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Inviato

8_p35309.jpg

 

su questo sito si può calcolare l'inflazione (naturalmente non so quanto sia accurato)

http://www.westegg.com/inflation/

 

cmq  per una les paul standard con custodia dice poco più 2400 dollari

 

incredibile quanto costavano le custom - ahahah

 

Più che l'inflazione è il potere di acquisto in relazione a uno stipendio medio la variabile importante... diciamo che lo "sforzo economico" per acquistare una LP negli anni '50 era simile a quello che si fa oggi per acquistare una TH.

 

Poi è anche vero che oggi con le macchine CNC si possono avere buonissimi strumenti anche a prezzi più contenuti, specie se realizzati in Paesi in cui il costo della manodopera è bassissimo, il che ha permesso la creazione di tutte le linee a costi più bassi che negli anni 50 erano impensabili... all'epoca se scendevi molto di prezzo, la qualità precipitava, oggi si hanno comunque dei buoni strumenti.

Inviato

non riesco ad allegare, se volete un'idea più precisa sugli stipendi e sul potere di acquisto, dovreste scaricare pdf link e guardare ultima pagina,

a occhio e croce, non mi sembra paragonabile allo sforzo da fare adesso per una th, ma ho dato solo una scorsa quind magari mi sbaglio

 

operai generici, il gradino più basso della scala redditizia (a eccezione di lavori agricoli, non del tutto equiparabili, e cmq a 2400), indica 3900 dollari, una les paul standard equivaleva a meno di un mese di stipendio 

 

 

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiJiZTRgbHLAhVCkywKHQD-CucQFggdMAA&url=http%3A%2F%2Fwww2.census.gov%2Fprod2%2Fpopscan%2Fp60-035.pdf&v6u=https%3A%2F%2Fs-v6exp1-ds.metric.gstatic.com%2Fgen_204%3Fip%3D95.247.42.152%26ts%3D1457437461389541%26auth%3Dusv2n5iq6ultujggubz5jrkkt3h32wkm%26rndm%3D0.5312709113893027&v6s=2&v6t=1677&usg=AFQjCNG5g-7u8pVYV3OLOtwu53lLz2rjaA&sig2=k4etB4Jm9GoEdufBSH0Gcw

Inviato

Non mi metto a leggere le statistiche USA... vivo in Italia e, volente o nolente, qui devo comprare.

Stipendio medio del 1959 di un operaio: 33.000 lire, che al tasso di conversione dell'epoca (1$ = 625 lire) fa uno spipendio in dollari di 52,8.

 

Una Les Paul costava (compreso il case, che veniva venduto a parte) 307,50$, più le eventuali tasse (che nei prezzi USA non sono mai incluse), e per comprarne una in Italia c'era poi da considerare il trasporto, ecc.

Inviato

Ah, ok, credevo si parlasse in termini assoluti, e non in riferimento a quanto costava acquistarle per un italiano, caso in cui influiva più che altro il cambio, e comunque a questo fine bisognerebbe calcolare quanto costavano in italia, non rapportare il prezzo americano al reddito italiano

Inviato

Secondo me non ha senso confrontare gli stipendi degli anni 50 italiani con quelli statunitensi: l'Italia nel 58 era ancora in crisi a causa del dopoguerra, e la vera rivoluzione di salari si ebbe negli anni 60, con l'esplosione del boom economico. Prima l'Italia era un paese decisamente arretrato e sicuramente ci saranno state tasse e limitazioni all'importazione che rendevano praticamente impossibile avere una chitarra del genere qua in Italia.

 

Negli Usa, lo stipendio medio del 59 era circa 3800€ annui, quindi calcolando anche la bassa contribuzione Usa, parliamo di circa un paio di mesi di stipendi medi americani per comprare una Standard. 

Inviato

Ok, però a questo punto non ha nemmeno molto senso confrontare il costo del 1959 e rapportarlo al mercato odierno, sbaglio?

 

O almeno ha senso se lo rapportiamo ai nostri stipendi attuali, almeno per il mio punto di vista... un operaio svizzero prende quasi 3 volte lo stipendio di uno Italiano, e la stessa chitarra la paga uguale rispetto a un Italiano: è ovvio che lui farà molta meno fatica a comprarla.

 

Giusto per fare un esempio: questo è il listino di Bartolini strumenti musicali del 1960... facevano chitarre a pochi km da casa mia, a Recanati, che tra gli anni '50 e '60 è stato forse il maggior polo di roduzione di strumenti musicali in italia (Eko, Melody, Crucianelli, Welson, ZeroSette, Bartolini)... erano chitarre mediocri, me ne sono passate diverse per le mani e lo dico con cognizione di causa, al di là di una riscoperta che se ne sta facendo oggi.

 

 

Listino-1.jpg

Inviato

Ok, però a questo punto non ha nemmeno molto senso confrontare il costo del 1959 e rapportarlo al mercato odierno, sbaglio?

 

Anche secondo me non ha molto senso (se non per la suggestione) soprattutto perché sono cambiati completamente i costi e  le modalità di produzione, non so lle materie prime e il lavoro, ma già solo l'odierno apparato manageriale, pubblicitario che ricade sul costo dello strumento 

Inviato

Boh, io confronterei in $ una ES335 del 1959 con una del 2016 (posto che oggi esista un modello analogo a quello di allora) e poi convertirei le due cifre in € con i tassi relativi ai due anni.

Chi ha voglia di fare lo specchietto e poi ci ragioniamo sopra ?

Inviato

Ma nun me potevo sta zitto? XD

:lol: :lol: :lol:  Quoto!!! :sorrisone: :sorrisone: :sorrisone:

 

Maaaa non andrebbero equiparati anche i costi di produzione del 1959 con quelli odierni? Cioè l'approvvigionamento delle risorse, unito alla gestione degli ordini. unito al costo orario della manodopera, la gestione della qualità, il tempo di produzione, gli scioperi sindacali rapportati anche con quella che era la situazione italiana del dopoguerra, le doppie rondelle di una volta ad esempio ora non le mettono più per abbattere i costi, senza tralasciare le vernici alla nitro che con l'inflazione del 13,84% si è svalutata più sul mercato europeo che quello americano, la guerra fredda.....cioè sono tutte variabile da non sottovalutare a mio avviso!! :facepalm: :facepalm: :facepalm:

Inviato

Secondo me invece andrebbe chiarito quanto svalutiamo iutino quando scrive assestante invece di a se stante: cioè un operaio medio abruzzese, al netto del potere di acquisto del suo stipendio in arrosticini, investirebbe tutta una sua mensilità per gonfiarlo come una zampogna? Lo avrebbe fatto anche nel 59 prima di andare a lavorare a Torino nella selleria Fiat come conciatore di interni in arrosticino?

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Secondo me invece andrebbe chiarito quanto svalutiamo iutino quando scrive assestante invece di a se stante: cioè un operaio medio abruzzese, al netto del potere di acquisto del suo stipendio in arrosticini, investirebbe tutta una sua mensilità per gonfiarlo come una zampogna? Lo avrebbe fatto anche nel 59 prima di andare a lavorare a Torino nella selleria Fiat come conciatore di interni in arrosticino?

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Ahahahhahahahahahahahhahha

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