavarmela con tostapane, plugin e simulatori... chi mi conosce sa come è andata a finire, nevvero? :)

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Sul vintage mi trovate pienamente d'accordo infatti c'è il buon vecchio @Tilt che m'ha fregato, ma questa è un'altra storia.

 

Io comunque direi che il discorso è sicuramente più variegato e la vedo un po' nell'ottica del signor JHS quando parla dei pedali Amazon Basics: la roba da poco permette di accedere a chiunque al mondo della musica, di capire a grandi linee cosa fa un phaser rispetto ad un chorus ad esempio. Da lì in poi la ricerca personale del suono ti porta poi a spendere i mille mila eurini in gas come tutti noi ben sappiamo. 

Certo si può suonare spendendo poco ma sicuramente ognuno di noi sa che the real thing, una volta provata, è meglio del clone cheap.

Poi si sa: il marketing campa di roba venduta non di buone intenzioni e quindi non troverete nessuno che ti dice "Compra sto pedalino che fa cacare ma per 20 euri che volevi Pamela Anderson?", tutti ti diranno "E' uguale anche meglio" (come il primo POD). Ma il fatto è che c'è chi gli basta suonare e chi ha bisogno di un certo feedback tattile emotivo, non trovo che sia sbagliato nessun approccio, si parla comunque di capacità di emozionare ed emozionarsi.
Poi mi sa che ho perso il filo del discorso e non mi ricordo nemmeno cosa ha scritto Dado perché l'ho letto ieri e rispondo stamani.

Fate voi ecco.

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Avete ragione tutti e grazie per il sostegno 😁

 

Il discorso dell'elettronica chip è una tappa obbligatoria per certi prodotti, ad esempio su un amplificatore di nuova produzione puoi scegliere: acquisti un prodotto fatto con tecnologia antica = spendi di più e sei a posto.

Su certi prodotti però la scelta NON esiste praticamente più e anch'io sono costretto a fare parte della catena, parlo ad esempio del 90% dei pedali in circolazione, parlo del 100% delle schede audio, parlo del 90% dei mixer, parlo dell'80% dei preamplificatori da studio e cosi via...è il fatto di non poter più avere scelta che mi destabilizza un pò anche perchè sai che quando si guastano "quei" prodotti, sono irriparabili e li devi buttare.

 

Il sistema si basa su: apparecchiature dal prezzo più accessibile di prima, quindi riesco ad acquistarle più facilmente = qualità audio spesso inferiore = riparabilità eventuale quasi nulla = fine della breve vita del prodotto che va in una pattumiera = acquisto di un nuovo apparecchio con le medesime caratteristiche ed il ciclo continua, è tutta questa catena che non digerisco.

 

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7 hours ago, *juanka78* said:

Comunque parlando con quelli più giovani lo scenario è abbastanza avvilente. La percentuale di quelli fermamente convinti che (nella migliore delle ipotesi) il loro Kemper o il loro Fractal suoni esattamente come un ampli vero o che il loro Captor suoni esattamente come una cassa ben microfonata si aggira sul 70/80%. Per me il moltiplicarsi dell’offerta e la possibilità di avere strumenti per tutte le tasche è un bene…ma non bisogna perdere il senso della realtà. Molta della responsabilità secondo me è da attribuire ai vari youtuber: gente pagata per farti credere che il nuovo giocattolino digitale da 100 euro suona in tutto e per tutto come l’ampli da 3000. Arrivano lì, coi loro video super post prodotti, gli audio supercompressi…e alla lunga la gente finisce per crederci davvero.

Hai ragione Giancarlo ma se a quei giovani spieghi e fai sentire la differenza tra apparecchiature di qualità diversa forse la riescono a cogliere anche loro.

Il problema è che in certi casi della reale differenza non glie ne frega niente perchè mi sembra che l'interesse e l'approfondimento in generale, di qualsiasi cosa da parte dei giovani, sia lievemente svanito, hai ragione quando focalizzi il problema come sociale.

