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Inviato

non so come si possa misurare la qualità della corrente...nel senso che così riportato non è molto logico.

basti pensare che il primario del trasformatore di alimentazione ha un cavo di sezione molto ma molto più piccolo rispetto ad un qualsivoglia cavaccio da pc. paradossalmente un cavaccio a capacità parassita molto alta in una alimentazione è migliore di uno buono e con capacità bassa, poichè il primo taglia direttamente (anche se poco o in parte) verso il neutro e/o verso la terra gli spike presenti nella rete.

la questione dela sezione, ancora, trova rilevanza solo nel fatto che ha una minor caduta V = R x I, quindi porta la 230 dalla spina alla presa ampli ''meglio'' rispetto ad uno a sezione inferiore, cosa per altro assolutamente irrilevante dato che la lunghezza di questi cavi è ridicola e che le differenze sono dovute al 99.99% al fornitore di energia elettrica.

se si cerca una sorgente migliore e più pulita ci vogliono delle prese filtrate o dei cavi che hanno un filtro al loro interno, ciò elimina i vari picchi parassiti ma se hai meno tensione di certo non la genera, al massimo se è presente un varistore (resistenza variabile in funzione della differenza di potenziale ai propri capi) può abbattere picchi superiori.. ma anche qui bisognerebbe vedere poi all'atto pratico come si comportano in regime dinamico e soprattutto vedere se nel loro funzionamento non causino a loro volta qualche sorta di disturbo.

Giustamente la qualità della corrente è visibile solo con un'oscilloscopio.Però,capendo che di questo argomento ne sai più i me,ti faccio un esempio che deve essere interpretato: di per sè non dice nulla: in un diagramma ipotetico metti in coordinate la tensione ed in ascisse la resistenza. Questa resistenza sia la sommatoria di tutto: carico,cavi,saldature,quello che vuoi: ovvio che la retta risultante della corrente sarà differente proporzionalmente alla R. Se poi ci mettiamo anche la capacità dovuta a due cavi che corrono paralleli fra loro,la corrente si sfasa ulteriormente. Non credo di essermi spiegato bene,ma credo che tu abbia ben capito il concetto base. Grazie per l'intervento molto interessante!!

Inviato

@ Silvestro :

attenzione, l'alimentatore costa molto se ha le uscite ISOLATE, perchè si tratta di alimentatore multiplo= 6/8 alimentatori.

beh ma infatti con 130 euro circa ti puoi prendere (come ho fatto io del resto) un alimentatore con 5 uscite isolate da 9 a 18 v ecce cc come il T-rex chameleon, così ci metti tranquillamente delay e robe pulsanti su linee dedicate senza che facciano baccano. Questi infatti li considero aspetti tecnici oggettivi, cioè che mi danno un servizio reale, specifico e tangibile.

Dato che poi a furia di parlare finisce che devi spendere il doppio per prender,e cazzonesò, un vuduuLAb o pinco pallo perchè i pedali suonano meglio, li io mi fermo perchè si va oltre l'autoconvincimento, secondo me è paranoia allo stato puro

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Inviato

considerando l'entità puramente induttiva del primario del trasformatore di alimentazione escludo categoricamente che qualche decina di pF (capacità parassita del cavaccio) possa in qualche modo contrastare lo sfasamento dovuto al carico. di certo non rifasa la corrente.

un carico indittivo di per se sfasa già la corrente di 90° rispetto alla tensione, una C parassita molto bassa la farà sostare di e no di qualche decimo di grado.

la corrente non è visualizzabile con l'oscilloscopio, si visualizza solo la tensione.

inoltre dato che il trasformatore non è ideale, la sua impedenza è data da una componente resistiva più una induttiva ed una minuscola capacitiva

dato C, che abbiamo detto trascurabile, rimangono solo R ed L.

