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Guest Karlo79
Inviato

non so voi, ma capire al volo la tonalità di un brano richiede davvero molta esperienza in fase di ascolto.

certo non è facile le prime volte, sempre ci vuole allenamento, ma alla fine sono quasi sempre le stesse, SOL/MI MINORE, DO/LA MINORE, FA/RE MINORE, SI BEMOLLE/SOL MINORE etc..., o sapendo gli accordi o provando la scala si è ingrado di trovare immediatamente la tonalità di un brano senza problemi, e cmq ripeto l'improvisazione è nel Blues e nel jazz, mentre, nel rock, Hardrock, heavy metal c'è ma non è la stessa cosa, non si studia improvisazione nel metal perchè non ci sono degli standard, è sempre un derivato, la studi nel blues e la applichi nel rock ed altri generi derivati.

Nel jazz e nel blues è giusto studiare l'improvisazione.

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Guest Karlo79
Inviato

Vai a cazzo di cane. Sempre. E non puoi sbagliare! :TRsorrisone:

questo è vero, a chi non lo sa può sembrare una battuta ma stai dicendo la verità, è il principio su cui si basa lo shredding, se suoni veloce senza mai fermarti, non sbagli mai, molti chitarristi metal usano questo metodo, dove prendo prendo alla velocità della luce.

Guest Karlo79
Inviato

Beh se ne hai voglia, apri un 3d apposito e procedi.

Pare che tu sia riuscito a stabilirti un metodo pratico, senza dover entrare nella mega pippa, perché non sfruttarlo?

esatto, io seguo un medoto che non ti fa entrare nella mega pippa il cui risultato finale è riuscire a suonare la chitarra e fare una degna figura anche se non stai suonando un brano specifico, prendi la chitarra e suoni bene sia ritmicamente che solisticamente creando sul momento, un po come fa il jazzista però in ambito rock, io sto a casa svariate ore improvvisando riff e soli senza mai fermarmi e divertendomi come il pazzo sapendo quello che sto facendo e sperimentando soluzioni che arrichiscono il mio bagaglio improvissativo.

Lavorando non ho più tanto tempo e la sera non mi posso mettere ad uscire brani ad orecchio o a leggere spertiti (ogni tanto lo faccio), sarebbe stressate però a lungo andare a volte per memorizzare un brano completo ci vuole un mese, io prendo la chitarra e suono, sono io che eseguo e non devo perforza fare il brano di tizio o di caio se voglio mettere insieme delle note o dei riff che stiano bene insieme.

Inviato

I miei due centesimi:

Sono stato autodidatta per la maggior parte della mia vita musicale, solo recentemente ho cominciato ad andare a lezione da un amico che è anche un fantastico chitarrista ( e viceversa ). Studiare ed imparare le cose di cui parla Karlo79( per fare un esempio ) mi ha aiutato soprattutto a cercare di suonare quello che avevo in testa, nei limiti delle mie scarse capacità, anzichè vagare meccanicamente sulle scale che conoscevo. Ad esempio , studiare gli arpeggi apre un mondo su cui uno può costruire i propri licks,i modi ti consentono di suonare in maniera più consona al pezzo che stai facendo.

Se sei dotato di molto talento probalbilmente fai già tutte ste cose senza sapere che cosa sono, ma studiare ti aiuta, in effetti a sfruttare meglio le tue capacità. Ovviamente il gusto non te lo insegna nessuno, ed è una parte fondamentale nell' improvvisare ( ma in tutto il suonare direi).

Ah, un'ultima cosa : non dimentichiamo il timing, importantissimo nel fare un solo, muoversi dentro e fuori il tempo rende tutto più interessante.

Di tutto questo io non so fare una cippa.

Inviato

Io non ho mai avuto problemi per beccare la tonalità di un pezzo blues o rock di matrice blues.

E qui torno alla cultura dell'ascolto.

Ho ascoltato questa musica per 30 anni e pure tanto jazz, quindi è il cervello che comanda, perché l'ho in testa.

Poi, a quel punto, bastano dei semplici e basilari pattern, presi nella posizione dell'accordo, e da lì si cercano le sfumature.

Non conosco i modi, ma ho ascoltato all'infinito Miles; mi son trovato in jam jazzy a fraseggiare pensando appunto alla sua tromba o al sax di Trane.

