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A wild Manni

Età degli strumenti e mojo

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Piccola pippa mentale a cui stavo pensando.

 

Quando ho iniziato a suonare a 15 anni correva l'anno 2006 e le chitarre vintage erano tendenzialmente gli strumenti anni 50 e 60 che all'epoca vantavano quindi 40 o 50 anni di vita.

Fast forward al 2023, chiedo a chi di voi ha avuto vari strumenti di pregio da tempo: avete notato miglioramenti nei vostri strumenti degli anni 80 e 90? In altre parole l'invecchiamento dei legni e materiali sta effettivamente producendo parte di quel carattere o le differenze sono solo legate ai materiali usati e al modo di lavorare delle varie epoche?

 

Da quello che mi è passato in mano penserei che l'età fa ben poco per "migliorare" il carattere dello strumento, ma ero curioso di capire se fosse solo una mia impressione.

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Si, ma non c'entra un cazzo con l'età, semplicemente suonare uno strumento a lungo e spesso lo fa suonare meglio. L'epoca delle chitarre con finiture che consentissero al legno di stagionare, traspirare, ghesborrare è finita ben prima degli anni 90.

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Poi occhio alla produzione di massa e l'immissione sul mercato di moltissimi strumenti entry level. Tieniamo conto che negli anni 50-60 la produzione di chitarre non era certo come negli anni 80-90 in termini numerici e "quasi" di conseguenza qualitativi. Per quanto mi riguarda le cose belle invecchiano bene.

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direi

avevo una ES120T del 65 che era il giocattolo con le caramelle dentro per Gibson di quegli anni.

Un miracolo di strumento che magari avercene oggi 

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1 ora fa, A wild Manni dice:

Piccola pippa mentale a cui stavo pensando.

 

Quando ho iniziato a suonare a 15 anni correva l'anno 2006 e le chitarre vintage erano tendenzialmente gli strumenti anni 50 e 60 che all'epoca vantavano quindi 40 o 50 anni di vita.

Fast forward al 2023, chiedo a chi di voi ha avuto vari strumenti di pregio da tempo: avete notato miglioramenti nei vostri strumenti degli anni 80 e 90? In altre parole l'invecchiamento dei legni e materiali sta effettivamente producendo parte di quel carattere o le differenze sono solo legate ai materiali usati e al modo di lavorare delle varie epoche?

 

Da quello che mi è passato in mano penserei che l'età fa ben poco per "migliorare" il carattere dello strumento, ma ero curioso di capire se fosse solo una mia impressione.

Ho diverse chitarre vintage ma solo una che non ho mai cambiato dal 2007 (a parte averla venduta ad un amico ma poi subito riacquistata da lui).

Sostanzialmente suona praticamente uguale al 2007 ma credo che quello che doveva stagionare il legno l'ha già fatto ben prima di quando l'ho avuta.

Invece negli ultimi anni ho rivalutato molto strumenti vintage "poveri" che mai mi sarei sognato anni fa (le anni'70 e '80 e le entry level del periodo d'oro) e devo dire che sono state belle sorprese.

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14 hours ago, evol said:

Invece negli ultimi anni ho rivalutato molto strumenti vintage "poveri" che mai mi sarei sognato anni fa (le anni'70 e '80 e le entry level del periodo d'oro) e devo dire che sono state belle sorprese.

 

Questo è interessante, ti riferisci sempre a GIbson e Fender o anche altro?

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Beh sicuramente l'età dei legni fa qualcosa nel senso che più sono vecchi e più si "asciugano" quindi in teoria vibrano meglio. Adesso addirittura li arrostiscono. Non è sempre vero comunque: ci sono chitarre vintage vecchissime che non suonano granché. Tanto dipende anche da un accoppiamento riuscito tra corpo e manico e dalle vernici. A naso però una ventina d'anni non è che influiscano in modo radicale. Alla fine fanno tanto anche pup, hardware e wiring. Come dice il vecio Zado Spriss, anche suonarle tanto pare influisca, c'è chi dice che addirittura il tipo di musica che ci si suona influisca, boh. Viva la pheega è già stato detto?

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Il suonare bene è un discorso assai soggettivo, soprattutto sull'invecchiamento si aprono scenari che paian crepacci.

Psicoacusticamente tra due strumenti uguali viene percepito come migliore quello con più volume, quindi casomai tra due 59 quella che suona a cannone avrà più mercato anche se casomai non ha sfumature. 

