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Sendo

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Risposte pubblicati da Sendo


  1. 2 ore fa, paolo.axe dice:

    Beh diciamo che può essere una cosa comune da queste (Milano) parti... Le prime volte che sono entrato da GBL accoglienza anche peggiore, poi molto diverso, soprattutto dopo aver comprato un paio di chitarre... Stesso dicasi per Ginomusica. Non è facile essere sempre soridenti, disponibili e accoglienti, sarebbe cosa positiva visto che si è deciso di avere un lavoro di questo tipo (vale per qualsiasi negozio al pubblico secondo me), ma visto che ci entrano centinaia di persone ogni giorno è anche comprensibile non riuscire ad esserlo sempre!!

    Oppure trasferisciti da qualche altra parte, tipo a Napoli, Centrochitarre li batte tutti a mani basse!!! E in più hai il mare, vuoi mettere?! E la pizza, e il caffè, e il babè, le sfogliatelle, ecc.. 😁

     


    Sono cinque anni che vivo a Milano ed in linea di massima ho sempre incontrato commercianti e persone simpatiche, secondo me bisognerebbe un po' piantarla con questa generalizzazione del Milanese antipatico 🙂

    Da Ginomusica sono stato quattro o cinque volte in due occasioni ho comprato delle cose, in nessuna di queste occasioni mi sono sembrati particolarmente simpatici o gentili tanto da invogliarmi a tornare ancora nel loro negozio 🙂

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  2. 2 ore fa, il postino dice:

    Se dovessi aver bisogno di un'alternativa io uso queste da anni per gli stessi usi e mi trovo bene: AUDIO TECHNICA ATHM50X

    Io le ho però mi sembrano molto accentuate sulle alte frequenze, sinceramente le trovo un po' vetrose 🙂
    Le DT770 sono un buon compromesso, non conosco l'impedenza adatta al tuo impianto hi-fi ma dovendo andare alla cieca ti suggerirei di prendere quelle da 80ohm, se non hai bisogno di microfonare quello che fai potresti optare anche per delle cuffie semiaperte che sono sicuramente più confortevoli tipo le DT880 o le DT990 , questi ultimi due modelli non le ho provate ma se tanto mi da tanto direi che potresti andare tranquillamente su una di queste due.
    Non ti consiglio le Ollo o affini perché non le ho mai provate quindi dovrei basarmi solo sulle recensioni e sinceramente non mi piace molto come opzione


  3. Vero, ma anche la libertà di interpretazione dell’accordo non prescinde dalla conoscenza dell’armonia 🙂

    Suonare la qualunque non è suonare modale è suonare a caso, esaltare determinate dissonanze o consonanze sapendo come si colloca quel determinato intervallo all’interno dell’accordo è un altro discorso. A mio parare la conoscenza deve essere sia teorica, sia sonora, devo sapere cosa sto per suonare e come suonerà 🙂

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  4. Non credo ci sia una risposta semplice alla tua domanda, sto cercando di pensare ad un esempio valido ma in soldoni al crescere delle estensioni presenti nell'accordo su cui stai suonando le possibilità di suonarci sopra diminuiscono sensibilmente 🙂

    Immagina di dover improvvisare su un pedale fisso di A (Maggiore), potrai interpretarlo come:

    • Primo grado di A maggiore --> puoi suonare la scala maggiore
    • Quarto grado di E maggiore --> puoi suonarci sopra la "scala" lidia evidenziando la sua note caratteristica, ovverosia la quarta aumentata,  terza maggiore e la settima maggiore
    • Quinto grado di F maggiore  --> puoi suonarci sopra la "scala" misolidia evidenziando le sue note caratteristiche, terza maggiore, settima minore

    Cosa succede però se invece di un semplice A Maj suono uno di questi accordi?

    • A Maj 9
    • A6
    • A Maj 7
    • A 6/9
    • A7
    • A 13 (sotto inteso senza l'11esima)
    • A Maj7 (#11)

    Succederà che le mie possibilità si restringeranno perché il misolidio contiene la settima minore, quindi non va bene con gli accordi in cui è presente una settima maggiore, il lidio è l'unico che contempla accordi con #11, ionio e lidio sono gli unici ad avere la settima maggiore e così via 🙂

     

    Morale della storia non si può pensare solo in senso strettamente melodico ma è necessario tener conto dell'armonia del brano e degli accordi che ci troviamo davanti

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  5. La vedo molto lunga, secondo me ci vorranno almeno un paio di anni prima che riesca a cavare un ragno dal buco.
    Nello studio dei modi mi stanno aiutando molto alcuni punti fermi, te li elenco di seguito:

    • Non utilizzare l'approccio derivativo, ossia evitare di pensare ai modi come una semplice scala che parte da un grado diverso della scala maggiore diatonica (o modo ionio)
    • Non pensare ai modi come semplici scale, quindi in maniera prettamente melodica, ma valutarli sotto l'intero aspetto armonico. Detta in parole semplici per approcciare ad un modo bisogna pensare alla struttura della scala (in forma di intervalli), agli accordi caratteristici e ai loro relativi voicing

     

    Tirando le somme, almeno per ora secondo me non c'è un modo semplice per spiegare i modi

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