La frase muoversi alla cazzo non ha alcun senso, se presa in termini assoluti.

Ma, cazzeggiare su poche note, avendo qualcosa in testa, ci sta tutto.

Per me è una questione di feel, e questo deve partire dalla musica che hai in testa.

Inviato

Ah, un'ultima cosa : non dimentichiamo il timing, importantissimo nel fare un solo, muoversi dentro e fuori il tempo rende tutto più interessante.

Di tutto questo io non so fare una cippa.

Quotone gigante.

Il timing nel blues è tutto!

Piaccia o non piaccia, Clapton resta un maestro assoluto al riguardo.

Guest Karlo79
Inviato

andara a cazzo di cane però non mi sembra il metodo migliore per fare un'efficace improvvisazione.. :TRyeh:

però si fà, vedi normalmente l'improvisazione è strutturata, ad esempio nel blues considera 4 giri completi di I IV V (12 battute ogni giro), il primo giro, si crea una linea melodica fatta su la pentatonica minore con note lunghe per generare un rilassamento iniziale, il secondo giro COMPLETO (12 battute) rafforzi con note che generano tensione come alcune note fuori scala e aggiungi le none le seste, il terzo giro vai alla cazzo di cane cosiiiiiiiiiiì bello veloce perchè il pezzo è al suo massimo e tu andando veloci crei la massima tensione, poi entra il quarto giro e ti calmi tornando allo stile del secondo giro e poi chiudi, questo è un esempio

Strutturare un solo così ti aiuta a non sparati subito tutte le carte e poi non sapere più che cazzo fare, anche la tecnica a cazzo di cane quindi può servire, non tutto il tempo ma al momento giusto.

nel rock è diverso, può essere che al momento del solo te lo spati tutto a 2000, vedi metallica creeping death, ovviamente li hai le battute contate, ma se devi improvvisare un quarto d'ora non puoi rischiare di pensare "ops e ora che cavolo faccio?"

Inviato

questo è vero, a chi non lo sa può sembrare una battuta ma stai dicendo la verità, è il pricniopio su cui si basa lo shredding, se suoni veloce senza mai fermarti, non sbagli mai, molti chitarristi metal usano questo metodo, dove prendo prendo alla velocità della luce.

Scusa ma a me questa sembra una gran puttanata! Varrà per i cialtroni come me forse, ma dire che Malmesteen, Gilbert, Reb Beach, De Martini o chi ti pare, suona note a cazzo perchè veloce "va bene tutto" è una cazzata dell'altro mondo.

C'è piuttosto una conoscenza sia tecnica che teorica che va al di la dell'umana comprensione, altro che suonare alla cazzo!

Inviato

Sono d'accordo quando dici che bisogna ascoltare molto ed avere qualcosa che ti gira in testa, ovviamente però è altrettanto importante suonare, capire cosa succede suonando una certa scala su determinati accordi ... e capirlo davvero, anche senza sapere che stai suonando un MI-SOL-idiochissàLA-MI-nchia, ma sapere che certe note su una tonalità minore suonano in un modo, che hanno un certo sapore e che in un altro contesto ribaltano le sensazioni. E da lì, provare a fermarsi su licks semplici ma "parlati", seguendo quando possibile la melodia del cantato (se c'è) oppure inventarsene uno mentalmente e giocare su quello. Dare continuità al fraseggio, lasciare che l'orecchio si abitui alla melodia che abbiamo in testa e non cambiare in continuazione la direzione.

E poi ovviamente giocare molto con le pause, i silenzi, gli accenti (le stesse note possono suonare in tanti modi diversi solo cambiando l'accento), le dinamiche.

Credo che tanti grandi, da Hendrix a SRV, alla fine suonassero su quelle basi ... poi ovviamente il loro carisma ed il loro talento li hanno resi leggenda.

Ah d'accordissimo, specialmente sui silenzi.

Poi, se parliamo di blues e sue derivazioni rock, tutto arriva, ancora adesso, dalla originaria struttura domanda-risposta dei work songs.

A una frase, domanda, del cantato, hai una risposta con la chitarra. Partire da questa cosa elementare credo sia fondamentale, lavorando appunto sugli accenti, le dinamiche e il timing.

