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Aahhaha glielo dico a Sarah Connor che amici hai!

Il mio dubbio è che alla fine la IA fa "training" sui siti dei produttori, sui forum e sulle recensioni utente. Quindi non bisogna mai prendere per verità assoluta i risultati che otteniamo. Certo è una buona base di partenza ma ciò che piace e va bene a me molto spesso non piace o va bene ad altri. Tralasciando dei fattori oggettivi che ovviamente quelli sono. Le corde sono una cosa molto personale e si arriva alla muta giusta dopo tante prove sul campo. Farmi dire da Skynet che corde devo usare anche no grazie.

A parità di massa del ponte cambiano i materiali. Il ponte abr-1 è fatto di una lega di zamack (zinco, alluminio, magnesio e rame) per pressofusione (stesso metodo produttivo dagli anni'50 ad oggi anche se alcuni "furboni" spacciano delle repliche accurate in stile vintage con ponti realizzati per fusione in sabbia). Variando le percentuali dei metalli il suono ovviamente cambia. Le sellette vintage e delle buone repro moderne sono fatte in "soft brass" (ottone). Sono lavorate a freddo (macchine utensili). Anche qui a seconda del tipo di ottone il suono cambia. Non dimentichiamo anche thumbwheels e posts (e ve lo dico io che ci ho speso anni dietro a replicarli) che devono essere del giusto soft brass.

Che tipo di Les Paul?

Io mi ricordo che il fuggi fuggi ci fu dal passaggio da associazione a SRL. In tanti non gradirono la cosa specialmente per quanto riguarda SHG che tendeva più a diventare fiera con marchi/negozi relegando in secondo piano il discorso "seconda mano". Ricordo un'edizione dei primi '00 all'Alcatraz coi privati ammucchiati sulle scale e in zona bagni... Ricordo con tanta nostalgia l'edizione del 1999 (che fu anche la mia prima volta) dove avevo fatto un sacco di acquisti di usato a prezzo usato e avevo conosciuto anche qualche espositore estero (se non sbaglio Richard Henry di Londra). C'era anche Jimmy di Jimmy guitar Shop di Cesena (a proposito qualcuno sa che fine ha fatto?) e un tizio che aveva importato tutto il catalogo Electro Harmonix/Sovtek di allora. Un ragazzo che suonava con me gli aveva comprato un big muff russo nero (uno dei primi con lo chassi grande a 6 viti) e una testata Sovtek Midget 50 che era un qualcosa di fenomenale (almeno per i miei gusti e orecchie del tempo).

Mi pare fosse quella di Mauro The Wall di Como. Fra l'altro da lui presi una Gibson R4 goldtop praticamente pari al nuovo (a 2k se non ricordo male). Chitarra fantastica alla quale cambiai i P90 con una coppia di vintage anni'50 pagati a Francè di Milano 500 euro la coppia (se non sbaglio). A ripensarci ha vinto chi si è tenuto tutto.

Quella del Liga era una limited edition del 1993. Sul trussrod cover c'era inciso il numero progressivo (mi pare fossero in tutto 500). Bella chitarra ormai difficile da trovare. https://guitarpoint.de/product/1993-gibson-sg-standard-korina-limited-edition-nr-1-of-500/

La SG è stato il mio primo amore e quindi ne ho ancora una chiusa in custodia ma ogni tanto un giretto con l'ampli se lo fa volentieri. Sulla carta evoluzione della Les Paul Model (le prime sono ancora denominate Les Paul) poi diventa SG e poi negli anni cambia qualcosa qui e qualcosa lì fino a diventare quello che conosciamo tutti. Qualche considerazione proprio sparsa su quelle avute e provate. Tante SG fino alla metà anni '60 soffrivano della rottura della base del manico. La zona era troppo sottile e capitava. Capitava pure a Santana di impazzire perché non restava accordata (guardatevi il concerto di Woodstock e se trovate qualcosa intorno a quegli anni lì. Si dice che l'abbia spaccata per la disperazione). A proposito di rotture e "smashed guitars" quando si parla di SG non bisogna nemmeno dimenticarsi il nasone degli Who (anche lui ne ha suonata una a Woodstock ma era una 68/69). A proposito di 69: intorno a quegli anni l'attacco body/manico (ora in 3 pezzi) diventa massiccio e si scongiurano le rotture e si migliora pure la stabilità dell'accordatura. Quelle con il battipenna "a pipistrello" sono state le preferite di Angus, Pete e pure Zappa. Con il cambio di decennio la SG cambia forme con meno smussature, il ritorno del battipenna piccolo e anche le Grover. Talvola c'è anche il Bigsby di serie. Non sottovalutatele perché hanno il loro carattere, compresa quella con l'elettronica montata su una piastra a mezzaluna: bruttina a vedersi ma la chitarra merita. I 70's vanno via così poi negli '80 torna anche per la SG la reissue del primo modello. Degna di nota la reissue 62 (diversa dalla 61) proprio pubblicizzata al tempo con Angus. Quelle degli anni'90 sono valide secondo me (good wood era veramente) e conservano ancora il body a pezzo unico (pure le Special). Poi negli '00 mi è sempre piaciuta la SG Classic che fondamentalmente era una Standard coi P90 ma erano fighe anche le Supreme con gli intarsi in stile Trini Lopez e dei P90 "hum cancelling"... vabbè molto moderne. Comunque anche alcune SG di nuova produzione anche senza andare per forza di Historic sono molto valide. Fateci un giro, anzi una pagaiata.

Ma si guarda anche le "tribute" di qualche anno fa con le finiture faded erano "più o meno" con le specs della decade di riferimento. Anche la RD che so che è una chitarra che ti piace l'avevano rifatta ma con la scala sbagliata (24,75" invece dei 25,5"). Però basterebbe così poco per centrare il modello giusto che secondo me è una roba voluta per dirottare chi vuole quelle cose nella divisione Historic/Custom Shop. Detto questo anche io comprerei una Norlin originale senza pensarci troppo. Al prezzo di queste nuove trovi una post 1974 sicuramente. P.S. La Music City mi fa cagare al quadrato. Avrei preferito una Marauder reissue con manico avvitato ad almeno un terzo del prezzo in meno.

Come spesso accade in Gibson fanno le reissue "circa" la chitarra originale. Chiamarla 70's è pure improprio perché è una sorta di 1975/1979. Il manico in mogano e l'ABR-1 restano fino al 1974. Quello che hanno toppato è il manico in acero a pezzo unico non in 3 pezzi e il body non pancake (che abbia invece una sorta di alleggerimento? boh!). Bello il top in 3 pezzi che è storicamente corretto. Potevano sforzarsi a fare il logo in stile 70 con la B e la O chiuse... Più che altro sarei curioso di vedere come hanno cablato l'elettronica e se hanno usato i 300k per i volumi. Ah le witch hat knobs reissue fanno schifo e mancano i thumb bleeders!

va bene il display ma non ha il tap tempo

Le "second" se non sbaglio sono state messe in commercio fino ai primi anni'80. Negli anni successivi non c'è stato un seguito. La MOD e DEMO shop è nata da qualche anno a questa parte e gli strumenti sono ex-demo o con difetti estetici. Molte volte poi sono la base per la serie MOD che spessono sono strumenti riverniciati e modificati anche in modi poco tradizionali.

Caccia le foto! Faccela vedere!