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Mi ricordo ordo quando sentii il primo tone bender  e il grease box di Emanux... Da li il delirio pedalistico e in 2 mesi vendetti vht e il 70% del set up.. 

Poi stasera quando ho tempo scrivo le mie impressioni. 

 

Io comunque col cazzo che mollo gli amp. 

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La musica è un campo strano...

Indubbiamente la tecnologia va avanti su tutto. Basti pensare ai cellulari, chi vorrebbe portarsi dietro ancora quei cosi enormi e pesanti? Alle volte mi verrebbe voglia di prendere e cancellarmi dall'internet, buttare via il telefono e andare a fare il pastore con il nonno di Heidi. Però intanto son qui a scrivere sull'internet...

 

Nella musica è diverso, ci sono le innovazioni ma ci sono ancora tanti (come si può leggere bene qui) che hanno ancora a cuore il "vecchio". Io a casa non accendo praticamente mai il mio Blues Junior perché non potrei tirarlo bene e preferisco suonare in cuffia con la scheda audio (altrimenti vado di acustica e via).

Però, pur usando i plugin sul pc (solo due o tre a dire il vero), ho voluto a tutti i costi un ampli valvolare per suonare alle prove e si spera live in qualche localetto da quattro soldi (bisogna volare bassi).

 

Noi però siamo cresciuti con le musicassette che si attorcigliavano e frusciavano, coi vinili e abbiamo ancora in mente un certo tipo di feeling col suono. Sappiamo benissimo che mettersi davanti ad un ampli valvolare per farsi spettinare con un powerchord bello pesante non è minimamente riproducibile con tutti i cavoli di plugin.

 

Però i ragazzetti di oggi che vivono praticamente su youtube e ascoltano tutto sul cellulare o sul pc quando va bene sentono il tizio che ti fa sentire come suona bene con i plugin superfighi o tutte le attrezzature superfighe elettroniche. Tanto dal cellulare non puoi cogliere queste differenze.

 

Gli MP3 sono stati senza dubbio una bella invenzione ma è stato anche un punto di partenza per un degrado musicale. Butto tutto in MP3 che è più comodo e posso stipare più roba e chissene se perdo un po' di qualità.

Allora tanto vale che chi produce le attrezzature musicali si adegui a questo nuovo modo di concepire il suono.

Per un ragazzino di oggi forse è normale sentire il suono compresso e povero di frequenze e armoniche.

 

Per riallacciarmi al discorso di Dado di partenza (credo di aver divagato ad minchiam) capisco benissimo la sua frustrazione, soprattutto per uno abituato come lui a fare un certo tipo di lavoro.

Purtroppo quando otteniamo una nuova tecnologia ne facciamo un abuso, si inventano le nuove schede supercompatte e si usano per tutto. Lavatrici, cellulari, amplificatori, prese intelligenti (mio dio quanto odio quelle cazzo di prese che spengi la luce dal telefono).

Poi vabbè, visto che il mercato della musica ha ancora una nicchia di gente che vuole l'ampli o il pedaletto stile "vintage" te lo fanno, ma con dentro la nuova tecnologia. Forse perché tanto ormai di quelle schede ne sono pieni in magazzino, tutti i tecnici sono usciti dalle scuole imparando su quelle perché erano il nuovo Graal. Boh.

Probabilmente quando noi dinosauri saremo estinti, le nuove leve suoneranno tutto sul Kemper. Siamo l'anello di congiunzione nella scala evolutiva tra il vecchio bluesman granitico con le mani sporche dopo aver lavorato nei campi di cotone e i prossimi fighetti che ormai non saliranno nemmeno più sul palco. Faranno l'esibizione in diretta live su tiktok.

 

Cordialmente (e scusate se ho detto qualche minchiata, è il blue che è dentro di me)

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Domandone ignoranto del Bananas: ma oggi la tecnologia è al servizio dell'uomo o è l'uomo al servizio della tecnologia?