Io per scelta pratica, visto che ormai non son più giovinello, ho deciso di fottermene di un sacco di cose e lavorare solo in una direzione. Ci son carriere intere basate su ben poche note, ma usate in milioni di sfumature diverse.

Lo stesso Hendrix quando va in solo non esce dalla tradizione del blues più basilare.

Guest Karlo79
Inviato

Sono d'accordo quando dici che bisogna ascoltare molto ed avere qualcosa che ti gira in testa, ovviamente però è altrettanto importante suonare, capire cosa succede suonando una certa scala su determinati accordi ... e capirlo davvero, anche senza sapere che stai suonando un MI-SOL-idiochissàLA-MI-nchia, ma sapere che certe note su una tonalità minore suonano in un modo, che hanno un certo sapore e che in un altro contesto ribaltano le sensazioni. E da lì, provare a fermarsi su licks semplici ma "parlati", seguendo quando possibile la melodia del cantato (se c'è) oppure inventarsene uno mentalmente e giocare su quello. Dare continuità al fraseggio, lasciare che l'orecchio si abitui alla melodia che abbiamo in testa e non cambiare in continuazione la direzione.

E poi ovviamente giocare molto con le pause, i silenzi, gli accenti (le stesse note possono suonare in tanti modi diversi solo cambiando l'accento), le dinamiche.

Credo che tanti grandi, da Hendrix a SRV, alla fine suonassero su quelle basi ... poi ovviamente il loro carisma ed il loro talento li hanno resi leggenda.

Ciao, il problema di oggi è che ci si fossilizza su lo studio tecnico, molti chitarristi si impongono l'obbiettivo di dover riuscire a suonare la qualsiasi cosa, e studiano tecnica su tecnica, ma i più non sanno mettere 2 note una appresso a un altra, vengono suonati dalla chitarra non sono loro che la suonano.

Chitarristi come, santana, slash, hendrix, SRV, molte volte vengono criticati perchè poco tecnici, Santana non sa suonare tutti i generi ma suona in tutti i dischi ed è considerato uno dei migliori al mondo, se gli dai un brano dei dream theatre non te lo sa fare, e allora? quello improvvisa, compone ed ha uno stile personale ed di sicuro non è morto sui libri di musica, lavora perchè la gente è interessata al suo stile personale.

Pochi concetti che ti aiutano a capire quello che stai facendo e tanta musica, incontrarsi con gli amici ed improvvisare, e non che se non sappiamo almeno un pezzo in comune 3 persone non sanno fare nulla insieme.

Guest Karlo79
Inviato

Scusa ma a me questa sembra una gran puttanata! Varrà per i cialtroni come me forse, ma dire che Malmesteen, Gilbert, Reb Beach, De Martini o chi ti pare, suona note a cazzo perchè veloce "va bene tutto" è una cazzata dell'altro mondo.

C'è piuttosto una conoscenza sia tecnica che teorica che va al di la dell'umana comprensione, altro che suonare alla cazzo!

no,tu hai generalizzato perchè ho scritto shredding, devi fare distinzioni tra una frase veloce pre composta, ed una improvisazione in shredding, se ci pensi è ovvio, tu pensi che a quella velocità lui ha il tempo di pensare a quali note toccare? ci sono degli schemi cromatici che ti permettono di suonare molto veloce senza sbagliare e prendendo la qualsiasi, il volo del calabrone ad esempio è più o meno cosi solo che quello è una composizione, il volo del calabrone non è altro che una serie si frasi cromantiche, tutte note una appresso all'altra proprio CROMATICHE, suonate a velocità, quella tipologia di frase veloce la puoi applicare anche altrove, in effetti questo stile credo proprio sia nato dalla musica classica.

cmq non è una stronzata è vero, anche kerry king degli slayer suona così, malmsteen invece suona pezzi di musica classica tutto composto, ovviamente seguendo quello stile sa improvvisare ma è diverso, idem per gli altri, si anche loro useranno il cazzo di cane ma hanno sviluppato un sistema più raffinato, alla cazzo di cane è per modo di dire, però è cosi, suoni una serie di pattern più o meno cromatici e molto veloci, con sweep, legati ed affini e non sbagli a meno che non fermi sulla nota sbagliata..

Inviato

Io non ho mai avuto problemi per beccare la tonalità di un pezzo blues o rock di matrice blues.