in continua il valore del primario è parecchio più grande rispetto alla resistenza data dal cavaccio, diciamo che proprio ad essere megeri un cavo avrà una resistenza di serie di 0.2ohm, dato che sono due (fase+neutro) avremo 0.4 ohm in serie ad un primario che sarà nell'ordine dei 10 30 ohm (ovviamente dipende dalla sezione dell'avvolgimento, e quindi calcolato in base ai VA volt-ampere richiesti dal secondario),

ma siccome non siamo in continua, la resistenza del primario sarà ancora maggiore in proporzione rispetto al secondario poichè I=R+wL=R+2*3.14*50*L

w=2Pf

fondamentalmente è come preoccuparsi di non far pestare una noce ad un elefante. :smile:

ciò detto è assolutamente possibile che vi siano variazioni tra un cavo e l'altro (parliamo sempre di cordoni d'alimentazione), e che le stesse possano addirittura essere percepite ad orecchio e non solo misurate, ma si sentono praticamente solo su impianti con un'estensione in frequenza ampia e con diffusori ad alta sensibilità,

queste due concetti esulano quasi completamente dal mondo chitarristico.

ci sono alcuni tipi di cavi che potete tranquillamente fare da voi spendendo un cavolo ed avendo ottime rese, ma sicuramente può valere la pena farle per cavi cassa ma non per le alimentazioni (nel contesto chitarristico).

leggetevi questa parte di documento:

Cavi

Cioè come causare cambiamenti talvolta enormi al suono dell'impianto senza cambiare apparecchi !

Vanno molto di moda quelli pitonati grossi ormai svariati cm e magari derivati furbescamente (eh......il belpaese) dai cavi elettrici industriali ma sapientemente pubblicizzati ed esotericamente "vestiti" con connettori e guaine che donano ad alcuni un aspetto "interessante".

Il cavo DEVE (secondo opportuna "falsità comoda") essere grosso e appariscente altrimenti........ non si vende!

Del resto provate a pensare con quale convinzione vi mettereste a provare un cavo dall'aspetto dimesso, di piccolo diametro e senza quelle belle guaine e quei dorati e massicci connettori che donano ai cavi le attrattive di cui sappiamo. A priori lo mettereste da parte valutandolo inferiore senza neppure ascoltarlo ma anzi additando ad esso chissà quali nefandezze soniche! Del resto tutti (riviste, costruttori e rivenditori) hanno interesse a vendervi come migliorativi gli "eso" cavi creando quindi un mercato che altrimenti non esisterebbe.

Vediamo ora di affrontare le motivazioni che determinano il suono dei cavi partendo dalla condizione di base che non vi siano differenze evidentemente misurabili con una semplice misura di risposta in frequenza in banda audio su carico reale !

Bene, conosciamo il principio che sta alla base dell'elettromagnetismo e a cui dobbiamo il funzionamento degli altoparlanti : un conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico è soggetto ad una forza di movimento.

Non si pensa invece al fatto che guarda caso in un campo magnetico (certo di minor intensità di quello localizzato in un traferro di un altoparlante......) ci siamo sempre immersi continuamente visto che è .......quello terrestre!

Il cavo si muove quindi, ogni polo è soggetto a microspostamenti proporzionali alla corrente circolante ed essendo il verso di tali spostamenti opposto per i due poli (negativo e positivo) avremo una microvariazione della distanza tra i due conduttori , essendo ad ogni movimento corrispondente una generazione di corrente che tende ad opporsi alla causa che l'ha generata possiamo affermare che avremo una compressione dell'ampiezza dell'onda in transito .

Per evitare caratteristiche proprie del cavo occorre quindi che i due poli siano ben fermi tra loro ed è quindi deleteria sia una guaina siliconica sia (peggio ancora) l'esoterica interposizione di materiali (ho visto utilizzare anche fili di lana!) che rendono totalmente liberi di vibrare i due conduttori tra loro.

Avere una guaina in materiale non cedevole aiuta ma non basta, occorre considerare anche che il cavo funge con la sua capacità e induttanza parassita da filtro naturale per le alte frequenze e qui non voglio entrare nel merito in quanto attinente al problema CCI, ma mi limito a dire che un filtraggio in alta frequenza causato da un'elevata capacità parassita è il benvenuto (senza esagerare in quanto sul cavo di potenza una elevata capacità parassita rischia di mandare in oscillazione il finale) mentre sarebbe opportuno mantenere bassa l'induttanza parassita.

