Vai al contenuto

Rickeyboard

Members
  • Numero contenuti

    6
  • Iscritto

  • Ultima visita

Reputazione Forum

0 Neutral

Su Rickeyboard

  • Rank
    Newbie
  • Compleanno 04/11/1990

Profile Information

  • Gender
    Male
  • Location
    Mesagne (BR), Puglia

Visite recenti

1054 visite nel profilo
  1. Rickeyboard

    Vorrei prendere un synth!

    La Wavestation ha un tipo di sintesi molto molto particolare ed interessante, perfetta per creare pad ed atmosfere eteree. La sua arma principale è quel "joypad" che ha, e ti assicuro che già con un po' di programmazione e solo con quello ottieni risultati davvero strabilianti! Il V-Synth è molto complesso, ma non complicato; una volta che maneggi i principi basilari della sintesi puoi tranquillamente domarlo con un po' di tempo secondo me!
  2. Permettimi qualche precisazione riguardo quello che hai scritto: - "Beh ad analizzare a naso il grafico vedi subito che in realtá le curve hanno un andamento simile si' con alcune frequenze di picco caratteristiche ma la "distanza" fra due punti con la stessa frequenza (tira una verticale) non é la stessa e questa differenza varia appunto muovendosi lungo lo spettro." Vero, ma nulla che faccia pensare al generarsi di armoniche, altrimenti, a volumi più alti, aumenterebbe ancora di più il livello alle alte frequenze, così come avremmo frequenze più alte; paradossalmente, invece, la terza misurazione, che è quella col master più alto, presenta una risposta alle alte frequenze più attenuata delle altre! - "Inoltre anche se non pare il tuo grafico é log-log perche il decibel é una misura non "lineare" e gli SLP sono fatti non sull'intensitá (energia contenuta nell'onda) ma sulla pressione quindi vi é un coefficiente 20 e non 10 davanti." Permettimi di dissentire; intanto, così come l'intensità, anche la pressione sonora è una grandezza lineare, e si misura in Pa: ciò che è riportato non è la pressione sonora ma il livello di pressione sonora, motivo per il quale si usa la scala dei dB SPL (esistono anche i dB I dell'intensità sonora, dove, per convenzione, 1 dB I = 1 dB SPL, tenuto conto di una costante). Il fatto che siano dB del tipo "20log" e non "10log" fa si che una differenza di 2 dB sia meno rilevante rispetto a scale che hanno il 10. Se ci pensi, infatti, un raddoppio di pressione sonora equivale ad un incremento di 6 dB SPL, mentre un raddoppio di potenza (acustica o elettrica che tu voglia considerare) equivale ad un incremento di 3 dB W; quindi capisci come un incremento di 2 dB in una scala "20log" sia molto meno rilevante di un incremento in scala "10log", dove un incremento di 2 dB è quasi un raddoppio! - "E' chiaro che i suoni risultano imparentati ma le differenze non sono trascurabili." Certo, ma ripeto, nulla che faccia pensare ad un suonare più "aperto" (concetto associato, in psicoacustica, alla generazione di armoniche, solitamente dalla settima in poi); - "Come dice poi Dado l'onda distorta non é piu' appunto un'onda sinusoidale quindi con una frequenza ed un'ampiezza che sono sufficienti a definirla univocamente,ma é "segata" (squadrata) sulle estremitá quindi risulta dalla composizione armonica della fondamentale e da altre frequenze (con ampiezza non per forza positiva) che ne rappresentano l'insieme...quindi queste contribuzioni in un'analisi del genere dovrebbero comparire in altre parti del grafico (credo) contribuendo a modificare la risposta nei due regimi,tra l'altro sono frequenze piu' alte delle "fondamentali" e quindi si ritroveranno nella parte piu' a dx del grafico." La "squadratura" di un'onda comporta la generazione di ulteriori armoniche, tante più quanto più è "spigolosa"; l'onda quadra ideale, ad esempio, ha lo spigolo di 90° perché è composta da infinite armoniche, dispari nella fattispecie. Occhio a non fare confusione: questo è un grafico in cui abbiamo l'ampiezza in funzione della frequenza (il classico grafico della risposta in frequenza), mentre tu ti stai riferendo ad un altro tipo di grafico, in cui si visualizza la forma d'onda, che vede l'ampiezza in funzione del tempo e non della frequenza! - "quindi queste contribuzioni in un'analisi del genere dovrebbero comparire in altre parti del grafico (credo) contribuendo a modificare la risposta nei due regimi,tra l'altro sono frequenze piu' alte delle "fondamentali" e quindi si ritroveranno nella parte piu' a dx del grafico." Esattamente! Se ci fosse un contributo di armoniche da parte dell'ampli, man mano che aumentiamo il volume dovremmo vedere, nel grafico della risposta in frequenza, più frequenze alte e più accentuate, cosa che non accade!
  3. Rickeyboard

