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Leoelle

Trucchetto per farsi i suoni

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Mi sono accattato un boss gt1000 core da usare insieme all'H90 e gironzolando per il tubo in cerca di ispirazione mi trovo questo tizio che parla dell funzioni spesso sottovalutate di questo pedale. Tra i trucchi (alcuni davvero interessantissimi) mi ha colpito particolarmente uno per la sua efficacia e semplicità. Tra l'altro si può usare tranquillamente anche con Helix e compagnia bella.

Come faccio a farmi i suoni? Spegni ogni tipo di effetto e simulazione e suoni il pezzo cui stai cercando di trovare la quadra, direttamente con chitarra e ampli o impianto o cuffie ecc, mettendo ad inizio catena...

 

Il looper! Geniale, non ci avevo mai pensato, magari è una cosa che si fa da anni ma non ne avevo mai sentito parlare!

 

Dopo di che si fa il suono sul sample, accendendo e settando mano a mano. Secondo me, l'uovo di Colombo.

 

In pratica è come un reamp. Immagino si possa fare anche con la pedalanza varia, basta mettere un looper dopo la chitarra.

 

Spero di essere stato utile, ha me ha cambiato completamente l'approccio.

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Penso che sia la stessa tecnica usata in molti video dimostrativi, soprattutto quando vengono messi a confronto pedali diversi o si procede a cambiare i parametri di effetti nell'immediato senza impegnare le mani sullo strumento. 

Non so, in qualche modo potrebbe avere una sua logica. Personalmente non lo farei con il looper che ho a disposizione, cioè un onesto ma non esoterico Boss RC3, perché il segnale, passando per quel circuito, viene già processato. Per questo motivo, di norma tengo, il Boss fuori dalla board e lo utilizzo soltanto laddove abbia necessità di registrare una frase o un riff. Magari con dispositivi con o senza buffer migliori, la faccenda acquisterebbe più senso. In sostanza, se dovessi lavorare di fino, non andrei a inserire già a monte qualcosa che mi tratta il segnale in modo non ottimale.

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1 ora fa, Auro dice:

Penso che sia la stessa tecnica usata in molti video dimostrativi, soprattutto quando vengono messi a confronto pedali diversi o si procede a cambiare i parametri di effetti nell'immediato senza impegnare le mani sullo strumento. 

Non so, in qualche modo potrebbe avere una sua logica. Personalmente non lo farei con il looper che ho a disposizione, cioè un onesto ma non esoterico Boss RC3, perché il segnale, passando per quel circuito, viene già processato. Per questo motivo, di norma tengo, il Boss fuori dalla board e lo utilizzo soltanto laddove abbia necessità di registrare una frase o un riff. Magari con dispositivi con o senza buffer migliori, la faccenda acquisterebbe più senso. In sostanza, se dovessi lavorare di fino, non andrei a inserire già a monte qualcosa che mi tratta il segnale in modo non ottimale.

 

complimenti per l'orecchio se senti la differenza tra un segnale che passa attraverso il boss e uno senza :).

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Direi che concettualmente è, si, come fare un reamp in studio. Cosa che da che ho memoria si fa abitualmente, prendendo sempre una linea di chitarra ver eventuali scopi successivi.. tipo il reamp.

Con il looper io faccio sempre la stessa cosa: suono un patter che mi interessa valutare e poi lo faccio girare nell'attrezzo digitale provando le varie combinazioni e settaggi. E' da considerare bene con i looper di mantenere bene l'unità di input: variare il livello di uscita dal looper rispetto al segnale originale della chitarra fa una bella differenza, soprattutto se vuoi lavorare di fino.

Altro aspetto, poi, è che i digitali oltre all'effetto uditivo finale, che è quello che conta, ok, non danno la stessa sensazione sotto le dita, a volte mi è capitato di trovare un suono che all'ascolto mi piacesse, ma che non mi piacesse poi da suonare a livello di reattività etc.

@Auro@ghirmo Auro avrà l'orecchio fino, ma se ascolti bene bene quello che ti rimanda il looper (non conosco il boss, ho un Ditto) è fedele, ma non "uguale uguale". Forse doipende dal looper, ma ad esempio io sento una leggera smussatura degli estremi di banda.

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Non ho assolutamente un orecchio così educato.

Come avevo già scritto altrove, se fossi in sala prove, su un palco o in qualsivoglia contesto di gruppo, non mi accorgerei assolutamente di certi dettagli né, peraltro, mi interesserebbe. 

Quando suono da solo, di contro, cioè nel 99,9% dei casi, pur continuando a non percepire le sottigliezze come invece sanno fare altri qui dentro,  la situazione può essere un'altra: ci sono dei dispositivi che, se inseriti in catena, possono causare una risposta percettiva differente sia in senso positivo che negativo. Alle mie orecchie l'RC3 rientra in quest'ultima casistica. Ecco, a tale riguardo già in partenza l'uso di questo specifico apparecchio, al netto della psicoacustica, del mio mood contingente e dell'indice borsistico giornaliero, andrebbe a peggiorare la percezione del suono, quindi, non so quanto gioverebbe, se devo lavorare veramente di fino con altri dispositivi e algoritmi.

Reputo comunque l'idea interessante e meritevole di un test.