E' deprimente tuttavia accorgersi che una semplice rete di Zobel viene venduta e profumatamente pagata come "miracoloso" scatolotto in certi cavi esoterici .........

Per avere una capacità parassita elevata è sufficiente avvicinare i due poli , quindi per quanto riguarda il cavo di segnale costruire un cavo schermato di ridotto diametro complessivo e nel cavo di potenza ridurre la distanza tra i due poli (risulterà pure esso più piccolo).

Per quanto riguarda i soli cavi di potenza occorre sottolineare anche l'aspetto deleterio del fattore induttanza parassita , non trascurabile in questo caso essendo il carico costituito dal diffusore acustico normalmente di impedenza molto bassa (2-8 ohm) e tale induttanza potrebbe essere facile causa di risposta in frequenza calante sulle alte (tanto più quanto è bassa l'impedenza del carico a queste frequenze). Per tale motivo oltre alla vicinanza dei due conduttori entra in gioco la sezione stessa del conduttore, ed essendo l'induttanza proporzionale alla distanza tra i centri dei due conduttori avremo un induttanza tanto minore quanto più è piccola la sezione del conduttore.

Ovviamente occorre trovare un giusto compromesso tra l'esigenza di ridurre l'induttanza parassita e quella di non aumentare troppo la componente resistiva del cavo.

Per quanto riguarda il cavo di potenza occorre quindi trovare un cavo con i due conduttori il più possibile vicini tra loro, con guaina rigida (non siliconica) e con rame in fili sottilissimi avvolto a trefolo (ed è esattamente come è fatto il cavo diffusori Grundig dell'epoca).

Per i cavi di interconnessione è importante la schermatura ma ancor più importante è la guaina rigida e il ridotto diametro (con conseguente maggiore capacità parassita).

Analogamente al cavo di segnale sui cavi di rete 220Volt ci si trova di fronte ad una delle verità più scomode e difficili da digerire : il miglior cavo di rete 220 Volt che potete trovare è quello senza filo di terra usualmente in dotazione ai lettori cd/dvd consumer! Impossibile (vi starete dicendo soprattutto se avete speso migliaia di euro in cavi....) ma vi assicuro che ho avuto modo di verificarlo con certezza in più occasioni ed è di gran lunga il cavo che permette la resa armonica più libera. Tali cavi di rete sono disponibili anche come componenti separati e sono terminati con spine plastificate che lato presa a muro non vanno toccate (la plastificazione della spina alla guaina del cavo è un grosso vantaggio) mentre lato apparecchio si trovano solo con spina a 8 per cui in caso abbiate prese VDE sui vs. apparecchi occorre montare semplicemente tale spina lato utilizzatore.

Chiudo quindi il discorso con un consiglio che potrebbe aprirvi a nuovi orizzonti mettendovi di fronte ad un risultato decisamente migliorativo e soprattutto mettervi nella condizione di aprire gli occhi su certe "falsità comode" divulgate da tutti coloro che hanno interesse a farlo: scollegate TUTTI i cavi eso che avete in casa sul vs. sistema e, possibilmente dopo aver rimosso anche i coperchi dalle elettroniche, sostituiteli con i seguenti:

Cavo di potenza: HAMA trasparente da 0,75mm se avete cavi di lunghezza non superiore a 3mt, sopra a tale lunghezza è maggiormente consigliabile la versione HAMA da 2,5mm siglato "30728"

Cavo di segnale: GBC mod.CA-201 , cod.14.1505.00 (1,5mt) versione in blister (e non in sacchetto che proviene da altro fornitore e ha altre caratteristiche), è inoltre importante non sostituire gli originali connettori plastificati.

Per altre lunghezze: cod.14.1505.05 (3mt), cod.14.1505.15 (5mt).