E qui torno alla cultura dell'ascolto.

Ho ascoltato questa musica per 30 anni e pure tanto jazz, quindi è il cervello che comanda, perché l'ho in testa.

Poi, a quel punto, bastano dei semplici e basilari pattern, presi nella posizione dell'accordo, e da lì si cercano le sfumature.

Non conosco i modi, ma ho ascoltato all'infinito Miles; mi son trovato in jam jazzy a fraseggiare pensando appunto alla sua tromba o al sax di Trane.

La frase muoversi alla cazzo non ha alcun senso, se presa in termini assoluti.

Ma, cazzeggiare su poche note, avendo qualcosa in testa, ci sta tutto.

Per me è una questione di feel, e questo deve partire dalla musica che hai in testa.

Perfetto, come ho detto il gusto non te lo insegna nessuno, avere orecchio aiuta tantissimo ed è una dote innata. Studiare può aiutarti a tirare fuori ancora di più queste tue qualità.

Per fare un esempio : per esprimere un concetto basta un vocabolario di, poniamo, 100 parole : la validità del concetto sarà inalterata. Se hai un vocabolario di 100000 parole potrai dire lo stesso concetto in più modi.

Guest Karlo79
Inviato

Perfetto, come ho detto il gusto non te lo insegna nessuno, avere orecchio aiuta tantissimo ed è una dote innata. Studiare può aiutarti a tirare fuori ancora di più queste tue qualità.

Per fare un esempio : per esprimere un concetto basta un vocabolario di, poniamo, 100 parole : la validità del concetto sarà inalterata. Se hai un vocabolario di 100000 parole potrai dire lo stesso concetto in più modi.

Ciao muschio :TRsorrisone: (in siciliano, lippo = muschio) parole sante, oltre che anche a livello compositivo sei ingrado di elaborare più soluzioni equivalenti, certo che anche il gusto personale e l'istinto incidono, ma niente ti ripaga più di essere consapevole di quello che stai suonando e la soddisfazione quando esci un solo ad orecchio di capire il perchè di certe scelte solistiche, ci vogliono entrambi i fattori per gratificarsi al 100%, istinto, gusto, orecchio e studio.

Guest Karlo79
Inviato

Anche un po' di gnocca non guasterebbe. :fighetta: :TRsorrisone:

ed io vi prometto chiù pilu ppi ttutti!!!! chitarre di pilu, cavetti di pilu, pedali di pilu e cazzu cazzu, AMPLIFICATORI DI PILU!!!! percchè iè u pilu che muove lo studio chitarristico, e se u pilu non vi piace (culande che non siete altro :TRsorrisone: ) caz## vostri!! :TRsorrisone:

ogni riferimento a personaggi e fatti realmenti accaduti è puramente casuale, leggere bene il foglio illustrativo, da somministrare ai chitarristi inferiori a trent'anni.

Inviato

Ciao, devi quotare la discussione a cui fai riferimento o non si capisce a chi ti rivolgi nello specifico.

I modi sono molto semplici ma un pò dispersivi da spiegare, il modo giusto per imparare a capirli ed applicarli non è studiare la ditegiatura del modo in ogni posizione ti do una piccola spiegazione, cmq non è facile in questo contesto spiegare, ma ci provo.

- gli accordi si dividono in famiglie, prendiamone in esame tre, minore settima, settima dominate e settima maggiorata (do per scontato che hai studiato l'entita dei gradi della scala maggiore e che sai la che differenza passa tra :TRsorrisone: )

- prendiamo adesso un accordo di Do minore 7, come si suona? intanto con l'arpeggio di settima minore (sarebbe una "ditegiatura" che racchiude solo le 4 note fondamentali che compongo l'accordo)l'arpeggio funge da punto di riferimento ed è formato dalle fondamentali cioè, in questo caso l'arpeggio è minore e le note che lo compongono sono I° tonica III°minore V giusto e VII minore, suonando l'arpeggio non puoi mai sbagliare perchè sono le stesse note dell'accordo.

