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Inviato

Ciao a tutti,ieri ho avuto la fortuna di provare una pre-historic penso del 1986,una bella chitarra,bel top e bella risuonante ma quello che mi ha colpito molto sono stati i p.up, post par '63, penso siano i primi pat. number ma vado a memoria. Penso che siano a magnete corto ma non so altro...comunque il suono mi è piaciuto molto,abbastanza scarichi e molto bluesy,probabilmente come piacerebbero a me... Sapete darmi qualche info,se se ne trovano ancora,se c'è qualcuno che li copia, e se la mia impressione era corretta (secondo me sono perfetti su pulito o appena crunchati,da blues sound per intenderci!) Fatemi sapere, thanks

Inviato

hai mai provato i Barecknucle stormy monday? la tua descrizione li rispecchia perfettamente, non sono per niente un esperto di paf, ho provato solo Gibson 57 Classic, Sheptone AB Custom, Tim Shaw e Stormy monday, ma la tua descrizione non fa una piega, Stormy Monday.

  • 2 weeks later...
Inviato

A parte quotare Giorgè posso dirti che nelle prove di millemila PAF style humbucker quando provai i Van Zandt Truebucker il loro suono mi ricordò paro paro quello dei patent sticker che avevo sulla mia es335 del 1967. 

Inviato

Si, a fine 61/inizio 62 escono i primi pat, i primi sono visiviamente esattamente identici al paf, stesso filo, ma con magnete corto e lo sticker pat. Il magnete corto rispetto al lungo taglia un pochino le basse e le alte ma è più reattivo all'attacco (immagina angus young, anche se è un altra chitarra ma i PU sono quelli)

Nel 63 invece cambia anche il filo che non è più il plain enamel rivestito color viola dei paf, bensì rosso, l'effetto non è troppo dissimile dal magnete corto (più secchetto e scarico, più percussivo). Tutti e 3 i pickup comunque mantengono la stessa costruzione di base e mantengono quindi sfumature a palla sui crunchetti. In teoria da li fino allì'arrivo del t-top di fine anni 60 dovrebbero restare uguali, ma in pratica cambiano un po'.

Se ne trovano si, in discreta quantità rispetto ai paf long magnet che ormai accusano una certa siccità, una coppia la dovresti trovare intorno al millino o anche meno (piu' si va avanti con gli anni). Per le repliche invece non ne ho la più pallida idea!

  • Like 2
Inviato

Grazie Tone, era un po' quello che mi interessava, ora ci vuole un esperto Paf replica che spieghi un po' quale si avvicina più ai long magnet, ai corti, quello un po' più caldo e morbido(tipo quello che interessa a me...:-)) eccetera, visto che al millino non ci arrivo ma ad un boutique posso pensarci...

Inviato

Purtroppo non è che i costruttori di pu si ammazzino a fare repliche dei pat.....

Tutti si scannano per il sacro graal!

Poi boh, i pat che ho provato non li ho trovati scarichi.....

Ma sei sicuro non fossero i suoi pu originali?

Inviato

Il tipo mi disse che erano dei 63 tolti da una sg...rispetto ai miei sheptone mi sembravano con meno uscita, più "dolci" se mi passi il termine...mi hanno dato l'impressione di essere più scarichi e più rotondi nel loro insieme, e comunque Li ho provati con un hivwatt quindi eravamo in territorio clean...

Inviato

Rotondi non saprei, a me sono sempre sembrati un pò più duri e spigolosi rispetto a un paf long magnet, pero' rispetto a pickup moderni forse si.

Scarichi ci puo' stare a seconda di come la si intende, la maggior parte post 62 vedo che non oltrepassa praticamente mai gli 8k di uscita, anzi spesso sono tra i 7 e i 7,5k. Forse perchè sono gradualmente passati alle avvolgitrici automatiche e il target del paf è sempre stato suonare come un P90 o comunque un single coil ma senza rumore..all'inizio chi ci andava di mano pesante invece oltrepassavano gli 8k spesso e volentieri.

Io l'aggettivo che userei più è "secchetto" perche a fronte di una minora uscita, pero' hanno piu' medioalte "spingenti" di un paf (a fronte appunto di  meno estremi di banda), quindi se per"scarico" si intende che butta meno in drive l'ampli, allora direi di no.

 

 

ecco una bella 335 con i primi pat

Inviato

...magari nemmeno lui sapeva cosa montava...comunque è giunta l'ora che provi qualcosa per farmi un idea...ci vorrebbe una buon anima che abbia un po' di Les paul con duiversi p.up e mi faccia fare una full immersion di paf...oppure al raduno facciamo un oretta di lezione di paf

Inviato

vorrei provare a fornire un piccolo specchietto che può aiutare nella ricerca

 

magneti

dal '56 al '61 - si può trovare alnico dal grado II al grado V... tutti in misura "long" da 2.5 pollici (che poi diverrà la misura standard) (ci furono pure prove con magneti da 2.75")

dal '61 al '64 - si utilizzò il magnete "short" da 2.35 pollici in alnico V

dal '64 in poi - la produzione si standardizzò sulla misura da 2.5 pollici (divenuta appunto la lunghezza standard)

 

magnete lungo - maggiore presenza armonica su tutto lo spettro, miglior sustain

magnete corto - minore espressività agli estremi di banda e, di riflesso, maggior attacco, migliore equilibrio su tutto lo spettro (altre info precise sono quelle indicate dal buon Tone Anderson)

 

ndr. i magneti in quei tempi erano tutti "rough sand casted" in quanto l'alnico si produceva per fusione (e non sinterizzato come oggi).. la posizione degli atomi di carbonio, tra magneti fusi e sinterizzati, è differente... e quindi suona in modo differente (non vuol dire migliore ma differente)

 

filo di rame

dal '56 al '59 - filo di rame awg 42 plain enamel "brownish" (isolante proveniente dall'alkenex molto in uso nei motori elettrici in quel tempo)

dal '59 al '63 - filo di rame awg 42 plain enamel "purplish" o "burgundy" (si affinò la produzione di resina fenolica isolante)

dal '63 in poi - si passò all'utilizzo del rame polysol (isolante in poliuretano)

 

le tolleranze negli anni '50/'60 non erano millesimali come oggi.... l'isolante su un filo da 0.063mm si applica per "sgocciolamento" e con tolleranze maggiori il filo può avere spessori diversi.. e si comporta in modo diverso

 

plain enamel "brownish" - risposta pronta su tutto lo spettro, enfasi degli estremi di banda, maggiore "ruvidità" sulla componente armonica

plain enamel "purplish o "burgundy" - ottima pulizia del segnale, buon bilanciamento della parte armonica, linearità di "volume" su tutto lo spettro

polysol - buon equilibrio timbrico, leggera enfasi sulle basse frequenze, morbido nella parte media dello spettro

 

 

il magnete "corto" con il filo polysol perdeva "espressività" nelle zone estreme di banda (sulle alte e sulle basse) perciò si optò per i magneti "long" che diventarono lo standard

 

mi fermo per non essere prolisso

spero che queste info siano utili

Max

  • Like 1

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