filogro Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Dato che siamo in un forum di chitarristi, vorrei condividere una tecnica molto semplice ma di grande utilità che ho scoperto leggendo un meraviglioso libro. "Spesso molte delle zone interessanti dove piazzare il microfono sono ampie solo uno o due pollici, per questo ascoltare il suono che esce dal cabinet muovendo la tua testa (con i tappi nelle orecchie - lo aggiungo io ma è consigliato dallo stesso autore del libro in un altro paragrafo) non è sufficiente per piazzare il microfono con grande precisione. Dobbiamo utilizzare una tecnica mediante la quale andremo a percorrere l'area della stanza con il nostro microfono mentre ascoltiamo con le cuffie ciò che viene ripreso dal microfono stesso. Perché questo metodo funzioni è necessario che il livello nelle cuffie sia superiore a quello proveniente dall'amplificatore. A questo punto entra in gioco il rumore rosa. Alimentando l'amplificatore con rumore rosa a bassi livelli sentirai prevalentemente quello che il tuo microfono manderà alle cuffie. Mentre passerai attraverso il campo sonoro sentirai un caleidoscopio di colori . Molte aree saranno chiare, altre opache, molte mediose, mentre un'area potrebbe avere una punta a 7kHz, un buco a 800Hz e una protuberanza a 90Hz! Una volta che hai trovato un punto interessante, blocca il microfono, abbassa il gain del mic, lascia la stanza e ascolta la chitarra dalla control room. Se desideri che la chitarra sia più ampia, più ferma, più contenuta, più spessa, più sottile: stacca la chitarra - attacca il rumore rosa - alza il gain del mic - indossa le cuffie - e ascolta attentamente per stabilire il riferimento. (Ricorda: il rumore rosa non suonerà assolutamente come la chitarra ma a differenza della chitarra contiene l'intero spettro delle frequenze). Adesso scosta il microfono lentamente in una posizione che suoni relativamente ampia, ferma, chiara o opaca. La posizione degli hot spots e dei nodi dei bassi non cambia mentre il chitarrista suona perché queste posizioni sono determinate dalla dimensione fisica e dalle proprietà del cabinet e dello spazio acustico. Non hai un generatore di rumore rosa? Se non disponi di un generatore di rumore rosa, chiedi al chitarrista di toccare leggermente la punta del jack della chitarra per generare un buzz diffuso. Mantienilo basso, con le cuffie a tutto volume." Immagine tratta da Wikipedia Scelta del microfono Voglio che tu dimentichi risposte in frequenza, caratteristiche di distorsione e rumore. Le specifiche tecniche questa volta non ci aiuteranno. Abbiamo un musicista con uno strumento musicale. Il musicista potrà essere bravissimo, ma voi ascoltate con attenzione lo strumento. Quanto è duro il suono? Non voglio dire "forte" o "brillante" o "spesso" o "bello", ma da un punto di vista di texture cerca di giudicare la sua durezza. Devi essere lì, ad ascoltare lo strumento nella stanza per capirlo al meglio [...]. Il fattore di durezza Giudica il suono dello strumento in una "scala di durezza" da H1 a H10, dove H1 rappresenta il suono più morbido e H10 rappresenta il più duro. Anche i microfoni hanno diversa durezza. Come per gli strumenti, io definisco mentalmente una scala di durezza dei microfoni che va da H1 a H10. Un Neumann U87 è più duro di un Neumann U47, uno Shure SM57 è più duro di un Senheiser 421, che è più duro di un Neumann U87 [...]. Non c'è da memorizzare il grafico delle durezze di tutti i microfoni in commercio, è necessario ascoltare. Solo allora saprai. Quando si tratta di scegliere i microfoni giusti, gli opposti si attraggono. Una volta determinato il fattore di durezza del vostro strumento, selezionate un microfono con opposto fattore. Un suono morbido H1 dovrebbe attrarre un microfono molto duro H10. Un suono duro H9 ha bisogno di un morbido microfono H2. Stabilire il vostro riferimento [...] Prima della sessione posiziona tutti i microfoni sul tavolo nella control room. Prendi un cavo per il microfono ed una cuffia. Ascolta ogni microfono, in una sola volta, mentre conti a voce alta fino a 10. Etichettali con del nastro adesivo a seconda fattore di durezza che proiettano sulla vostra voce. Questo esercizio insolito può risparmiare ore di prove microfoni [...]