Quanto influisce il tempo sullo strumento? Boh: chi di noi ha personalmente suonato una strato del 62 appena uscita di fabbrica e poi l'ha risuonata dopo 60 anni con lo stesso rig (cavo ampli coni eccetera) e con l'orecchio di 60 anni prima (perché pure l'orecchio perde frequenze invecchiando)? Al limite ci si può basare su registrazioni, ma bisognerebbe quindi riprodurre la catena di registrazione identica, cosa che trovo impossibile (ritrovalo lo stesso chitarrista che ti risuona uguale uguale la battona vintage).

 

Io son dell'idea che trovi una chitarra, la provi, ti piace e se te la puoi permettere la compri. Può essere una 335 pornissima come ha Zol del Murphy lab, può essere la chicca che cià glorenzo nella gloryvault o può essere la Gretsch indo che cià strumentimusicali in offerta. Suonare ti deve far felice, se lo sei hai comprato lo strumento giusto che ti fa esprimere, se non sei felice ci sta che il problema sia da un'altra parte ma i pompini aiutano a sortirne.

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Ne ho alcune... per lo più Gibson anni '50 e '60, e ho avuto anche strumenti anni '90, '00 ecc tenuti per tanto tempo.

 

Sono arrivato alla conclusione che gli strumenti degli anni d'oro, soprattutto quelli elettrici, non suonano bene oggi solo perché è passato tanto tempo... suonavano bene anche all'epoca. Magari si saranno un po' modificati mel tempo, i pickup si saranno un po' addolciti, il legno ha vibrato, ma non è quello il punto focale, perché altrimenti una qualsiasi Les Paul del '93 dovrebbe oggi suonare meglio della burst del '60 che  Clapton usò per registrare il "Beano" album con Mayall nel '66, quando quella burst era appunto una chitarra quasi nuova, con solo 6 anni di vita.

 

La mia Les Paul pre-Historic del '95, riprovata qualche settimana fa a distanza di anni (ce l'ha un caro amico che è venuto a trovarmi), suona esattamente come me la ricordavo prima di vendergliela circa 20 anni fa, non ho sentito cambiamenti nonostante il tempo trascorso.

 

La differenza la fanno i materiali: legni old growth da foreste pluviali invece che da piantagioni a taglio precoce, alcuni dei quali oggi non più utilizzabili (mogano honduran, palissandro brasiliano ecc), numeri di produzione relativamente bassi che consentivano una selezione dei legni, colle di un certo tipo, metalli di hardware ed elettronica con tipologie estrattive diverse da quelle odierne (paradossalmente avevano molte più impurità nelle leghe metalliche), tolleranze nella trafilatura del rame usato per gli avvolgimenti dei pickup ecc ecc.

 

Detto questo, si può anche preferire una moderna Strato o Les Paul custom shop eh, perché al netto di qualche miglioria necessaria, trovo che la qualità nelle repliche Gibson e Fender non sia mai stata così alta come un questo momento, sia esteticamente che come qualità intrinseca degli strumenti, soprattutto nella fascia alta... ma è innegabile avendoli sottomano tutti contemporaneamente che le vecchiette e le nuove suonino "diverse"... soprattutto come dinamica sono differenze lampanti per chi suona, e posso dire con certezza che non sono differenze che dipendono solo da alcuni componenti: mettendo tutta roba vintage (pickup, elettronica e tutto l'hardware) a una Custom Shop moderna, la chitarra suona sì diversa, ma sostanzialmente sempre "moderna".

 

 

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5 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Psicoacusticamente

 

Gegno assoluto!

 

5 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

ma i pompini aiutano a sortirne.

 

Ma infatti!

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1 ora fa, Bananas dice:

Beh sicuramente l'età dei legni fa qualcosa nel senso che più sono vecchi e più si "asciugano" quindi in teoria vibrano meglio. Adesso addirittura li arrostiscono. Non è sempre vero comunque: ci sono chitarre vintage vecchissime che non suonano granché. Tanto dipende anche da un accoppiamento riuscito tra corpo e manico e dalle vernici. A naso però una ventina d'anni non è che influiscano in modo radicale. Alla fine fanno tanto anche pup, hardware e wiring. Come dice il vecio Zado Spriss, anche suonarle tanto pare influisca, c'è chi dice che addirittura il tipo di musica che ci si suona influisca, boh. Viva la pheega è già stato detto?

 

 

Ma sai che secondo me con tutti i i coat, sigillanti, turapori e le plastiche che ci mettono sopra c'è poco da sssiugare? Cioè non dico a livello poly, ma anche la nitro di adesso secondo me non è 'sto granchè. 

 

Sul discorso del suonare puoi notarlo anche prendendo in mano una chitarra che magari non suoni da diverso tempo...quando provi a suonarla subito ti pare un po' ferma secondo me. 

 

E comunque viva la puss.

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2 ore fa, A wild Manni dice:

 

Questo è interessante, ti riferisci sempre a GIbson e Fender o anche altro?

