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  1. 7 points
    La mia pedalbaord ibrida. Non ci crederete, ma "è come avere un ampli in pedaliera!"
  2. 5 points
    Mi hanno prestato questo gioiellino ormai fuori produzione da più di un decennio e che ha raggiunto delle quotazioni ragguardevoli sul mercato dell’usato: provandolo ho capito il perché. In sostanza si tratta di un vibrato 100% analogico (basato su dei Panasonic MN3007 originali) coi classici controlli di speed e depth più un paio di mini switch denominati “Jazz” (scurisce il suono levando alte) e “High” (aumenta la profondità della modulazione). A questi si aggiungono due controlli ulteriori: un pot che regola il volume di uscita e, dulcis in fundo, un controllo denominato giustamente “Chorus” che altro non è che un mix/blend che regola la percentuale di suono dry passando da 100% wet (chorus a zero) a 50%wet/50%dry (chorus al massimo). Già, perché il cosiddetto chorus si fa esattamente così: miscelando il 50% di suono diretto con un restante 50% in cui il pitch della nota viene modulato in modo ciclico su e giù. La figata vera del pedale secondo me sta proprio nell’avere un controllo CONTINUO al posto del classico switch chorus/vibrato, sono proprio i suoni “inbetween” il punto di forza. Ovviamente non potevo esimermi da una bella video dimostrazione chilometrica. Metto anche un paio di fotine: non essendo mio il seriale l’ho oscurato.
  3. 3 points
    da quel poco che so e ho letto, 335 in twin reverb a palla, coi bassi al max. nessun distorsore. cry baby classico, dunlop. in registrazione il RMC pagina stupenda su reverb https://reverb.com/news/making-portishead-dummy-production-experiments-trip-hop-classic
  4. 3 points
    Anche se sono circa 12 anni che non "suono" più, avere chitarre tra i piedi mi è sempre piaciuto. E così ho continuato ad accumularne 😄 Alcune comprate quando stavo a Londra (con affari davvero straottimi), altre al mio ritorno in Italia. Ecco qua la lista attuale....piano piano caricherò anche le foto! Mi son concentrato nel trovare sopratutto pezzi made in USA and Japan. Ho una predilezione per le annate fine 80 inizio 90 Jackson e Charvel, sono meravigliose. In tutta la lista è degna di nota la ESP Eclipse, essendo l'unica chitarra che è rimasta con me e non ho venduto prima di partire per Londra. Con quella Eclipse feci tutti miei concerti e tour in giro per l'europa e sicuramente rimarrà con me per sempre. Gibson Les Paul Custom Silverburst '79 Gibson Les Paul Custom Wine red '85 Gibson Explorer '90 Prs CU 24 Artist Jackson SL1 trans blue Jackson SL2 trans green Jackson RR Kevin Bond Jap Jackson Soloist Pro Jap Jackson Fusion Pro Jap Jackson RR Professional STD Jap Jackson KV Professional STD Jap Charvel 550Xl Jap Charvel 650XL Jap Charvel 650XL riverniciata Jap Charvel 750XL riverniciata Jap Esp Eclipse Jap Esp M II maple fretboard Jap Edwards LPC Jap LTD SC-608 Carvin 727 Agile 8 string FGN telecaster baritone Jap
  5. 3 points
  6. 2 points
    Evviva l'Italia liberata!!!
  7. 2 points
    Ciao ragazzi! Ne è passato di tempo....sembra circa 12 anni dall'ultimo mio post (il mio nick era "Giampaolo" e anche Chicken Destroy se non erro a quel tempo, ma non son riuscito a recuperarlo) ! Un pò di tutto è successo in questo periodo....ho smesso di suonare, venduto quasi tutto, trasferito a Londra e vissuto li per 8 anni, tornato in Italia e rilocato a Roma, nata mia figlia.... .....e ovviamente ho ricominciato a comprare chitarre per puro collezionismo dato che ormai non suono più in gruppi (a dire il vero se suono 30 minuti al mese è un miracolo). C'è qualcuno qui di Roma? Mi piacerebbe conoscere qualcuno del posto con la stessa passione chitarristica 🙂
  8. 2 points
    la cosa che mi ha sempre più affascinato, anche live, è la manipolazione dei nastri col registratore. di questa pratica erano maestri i this heat (sentire deceit, 1981) ❤️
  9. 2 points
    Bella PROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOF. Distorsione valvolare e coni imballati: volumi da pisciare sangue dagli orecchi e ciao. Me gusta.
  10. 2 points
    E' un suono abbastanza essenziale e ruvido, di sicuro il prof @nova ti sa dire meglio che tipologia di fuzz. Lo wah forse di derivazione Vox, ma è un suono processato nel mix quindi potrebbero aver smussato l'ignoranza del cryababy.
  11. 2 points
  12. 2 points
    un fuzzaccio ed un wah. fine.
  13. 2 points
    uffff ma che è tutta 'sta razionalità adesso?
  14. 2 points
    ma ancora a comprar sta merda? ma basta dai! 😄
  15. 2 points
    Il tuo amico ha figliato fuori controllo, i DAM si sono convertiti in pannoloni e mozzarelle blu. Agli altri non è andata meglio, perlomeno quelli che scrivono ancora pheeega, che io boh.
  16. 2 points
    ...quando poi ha cotto tutti i filini con il calore della valvola, ridiamo 😁
  17. 2 points
    Io sono abbastanza orgoglioso del mio sd1 mij very scrauso..
  18. 1 point
    E poi c'è chi si lamenta dei biglietti per lo spettacolo di Linus
  19. 1 point
    Ti ringrazio sinceramente per il contributo. Articolo veramente evocativo ma soprattutto utile. Non arriverò probabilmente a quel suono, ma mi sento ispirato per altri. Grazie davvero 👍
  20. 1 point
    Minchia la Kevin Bond !!!! minchia i Superjoint ritual !!
  21. 1 point
    Era la Applehorne, la signature di Eklund. Che però ora le chitarre se le fa col proprio marchio, roba di una decina di giorni circa
  22. 1 point
    Eh si la vidi pure io li! Io la presi invece su Reverb da un tizio di Milano.... Heeeeeyyyyy!!! Quanto tempo infatti....si parta davvero di una 15ina di anni fa almeno 😄 😄 Che finaccia che ha fatto quel negozio....
  23. 1 point
    Subito dopo l'HX Effects per entrare nel mixer
  24. 1 point
    Eh ma già shreddi come un dio
  25. 1 point
    Caparison Horus, volevo una di queste da qualche anno 🙂 https://ibb.co/kXm9K1P
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