Pedale arrivato oggi. Ci ho giocato un'oretta. Sono rimasto stupito, mi sembra ancor meglio dei video sul web (forse perché il reverb è uno di quegli effetti che vanno veramente sentiti dal vivo).   Alcune considerazioni, derivanti dalle mie prime impressioni, in ordine sparso:   - colora molto poco il suono, in modo analogo al Neunaber Wet (che ho avuto).   - ha 7 impostazioni/effetti: reverb "normale", con modulazione, shimmer, echo, tremolo, pitch/octave, infinity. Tutte veramente notevoli. Ovviamente la loro funzione principale è quella del reverb, ma a parte la versione normale, le altre aggiungono al reverb la modulazione scelta. E lo fanno decisamente bene!    - ha il pregio che tutte e sette le impostazioni sono "vicine" come sound, cioè più o meno sono legate da una precisa identità che, pur nella loro neutralità, sembrano una l'evoluzione dell'altra, con un unico filo conduttore. Il pedale ha, dunque, la propria personalità.   - non sono amante delle multi-impostazioni e dei troppi comandi. Inizialmente mi ha lasciato un po' spiazzato, anche a causa del manuale stringato (c'è scritto tutto quello che serve, ma andrebbe indicato meglio l'approccio generale e come è concepito il pedale) ma poi è facile prendeci confidenza. Alla fine i comandi sono solo dati dai pot, gli switch servono solo per passare da un'impostazione all'altra e per richiamare i preset   - i 4+4 preset impostabili sono comodi, indubbiamente. L'ho preso usato e purtroppo non ho capito se si possano ripristinare le impostazioni di fabbrica oppure una volta sovrascritti, i preset originari siano definitivamente persi.   - non l'ho provato ancora in stereo, ma mi ispira fiducia!   - sembra solido, ben fatto e ben rifinito.   - ho avuto il Wet e, seppur non possa fare un test A/B, ritengo lo Specular di pari livello se non superiore. Il fatto di avere effetti di altissima qualità e di poter cambiare impostazioni senza dover collegarlo al PC come il Neunaber (senza dover spendere altri €€€ per il controller), è un gran valore aggiunto: è facile passare da echo a shimmer o da reverb a pitchshift, senza staccarlo dalla board e connetterlo al computer. Ma anche se ciò non fosse, il sound e la qualità sono davvero alti e probabilmente a parità di "comodità/praticità" col Wet, sceglierei comunque il GFI.   - si abbina bene ai due pedali che ho: Treblebooster e Fuzz. Non sono vere distorsioni, ma non impasta, non fa casino, non da problemi.   - l'ho messo post Boonar. Con questo genero delay lunghi mentre aggiungo ambiente col GFI. Risultato eccellente! Occorre solo, cercando di contenere l'euforia per il reverb, non esagerare ma mantenere leggibile e distinguibile il Boonar. In tal modo è una combo letale. Non fraintendete: se si esagera col reverb non è che dia problemi col Boonar, anzi, ma sarebbe un peccato "coprirlo".   - grafica/estetica: i pedali a layout orizzontale sono difficili da gestire, soprattutto per chi come me è fissato con simmetrie e ordine tra i vari pedali. Fortunatamente pure il Boonar è così, pertanto l'abbinamento non crea problemi, anzi, si adatta al mio caso/layout ed anche per quello l'ho preferito ad altri. La serigrafia è di ottima qualità. Però la grafica può non piacere, di per se è carina ma se inserita in una board potrebbe piacere di meno.   - il paragone con il boss RV2 ed RV5 non ci sta, troppa differenza, anche come concetto. posso invece farlo con l'Hall di Fame. Il GFI vince a mani basse. L'HOF è parecchio versatile, un reverb tuttofare, grazie ai toneprints della TC Electronics. Ma il GFI come versatilità non è poi troppo da meno e come effetti sono decisamente migliori: meno freddi, più avvolgenti, shimmer e tappeti figosissimi.   ------ P.s.: se la GFI ha realizzato altrettanto bene il Clockwork e soprattutto il Tempus, beh, difficile non farsi salire la gas    
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