ANTEFATTO 20 aprile: sono in aeroporto a Francoforte, di ritorno da uno dei soliti, estenuanti, viaggi di lavoro... mancano 3 ore al volo, e dopo aver girato più volte tutti i negozi e i duty-free, svuotando un po' il portafogli per regalini vari a moglie e figlio, decido di andare al gate per non cadere più in tentazione spendereccia: mai decisione fu più antieconomica Seduto al gate, annoiato, mi metto a cazzeggiare un po' in rete e... dov'è che cazzeggia normalmente un malato cronico di GAS in perenne crisi d'astinenza? Ma su YouTube a caccia di demo, è ovvio! Ed era già qualche giorno che non riguardavo le demo del Revival Drive... mmmm... un video, poi un altro, e la noia... combinazione letale!   Tempo 10 minuti e avevo:
1) contattato Origin
2) saputo chi è il rivenditore italiano 
3) contattato GuitarSauce
4) fatto il bonifico per il pre-order... 775€ e addio bonus e trasferta Non c'è che dire, ho fatto proprio la scelta più parsimoniosa andando al gate  
ARRIVO... IN PUNTUALE RITARDO Mi avevano detto in 10 giorni, invece c'è voluto un mese tondo tondo per averlo... ma ammetto che il motivo del ritardo è giustificato: hanno infatti implementato un sistema di switching compatibile con looper esterni, su suggerimento dei vari beta tester, il che ha richiesto una quindicina di giorni in più... anche se dubito lo userò, fa comunque piacere averlo! Peccato solo che questo ritardo abbia fatto sì che il pedale arrivasse proprio in questo periodo che per me - lavorativamente - è il più incasinato dell'anno... sto in casa editrice 14-15 ore al giorno quasi da un mese, così i primi due giorni il Revival li passa nella sua scatola, e il terzo giorno faccio giusto in tempo ad attaccarlo 15 minuti (che per un pedale con così tante opzioni è quasi come non averlo acceso). 
Ieri sera però non ne potevo veramente più di vederlo lì senza metterci le mani sopra, così do un bacino al pupo, dico alla signora che devo lavorare un po' di sotto e... sono  riuscito a ritagliarmi un po' di tempo per spippolarci sopra   COME SI PRESENTA Bene cazz, cominciamo!
La mia è la versione con il pannello Custom aggiuntivo e il footswitch esterno opzionale (che Tetragono della GAS sarei sennò???). Direi che tra tutti e due siamo intorno ai due chili di metallo e manopole, scocche veramente robuste, massicce e pesanti, e dimensioni più che generose... i pedali sono arrivati imballati benissimo, la cura si vede già dalla confezione, ed è peraltro quello che uno si aspetta dopo aver speso un certo tipo di somma.
La quantità di controlli obiettivamente all'inizio spaventa un po' anche chi, come me, è abituato a pezzi di gear più o meno complicati, ma è il prezzo da pagare per offrire qualcosa di veramente unico, come vi racconterò tra poco.   foto foto foto   Il pedale principale si divide in due parti "gemelle", con i controlli messi a specchio: il lato di destra è dedicato ai suoni di ampli con rettifica solid state, decisi e aggressivi, mentre quella sinistra ai suoni tube-rectified, più morbidi e rotondi. Volendo, il lato "tube rectifier" può essere commutato in un altro "solid state", quindi in tutto identico alla parte destra. I due lati non sono sommabili, ma si puo regolarli in maniera totalmente indipendente per i controlli che li riguardano, mentre tutta la parte eq e filtri post overdrive sono in comune.