- dopo l'arpeggio entrano in gioco i modi, esaminiamo il modo dorico, il modo dorico rispetto all'arpeggio minore ha 3 note in più e sono la II° maggiore il IV giusto ed il VI maggiore, che corrispondono alla nona, undicesima ed alla tredicesima di un accordo, non devi fare altro che memorizzare la posizione di queste tre note all'interno dell'arpeggio base, [b][/b]quindi studierai le diteggiature degli arpeggi facendo attenzione a memorizzare la posizione e l'entità dei gradi che lo compongono

- sul modo dorico i libri ti spiegano che le note che lo compongono si possono suonare tutte sul tempo forte all'interno di un accordo, ma tu non devi curarti tanto delle note che puoi suonare, ma di tutte le altre note, chiamiamole "le note fuori scala/modo", tu sai che ti puoi fermare senza stonature su tutte le note del dorico ma per costruire un buon fraseggio devi usare come note di passaggio tutte le altre non previste dal modo.

- come si applica tutto questo, usa gli arpeggi come riferimento base, per ogni modo che studi aggiungi all'arpeggio che hai studiato le note mancanti memorizzando posizione ed entità.

il modo dorico si utilizza, per accordi minore 7, minore 4/7, minore 7/9/11 e composizioni simili, minore 7/9/11/13, 7/11/13, 9/11 etc..., normalmente se c'è la quanrta non c'è la terza (dipende dai casi), cmq ci sono regole da sapere, ad esempio negli accordi maggiori la IV non si suona sul tempo forte in presenza del III° maggiore, ma è una regola che non vale nel blues.

l'improvisazione modale ha senso se suoni jazz, nel rock è più o meno inutile ma è giusto conoscerne i meccanismi perchè ti aiutano a comporre, l'improvisazione si studia nel jazz e nel blues, nel blues l'approccio modale non ti serve, li devi studiare le due pentatoniche, arpeggi di settima, salti di terza e di sesta, gli arpeggi diminuiti, la relativa minore, non ti serve neanche il modo misolidio perchè già copri tutto con le scale che ti ho nominato prima......

ho provato a spiegarti un po di cose ma non è il contesto giusto, cmq è tutto molto facile se dovessi spiegartelo faccia a faccia sarebbe una passegiata, quà ho scritto un poema che non rende l'idea.

quando improvvisi prova a creare una linea melodica, imponiti un numero minimo di note da usare, cioè prova ad improvvisare creando una melodia che sia di massimo 4/5 note, cura le figure musicali che suoni tipo, in questa imporvisazione userò solo quarti e ottavi terzine e relative pause e legature, studia dei fraseggi ed ascolta tanta musica, si può studiare e diventare bravi suonando, lo studio deve essere costruttivo e sempre applicato alla musica, devi studiare ma contemporaneamente stai suonando non solo uno studio fine a se stesso che alla fine ti stressa e ti annoia facendo dire "ora faccio a cazzo di cane che mi diverto di più" ovviamente se studi male otterrai questo, solo stress e tempo perso.

Prima avevi parlato solo te dei modi e quindi non pensavo servisse quotare.

La spiegazione non mi è chiara quando dici che il modo ha 3 note in più rispetto l'arpeggio.

Poi si parla tanto di pentatoniche ma anche quelle non si possono usare alla cazzo.

Qualche accorgimento da utilizzare?

Guest Karlo79
Inviato

Prima avevi parlato solo te dei modi e quindi non pensavo servisse quotare.

La spiegazione non mi è chiara quando dici che il modo ha 3 note in più rispetto l'arpeggio.

Poi si parla tanto di pentatoniche ma anche quelle non si possono usare alla cazzo.

Qualche accorgimento da utilizzare?

Ciao, allora gli arpeggi sulla scale sono delle diteggiature di 4 note, queste 4 note sono le fondamentali di un accordo, ti faccio un esempio, un accordo di do7 minore, è formato da DO - MIbemolle -sol - SI bemolle.

dalle stesse note è formata anche la diteggiatura dell'arpeggio minore, è come le triadi però ha 4 note perchè c'è anche la settima.

Ora metti che impari le ditegiature di queste arpeggi minori o Quatriadi se preferisci, saranno 4 o 5 ditegiature.

eseguendo la Quatriade di do minore settima sull'accordo di do minore settima non rischi di fare errori di stonatura.

