albino Inviato Novembre 7, 2011 Segnala Inviato Novembre 7, 2011 Come scritto nel topic precedente, per quelli meno ferrati in materia mi permetto di aggiungere qualcosa sulla costruzione degli accordi. Premetto che indicherò le note con la notazione internazionale, per cui do=C, Re=D, Mi=E, Fa=F, Sol=G, La=A, Si=B. Intanto la prima regoletta è che gli accordi che si ottengono partendo da ognuna delle sette note della scala diatonica maggiore, si costruiscono per intervalli di terze, ossia una nota si ed una no. Ad esempio prendendo in esame la scala di C(Do) i sette accordi saranno formati dalle seguenti note: TRIADI TETRADI (aggiungo la settima) 1) C E G C E G B 2) D F A D F A C 3) E G B E G B D 4) F A C F A C E 5) G B D G B D F 6) A C E A C E G 7) B D F B D F A Possiamo avere accordi semplici, formati da tre note (la prima, la terza e la quinta) ed accordi più complessi (la prima, la terza, la quinta e la settima). Per adesso fermiamoci agli accordi di 4 note. Il secondo passo ci aiuterà a capire il modo maggiore o minore dell'accordo. Se l'intervallo (=distanza) tra la prima nota e la terza è di due toni l'accordo sarà maggiore. Se tale intervallo è di un tono e mezzo l'accordo risulterà minore. Per trovare il "modo" dell'accordo è molto utile rappresentare la scala su una linea. C-D-EF-G-A-BC Dove ho messo il trattino significa che c'è una nota alterata nel mezzo, per cui l'intervallo tra tali note è di un tono (T), dove non c'è trattino l'intervallo è di un SemiTono (ST) Possiamo scrivere la scala di sopra scrivendoci gli intervalli tra una nota el'altra T T ST T T T ST C-D-EF-G-A-BC R 3m 3 1) C E 2) D F 3) E G 4) F A 5) G B 6) A C 7) B D Con il colore verde abbiamo rappresentato la Terza minore mentre con quello Blu la terza maggiore. Il terzo passo consiste nel calcolare la distanza tra tonica e quinta, possiamo notare che per le prime 6 scale tale distanza è sempre di tre toni e mezzo, per cui si avrà una quinta "giusta", l'ultima scala (modo locrio) avrà l'intervallo di quinta più corto di tre toni anzichè 3 e mezzo. Indicheremo con la lettera R, la tonica (R sta per Root, la nota "radice"); con "5" la quinta giusta (distante tre toni e mezzo dalla tonica); con "5b" la quinta bemolle distante tre toni (tritono) R 5b 5 1) C E G 2) D F A 3) E G B 4) F A C 5) G B D 6) A C E 7) B D F Il quarto passo consiste nell'individuare che distanza c'è tra la settima e l'ottava (la tonica successiva sul registro più alto). 4a) Se tale distanza è di un semitono avremo una settima maggiore (l'accordo indicato con "maj7" oppure col simboletto greco "delta", oppure, sugli spartiti più scrausi tipo canto anch'io col simbolo "7+"). 4b) Se la distanza tra la settima e la tonica è di un tono intero avremo un accordo di settima, indicato col semplice "7" (Gli accordi più usati sul blues, per intenderci). TETRADI (aggiungo la settima) Rappresentiamo il tutto su uno schema. Per essere più chiari il B dista un ST da C per cui avrò una Maj7 sul primo accordo, mentre sul secondo accordo avrò una settima dato che il C dista un tono dal D e cosi via. R 7 Maj7 1) C E G B 2) D F A C 3) E G B D 4) F A C E 5) G B D F 6) A C E G 7) B D F A Con l'arancione ho indicato la settima, col violetto la maj7 Spero di essere stato chiaro, appunto (l'ho scritto col giallo) Ho scritto velocemente per cui se ci sono errori li correggeremo insieme Cita
Guest NESSUNO Inviato Novembre 7, 2011 Segnala Inviato Novembre 7, 2011 Ciao compare ottima spiegazione, più o meno nel prossimo Argomento andrò a trattare proprio l'entità dei gradi, l'unico handicap è che vorrei disegnare alcune posizioni di accordi e diteggiature ma proprio non ci riesco. Cita
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.