Non sto ad annoiarvi con la spiegazione dei vari controlli , visto che sul sito è stato pubblicato il manuale (scaricabile da chiunque) e sulla pagina ufficiale YouTube ci soni vari video che li spiegano dettagliatamente... dico solo che anche i controlli più intuitivi qui non lo sono poi tanto, soprattutto se si approcciano aspettandosi i pots di un "normale" OD: i controlli replicano infatti quelli di un amplificatore vintage e reagiscono come tali, con gli stessi pregi e difetti, vedi ad esempio il gain che bypassa gradualmente il bright cap man mano che si alza (e che quindi costringe a rivedere la post-eq al variare del gain), oppure parte dei controlli di tono che sono pre-distorsione ecc. Ai knobs principali si aggiunge tutta una serie di piccoli controlli che sono principalmente dei filtri di eq, posti in vari punti del circuito, che servono per adattare la risposta del pedale agli ampli (e non solo) a cui verrà attaccato... con risultati sorprendenti! Infine tramite il footswitch opzionale si può accedere al blend override (in soldoni questo switch, settando il pedale a dovere, ci mette a disposizione due livelli di gain presettabili) e a un mid boost... entrambi applicabili a ciascuno dei due canali, da soli o in combinazione, per un ventaglio notevole di suoni e di livelli di guadagno a portata di piede.   I SUONI Viste le possibilità offerte, ho pensato di dividere il therad in due parti, esplorando in questa prima parte i suoni british (JTM e Plexi), per passare poi alla seconda parte in cui cercherò di smanettare con quelli american (Blackface e Tweed)... e per rendere le cose più interessanti, ho scelto di usare i due ampli che sono più lontani rispettivamente dai suoni "cercati" col pedale: userò perciò il GloryLuxe per i suoni Plexi e la Alpha&Omega per quelli Fender... voglio proprio vedere fin dove riesce a spingersi l'adattabilità del Revival, soprattutto questa versione col Custom panel opzionale, che nasce proprio per questo scopo. Il settaggio iniziale del Custom panel, come dicevo nell'altro thread, è rognoso, inutile nasconderlo: ci vogliono idee chiare e un po' di pazienza.
Mentre per tirar fuori suoni plexi incazzati dalla Alpha&Omega - settata in modalità Superbass (è stata la prima cosa che ho provato) - ho impiegato sì e no 5 minuti, per tirar fuori suoni plexi altrettanto credibili dal GloryLuxe c'è voluto di più... ora, è ovvio che all'inizio la scarsa conoscenza di un pedale complesso come questo richieda un po' di tempo per familiarizzare, ma serve anche un minimo di orecchio buono e sapere quali freq tagliare e quali esaltare in funzione dell'ampli a cui ci si attacca. In questo primo video ho usato soltanto il canale 1 del GloryLuxe, settato clean appena prima che iniziasse a crunchare, con il PowerScaling disinserito... trovo infatti che - e anche in questo il pedale è proprio come un ampli - il Revival non gradisce volumi infimi: per dare il meglio ha bisogno di un minimo di volume, altrimenti rende meno delle sue possibilità... non che servano volumi da stadio, ma neanche esageratamente bassi, sempre che se ne voglia godere appieno.   Elenco sinteticamente la catena che ho usato, semplicissima:
- Les Paul
- Revival Drive 
- Belle Epoch
- GloryLuxe con 6L6 e Celestion Alnico Blue   Ah, tra un pedale e l'altro, e poi di nuovo all'ampli, ho dovuto usare cavi di 5 metri, perché il delay era montato in pedaliera ed era distante da lì, ma per fortuna il Revival è dotato di un buffer veramente ottimo e trasparente, che non fa sentire cali di segnale sugli estremi di banda, anche con più cavi lunghi messi dopo di lui.   Sul video faccio una piccola premessa: riascoltandolo ho notato come spesso succede che l'audio (registrato col solito iPhone) rende poco le differenze di volume che c'erano nella stanza e, sinceramente, mi sono reso conto anche che appiattisce un po' (tanto) anche la dinamica del guadagno, rendendo alcuni suoni più "gommosi" di come sono nella realtà... spero comunque che possa essere utile per farsi una prima idea delle possibilità del pedale       Tra qualche giorno, appena possibile, registrerò e scriverò la seconda parte ma, avendolo preso principalmente per usarlo nella situazione dei questa prima prova, già da adesso qualche conclusione parziale posso trarla: - pedale strepitoso, 2-3 gradini sopra qualunque OD abbia avuto; - non è per tutti, se non vi piace spippolare, meglio starne alla larga; - se con la LP il gain è più che sufficiente, coi single coil (come vedremo) un boost davanti è necessario, almeno per il mio modo di concepire i lead; - mi tocca rismontare tutta la board, cazzo     GLory
    • Thanks
    • Like
    7