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b3st1a

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Risposte pubblicati da b3st1a


  1. Molto brava, mi piace il fatto che utilizzi spesso suoni non troppo saturi e compressi, così da mettere in evidenza il suo bel tocco e la sua capacità di gestire le dinamiche. Bello anche il suo modo di usare slide e bending, gran controllo. Per certi aspetti mi ricorda Nick Johnston, che però (a mio parere) scrive brani con arrangiamenti più complessi e articolati, meno "chitarrocentrici" e quindi meno pallosi a lungo andare. 


  2. 7 ore fa, marco_white dice:

    @Ric67 mi sono dimenticato, dicono che l’ultimo aggiornamento di Hx l’abbia portata su un altro livello, e tra le varie cose pare abbiano fatto bingo con la replica dell 2203. 
    ma non so se me la sento di prendere un hx stomp per la terza volta. 
     

    Io una 800 vera per fare il confronto non ce l'ho, ma la nuova 2203 di Helix mi sta piacendo assai... 

     


  3. Mai avuto l’sp1 ma, avendo bisogno di un pedale con quelle caratteristiche (toe switch e doppia uscita) presi il pedale Headrush, che costava una cinquantina di euro in meno: pesante, robustissimo, con un ottimo grip, buona corsa, ottimo feel generale e switch che non perdeva un colpo. Il pedale incorporato della Helix LT che uso adesso, a confronto fa abbastanza schifo…


  4. Mamma che emozione...quando sento questi brano torno indietro di trent'anni, e mi ricordo quando ero un liceale capellone che sapeva fare a stento il giro di Do e sognava ascoltando il buon Nuno che frullava note alla velocità della luce! Ho sempre ammirato la sua poliedricità, il suo essere non solo un solista "da corsa", ma anche un ritmico fenomenale, un chitarrista acustico, un tastierista, un ottimo cantante, insomma, uno dei pochi che potrebbe fregiarsi del titolo di erede di EVH (con il quale ha moltissime affinità). Inoltre è anche un figo pazzesco e dimostra vent'anni di meno...se fossi (ancora più) gaio metterei un suo poster in camera! Quasi quasi lo metto in camera di mia figlia! 🤣


  5. 32 minuti fa, Sendo dice:

    A me sembra anche una delle persone meno competenti

    A me fa scendere il latte alle ginocchia per quanto è prolisso e non mi piace per niente come suona, però ha un approccio molto "tecnico" e "pratico" e, nella stragrande maggioranza dei casi, acquista i prodotti di tasca sua, senza alcun tipo di sponsorizzazione. Riesce quindi a dare pareri (e suoni) sicuramente più neutrali rispetto a chi fa i video fighettini coi suoni post-prodotti ed i prodotti sponsorizzati, parlando di fatti concreti come ingressi e uscite, implementazione MIDI, attenzione della casa madre per gli aggiornamenti, tipologie di catene etc., consentendo a chi ascolta di farsi un'idea su alcune caratteristiche oggettive.


  6. Un iMac 27” del  2015 é ancora un signor computer e per un utilizzo base (e non solo) va benissimo, ma è fermo all’aggiornamento del 2021 (l’ultimo che può supportare) ed è destinato all’oblio nel giro di pochi anni, per cui a 500euri non lo prenderei. Io andrei di M2 senza farmi troppi problemi e senza farmi spaventare da RAM e storage: per quanto riguarda la prima, tieni conto che 8Gb di RAM di ultima generazione, per giunta con la possibilità dello “swap” su SSD (in pratica l’utilizzo del disco come RAM quando quest’ultima si satura), consentono di lavorare senza problemi nella stragrande maggioranza dei casi. Le DAW, tra l’altro, a meno di usare millemila tracce e ventordicimila plugin, non sono molto esigenti in termini di RAM. Riguardo lo storage, su di un portatile 256gb sono un grosso limite, ma su di un fisso come il Mac mini si può usare una ssd esterno collegato tramite usb-c/Thunderbolt e si aumenta la capienza a piacimento ad una frazione del prezzo di Apple. Insomma, per me Mini con M2 tutta la vita!!,


  7. 9 ore fa, The Rover dice:

    Ho ancora una Telecaster Standard (Mexico pre serie Player) che con sostituzione PU è risultata, alla distanza, un'ottima chitarra.

    Ho avuto anche la Baja, anche quella made in Mexico, ma venduta: ottimi pickup custom shop però pessimo cablaggio dell'elettronica con selettore a 4 posizioni (ronzio pazzesco) e, soprattutto, il manico non suonava; ripeto NON suonava. Lei è andata, infatti, ed è rimasta la povera standard: a riprova, se ce ne fosse ancora bisogno, che non sempre a maggior prezzo corrisponde maggiore qualità.

    Ho una Strato SSS Player Series e suona benissimo già stock. Però, va detto, l'ho scelta provando tutte quelle disponibili in negozio (credo 6 o 7) e non tutte suonavano bene. Il ponte tremolo si può migliorare ma per liuteria, meccaniche, elettronica e PU il prezzo vale. La verniciatura è quella che è.

