xanthic

Premetto che sono un autodidatta convinto e che nella mia vita da chitarrista ho sfogliato un solo metodo (1), il classico Lizard-Unterberger versione Time Paradox Progressive Math Metalcore che si promette di insegnarti a fare i piri piri pur chiamando le note 1, 2 e 3 sulla corda grossa, che ho iniziato ad utilizzare come fermaporte dieci minuti dopo averlo tolto dal sacchetto. Ho iniziato a suonare contemporaneamente a moltissimi amici e conoscenti, tutte vittime della stessa ed epidemica follia del paesino di provincia dove se non ti registravi in uno sforzo autoerotico da sgabuzzino stuprando i Metallica con la Squier non eri nessuno. Molti di questi sono andati oltre, dall'enduro truccato alle droghe leggere, ma alcuni sono rimasti "chitarristi", virgolette obbligatorie. Me compreso. I superstiti hanno inevitabilmente iniziato i più svariati e bizzarri percorsi formativi: dal "maestro" che di giorno fa l'elettrauto e suona solo powerchord con indice e anulare (comunque un'esperienza necessaria e paragonabile al fare le faccende al maestro Miyagi), alla Lizard, al Conservatorio. Mentre il mondo musicale fuori dalla mia cameretta andava a trecento, io semplicemente cazzeggiavo. Non ho mai imparato un cazzo prima di trasferirmi per l'università. Ho avuto svariati gruppi, registrato obbrobri che a riascoltarli mi sento come un padre disperato che riesuma la salma del figlioletto morto alla nascita, ho fatto il giro di tutti i pub e bar del circondario con la chitarra in mano, ma non ho mai imparato un cazzo. Zero. Trasferirmi nella landa dove le C non si pronunciano ha sbloccato il livello di difficoltà successivo. Qui esistono le jam session, e il pubblico non è composto da compagni di scuola presentatisi grazie a trattative andreottiane e minacce fisiche, qui i gruppi si fanno e si sfanno anche sulla base della direzione musicale, e soprattutto si suona veramente. E se pisci fuori dal vasino, specie a livello di attitudine, sono stigmi e risate in faccia. Sacrosante, aggiungerei. Nel frattempo la prode armata di Paul Gilbert de noartri cadeva sotto i colpi della vita reale: magari una cazzuola ti fa arrivare a fine mese e una chitarra no, magari col nasino all'insù e l'accademica provincialità paesana che spurga da ogni poro si era già capito tutto della vita alla terza lezione di solfeggio (in caso di Conservatorio) o di piripiri (in caso di Lizard), magari non era proprio cosa. Vedete, questo delirio di chi si è appena alzato dalla poltrona col sapore metallico del sabato sera in bocca e il Borussia Dortmund come ultimo ricordo non è una storia di vincenti e di perdenti, non è una lezione di vita, non è proprio un cazzo. La conclusione a cui tutto questo mi ha fatto arrivare è che tutto quello che conta è fare esattamente, e alla lettera, quello che si vuole ed essere, nell'intimo, il chitarrista che si vuole essere. Non sarei stato felice e non sarei stato comunque un buon chitarrista autoimponendomi di fare la Lizard come scelta di vita per questioni di lunghezza del pene, non sarei stato felice a passare la mia adolescenza già tetra davanti al manuale di Schomberg e non sarei stato felice di risolvere i miei problemi con l'autorità in genere. Io sarò sempre il chitarrista che trova le sue soluzioni all'italiana, che charta gli accordi sull'autobus verso la sala prove, che si sforza a trovare i metodi più bizzarri e imbarazzanti per memorizzare cosa suonare su un determinato accordo spendendo più energie di quelle che spenderebbe imparando tutta l'armonia del mondo, che nonostante tutto suona fuori chiave il 50% del tempo e alla prima rimostranza fa spallucce e alza il naso "perché alla fine è Jazz, deal with it" ma in realtà muore un po' dentro. Ma mi divertirò sempre un sacco. Ora scusate per il wall of text che non risponde ad alcuna domanda e non arriva a conclusione alcuna, vado a cercare il bagno. Ma mentre scorrono i titoli di coda mi permetto di dirvi che fine hanno fatto gli sniffatappi bohèmien della Lizard e del solfeggio: sogni infranti e lavori scarsamente qualificati. Contrariamente ad un mondo che mi suggerisce continuamente che chi ci prova di più vince, mi sto convincendo sempre di più che provarci troppo è come non provarci proprio.

5 metri di cavo da chitarra a pedaliera e 5 metri di cavo da pedaliera ad ampli. Onestamente non mi faccio alcun problema: se il tone è nelle mani, lo è anche il degrado del segnale. (Oltre a quello ho un whammy IV orgogliosamente primo in catena: anche se lo circondassi di cerchi alchemici e viscere di gallina quei 29 decibel persi non li rivedrei né ora né mai).