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14 ore fa, Leoelle dice:

Mi sono accattato un boss gt1000 core da usare insieme all'H90 e gironzolando per il tubo in cerca di ispirazione mi trovo questo tizio che parla dell funzioni spesso sottovalutate di questo pedale. Tra i trucchi (alcuni davvero interessantissimi) mi ha colpito particolarmente uno per la sua efficacia e semplicità. Tra l'altro si può usare tranquillamente anche con Helix e compagnia bella.

Come faccio a farmi i suoni? Spegni ogni tipo di effetto e simulazione e suoni il pezzo cui stai cercando di trovare la quadra, direttamente con chitarra e ampli o impianto o cuffie ecc, mettendo ad inizio catena...

 

Il looper! Geniale, non ci avevo mai pensato, magari è una cosa che si fa da anni ma non ne avevo mai sentito parlare!

 

Dopo di che si fa il suono sul sample, accendendo e settando mano a mano. Secondo me, l'uovo di Colombo.

 

In pratica è come un reamp. Immagino si possa fare anche con la pedalanza varia, basta mettere un looper dopo la chitarra.

 

Spero di essere stato utile, ha me ha cambiato completamente l'approccio.

 

Va beh, metti un video o dai il link del canale

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Direi che concettualmente è, si, come fare un reamp in studio. Cosa che da che ho memoria si fa abitualmente, prendendo sempre una linea di chitarra ver eventuali scopi successivi.. tipo il reamp.
Con il looper io faccio sempre la stessa cosa: suono un patter che mi interessa valutare e poi lo faccio girare nell'attrezzo digitale provando le varie combinazioni e settaggi. E' da considerare bene con i looper di mantenere bene l'unità di input: variare il livello di uscita dal looper rispetto al segnale originale della chitarra fa una bella differenza, soprattutto se vuoi lavorare di fino.
Altro aspetto, poi, è che i digitali oltre all'effetto uditivo finale, che è quello che conta, ok, non danno la stessa sensazione sotto le dita, a volte mi è capitato di trovare un suono che all'ascolto mi piacesse, ma che non mi piacesse poi da suonare a livello di reattività etc.
[mention=1747]Auro[/mention][mention=68]ghirmo[/mention] Auro avrà l'orecchio fino, ma se ascolti bene bene quello che ti rimanda il looper (non conosco il boss, ho un Ditto) è fedele, ma non "uguale uguale". Forse doipende dal looper, ma ad esempio io sento una leggera smussatura degli estremi di banda.

Ho il Ditto+ e confermo, il suono non è identico, suonando da solo te ne accorgi. Ci tengo a sottolineare che, tra l’altro, io sono partito con il pregiudizio opposto: ero convinto al 100% che dovesse suonare uguale.

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Allora…diciamo che il “giochino” rende particolarmente bene se si utilizza un modeler con looper incorporato, perché in questo modo non c’è nessuna variazione timbrica. C’è però un limite in questo metodo, che io ho usato qualche volta tempo fa e poi ho abbandonato: quando si cerca un suono, soprattutto se siamo sull’”edge of the breakup” e dintorni, bisogna giocare in tempo reale con le dinamiche, perché anche le sfumature possono essere importanti (alle nostre orecchie e alle nostre dita, ché chi ascolta non coglie una fava). Anche registrare un loop dove si incrementa progressivamente la dinamica della pennata serve a poco, perché la reazione dell’ampli (o del modello) va sentita in tempo reale. Se poi si cerca un distorto ultracompresso o un pulito cristallino, le cose sono più semplici, ma anche lì ci sono quelle piccole (alle volte grandi) sfumature da cogliere facendo ad esempio un palm muting, un armonico etc. Insomma, per me è un trucco utile per fare una prima sgrossatura rapida tra le decine di modelli/profili presenti in una macchina, ma per lavorare di fino sui suoni preferisco spippolare mentre suono.

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Il 17/10/2024 at 13:02, Uilliman Coscine Terzo dice:

 

Va beh, metti un video o dai il link del canale

Hai ragione, ecco qui:

 

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15 ore fa, b3st1a dice:

Allora…diciamo che il “giochino” rende particolarmente bene se si utilizza un modeler con looper incorporato, perché in questo modo non c’è nessuna variazione timbrica. C’è però un limite in questo metodo, che io ho usato qualche volta tempo fa e poi ho abbandonato: quando si cerca un suono, soprattutto se siamo sull’”edge of the breakup” e dintorni, bisogna giocare in tempo reale con le dinamiche, perché anche le sfumature possono essere importanti (alle nostre orecchie e alle nostre dita, ché chi ascolta non coglie una fava). Anche registrare un loop dove si incrementa progressivamente la dinamica della pennata serve a poco, perché la reazione dell’ampli (o del modello) va sentita in tempo reale. Se poi si cerca un distorto ultracompresso o un pulito cristallino, le cose sono più semplici, ma anche lì ci sono quelle piccole (alle volte grandi) sfumature da cogliere facendo ad esempio un palm muting, un armonico etc. Insomma, per me è un trucco utile per fare una prima sgrossatura rapida tra le decine di modelli/profili presenti in una macchina, ma per lavorare di fino sui suoni preferisco spippolare mentre suono.

Perfettamente d’accordo 👍

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