. Suggerimento: il mio numero preferito per questo esercizio è il numero "four" - quattro. È un bel suono lungo e denso. © Mike Stavrou - Mixing With Your Mind - traduzione by filogro - un grazie a teetoleevio Rumore rosa: http://dl.dropbox.com/u/13819690/07-007%20Pink%20Noise.wav.mp3 Tratto da "Mixing Audio: Concepts, Practices and Tools" - Robert Izhaki Penso di non violare il diritto d'autore dato che ho riportato un brano insignificante rispetto all'intera opera e le finalità sono di discussione, critica e illustrative, senza alcun fine economico. Nel caso ci fossero problemi, rimuovete tranquillamente il topic. La lettura integrale dell'opera è consigliata per comprendere a fondo il brano in questione (però vi avverto, non è un libro per chitarristi). Qualche volta provate ad utilizzare questo trick e magari riportate qui qualche impressione. Personalmente ho notato che permette di abbandonare i soliti consigli "da forum" ("inclina a 45°", "posizionalo al centro" ecc.), spesso adatti per certi casi specifici ma non validi in generale. Ascoltando il rumore rosa ripreso dal microfono si riesce veramente a capire dove posizionare quest'ultimo per ottenere il suono che abbiamo in mente. Cita
dan_abnormal Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Molto interessante! Thanks. Cita
Gluca Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Ma per riprodurre il rumore rosa si deve toccare la punta del jack? Magari in distorto? Se non si capisce bene il metodo non serve a molto. Cita
filogro Inviato Agosto 13, 2011 Autore Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Ma per riprodurre il rumore rosa si deve toccare la punta del jack? Magari in distorto? Se non si capisce bene il metodo non serve a molto. Il buzz/fruscio che si genera toccando leggermente la punta del jack - notare LA PUNTA - è perfetto per questa tecnica. Non so dirti se quello sia rumore rosa o meno (ne dubito), bisogna chiedere a massy, pamaz, mnk o qualcun altro per conferma. Io ho provato e funziona alla grande. Distorto/pulito a seconda di quello che devi registrare. Adesso lo integro nel caso non fosse chiaro al 100% (tenete conto che è solo un estratto). Cita
Guest Raffus Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Davvero utile. La domanda è: se si utilizzano due mic? Cita
filogro Inviato Agosto 13, 2011 Autore Segnala Inviato Agosto 13, 2011 La domanda è: se si utilizzano due mic? L'autore spiega che quando si trova di fronte ad un bel suono adotta questo approccio utilizzando un solo microfono. Quando invece il suono è carente, utilizza due microfoni con fattori di durezza opposti in combinazione ad altre tecniche di posizionamento e ad altri trick. Cita
Gluca Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 L'autore dice anche quale mic usa, o consiglia, per un solo microfono? Cita
filogro Inviato Agosto 13, 2011 Autore Segnala Inviato Agosto 13, 2011 L'autore dice anche quale mic usa, o consiglia, per un solo microfono? L'autore (Stavrou) consiglia di utilizzare un microfono con opposto fattore di durezza rispetto a quello dell'amplificatore. Amplificatore con suono duro -> microfono con suono morbido e viceversa suono morbido -> microfono duro. Ovviamente non è la verità assoluta, è il suo modo di lavorare. Cita
Gluca Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Come si identificano le durezze dei microfoni? Scusa il rompimento di balle Cita