VENIAMO AL MODO DORICO ed immaginiamo di dover suonare su un do minore settima

Arpeggio = DO - MIbemolle - SOL - SIbemolle

Modo dorico = DO RE MIbemolle FA SOL LA SIbemolle

tra l'arpeggio ed il modo noterai che ci sono solo tre note di differenza II magg. - IV - VI, meglio conosciuti come RE - FA e LA :TRsorrisone:

quando studi il modo, invece di farti tutte le diteggiature, che non ti servono a una pippa, devi aggiungere all'arpeggio solo le tre note che gli mancano.

Quindi tu devi studiare solo le ditegiature delle quatriadi(o arpeggi) visualizzando la posizione dei gradi I III V VII, quando studi il dorico dovrai memorizzare solo la posizione dei gradi che ti servono IImagg. IV VI............e cosi via per ogni modo minore che studierai, sarà sufficiente solo aggiungere una o due note e non studiare 300 ditegiatture.

quando avrai memorizzato il dorico, così come ti ho detto io, passa all'EOLIO che rispetto al dorico ha un sola nota diversa che è il VI minore ossia nel caso del do minore 7 è il LA bemolle.

una cosa importante studia a poco a poco, dedica almeno 2 settimane a uno due modi prima di passare avanti, non puoi avere tutto e subito, datti un obbiettivo a breve termine ed uno a lungo termine.

invece di farti tutta la cazzo di diteggiatura aggiungi ai gradi che hai studiato in precedenza il VI minore e memorizzane la posizione.

è un po più chiaro così? :TRsorrisone: il vantaggio sta che se vuoi applicare il dorico sul un do settima minore NON devi fare calcoli assurdi del tipo qual'è la scala maggiore che ha il do sul secondo grado??????

per gli accordi di settima maggiorata o settima dominante o semidiminuiti il sistema è lo stesso, diteggiatura della Quatriade, ed aggiunta gradi mancanti presenti nei modi lidio e ionico o locrio (nel caso del semidiminuito), nei modi maggiori devi fare attenzione perchè il IV grado giusto dello ionico non si suona sul tempo forte in presenza del III maggiore dell'accordo.

tutte queste minchiate nascono, valgono e si applicano nel jazz.

Per le pentatoniche è ovvio non si usa niente a cazzo, quello è un'altro discorso sullo shredding.

Inviato

Io non ho capito manco una parola :TRsorrisone:

buaaaaaaaaaaaaahhhhhhah ah ahhhhhhhh ahahahhha hahh ahah ah ahhahaa

ahah aha ha h bbbuaaaahah ahaha hah hh ahhh ahah

:ult-aaaaa (6): :ult-aaaaa (6): :rotflmao::rotflmao::rotflmao::rotflmao::rotflmao:

Nemmeno io!!!! :facepalm:

Guest Karlo79
Inviato

buaaaaaaaaaaaaahhhhhhah ah ahhhhhhhh ahahahhha hahh ahah ah ahhahaa

ahah aha ha h bbbuaaaahah ahaha hah hh ahhh ahah

:ult-aaaaa (6): :ult-aaaaa (6): :rotflmao::rotflmao::rotflmao::rotflmao::rotflmao:

Nemmeno io!!!! :facepalm:

:TRsorrisone: be è perchè sono nozioni che non vi servono, io nel lontano 1999 ho studiato jazz con Antonio Ferlito dei Brigantini, sicuramente sai chi è e che è un bravissimo musicista, e le nozioni che mi ha insegnato lui le ho poi riportate nel rock, diciamo che ho imparato un metodo di studio ottimo e lontano dagli schemi del solo esercizio tecnico, lui non mi dava neanche un fraseggio proprio per spingermi alla creazione individuale ed a personalizzarmi, mi invitava ad ascoltare molta musica ed studiare e personalizzare frasi, purtroppo il jazz non era la mia strada perchè sono troppo rocchettaro è stata una parentesi importante per entrare nel vivo della musica.

Inviato

:TRsorrisone: be è perchè sono nozioni che non vi servono, io nel lontano 1999 ho studiato jazz con Antonio Ferlito dei Brigantini, sicuramente sai chi è e che è un bravissimo musicista, e le nozioni che mi ha insegnato lui le ho poi riportate nel rock, diciamo che ho imparato un metodo di studio ottimo e lontano dagli schemi del solo esercizio tecnico, lui non mi dava neanche un fraseggio proprio per spingermi alla creazione individuale ed a personalizzarmi, mi invitava ad ascoltare molta musica ed studiare e personalizzare frasi, purtroppo il jazz non era la mia strada perchè sono troppo rocchettaro è stata una parentesi importante per entrare nel vivo della musica.

