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Inviato

Ciao ragazzi,

mi piacerebbe farvi sentire altri stili e altri approcci e per questo vi posto queste due clips:

una ballad di Miles con impro ed un solo guitar di un classico del Duca ... che ho postato qualche mese fa su soundcloud:

qui l'approccio è jazzistico e mi farebbe piacere sentire le vostre impressioni ... sia dei bluesman che dei jazzofili.

http://soundcloud.co...-1/blueingreen2

http://soundcloud.co...entimental-mood

Buona giornata

Inviato

Il primo è molto bello... e preferisco di più l'ultima parte, dove ti sento più libero dalla prima parte che avverto, nella mia ignoranza, un pò scalettata! Nel complesso sei davvero ad alti livelli!

Il secondo è un lavoro eccellente! ;)

Inviato

suggerimento: cambia il titolo in "blue in green"

adesso ascolto.

Pamaz ... sei un grande ... grazie ... ho una testa del cavolo e certe volte scrivo di frettaaaaaaa. :facepalm:

Però in compenso ... cambiando il titolo della song non si pagano diritti :whistle:

Inviato

Il primo è molto bello... e preferisco di più l'ultima parte, dove ti sento più libero dalla prima parte che avverto, nella mia ignoranza, un pò scalettata! Nel complesso sei davvero ad alti livelli!

Il secondo è un lavoro eccellente! ;)

Grazie Lino,

i vostri suggerimenti mi fanno vedere .... opppps ... sentire ... cose nuove .... :smile:

Inviato

Ascoltati adesso.

Premesse.

Io non srei in grado di fare dei comping del genere, semplicemente perchè non studio da un sacco e sono cialtrone, quindi, hai tutta la mia invidia per ciò che attiene certe scelte armoniche.

Poi in realtà non mi è chiaro se questi sono dei brani finalizzati ad essere ascoltati, o invece dei brani suonati con finalità puramente didattica.

nel primo caso, assolutamente non per la scelta di note, ma semplicemente per l'atteggiamento nei confronti del pezzo, li trovo suonati in maniera un po troppo piatta e asettica. Nel secondo caso invece sono perfetti prorpio perchè finalizzati ad essere degli esempi dove tutto sia udibile

1) blue in green

Suoni perfettamente sugli accordi arpeggiandoli e spesso partendo dalla tonica.

Fossi in te, anche a fini didattici, io inizierei ad arpeggiare partendo non necessariamente dalla tonica, proprio per dare un sapore un po più speziato.

Se poi a questo unisci una divisione ritmica delle note non così cadenzata e regolare, certamente il fraseggio ne guadagnerà.

Un riferimento per i miei gusti è Mike Stern quando suona standard.

Non fa nulla di astruso armonicamente perchè sta sempre o quasi sull'accordo, ma ha un senso della divisione ritmica certamente di livello altissimo.

2)In a sentimental mood.

Di questo brano si sono sentite versioni che erano esercizi di sostituzioni dall'inzio alla fine, e francamente ne fanno perdere la liricità . L a tua scelta di note mi piace, ma ancora una volta vorrei sentire un approccio un po più libero e meno imbracato nel metronomo.

Detto questo ribadisco che queste sono impressioni non tanto fatte con l'orecchio da studente chitarrista, quanto da ascoltatore, quindi probabilmente poco interessanti se questi brani , come detto hanno un intento puramente didattico. In tal caso credo ceh siano una buona traccia per qualcuno a caccia di idee su come orientarsi su questi pezzi.

Ciao

paolo

Inviato

Ascoltati adesso.

Premesse.

Io non srei in grado di fare dei comping del genere, semplicemente perchè non studio da un sacco e sono cialtrone, quindi, hai tutta la mia invidia per ciò che attiene certe scelte armoniche.

Poi in realtà non mi è chiaro se questi sono dei brani finalizzati ad essere ascoltati, o invece dei brani suonati con finalità puramente didattica.

nel primo caso, assolutamente non per la scelta di note, ma semplicemente per l'atteggiamento nei confronti del pezzo, li trovo suonati in maniera un po troppo piatta e asettica. Nel secondo caso invece sono perfetti prorpio perchè finalizzati ad essere degli esempi dove tutto sia udibile

1) blue in green

Suoni perfettamente sugli accordi arpeggiandoli e spesso partendo dalla tonica.

Fossi in te, anche a fini didattici, io inizierei ad arpeggiare partendo non necessariamente dalla tonica, proprio per dare un sapore un po più speziato.

Se poi a questo unisci una divisione ritmica delle note non così cadenzata e regolare, certamente il fraseggio ne guadagnerà.