filogro Inviato Agosto 13, 2011 Autore Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Ho editato il primo messaggio, spero sia tutto chiaro. Quest'ultima parte sul fattore durezza è se vogliamo un po' più "fumosa" e basata in buona parte sull'esperienza. Un altro spunto (mio) è che generalmente i microfoni a nastro sono più morbidi dei dinamici e di quelli a condensatore, ma ciò non vale sempre. Per ovvi motivi non riporterò altri estratti dal libro. Se ci saranno altri dubbi, spero di poterli chiarire. Cita
Guest Raffus Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Be', mi pare strano usare un solo mic... L'autore spiega che quando si trova di fronte ad un bel suono adotta questo approccio utilizzando un solo microfono. Quando invece il suono è carente, utilizza due microfoni con fattori di durezza opposti in combinazione ad altre tecniche di posizionamento e ad altri trick. Mah... un bel suono con due mic lo catturi pure meglio Cita
filogro Inviato Agosto 13, 2011 Autore Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Forse lo catturi meglio o forse no... Dipende. Forse lui si trova meglio così e ritiene errato l'approccio con 2 mic. O forse nel libro non ha menzionato l'utilizzo di tale tecnica con due microfoni per qualche motivo a noi sconosciuto (anche perché non è un libro sulle tecniche di ripresa). Tenete conto che Stavrou è parecchio fuori dagli schemi. Le sue tecniche possono sembrare un po' "strambe" ma alcune sono veramente geniali e non è di certo l'ultimo arrivato (ha lavorato per McCartney, Cat Stevens ed altri). Chi avrà voglia di leggere il suo libro si accorgerà di tutto ciò ma ripeto, non è un libro per chitarristi. Era mia intenzione condividere soltanto quel trick perché imho è di un'utilità estrema. Cita
Gluca Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Be', mi pare strano usare un solo mic... Mah... un bel suono con due mic lo catturi pure meglio Non ho molta esperienza a riguardo, ma penso che comunque con 1 o 10 mic, la chitarra la devi fare entrare in un determinato spazio del mix. Quindi anche se usi tanti microfoni alla fine alcune frequenze si devono sovrapporre, e non hai realmente qualcosa in più. Da quel che ho letto su gearslutz, un microfono è sempre predominante, e l'altro riprende per lo più l'ambiente, per restituire meglio la dinamica naturale (intesa come percezione umana dal cono). Cita
Guest Raffus Inviato Agosto 13, 2011 Segnala Inviato Agosto 13, 2011 Non so, con due mic ho la possibilità di prendere meglio le medio basse puntando sul bordo e le alte puntando al centro; oppure, adottare una soluzione come detto da Gluca. Comunque, la fonte è autorevole, probabilmente nell'economia del missaggio si ottengono risultati migliori. Fatto sta che il trick è interessante e va provato. Cita
StratoBobbb Inviato Dicembre 18, 2011 Segnala Inviato Dicembre 18, 2011 Insomma, c'è qualcuno che ha provato questo trick? A breve dovremo registrare delle demo e per abbattere i costi un nostro amico ci presta la sua sala (insonorizzata come si deve,prima aveva uno studio di registrazione) ma microfoni ecc li gestiremo noi. In pratica devo dire al tastierista di tenere il ditino sulla punta del jack e io con le cuffie mi devo passare tutta la sala alla ricerca di questo fruscio e non del buzz solito? Cita
filogro Inviato Dicembre 18, 2011 Autore Segnala Inviato Dicembre 18, 2011 Per me è un metodo che funziona egregiamente, per altri (il 90% almeno) è sufficiente posizionare il microfono "ad occhio". Puoi provare tu stesso, è abbastanza rapido come test. Non devi cercare un fruscio, il fruscio lo avrai in ogni caso. Devi cercare un "fruscio" che ti aggradi (io solitamente cerco un suono equilibrato). Prova, sentirai differenze molto evidenti. Cita
StratoBobbb Inviato Dicembre 19, 2011 Segnala Inviato Dicembre 19, 2011 Ne ho parlato oggi con il mio tastierista. Siccome abbiamo seriamente in mente un paio di demo nuove, proveremo questo trucco... Ovviamente vi tengo aggiornati. Cita
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