    Vorrei prendere un synth!

    Per l'ambient sicuramente considererei l'acquisto di un Roland V-Synth e di una cara vecchia Korg Wavestation! Dipende dal budget, ma, se è per registrare, probabilmente mi butterei a capofitto su dei VSTi!
  4. Rickeyboard

    Mastering con Reaper

    In Reaper puoi tranquillamente usare qualsiasi plugin in formato VST (anche AU, credo, su sistemi Mac). Per il mastering, a mio avviso, ti potrebbero tornare utili: - EQ: ti direi di procurarti un EQ a fase lineare (tipo LinEQ della Waves) per un eventuale passa alto e per eventuali altri interventi chirurgici che non vadano a generare distorsione di fase nel tuo mix, un EQ digiale classico come il ReaEQ, l'REQ della Waves etc, per eventuali notch molto molto stretti e pesanti ed, infine, un eq più "colorato" (magari qualche emulazione dell'hardware tipo API 550a o 550b, il Maag EQ4, il Manley Massive Passive etc) da usare quando serve quel qualcosa in più; - Compressore: sicuramente un buon compressore multibanda è fondamentale (mi viene in mente il C6 della Waves) per ridefinire il bilanciamento energetico qualora il mix ne avesse necessità; in più potrebbe servirti un compressore tradizionale per ridurre, eventualmente, un po' la gamma dinamica del mix (a me piace molto l'API 2500, ma ci sono anche l'SSL Bus compressor e tanti, tanti altri); - Eventuale master tape simulator (J37 o Kramer della Waves, ma anche il caro Ferric TDS della Variety of Sounds, che è GRATUITO!); - Maximizer: qui quello che mi viene in mente per primo è l'L2 della Waves, ma è ottimo anche quello della suite Ozone della iZotope: ne esistono davvero tantissimi! - Dithering e noise shaping: se devi eseguire un troncamento di bit (passare, ad esempio, dai 24 del mix ai 16 dello standard CD-Audio), è necessario il dithering per evitare strani artefatti causati proprio dal troncamento dei bit. Molti maximizer hanno anche un generatore di dither, come, ad esempio, l'L2 della Waves. Spero di esserti stato utile!
  5. Rickeyboard

