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Alle

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Risposte pubblicati da Alle

  1. Bella sta discussione. 

     

    Io negli ultimi tempi sono rimasto catturato dalla saga dell'Alligatore, una serie di gialli/noir ambientati per la maggior parte nelle città del Nord Est d'Italia, scritti da Massimo Carlotto. 

    Oggi vado a prendere "Il maestro di nodi", penultimo episodio (2002) che la gentile signorina della libreria mi ha ordinato e fatto arrivare.

     

     

    Un grande, letto tutto. Ti consiglio anche l'ultima quadrilogia (si dice così? Boh) Carlotto Massimo e Videtta Marco. Forse perde solo l'ultimo volume...ma gli altri sono buoni molto buoni. 

    Ma il mio preferito rimane arrivederci amore ciao

  2. io la adoro, l'ho provata decine di volte, anche recentemente.

    A quella cifra, e anche per cifre quasi doppie, io non ho trovato nulla che mi piacesse di più.

    Già sapevo, ne avevamo parlato anche sul vecchio forum e mi ricordo del tuo entusiasmo. Pensa te da quanto ce l'ho in testa....è ora di prenderla.

    Dove secondo te e a che prezzi si aggira?

  3. son due bestie diverse

    Il titan pare il canale di un ampli, satura in maniera egregia, bella botta... non pare manco un pedale. dinamico e mostruoso

    Il fetto, parlo del nord, senza boost è un ottimo overdrive, aperto, naturale, ottimo attacco e definizione; col boost messo prima arriva a una buona distorsione, pur mantenendo definizione e pancia.

    Insomma, non sono molto paragonabili... il fetto ha più controlli, è più versatile, ma il titan è più grosso.

    Grazie...mi hai evitato di gasarmi ulteriormente:-)

  4. Sì ha molto volume, funziona come un ampli e mi ricorda il 18 di Sorasio.

    Una volta regolato il volume con il clean dell'ampli io di problemi non ne ho perchè solitamente tengo il drive a ora 10. Stop.

    Capisco invece chi ci smanetta.

    Mah ragazzi un suono che non avrei mai pensato, suona bene sempre. L'ho messo accanto al Tim e non lo scollo più.

  5. Beh, gli snob di casa nostra li ho sempre amati tantissimo, soprattutto mentre pontificavano dalla festa dell'unità (o come già si chiamava all'epoca) del paesello.

    Più seriamente ed in tema. Bravi. Ma se i testi fossero "in inglese" sarebbero comunque stati fuori tempo massimo di qualche anno, anche all'epoca. Però tanto di cappello perché non li ho mai visti risparmiarsi sul palco, e la cosa non è scontata.

    Se non ricordo male il primo album uscì in inglese, ma la distribuzione fu uno 0...tanto che lo scoprii anni dopo. E se devo essere sincero mi faceva proprio cacare. Forse la loro forza al tempo è stata proprio quella di metterci l'italiano...e non hanno visto male. Vero snob, ma li ho seguiti ovunque per tanto tempo proprio per quella carica e "novità" italica del periodo. Ma st'album nuovo...mah

  6. io nemmeno la faccio la fatica...

    questioni personali ma dal 94 li ignoro volutamente e se posso cambio strada quando li incontro... :)

    Li seguo da quando uscì Germi e la rivista Hard! li stroncò. Odiavo Hard! e comprai l'album.... :devil:

    Bei tempi quando si vestivano da signorine con le mascheri di Pluto e Agnelli spiegava ai concerti che Pop non aveva gli stessi accordi di Nakinoevensdor :sorrisone:

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