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11 ore fa, *juanka78* dice:

Comunque parlando con quelli più giovani lo scenario è abbastanza avvilente. La percentuale di quelli fermamente convinti che (nella migliore delle ipotesi) il loro Kemper o il loro Fractal suoni esattamente come un ampli vero o che il loro Captor suoni esattamente come una cassa ben microfonata si aggira sul 70/80%. Per me il moltiplicarsi dell’offerta e la possibilità di avere strumenti per tutte le tasche è un bene…ma non bisogna perdere il senso della realtà. Molta della responsabilità secondo me è da attribuire ai vari youtuber: gente pagata per farti credere che il nuovo giocattolino digitale da 100 euro suona in tutto e per tutto come l’ampli da 3000. Arrivano lì, coi loro video super post prodotti, gli audio supercompressi…e alla lunga la gente finisce per crederci davvero.

Giancarlo ti capisco pienamente. Io ho una band con tutta gente più giovane di me (non hanno nemmeno 30 anni) e per loro filosofia ci sono gli in-ear monitor, i plug in e tutto quello che "pesa meno" per andare in giro. Come se si facesse il tour nazionale girando con un'auto sola (cosa che di questi tempi poi se la sognano...). E niente, a me le ultime volte che si sono fatte le prove mi è venuto di suonare con  l'Hotone Britwind collegato alla mia 4x12" perché tanto valeva...

Sul discorso di @Dado invece da smanettone su ampli e pedali da una vita (ma non ho l'esperienza di chi è partito nel 1985!) lo scenario che vedo frequentemente è praticamente lo stesso. Mi è capitato il Bugera combo di un amico con problemi di volume impazzito scoprendo che era il loro "bias automatico" che era partito... Peccato che l'ampli sia praticamente tutto in smd su una SCHEDA UNICA! Poi componeneti sempre più al risparmio, schede orribili e soprattuto non c'è più il criterio di progettazione. Mi pare che non si abbia proprio più la misura di fare le cose. Non credo sia solo un discorso di "vita programmata" del prodotto piuttosto proprio una mancanza di cultura. Perché prodotti belli anche con gli smd e con i criteri costruttivi moderni si potrebbero pure fare.

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Ma di quale musica parlate? A me sembra che ci sia solo trap, rap è quella roba che ha vinto san remo :D

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Sono ecumenicamente d'accordo con tutti i vostri pensieri. Chiedo solo licenza per una chiosa, che intende sintetizzare la mia personalissima posizione: i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria. Insomma, a me, strimpellatore da cameretta, pur senza alcuna prospettiva musicale, a volte non dispiacerebbe poter comunque godere, acusticamente e tattilmente, di certi suoni; debbo, tuttavia, prendere atto della mia triste realtà finanziaria, per cui col piffero (volevo scrivere "cazzo", ma va bene lo stesso) che posso permettermi anche solo l'ardire di desiderare certi prodotti.

Con le dovute eccezioni, la bellezza ha un costo che non sempre si può sostenere.

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La complessità musicale, l'armonia, il feeling si stanno prosciugando perchè questo è quello che vuole la "gente", e questo accade anche per i prodotti che dovrebbero essere fatti per "produrre" arte. Per molti, forse troppi, la musica è solo un sottofondo da centro commerciale, e che si fottano i guitar heros, i virtuosi o chiunque altro. Così è anche per la bontà di un ampli o di un pedale (come dice giustamente Dado). Anche qui, cazzocenefrega a noi... Compramo tutta la linea cinese tanto suona uguale altrimenti fottesega. Oltre che triste, non credo migliorerà sull'immediato

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14 ore fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Sul vintage mi trovate pienamente d'accordo infatti c'è il buon vecchio @Tilt che m'ha fregato, ma questa è un'altra storia.