La mia è una SG standard del 69. Fender vintage avevo una Jaguar del 66 ma l'ho tenuta pochissimo.

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Il 10/3/2023 at 10:30, guitarGlory dice:

 

La differenza la fanno i materiali: legni old growth da foreste pluviali invece che da piantagioni a taglio precoce, alcuni dei quali oggi non più utilizzabili (mogano honduran, palissandro brasiliano ecc), numeri di produzione relativamente bassi che consentivano una selezione dei legni, colle di un certo tipo, metalli di hardware ed elettronica con tipologie estrattive diverse da quelle odierne (paradossalmente avevano molte più impurità nelle leghe metalliche), tolleranze nella trafilatura del rame usato per gli avvolgimenti dei pickup ecc ecc.

 

 

 

 

Penso che in queste righe si sia detto tutto... una les paul degli anni d'oro potrebbe tranquillamente essere nata da alberi di trenta/cinquanta anni prima... cresciuti in un pianeta dove lo smog e l'inquinamento erano notevolmente diversi da oggi.

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Il 10/3/2023 at 10:30, guitarGlory dice:

Ne ho alcune... per lo più Gibson anni '50 e '60, e ho avuto anche strumenti anni '90, '00 ecc tenuti per tanto tempo.

 

Sono arrivato alla conclusione che gli strumenti degli anni d'oro, soprattutto quelli elettrici, non suonano bene oggi solo perché è passato tanto tempo... suonavano bene anche all'epoca. Magari si saranno un po' modificati mel tempo, i pickup si saranno un po' addolciti, il legno ha vibrato, ma non è quello il punto focale, perché altrimenti una qualsiasi Les Paul del '93 dovrebbe oggi suonare meglio della burst del '60 che  Clapton usò per registrare il "Beano" album con Mayall nel '66, quando quella burst era appunto una chitarra quasi nuova, con solo 6 anni di vita.

 

La mia Les Paul pre-Historic del '95, riprovata qualche settimana fa a distanza di anni (ce l'ha un caro amico che è venuto a trovarmi), suona esattamente come me la ricordavo prima di vendergliela circa 20 anni fa, non ho sentito cambiamenti nonostante il tempo trascorso.

 

La differenza la fanno i materiali: legni old growth da foreste pluviali invece che da piantagioni a taglio precoce, alcuni dei quali oggi non più utilizzabili (mogano honduran, palissandro brasiliano ecc), numeri di produzione relativamente bassi che consentivano una selezione dei legni, colle di un certo tipo, metalli di hardware ed elettronica con tipologie estrattive diverse da quelle odierne (paradossalmente avevano molte più impurità nelle leghe metalliche), tolleranze nella trafilatura del rame usato per gli avvolgimenti dei pickup ecc ecc.

 

Detto questo, si può anche preferire una moderna Strato o Les Paul custom shop eh, perché al netto di qualche miglioria necessaria, trovo che la qualità nelle repliche Gibson e Fender non sia mai stata così alta come un questo momento, sia esteticamente che come qualità intrinseca degli strumenti, soprattutto nella fascia alta... ma è innegabile avendoli sottomano tutti contemporaneamente che le vecchiette e le nuove suonino "diverse"... soprattutto come dinamica sono differenze lampanti per chi suona, e posso dire con certezza che non sono differenze che dipendono solo da alcuni componenti: mettendo tutta roba vintage (pickup, elettronica e tutto l'hardware) a una Custom Shop moderna, la chitarra suona sì diversa, ma sostanzialmente sempre "moderna".

 

 

Cit. Tutto molto bello 

concordo in todo.

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Per me invece cambiano e profondamente. Probabilmente é anche un mix dovuto al fatto che per iterazioni si aggiusta il setup poco a poco secondo la propria preferenza ma io, affidandomi alla psicoacustica, ritengo che una chitarra suonata per bene sia diversa da una appesa e lasciata lì son da nuova.
Specialmente i primi mesi la differenza è il miglioramento li trovo palesi. 

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1 ora fa, Jimmy dice:

Per me invece cambiano e profondamente. Probabilmente é anche un mix dovuto al fatto che per iterazioni si aggiusta il setup poco a poco secondo la propria preferenza ma io, affidandomi alla psicoacustica, ritengo che una chitarra suonata per bene sia diversa da una appesa e lasciata lì son da nuova.
Specialmente i primi mesi la differenza è il miglioramento li trovo palesi. 

 

Non è quello il discorso però... cioè concordo che una chitarra mai suonata (o non suonata per parecchio tempo) sia più ferma, meno risonante rispetto a una suonata regolarmente.