Quoto. Mi ha cambiato un pu alla stratoide con annesso setup più rettifica dei tasti qualche anno fa, peraltro per corrispondenza, ed è andato tutto liscio come l'olio. Lo ricorderò sempre come la persona pignola ai limiti della sindrome anale che per l'output leggermente sballato del pick up (artigianale) che gli feci recapitare mi tenne al telefono per due ore di orologio. Se non ricordo male a carico suo. Consigliatissimo e per quanto ricordi simpaticissimo.

Un anno e mezzo fa circa ero lì lì per prendere quella o l'equivalente del tempo (peraltro mi pare di avere fatto uno dei miei soliti topic rantolo qui) e ciò che mi ha dissuaso erano i pick-up, che mi sono sembrati troppo anonimi e perfettini. Confermo la qualità eccelsa del ferro di per sé, comunque. Con Suhr a livello di stratoidi moderne se la possono giocare veramente in pochissimi (e proprio a quei livelli ci metto solo Tyler e Anderson, con le dovute differenze).

La mia chitarra da battaglia è, ormai da sei anni a questa parte, una cacosissima tele Blackout (marchiata Fender, ma made in korea) con SD pearly Gates al ponte e 59 al manico. Suona bene splittata, il 59 fa tutto, dal suono rotondo quasi da jazzbox ai soli riccardissimi tipo Steel Panther, il pearly Gates pur tendendo alla lametta regge tutto il Gain del mondo prediligendo comunque il crunchettone gonfio. Pagata 300 sacchi e un birra, usata di nona mano. Mai sentito il bisogno di idealizzare una frankenstein o di cambiare chitarra in situazioni da caos da piano bar con van de sfroos che entra in segue nei cannibal corpse.

Boh, io suono in una jam band che suona prevalentemente standard in chiave fusion cazzona e per quanto mi faccia un botto di seghe mentali su come procedere quando improvviso, che è il 75% del tempo al netto di tutto il resto, alla fine si risolve tutto nel tirare giù un paio di Tennent's, nella camicia aperta e nel trasporto irrazionale. Mi piace pensare che sia il modo giusto. Anche perché se mi mettessi a pensare e a calcolare finirei fuori chiave molto di più. E al momento sono fuori chiave per una nota su tre, calcolano gli scienziati Oral B.

In ordine sparso: - Una Fender Tom De Longe messicana che AMAVO (inspiegabilmente, peraltro, visto che era il massimo della tabbozzità chitarristica e aveva un pick-up al ponte che suonava come un decespugliatore dentro ad un megafono) che scambiai con una Epiphone Dot poi rivelatasi contraffatta su un forum concorrente. Il venditore fu gentilissimo e disponibilissimo e mi pagò un generoso forfait, ma aveva già venduto la chitarra. Ancora rosiko per avere beccato l'unica Dot contraffatta mai prodotta, ma vabbé. - La roulette della mezza dozzina di PS-3 che ho comprato e rivenduto nel tempo a causa delle oscillazioni di gradimento sul più noto forum d'oltreoceano, peraltro dando il culo alle corrispondenti oscillazioni in quotazione, che guardacaso aveva il vizio di scendere proprio nei momenti in cui decidevo di liberarmi del malefico pedale. Ne ho ancora due. - Un EHX LPB-qualcosa (il booster di linea da 25 euri nuovo) che comprai sullo stesso forum concorrente di prima per risolvere una controversia nata a causa di commenti riguardanti il prezzo fuori dal mondo del pedale stesso. Ovviamente, l'unica cosa che mi ha fatto guadagnare quell'azione da signore consumato è stato un costoso fermacarte, preso peraltro al succitato prezzo fuori dal mondo. - Il vintage tremolo della TC Electronic (praticamente il TRex riverniciato) che in un momento di assoluta disperazione chitarristica autoindotta ho venduto a 50 euri spedizione inclusa. Il più bel tremolo che io ricordi. - La più eclatante: numero 2 (due) 2x12 Mesa oversized rivendute in blocco a 400 euro in meno a distanza di un mese dall'acquisto per divergenze artistiche. Ora che mangio bastoncini findus ogni sera e mi vesto alla caritas darei un rene e un polmone per riaverne una. Scusate la prosa ma sono sbronzo come un'autoclave.

L'ho avuto tempo fa e mi piaceva tantissimo. Sostituito con un Red Repeat per questioni di spazio e di bypass, ma alla fine non c'entrava un cazzo e un po' me ne sono pentito (senza nulla togliere al Red Repeat che per 50 euri usato è un pedale della mea domina).