    Ripristino JD800

    Maledetta colla rossa, ha distrutto centinaia di macchine splendide come JD800, U-20, XP-80 e molte della produzione Roland di quegli anni! Auguri Seba, non è mai un'operazione semplice avere a che fare con quella collaccia!
  6. Buongiorno a tutti! Per prima cosa mi presento: sono Stefano, alias Rickeyboard, tecnico del suono, tastierista e studente (prossimo (si spera) al diploma) della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Vorrei fare una premessa prima di passare alla misurazione: questa è tutt'altro che una prova scientifica, in quanto è stata fatta in una normalissima stanza domestica (con annessi eventuali problemi di cancellazioni di fase) con pareti molto riflettenti ed in poco tempo. Il microfono utilizzato è stato un Superlux ECM999, di certo non un Bruel&Kjaer ma, tutto sommato, molto lineare nel range di frequenze che interessava il nostro ampli (che, come si vede dal grafico, ha una banda passante molto molto ristretta rispetto all'intera banda udibile); i grafici, infine, sono stati ottenuti con la risoluzione del 1/3 ottava, la risoluzione più utilizzata per misurazioni di questo tipo. Ora qualche parola su questo nostro piccolo "esperimento": l'idea è nata dal fatto che la maggior parte (direi, in realtà, la totalità) dei chitarristi e degli "addetti ai lavori" afferma che l'ampli più tirato suoni effettivamente più aperto rispetto allo stesso a volumi bassi; ci siamo chiesti, allora, se effettivamente vi fosse una differenza misurabile tra le due situazioni. Come Roberto (StratoBobbb) ha ben spiegato in precedenza, di sicuro una differenza è legata al nostro apparato uditivo: guardando le curve isofoniche di Fletcher e Munson, infatti, le quali rappresentano specularmente rispetto ad un ipotetico asse orizzontale la risposta in frequenza media dell'orecchio umano, salta subito all'occhio che, all'aumentare del livello di pressione sonora (i nostri dB SPL), aumenta la quantità di frequenze agli estremi di banda che riusciamo a percepire (in questo caso ci interessa particolarmente l'estremo alto, in cui risiedono le armoniche del nostro suono). La domanda quindi è stata: all'aumentare del volume dell'ampli, esso emette più armoniche oppure, semplicemente, siamo noi a riuscire a percepirne di più? Da quelle misurazioni un po' approssimative (ma, tutto sommato, credo attendibili a grandi linee) è venuto fuori che, all'aumentare del volume dell'Hiwatt, con settaggi già "noti" a Roberto, la risposta di questo rimanesse pressoché immutata. E' ovvio che non è un discorso che possa valere universalmente per tutti gli amplificatori: l'Hiwatt è un ampli particolarmente pulito, quindi la sensazione è che non sia progettato per dare grande quantità di THD (distorsione armonica) se non, probabilmente, a livelli disumani con amplificatori più "sporchi", progettati per far lavorare da quasi subito le valvole in una saturazione che generi una distorsione armonica più pesante e percepibile, all'aumentare del volume si generano sempre più distorsione armonica e, conseguentemente, armoniche. Tagliando corto, quindi, la conclusione è stata che, in questo caso specifico, non ci sembra che l'incremento di volume generi effettivamente più armoniche, ma che la sensazione di maggior apertura sia dovuta al maggior livello di pressione sonora a cui l'orecchio è sottoposto. Sicuramente, ripeto, vi sono ampli in cui l'aumento del volume genera effettivamente armoniche superiori, quindi questa NON vuole assolutamente essere una conclusione universale; semmai può fornire, probabilmente, un importante spunto di riflessione nel fare valutazioni considerando, magari, variabili prima non conosciute o trascurate! Buona discussione a tutti! P.S.: In risposta a quanto affermato da Dado: 1 - Sicuramente non saremmo in grado, dal nostro grafico, di stabilire quale sia la percentuale di THD del nostro segnale; tuttavia possiamo indirettamente capire se questa sia aumentata e se, nella fattispecie, sia stata responsabile o meno dell'introduzione di armoniche nel nostro suono, che era poi lo scopo del test! La distorsione non sarà quindi "quantificabile", ma è ben visibile già dal grafico della risposta in frequenza, ed è quello che ci interessava, non interessandoci misurare il grado di distorsione introdotto dall'ampli. 2 - Se per dinamica intendiamo la risposta del cono in relazione all'ampiezza del segnale, anche questa è una caratteristica ben visibile dal grafico in questione; se, infatti, la risposta dinamica del cono dovesse cambiare, si tradurrebbe in variazioni di gamma dinamica (intesa come differenza tra massimo e minimo segnale rappresentato) e, quindi, in cambiamenti comunque visibili sul grafico (essendo riportata, in ordinata, l'ampiezza del segnale in uscita).
×