Se non riuscite a trovarlo cercatene uno simile che abbia la caratteristica di avere una guaina al tatto rigida e cioè non siliconica.

Cavo di rete: cavo bipolare con spina a 8 normalmente disponibile in qualunque negozio di componenti elettronici, va preferito un tipo con spine in plastica il meno flessibili possibile.

Con due spiccioli e un po' di lavoro vedrete che poi mi ringrazierete :-)

Su apparati CCI tali cavi non vanno assolutamente sostituiti con cavi esoterici pena immediato ed enorme peggioramento. Attenzione a non commettere l'errore di pensare che qualunque cavo economico possa andar bene: vi sono enormi differenze !

qui il link per intero

http://motxam.interfree.it/verscomode.html

Inviato

beh ma infatti con 130 euro circa ti puoi prendere (come ho fatto io del resto) un alimentatore con 5 uscite isolate da 9 a 18 v ecce cc come il T-rex chameleon, così ci metti tranquillamente delay e robe pulsanti su linee dedicate senza che facciano baccano. Questi infatti li considero aspetti tecnici oggettivi, cioè che mi danno un servizio reale, specifico e tangibile.

Dato che poi a furia di parlare finisce che devi spendere il doppio per prender,e cazzonesò, un vuduuLAb o pinco pallo perchè i pedali suonano meglio, li io mi fermo perchè si va oltre l'autoconvincimento, secondo me è paranoia allo stato puro

sono d'accordo
Inviato

considerando l'entità puramente induttiva del primario del trasformatore di alimentazione escludo categoricamente che qualche decina di pF (capacità parassita del cavaccio) possa in qualche modo contrastare lo sfasamento dovuto al carico. di certo non rifasa la corrente.

un carico indittivo di per se sfasa già la corrente di 90° rispetto alla tensione, una C parassita molto bassa la farà sostare di e no di qualche decimo di grado.

la corrente non è visualizzabile con l'oscilloscopio, si visualizza solo la tensione.

inoltre dato che il trasformatore non è ideale, la sua impedenza è data da una componente resistiva più una induttiva ed una minuscola capacitiva

dato C, che abbiamo detto trascurabile, rimangono solo R ed L.

in continua il valore del primario è parecchio più grande rispetto alla resistenza data dal cavaccio, diciamo che proprio ad essere megeri un cavo avrà una resistenza di serie di 0.2ohm, dato che sono due (fase+neutro) avremo 0.4 ohm in serie ad un primario che sarà nell'ordine dei 10 30 ohm (ovviamente dipende dalla sezione dell'avvolgimento, e quindi calcolato in base ai VA volt-ampere richiesti dal secondario),

ma siccome non siamo in continua, la resistenza del primario sarà ancora maggiore in proporzione rispetto al secondario poichè I=R+wL=R+2*3.14*50*L

w=2Pf

fondamentalmente è come preoccuparsi di non far pestare una noce ad un elefante. :smile:

ciò detto è assolutamente possibile che vi siano variazioni tra un cavo e l'altro (parliamo sempre di cordoni d'alimentazione), e che le stesse possano addirittura essere percepite ad orecchio e non solo misurate, ma si sentono praticamente solo su impianti con un'estensione in frequenza ampia e con diffusori ad alta sensibilità,

queste due concetti esulano quasi completamente dal mondo chitarristico.

ci sono alcuni tipi di cavi che potete tranquillamente fare da voi spendendo un cavolo ed avendo ottime rese, ma sicuramente può valere la pena farle per cavi cassa ma non per le alimentazioni (nel contesto chitarristico).

leggetevi questa parte di documento:

Cavi

Cioè come causare cambiamenti talvolta enormi al suono dell'impianto senza cambiare apparecchi !

Vanno molto di moda quelli pitonati grossi ormai svariati cm e magari derivati furbescamente (eh......il belpaese) dai cavi elettrici industriali ma sapientemente pubblicizzati ed esotericamente "vestiti" con connettori e guaine che donano ad alcuni un aspetto "interessante".