 

Io comunque direi che il discorso è sicuramente più variegato e la vedo un po' nell'ottica del signor JHS quando parla dei pedali Amazon Basics: la roba da poco permette di accedere a chiunque al mondo della musica, di capire a grandi linee cosa fa un phaser rispetto ad un chorus ad esempio. Da lì in poi la ricerca personale del suono ti porta poi a spendere i mille mila eurini in gas come tutti noi ben sappiamo. 

Certo si può suonare spendendo poco ma sicuramente ognuno di noi sa che the real thing, una volta provata, è meglio del clone cheap.

Poi si sa: il marketing campa di roba venduta non di buone intenzioni e quindi non troverete nessuno che ti dice "Compra sto pedalino che fa cacare ma per 20 euri che volevi Pamela Anderson?", tutti ti diranno "E' uguale anche meglio" (come il primo POD). Ma il fatto è che c'è chi gli basta suonare e chi ha bisogno di un certo feedback tattile emotivo, non trovo che

sia sbagliato nessun approccio, si parla comunque di capacità di emozionare ed emozionarsi.
Poi mi sa che ho perso il filo del discorso e non mi ricordo nemmeno cosa ha scritto Dado perché l'ho letto ieri e rispondo stamani.

Fate voi ecco.

 

 

E hai fatto benissimo a mio avviso, specialmente quando si va oltre l'aspetto collezionistico e si compra con le orecchie, spendendo poco, fermo restando il massimo rispetto per chi ha la possibilità di collezionare chicche importanti.

 

In merito al discorso tuo @Dado ormai ci conosciamo abbastanza bene, sai come la penso, chiaramente spingo, appoggio e continuo nel circondarmi di oggetti costruiti "alla vecchia", anche se non da collezione, più che posso. 💃

Al tempo stesso apro una parentesi legandomi alla considerazione di @guitarGlory,  non sono un #NODIGIT, anzi, da tanti anni fa parte delle mie prove ed esperienze, non mi stanco mai di cercare, testare quelli che sono, per me, i piccoli passi in avanti che vengono fatti di anno in anno, da macchina a macchina, di firmware in firmware, avendo però accanto e sempre bene in mente, vivo, come suonano gli strumenti analogici veri.

Il vero limite del digitale è invece verso i giovanissimi, che non hanno la capacità finanziaria di comprarsi decine di migliaia di gear tra ampli, casse e pedali e che vedono i vari modeler/profiler come la possibilità di avere sottomano e con una spesa tutto sommato accessibile, la strumentazione del loro idolo, che sia un Kemper, un Fractal ecc. Perchè allora dico limite? Perchè non avendo sminestrato 20/30 anni con gli ampli e i pedali tradizionali si trovano spaesati nella preparazione di una patch, tanto che da anni è esploso il fenomeno dei pacciari. Dove metto il chorus (buttalo nel cesso), dove metto il delay, che cambia da echo a analog? Che vuol dire mettere un reverb in parallelo, il comp prima o dopo l'ampli, cos'è un sistema wet/dry/wet? Senza considerare che spesso l'approccio può essere peggiore, uno Zoom da 100€, la Mooer da 200€, che stanno al kemper come gli ampli analogici di oggi (descritti da Dado) stanno agli ampli veri, ma questi ragazzini, come fanno oggi a fare esperienze con i gioielli di cui parliamo noi?

 

E' triste questa deriva, godiamoci ste macchine finchè si potrà e incrociamo le dita affinchè si torni "al vecchio", tutto è ciclico, io ci spero. 

Intanto da un pò sono tornati in voga anche i rack 😍e inizio settimana mi arriva un TC2290. 😜 🖤❤️🖤❤️🖤❤️🖤

 

 

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4 ore fa, Tilt dice:

Dove metto il chorus (buttalo nel cesso)

 

Game, set & match :lol:

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Ehhh che catastrofismo... parlate proprio da vecchi🤣

Io non mi stupisco, è l'evoluzione. C'era hendrix ed ora i maneskin.