Penso che Landau abbia un tech qualificato non dico quanto Vertex o Bradshaw ma che comunque assembla e smembra cavi angolati nel sonno appeso per i piedi tipo Stallone. E comunque si tratta di una figura il cui lavoro è tenere il moccolo e assecondare la sindrome anale del chitarrista per cui lavora. Magari per me sarebbe impensabile perdere 3 ore a sfare e 3 ore a rifare e rifascettare il cablaggio, anche perché ho la manualità di Edward mani di forbice col poliovirus, ma quando puoi pagare qualcuno di qualificato chettefrega? Sul fatto che, sui generis, sbaviamo su un certo tipo di pedaliera che per noi chitarristi da baretto (non si offenda nessuno, ho usato il termine che uso io per abbordare agli appuntamenti al buio) sarebbe un dramma mantenere sono perfettamente d'accordo che si tratti solo una fissazione estetica. Siamo creature volubili che dopo aver visto il Rig Rundown di Eric Johnson vanno a fare le ricerche nelle anagrafiche del Bangladesh per prendere pile zinco carbone riempite dallo stesso bambino sotto pagato col tocco magico, il giorno dopo vediamo Buzz Osborne con 4 pedali Boss alimentati a sputo e vendiamo tutto per pagarci i prendisole oversized coi disegnini dello zodiaco. That's life.

In realtà è proprio quello a cui punterei io come organizzazione della pedaliera. Aggiungerei giusto un paio di loop TBP di quelli microscopici giusto per privarmi almeno una volta nella vita della paranoia di avere meno alti dei Meshuggah a causa del Whammy e del PS-3, ma è giusto una questione di coscienza dato che il mio pubblico è generalmente troppo sbronzo per distinguere un sassofono da una chitarra. Di preciso quel routing box cosa farebbe? Vedo S/R, Amp Left e Amp Right e un input (a cui penso corrisponda un output per tutto ciò che va davanti all'ampli) e per quanto sembrino etichette intuitive sono sicuro che facciano l'esatto opposto di quello che penso.

Sto a Pisa, ma nel caso decidessi di farla pulita e mandarlo a qualcuno che ne capisce ti faccio sapere e concordiamo sulla pecunia. Il pot è sigillato e ho l'impressione che sia attaccato ad un cavo a fettuccia che va direttamente sulla scheda. Che peraltro è SMD, quindi buona fortuna a metterci mano. Ho paura pure a muoverlo, fate un po' voi.

Io sono quello che ha sempre preferito i Rolling Stone, ai concerti sbadiglio, ho la montatura degli occhiali di finta bakelite tartarugata, mi piacciono le camicie a quadri e posto da starbucks col mio macbook. Quindi dico Whammy e Ring Modulator, tiè.

Aggiungo altri elementi: L'ho smontato e ho trovato uno switch microscopico alla base della pcb (praticamente sotto il tacco), che dovrebbe essere quello che "accende" il pedale non appena ci si poggia il piede sopra. Se lo accendo manualmente (premendolo con un cacciavite) non fa altro che scoreggiare. Sono riuscito a smanettare col controllo del Q e col trimpot interno fino a fargli fare una specie di "weu weu" nasale a volume bassissimo. Ho controllato il pot e gira bene, smanettare col bullone non porta a nulla. Sempre più convinto che il problema sia il potenziometro (o l'induttore? quali sono i sintomi di un induttore che va a donnacce?).

Ebbene, dopo il thread telenovela del Frequency Analyzer e del non molto anonimo tecnico italiano, ecco la mia ennesima disavventura in materia di pedali. Dopo un weekend di sbronze in trasferta, a casa di un amico (che peraltro non è un chitarrista) ho visto questo 95Q in condizioni cosmetiche perfette e ho quindi deciso di comprarlo a prezzo amico (un paio di birre e due cartine corte, aggiungo per completezza). Il problema è che dopo averlo provato c'è una magagna: il segnale passa, il boost del volume funziona (anche se suona come Leatherface che passa una smerigliatrice sul parquet appena cerato) ma il pot suona solo completamente chiuso alla fine della corsa. Le posizioni intermedie sono come in bypass, impedendomi di sentirmi Jimi Hendrix guardandomi allo specchio a petto nudo. Dopo anni senza wah l'apposita parte del cervello mi si è atrofizzata, tant'è che sono passato al lato oscuro e uso un Bassballs dal vivo o un LFO dentro ad un filtro se ho guitar rig sotto mano, e non ho la minima idea di cosa possa essere. Magari potrei procurarmi un potenziometro nuovo e cercare di montarlo tramite sacrifici ovini e ore passate su youtube, ma prima di imbarcarmi in tale impresa vorrei sapere cosa ne pensate. Che so, magari c'è stato un altro Charlie Brown nella storia del forum che dopo due giorni di blackout torna a casa con un wah con disfunzioni erettili e ha già la soluzione sotto mano. Grazie in anticipo, bellissimi :)

Prendi il 4 e vai tranquillo. Ciuccia segnale (anche se io lo tengo in catena e sopravvivo), ma suona da Whammy e fa quello che deve fare. Non ho mai provato le altre versioni, ma da quello che si sente in giro non vale la pena andare a cercare roba esotica. Se vuoi un Whammy nel 4 trovi un Whammy. Molta gente delusa dalla quarta versione semplicemente voleva altro.