Il cavo DEVE (secondo opportuna "falsità comoda") essere grosso e appariscente altrimenti........ non si vende!

Del resto provate a pensare con quale convinzione vi mettereste a provare un cavo dall'aspetto dimesso, di piccolo diametro e senza quelle belle guaine e quei dorati e massicci connettori che donano ai cavi le attrattive di cui sappiamo. A priori lo mettereste da parte valutandolo inferiore senza neppure ascoltarlo ma anzi additando ad esso chissà quali nefandezze soniche! Del resto tutti (riviste, costruttori e rivenditori) hanno interesse a vendervi come migliorativi gli "eso" cavi creando quindi un mercato che altrimenti non esisterebbe.

Vediamo ora di affrontare le motivazioni che determinano il suono dei cavi partendo dalla condizione di base che non vi siano differenze evidentemente misurabili con una semplice misura di risposta in frequenza in banda audio su carico reale !

Bene, conosciamo il principio che sta alla base dell'elettromagnetismo e a cui dobbiamo il funzionamento degli altoparlanti : un conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico è soggetto ad una forza di movimento.

Non si pensa invece al fatto che guarda caso in un campo magnetico (certo di minor intensità di quello localizzato in un traferro di un altoparlante......) ci siamo sempre immersi continuamente visto che è .......quello terrestre!

Il cavo si muove quindi, ogni polo è soggetto a microspostamenti proporzionali alla corrente circolante ed essendo il verso di tali spostamenti opposto per i due poli (negativo e positivo) avremo una microvariazione della distanza tra i due conduttori , essendo ad ogni movimento corrispondente una generazione di corrente che tende ad opporsi alla causa che l'ha generata possiamo affermare che avremo una compressione dell'ampiezza dell'onda in transito .

Per evitare caratteristiche proprie del cavo occorre quindi che i due poli siano ben fermi tra loro ed è quindi deleteria sia una guaina siliconica sia (peggio ancora) l'esoterica interposizione di materiali (ho visto utilizzare anche fili di lana!) che rendono totalmente liberi di vibrare i due conduttori tra loro.

Avere una guaina in materiale non cedevole aiuta ma non basta, occorre considerare anche che il cavo funge con la sua capacità e induttanza parassita da filtro naturale per le alte frequenze e qui non voglio entrare nel merito in quanto attinente al problema CCI, ma mi limito a dire che un filtraggio in alta frequenza causato da un'elevata capacità parassita è il benvenuto (senza esagerare in quanto sul cavo di potenza una elevata capacità parassita rischia di mandare in oscillazione il finale) mentre sarebbe opportuno mantenere bassa l'induttanza parassita.

E' deprimente tuttavia accorgersi che una semplice rete di Zobel viene venduta e profumatamente pagata come "miracoloso" scatolotto in certi cavi esoterici .........

Per avere una capacità parassita elevata è sufficiente avvicinare i due poli , quindi per quanto riguarda il cavo di segnale costruire un cavo schermato di ridotto diametro complessivo e nel cavo di potenza ridurre la distanza tra i due poli (risulterà pure esso più piccolo).

Per quanto riguarda i soli cavi di potenza occorre sottolineare anche l'aspetto deleterio del fattore induttanza parassita , non trascurabile in questo caso essendo il carico costituito dal diffusore acustico normalmente di impedenza molto bassa (2-8 ohm) e tale induttanza potrebbe essere facile causa di risposta in frequenza calante sulle alte (tanto più quanto è bassa l'impedenza del carico a queste frequenze). Per tale motivo oltre alla vicinanza dei due conduttori entra in gioco la sezione stessa del conduttore, ed essendo l'induttanza proporzionale alla distanza tra i centri dei due conduttori avremo un induttanza tanto minore quanto più è piccola la sezione del conduttore.

Ovviamente occorre trovare un giusto compromesso tra l'esigenza di ridurre l'induttanza parassita e quella di non aumentare troppo la componente resistiva del cavo.