Ma qui si discuteva se la "magia" del vintage (o delle chitarre vecchie, se si preferisce) dipenda dal trascorrere del tempo e\o dall'invecchiamento di legni e materiali.

 

Già che ci siamo, aggiungo un'esperienza che può essere utile alla discussione. Non molto tempo fa, in occasione di un expertise, ho avuto l'opportunità di provare una SG Junior da "capsula del tempo": anno '62, ancora con la serigrafia Les Paul Model, acquistata da un amico dalla figlia del primo proprietario, tramite un suo contatto in USA... avevo seguito tutta la vicenda dall'inizio e gli avevo dato una mano già in fase di pre-acquisto.

All'arrivo me la porta subito da verificare: le condizioni sono mostruose, sembra uscita di fabbrica da qualche giorno, a parte l'ossido sulle corde (originali anni '60 e ancora con il Sol avvolto)... la chitarra non aveva mai suonato, il proprietario l'aveva ricevuta in regalo, ma non aveva mai imparato a suonarla.

Diciamo che è quanto di più simile a una chitarra "nuova" dell'epoca d'oro si possa aspirare a provare oggi... ecco, dopo una bella ripulita, nutrita la tastiera con appositi prodotti, disossidato le piste dei Cebtralab e un bel cambio corde (ho usato sempre Sol avvolto per evitare problemi di intonazione col ponte wrap originale), già dal primo accordo non restavano molti dubbi su quanto fosse bona,  pur non essendo mai stata suonata per 60 anni ❤️

È migliorata? Sì, nei primi giorni il mio amico l'ha suonata tanto e mi ha raccontato che si è aperta e ha preso più "complessità", ma lo davo quasi per scontato essendo uno strumento fermo da svariati decenni. Ma di sicuro non è diventata bona per il passare degli anni trascorsi sotto un letto nel Maine :lol:

 

P.S. il minuto dopo averla verificata e  sistemata gli avevo fatto un'offerta di acquisto, ma purtroppo è andata male :sorrisone:

 

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41 minuti fa, guitarGlory dice:

 

Non è quello il discorso però... cioè concordo che una chitarra mai suonata (o non suonata per parecchio tempo) sia più ferma, meno risonante rispetto a una suonata regolarmente.

Ma la qui si discuteva se la "magia" del vintage (o delle chitarre vecchie, se si preferisce) dipenda dal trascorrere del tempo e\o dall'invecchiamento di legni e materiali.

 

Già che ci siamo, aggiungo un'esperienza che può essere utile alla discussione. Non molto tempo fa, in occasione di un expertise, ho avuto l'opportunità di provare una SG Junior da "capsula del tempo": anno '62, ancora con la serigrafia Les Paul Model, acquistata da un amico dalla figlia del primo proprietario, tramite un suo contatto in USA... avevo seguito tutta la vicenda dall'inizio e gli avevo dato una mano già in fase di pre-acquisto.

All'arrivo me la porta subito da verificare: le condizioni sono mostruose, sembra uscita di fabbrica da qualche giorno, a parte l'ossido sulle corde (originali anni '60 e ancora con il Sol avvolto)... la chitarra non aveva mai suonato, il proprietario l'aveva ricevuta in regalo, ma non aveva mai imparato a suonarla.

Diciamo che è quanto di più simile a una chitarra "nuova" dell'epoca d'oro si possa aspirare a provare oggi... ecco, dopo una bella ripulita, nutrita la tastiera con appositi prodotti, disossidato le piste dei Cebtralab e un bel cambio corde (ho usato sempre Sol avvolto per evitare problemi di intonazione col ponte wrap originale), già dal primo accordo non restavano molti dubbi su quanto fosse bona,  pur non essendo mai stata suonata per 60 anni ❤️

È migliorata? Sì, nei primi giorni il mio amico l'ha suonata tanto e mi ha raccontato che si è aperta e ha preso più "complessità", ma lo davo quasi per scontato essendo uno strumento fermo da svariati decenni. Ma di sicuro non è diventata bona per il passare degli anni trascorsi sotto un letto nel Maine :lol:

 

P.S. il minuto dopo averla verificata e  sistemata gli avevo fatto un'offerta di acquisto, ma purtroppo è andata male :sorrisone:

 

Capisco il discorso ma, a parte rari casi come questo, in genere l’età va di pari passo con quanto uno strumento é stato suonato quindi é difficile distinguere le cose spesso.(detto da uno che quando riesce compra i manici delle strato anni 80 per i suoi scarabocchi pezzotti 😂) . 
Sicuramente la qualità dei legni e la stagionatura son progressivamente diminuiti negli ultimi anni … mi capita ormai spesso di suonar strumenti di fascia media rifiniti bene ma abbastanza tonti… in passato molto meno.

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