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David Gilmour - Rattle That Lock Tour 2015: impressioni sulle date italiane


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Inviato

che se l'hai ascoltato per esempio 30 volte per intero in due mesi io 30 volte l'ho ascoltato in una settimana. niente, battuta megalomane

 

:lol:

 

comunque ha girato parecchio il mio... non come il tuo ma quasi...

Inviato

Io la penso un po' come Crack...

 

Nel senso che è un disco che ovviamente scorre bene a chi ama GIlmour...a parte qualche sconfinamento jazz improbabile, David rimane comunque ancorato ai suoi suoni strizzando l'occhio a melodie ed arrangiamenti più moderni e pop nella title track e in Today (che personalmente mi piace un sacco...non so cosa dirvi). In Any Tongue la vedo come un misto tra Comfortably Numb e A Great Day For Freedom, quindi bella, ma inevitabilmente legata al passato e con qualcosa di già sentito.

 

E' un bel disco per un settantenne che può fare più o meno quello che vuole, registrato in modo sublime, ma non mi stupisce nemmeno questa cosa visto che ormai col Mac si possono fare dischi in cantina che suonano da paura.

 

Vedremo sabato sera cosa combina alla Royal Albert Hall...

 

EDIT: Crack è Stratobobbb

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Inviato

Boh , io l'ho sentito stamane un paio di volte e non C'ho trovato nulla di scandaloso o motivi per cestinarlo. Si ascolta benino dai

Certo, non mi aspettavo di ascoltare mica rubber soul ........

Inviato

Dolce che scrive a Gabbana..

Sia chiaro però che lui sta davanti :-)

Inviato

Allora, sabato sera sono stato al concerto alla Royal Albert Hall. Riporto quando già scritto su Pinkover.

Ho assistito ad uno spettacolo davvero memorabile, in una location strepitosa. Faccio fatica a trovare dei difetti o delle critiche, perchè Mr. Gilmour era davvero in serata di grazia e così anche la sua band. Ormai sono rodati e lui è molto caldo.

Ha suonato e cantato divinamente. Si possono fare delle critiche ai suoni, ovviamente ognuno ha i propri gusti, ma le "pecche" che si possono trovare sono semplicemente delle scelte dell'autore, e come tali vanno rispettate.

Parlo del delay mitraglietta nell'intro di Time e della prima parte del solo, che David esegue quasi in pulito (siamo abituati al suono Imperiale di qualsiasi altra esecuzione). Mette il suono full gain solo nella parte finale quando torna in RE.

I suoni in generale sono tutti belli, ma è quando accende il Muff con la Black Strat che davvero ti cade la mascella. Quello è il SUO suono, inarrivabile, enorme, espressivo, maestoso, che solo lui riesce ad ottenere e gestire in quel modo che l'ha reso Immortale.

Quando va sulle corde grosse nelle prime posizioni ha dei bassi terrificanti e quando suona invece alla fine della tastiera ha comunque un suono grossissimo. Mi è salito il rammarico di non averlo visto nel 2006 a Venezia per colpa del palco che non teneva.

In ogni caso sono contento lo stesso. Spero di rivederlo se dovesse tornare a Milano (come si vocifera).

 

Non mi vergogno ad ammettere che nel solo di In Any Tongue non sono riuscito a trattenere le lacrime.

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