Per quanto riguarda il cavo di potenza occorre quindi trovare un cavo con i due conduttori il più possibile vicini tra loro, con guaina rigida (non siliconica) e con rame in fili sottilissimi avvolto a trefolo (ed è esattamente come è fatto il cavo diffusori Grundig dell'epoca).

Per i cavi di interconnessione è importante la schermatura ma ancor più importante è la guaina rigida e il ridotto diametro (con conseguente maggiore capacità parassita).

Analogamente al cavo di segnale sui cavi di rete 220Volt ci si trova di fronte ad una delle verità più scomode e difficili da digerire : il miglior cavo di rete 220 Volt che potete trovare è quello senza filo di terra usualmente in dotazione ai lettori cd/dvd consumer! Impossibile (vi starete dicendo soprattutto se avete speso migliaia di euro in cavi....) ma vi assicuro che ho avuto modo di verificarlo con certezza in più occasioni ed è di gran lunga il cavo che permette la resa armonica più libera. Tali cavi di rete sono disponibili anche come componenti separati e sono terminati con spine plastificate che lato presa a muro non vanno toccate (la plastificazione della spina alla guaina del cavo è un grosso vantaggio) mentre lato apparecchio si trovano solo con spina a 8 per cui in caso abbiate prese VDE sui vs. apparecchi occorre montare semplicemente tale spina lato utilizzatore.

Chiudo quindi il discorso con un consiglio che potrebbe aprirvi a nuovi orizzonti mettendovi di fronte ad un risultato decisamente migliorativo e soprattutto mettervi nella condizione di aprire gli occhi su certe "falsità comode" divulgate da tutti coloro che hanno interesse a farlo: scollegate TUTTI i cavi eso che avete in casa sul vs. sistema e, possibilmente dopo aver rimosso anche i coperchi dalle elettroniche, sostituiteli con i seguenti:

Cavo di potenza: HAMA trasparente da 0,75mm se avete cavi di lunghezza non superiore a 3mt, sopra a tale lunghezza è maggiormente consigliabile la versione HAMA da 2,5mm siglato "30728"

Cavo di segnale: GBC mod.CA-201 , cod.14.1505.00 (1,5mt) versione in blister (e non in sacchetto che proviene da altro fornitore e ha altre caratteristiche), è inoltre importante non sostituire gli originali connettori plastificati.

Per altre lunghezze: cod.14.1505.05 (3mt), cod.14.1505.15 (5mt).

Se non riuscite a trovarlo cercatene uno simile che abbia la caratteristica di avere una guaina al tatto rigida e cioè non siliconica.

Cavo di rete: cavo bipolare con spina a 8 normalmente disponibile in qualunque negozio di componenti elettronici, va preferito un tipo con spine in plastica il meno flessibili possibile.

Con due spiccioli e un po' di lavoro vedrete che poi mi ringrazierete :-)

Su apparati CCI tali cavi non vanno assolutamente sostituiti con cavi esoterici pena immediato ed enorme peggioramento. Attenzione a non commettere l'errore di pensare che qualunque cavo economico possa andar bene: vi sono enormi differenze !

qui il link per intero

http://motxam.interf...verscomode.html

Mi arrendo!!! Troppo preparato!! Non sono all'altezza per controbattere. Complimenti!

Inviato

non è che volessi fare scacco matto, però giusto per sfatare certe convinzioni che non sono propriamente corrette.

poi io sono il primo degli ignoranti, ma il bello del gioco è che più impari e più capisci di non sapere niente. ;)

ma soprattutto se posso evitare di far buttare moneta in ca**te...insomma siamo qua per darci una mano l'un l'altro

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Inviato

non è che volessi fare scacco matto, però giusto per sfatare certe convinzioni che non sono propriamente corrette.

poi io sono il primo degli ignoranti, ma il bello del gioco è che più impari e più capisci di non sapere niente. ;)

ma soprattutto se posso evitare di far buttare moneta in ca**te...insomma siamo qua per darci una mano l'un l'altro

Socrate diceva: "Il vero sapiente è colui che sà di non sapere"

:sorrisone:

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