Troppo materiale, andiamo con ordine. Segno i nomi, vado sul tubo e torno.

Come da titolo, mi è tornata la voglia di fuzz. Possiedo già un Big Muff Pi modificato col controllo dei medi e vorrei qualcosa di complementare, di più spigoloso e che esca di più dal mix. Tra i fuzz che ho posseduto ricordo con piacere il Fuzz Factory in alcuni setting (non so se avete presente la leggendaria tabella dei setting, mi pare che quello che mi piacesse di più si chiamasse Metal Fuzz o qualcosa del genere) ma non voglio tutte quelle manopoline. Insomma: suono grosso, influenza stoner moderno, riffoni, barbe che girano, uomini a petto nudo che giocano allo schiaffo del soldato, smoke machine in locali sordidi, muro di suono che ogni volta che tocco la tastiera il Venezuela trema e predisposizione a farsi boostare da od e booster zozzi. Non ho particolari esigenze da monocolo e mignolo alzato, anzi, sono naturalmente attratto dalla roba proletaria, ma se escono nomi buticche poco male che me li faccio masterizzare. Scusate la prosa fumosa, ma quando sento silicio e germanio mi torna in mente il liceo e oltre ai nomi famosi non ho sentito né provato granché. Grazie in anticipo

La stessa da un bel po': Whammy -> Whitewave (TS stile Landgraff + SHO costruito dall'omonimo utente) -> PS3 -> PS2 -> Red Repeat Tutto in input. Se serve butto l'EQ nel loop dell'ampli (che suonando in sala prove a pagamento è sempre diverso, generalmente Single Recto o Rockreverb).

Io ho il IV e lo adoro, pure con tutti i suoi limiti. Premetto che non mi faccio problemi per le perdite di segnale (suonando con altra gente non se ne accorge nessuno, e poi generalmente ho un eq sempre acceso nel loop), secondo me è un pedale che ha carattere. Tracka una merda, ma avendo in pedaliera un Boss PS-3 e un PS-2 a confronto sembra un Eclipse. Personalmente i pedali che trackano una merda mi piacciono un casino (dopotutto i soli di Morello nei RATM spesso sfruttavano ingolfamenti e follie del primo Whammy), quindi potrei essere poco attendibile, però secondo me è un pedale da avere per forza almeno una volta nella vita. Poi puoi anche utilizzarlo come harmonizer, chorus e altre cagatine eh, che male non fa.

Mi scuso con l'OP, ma mi prendo la libertà di fare una domanda qui perché è abbastanza inerente all'argomento e non mi sembra valesse la pena aprire un altro topic. Mi è venuto un attacco di GAS da delay e a questo punto vorrei pensionare la mia storica combo PS-3, PS-2 e Red Repeat per prendere qualcosa che possa farmi avere gli stessi suoni che tiro fuori con i tre suddetti (shimmer, delay digitalissimo che glitcha fino al punto da dare un effetto detuner (PS-2 col trimpot a razzomissile), delay old style scuro e zozzo e qualcosa sulla falsa riga di un harmonizer) ma che avesse qualche possibilità in più tipo preset e tap tempo. Il Timefactor va bene per tutto ciò o dovrei orientarmi su qualcos'altro (tipo l'UD Stomp?)

Sono confuso.

E' il genere di cosa che mi fa ingrifare, peccato che sono a troppe ore di treno.

Personalmente io mi sento un feticista. Ho passato un' ottima fetta della mia vita a leggere di transistor, valvole e cavi telati su un gran numero di forum. Lo faccio ancora e ne traggo piacere, nonostante ultimamente suoni meno di quanto dovrei. Ma alla fine mi piace così, non mi sento di fare calcoli perché di questo passo, in potenza, se avessi investito tutto il mio tempo in altro avrei potuto fare qualunque cosa della mia vita: dal produttore gangsta con la collezione di lambo e il sacchetto di coca nascosto sotto il centro tavola fino all'astronauta o al pornoattore con l'attrezzo anchilosato. Sono un feticista e mi piace un casino, anche se sarebbe meglio parlare di voyeurismo da PCB.

Secondo me è un pedale volume.

Su Harmony Central (ed era una voce di provenienza TGP) ci sono stati thread di lunghezza mastodontica sull'argomento. Per quanto riguarda l'overdrive, si diceva che fosse il kit della BYOC con qualche componente swappato. Qualcuno aveva anche postato delle foto ma non riesco a trovare nulla.