Sperando di far suscitare in voi almeno un po' di gas invidiosa (perché il mio unico scopo è quello, tanto non userò mai i pedali, li compro solo per potermi bullare), vi mostro le prime immagini di alcuni componenti della pedalboard che ho iniziato a realizzare.
Solo per precisare:
- la PP2+ sarà interna, mentre i pedali rimarranno a vista
- rimane uno spazio per un effetto, probabilmente un flanger, ma del futuro non c'è certezza
- pedalboard in due porzioni, richiudibile, per il minimo ingombro
- piani di appoggio e placche connettori in plexiglas nero lucido, con struttura in legno rivestita in tolex
- ventole di "arieggiamento"
- spero elevato grado di culandreria
- board definitiva
Ecco finalmente la pedal board ultimata (versione 7R6_2017)
Riporto di seguito le caratteristiche
Struttura:
- board componibile in due parti: la prima contenente la sezione "drive" e la seconda la sezione "modulazioni" con in più alimentazione e tuner.
- realizzata in legno multistrato rivestito in tolex
- piani di appoggio e placche connettori in plexiglas nero lucido tagliato a laser
- ventola per estrazione aria attivabile con pulsante luminoso + feritoia presa d'aria
- Presa d'alimentazione protetta con fusibile ed interrutore generale
Pedali:
- Pete Cornish NG-3
- Pete Cornish TB-83 Extra
- Dawner Prince Boonar V2
- GFI Specular Reverb 2
- Boss Tuner TU-3 Waza, impostato TrueByPass
- Alimentatore VoodooLab Pedal Power 2 Plus (alias: PP2+)
Cablaggio:
- Cavi Sommer Spirit LLX Low Loss
- Jack angolati Hicon
- Cavo autocostruito a 6 vie per portare l'alimentazione (tre indipendenti disaccopiaite) da una board all'altra
Input/Optput board "Drive":
- ingresso 1 mono
- ingresso 2 per eventuale stereo
- ingresso 6 pin per 3 alimentazioni
- ingresso ausiliario per eventuale ulteriore alimentazione
- uscita 1 mono
- uscita 2 per eventuale stereo
- ingresso eventuale pedale d'espressione
Input/Optput board "Modulazioni":
- ingresso 1 mono
- ingresso 2 per eventuale stereo
- uscita 6 pin per 3 alimentazioni da portare all'altra board proveniente dalla PP2+
- ingresso ausiliario per eventuale ulteriore alimentazione
- ingresso eventuale pedale d'espressione
- uscita 1 mono
- uscita 2 per eventuale stereo
- uscita 3 per eventale aux
- n. 3 uscite 9V ausiliarie (una alimentata dalla PP2+ e due in serie dal TU3W)
- ingresso alimentazione di rete 220V
Alcune note:
- Ho scelto come tuner il Boss TU-3W perchè quelli della boss sono più facilmente disassemblabili e "incastonabili"; ho optato per la versione Waza in quanto dotato anche di Tru-By-Pass (l'ho impostato in tal modo) anche se ho letto note positive circa il relativo buffer.
- So che la posizione del tuner a fine catena è insolta. Ma ci tenevo ad avere il buffer di Cornish come primo "elemento". Inoltre il layout della board mi ha condizionato la scelta della posizione. Devo dire che comunque anche se ultimo in catena, funziona a dovere (confrontato con l'app iStrobosoft di Peterson) a patto di non inserire octave o shimmer.
- la ventola l'ho alimentata con l'uscita della PP2+ regolabile, così abbassando la tensione (sui 5V) è ancora più silenziosa
- per ora niente maniglie, non mi servono
- come vedrete da una delle foto di seguito, la scelta di realizzare due semi-board è stata dettata dalla necessità di compattare il tutto e riporle dietro il piccolo Vox. Più avanti realizzerò un box da metter dietro l'ampli, che contenga oltra alle board anche cavi e accessori.
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Sono molto soddisfatto, in quanto , come già detto, non ho avvertito alcun problema come fruscii, loop di massa, rumori e deterioramento del suono; mi sembra il segnale sia bello immacolato e non alterato: ho anche testato ciascun pedale sia inserito nella board, sia "estraendolo" (interponendolo come unico elemento tra ampli e chitarra) e il suono non cambia. Il tutto penso grazie sia al buffer di Cornish a inizio catena (contenuto nell'NG-3), sia alla Voodoolab PP2+ ed ai buoni cavi. E, perchè no, anche ad un po' di sano c*lo!!!