I 2 mercati viaggiano con utenti differenti, un ragazzino che si affaccia allo strumento, e vede solo dei valvolari da 1000 euro attaccati al klon che ne costa 2000, chiude la finestra e va al centro commerciale a comprare l'i-phone.

Per quanto mi riguarda, uso entrambe le tecnologie ed il classe D mi sta dando un bel pò di soddisfazioni; poi io non suono vintage rock, faccio jazz/fusion.

I produttori di aggeggi vintage oriented però, ci hanno messo del loro per arrivare a questo. I prezzi sono diventati il frutto della speculazione fatta su riviste, siti e forum.

 

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17 minutes ago, Vale said:

I produttori di aggeggi vintage oriented però, ci hanno messo del loro per arrivare a questo. I prezzi sono diventati il frutto della speculazione fatta su riviste, siti e forum.

 

I produttori di aggeggi vintage oriented passano ore a cablare un ampli a mano point-to-point e pagano i condensatori dove passa il segnale anche 15€ l'uno e la differenza si sente credimi, che a te non ti interessi ci può stare eh, sono gusti e sono scelte.

 

p.s. Il Klon Gold arriva anche a 6500€ se è per quello ma è il prezzo della speculazione che attuano i possessori visto che non viene più prodotto, il suo prezzo di vendita quando usci era attorno ai 200€ se non erro

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Possiamo dire che è un po’ lo specchio del mondo attuale? Concedetemelo per cortesia

Si marca sempre più una netta divisione tra mercato per tutti e mercato tradizionale o del tempo che fu , che diventa sempre più elitario , ma oltre a segnare una probabile ma non sempre certa,  differenza di qualità, aumenta sempre più inesorabilmente il divario di prezzo

 

saranno i componenti, sarà la perizia, sara il marketing , sarà la mano sacra, saranno le sfumature date da un micro variazione nei valori dell’output di sta cippa ma non venitemi a dire che sempre conta. ad esempio i fuzz di isle of tone valgono il prezzo richiesto???

il divario aumenta e l’attitudine di suonatori e compagnia varia anche grazie al fatto che se vuoi andare su un prodotto fatto come un tempo, o con i giusti componenti buona parte delle volte rischi di sentirti preso in giro o peggio ancora esposto a prezzi truffaldini

 

poi subentra anche la componente soggettiva, io in sala prove mi diverto a cambiare i pedaletti, ma diciamoci la verità , quando sei in sala o quando suoni al pub chi cazzo la sente la differenza fra un ts di Amazon e il clay jones od? Nessuno … secondo me , tu suoni uguale? Si, ti diverti uguale, si . E allora fai come credi sia meglio

 

quindi …. Quindi al mondo c’è e ci sarà sempre posto per tutti, onesti, retrogradi, modernisti, risparmiosi, inetti e pure chi come me ci capisce poco di suono, ma udite udite, ci sarà posto anche per i farlocchi che ti propongono il sacro graal del suono quando in realtà prendono un pedaletto fatto 40 anni fa, gli cambiano la livrea e ci scrivono dentro 4 salmi a manina vendendolo a 10/15 volte il suo valore

 

viva il suono e viva chi ci sta attorno 

 

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Me lo vedo il Dado caro carico d'amore e passione mentre salda punto punto i componentini adorabili di Toplop, tra impasti di carbone e carta olio con le scrittine dorate scicchissime, e appena fatto il bias con un relic tester della Ice, imbraccia la sua Strat producendomi carezze per l'anima. Che meravigliosa immagine di grande bellezza e poesia. Viva la fig*!

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12 hours ago, Tilt said:

 sono tornati in voga anche i rack 😍e inizio settimana mi arriva un TC2290. 😜 🖤❤️🖤❤️🖤❤️

 

 

Tutti difficilmente riparabili :D (2290, 1210, H3000, Orville, PCM 41-42-70)

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