Antonio è un mio amico ed io ho amplificato i Brigantini parecchie volte.

Comunque non è il tuo modo di spiegare a non farmi capire nulla. La colpa è mia: sono una capra! :TRsorrisone:

Inviato

Ciao, allora gli arpeggi sulla scale sono delle diteggiature di 4 note, queste 4 note sono le fondamentali di un accordo, ti faccio un esempio, un accordo di do7 minore, è formato da DO - MIbemolle -sol - SI bemolle.

dalle stesse note è formata anche la diteggiatura dell'arpeggio minore, è come le triadi però ha 4 note perchè c'è anche la settima.

Ora metti che impari le ditegiature di queste arpeggi minori o Quatriadi se preferisci, saranno 4 o 5 ditegiature.

eseguendo la Quatriade di do minore settima sull'accordo di do minore settima non rischi di fare errori di stonatura.

VENIAMO AL MODO DORICO ed immaginiamo di dover suonare su un do minore settima

Arpeggio = DO - MIbemolle - SOL - SIbemolle

Modo dorico = DO RE MIbemolle FA SOL LA SIbemolle

tra l'arpeggio ed il modo noterai che ci sono solo tre note di differenza II magg. - IV - VI, meglio conosciuti come RE - FA e LA :TRsorrisone:

quando studi il modo, invece di farti tutte le diteggiature, che non ti servono a una pippa, devi aggiungere all'arpeggio solo le tre note che gli mancano.

Quindi tu devi studiare solo le ditegiature delle quatriadi(o arpeggi) visualizzando la posizione dei gradi I III V VII, quando studi il dorico dovrai memorizzare solo la posizione dei gradi che ti servono IImagg. IV VI............e cosi via per ogni modo minore che studierai, sarà sufficiente solo aggiungere una o due note e non studiare 300 ditegiatture.

quando avrai memorizzato il dorico, così come ti ho detto io, passa all'EOLIO che rispetto al dorico ha un sola nota diversa che è il VI minore ossia nel caso del do minore 7 è il LA bemolle.

una cosa importante studia a poco a poco, dedica almeno 2 settimane a uno due modi prima di passare avanti, non puoi avere tutto e subito, datti un obbiettivo a breve termine ed uno a lungo termine.

invece di farti tutta la cazzo di diteggiatura aggiungi ai gradi che hai studiato in precedenza il VI minore e memorizzane la posizione.

è un po più chiaro così? :TRsorrisone: il vantaggio sta che se vuoi applicare il dorico sul un do settima minore NON devi fare calcoli assurdi del tipo qual'è la scala maggiore che ha il do sul secondo grado??????

per gli accordi di settima maggiorata o settima dominante o semidiminuiti il sistema è lo stesso, diteggiatura della Quatriade, ed aggiunta gradi mancanti presenti nei modi lidio e ionico o locrio (nel caso del semidiminuito), nei modi maggiori devi fare attenzione perchè il IV grado giusto dello ionico non si suona sul tempo forte in presenza del III maggiore dell'accordo.

tutte queste minchiate nascono, valgono e si applicano nel jazz.

Per le pentatoniche è ovvio non si usa niente a cazzo, quello è un'altro discorso sullo shredding.

Cosi mi è più ma non ho ancora compreso la piena utilità.

Proviamo a parlare più concretamente e facciamo l'esempio del do min 7.

Un esempio di arpeggio è con:

Do: 5 corda tasto 3

Sol: 6 corda tasto 3, 4 corde tasto 5, 1 corda tasto 3

SIbemolle : 3 corda tasto 3

MIbemolle : 2 corda tasto 4

Partendo da questo troviamo le posizioni del RE - FA e LA.

Riusciamo a costruirci un box ma per i box successivi dovremmo comunque imparare la struttura a memoria.

Guest Karlo79
Inviato

Antonio è un mio amico ed io ho amplificato i Brigantini parecchie volte.

Comunque non è il tuo modo di spiegare a non farmi capire nulla. La colpa è mia: sono una capra! :TRsorrisone:

ciao, tu non hai contestato il mio modo di spiegare, cmq in un post non è facile esprimere questi concetti.

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