Un riferimento per i miei gusti è Mike Stern quando suona standard.

Non fa nulla di astruso armonicamente perchè sta sempre o quasi sull'accordo, ma ha un senso della divisione ritmica certamente di livello altissimo.

2)In a sentimental mood.

Di questo brano si sono sentite versioni che erano esercizi di sostituzioni dall'inzio alla fine, e francamente ne fanno perdere la liricità . L a tua scelta di note mi piace, ma ancora una volta vorrei sentire un approccio un po più libero e meno imbracato nel metronomo.

Detto questo ribadisco che queste sono impressioni non tanto fatte con l'orecchio da studente chitarrista, quanto da ascoltatore, quindi probabilmente poco interessanti se questi brani , come detto hanno un intento puramente didattico. In tal caso credo ceh siano una buona traccia per qualcuno a caccia di idee su come orientarsi su questi pezzi.

Ciao

paolo

Intanto grazie moltissimo dell'ascolto e ovviamente dei consigli.

In realtà questi soli hanno principalmente una funzione didattica ma rappresentano i miei primi tentativi di registrazione fatta anche per l'ascolto (in questo senso gradisco molto le impressioni degli altri).

Sebbene ognuno ha un suo orecchio specifico e sa cogliere diverse cose è interessante sentire diversi pareri ed ancora più interessante sentire le differenze anche profonde di certi pareri.

Dalla tua analisi parli di arpeggi che partono dalla tonica ... ma è difficile che arpeggio a partire dalla tonica ... questo lo so perchè in questo senso conosco il mio approccio ai chord tones e quindi agli arpeggi ... per il resto la tua analisi mi sembra intelligente e raggiunge l'apice quando parli di Mike Stern (lui è il mio punto di riferimento da vent'anni a questa parte ... ho fatto decine di trascrizioni di Mike e mi ha insegnato molto ... per esempio quasi tutto il mio modo di suonare rock e blues deriva da lui) ... un'altro mio punto è Pat Martino e poi Joe Diorio ... questi sono i chitarristi da me più studiati.

Spero di avere altre discussioni con voi ... ho visitato altri forum ... ma voi state conquistando il mio cuore e la mia fiducia.

Ciao Paolo e ancora grazie.

Rob

Inviato

Amo il blues ed è mio desiderio suonarlo meglio ed i vostri suggerimenti sono e saranno per me preziosi perchè siete molto più bravi di me e potete darmi preziosi consigli.

Il jazz lo studio da più di venticinque anni ormai però non l'ho mai praticato in una band e quindi sono un assoluto amatore... lo stile che invece suono o che ho suonato da trentanni a questa parte in tanti palchi è il ... reggae.

Nell'84 sono stato uno fondatori di una delle prime reggae band italiane e poi altre avventure ma sempre nel reggae.

Per completezza metto un link soundcloud dove c'è una bella chitarra acidazza su ritmi raggamuffin ed anche la mia voce nei cori ed in d.j. style (chissà se vi piace pure questa?)

(Gli amici del sud potrebbero apprezzare di più perchè è cantata in dialetto catanese)

La song è una composizione originale mia e di Zu' Luciano

Inviato

Secondo me l'approccio è molto buono, l'unico consiglio che mi sento di darti è di lasciarti andare un po di più magari rischiando di "cadere", ma la bellezza del jazz secondo me sta proprio li, quando riesci a stare sul filo del rasoio creando tensione e rilasciandola continuamente.

Per il resto non mi dispiace affatto, da quello che sento mi sembra di capire che hai un approccio molto ponderato. Io proverei forse a pensare di meno e "cantare" di più. :smile:

Inviato

Secondo me l'approccio è molto buono, l'unico consiglio che mi sento di darti è di lasciarti andare un po di più magari rischiando di "cadere", ma la bellezza del jazz secondo me sta proprio li, quando riesci a stare sul filo del rasoio creando tensione e rilasciandola continuamente.

Per il resto non mi dispiace affatto, da quello che sento mi sembra di capire che hai un approccio molto ponderato. Io proverei forse a pensare di meno e "cantare" di più. :smile:

Grazie Greg,

hai azzeccato una mia problematica: da un lato ho sempre cantato anche nella band e questo mi potrebbe avvantagiare ... ma dall'altra sono anche celebrale ed il molto pensare non fluidifica il solo.

Sto cercando di conciliare questo tipo di cose e sto continuando a studiare e registrarmi.

E' importante registrarsi ed ascoltarsi ed anche ... far sentire le tue cose agli altri che magari percepiscono cose che ti sfuggono.

Un salutone

Rob

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