     

    Ho avuto una Baja per un decennio, e nella mia il manico era perfetto da tutti i punti di vista, con un accoppiamento col corpo perfetto ed uno shape comodissimo (per le mie mani ed i miei gusti). Anche l'elettronica andava benissimo, ci suonavo anche con distorti ignorantissimi e non avevo problemi di massa né ronze (se non quelle fisiologiche per dei single coil). Dopo qualche anni sostituii i pickup con dei Pontillo per avere un po' di spinta in più, ma anche quelli stock suonavano benissimo. L'unico difetto (per i miei gusti) di quello strumento era la verniciatura, veramente troppo spessa e plasticosa sia sul corpo che sul manico, ma per il resto andava alla grande (come possono testimoniare il buon Raffus che la provò anni fa e Taccocaster, a cui la diedi qualche anno fa). Come al solito, su questi strumenti si va un po' a culo e vanno provati, anche se da quello che sento in giro i casi di Baja riuscite male come la tua non sono molto frequenti.

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  8. Io non ci capisco una fava dei picappi frosci che conoscete voi, però quando mi sono assemblato la mia Tele simil-'52, dopo un paio di dubbi iniziali, mi sono fiondato dritto dritto sui Lollar Special T che avevo provato sulla Nash del buon Raffus qualche zilione di anni fa! Dinamica pazzesca, mi fanno venire voglia di montare Lollar dappertutto... Gli Special T hanno un filo di ciccia in più, specie al ponte, mentre i Vintage T sono un po' più spompi, ma non li ho provati. Qui puoi sentire un po' come suona, anche se trattasi di registrazioni amatoriali e di mano indegna... 🤦‍♂️

     

     

     

     

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  9. Tra quelli che avete citato apprezzo sicuramente Cory Wong, perché ha un groove della Madonna e nei suoi progetti riesce ad essere estremamente coinvolgente nonostante non faccia quasi mai assoli. Cris Buck, poi...WOOOOW!!! Ha un tocco pazzesco, un'espressività fuori dal comune, passione da vendere ed un gran suono a prescindere da cosa abbia sotto le dita.

    Mi sento di dover citare, però, anche il nostro Matteo Mancuso, che ho visto live a Bologna pochi giorni fa e mi ha fatto godere all'inverosimile! Un modo di suonare pazzesco, a prescindere dalla sua famosa tecnica della mano destra, anzi, direi NONOSTANTE la tecnica della mano destra, ché gli ho sentito fare pinch armonic ed altre tecniche che richiederebbero un plettro eseguite come se niente fosse... Pulizia, espressività, gusto nella scelta delle note e, finalmente, dopo anni in cui lo abbiamo sentito fare solo cover adesso ha finalmente un bel set di brani scritti da lui davvero molto molto belli! Il ragazzo promette davvero bene...

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  10. 11 ore fa, Bananas dice:

     

    Carina! Quanto ti è costata se si può dire e che modifiche hai fatto all'elettronica?

    Mi è costata sui 650euri. Per ora non ho fatto alcuna modifica, ma i potenziometri dei toni (che io in genere utilizzo abbastanza) sono molto poco progressivi, inoltre ogni tanto sento il suono andar via quando seleziono il pickup al ponte, insomma, credo che abbiano fatto le cose un po’ a pene di segugio lì sotto. Al momento ’sta chitarra per me è poco più di uno sfizio, per cui la lascio stock, ché a suonare suona bene ma, se dovessi “promuoverla” a chitarra da live, sicuramente la renderei più affidabile e performante sostituendo switch, potenziometri, condensatori e tutto il cucuzzaro. Per il resto non toccherei proprio nulla, ché anche il ponte tipo tune-o matic (seppur a occhio un po’ cinesotto) si sta comportando molto bene, le corde scorrono a dovere e anche usando il Bigsby in maniera energica l’accordatura tiene perfettamente, cosa che non mi sarei mai sognato (prima di prenderla già immaginavo di montarci un ponte roller)

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  11. Io c’ho ‘sta Ghilde con gli occhi a mandorla che, per quel che l’ho pagata,  è veramente molto molto molto caruccia! Elettronica da sostituire e tasti un po’ ruvidelli (li ho dovuti lucidare) ma, per il resto, è fatta davvero molto bene: ben rifinita, ben suonante (i picappi sono carini), il ponte stile Bigsby tiene l’accordatura, tasti che, ruvidezza a parte, sono ben posati e ben rifiniti sui bordi, meccaniche stabili, manico ciccio ma comodissimo, insomma, mi sta piacendo molto. E poi esteticamente è davvero una bella bimba… 😍

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  12. 3 ore fa, Luca71 dice:

    le mie passate esperienze con pod HD e Zoom, mi hanno fatto ripassare immediatamente al vecchio sistema ampli e pedali, prendere questi modeler tipo ampero e pod go, mi mettono un po' di ansia, visto comunque la non proprio alta qualita' dei modelli..Helix, Neural e compagnia bella costano un rene...utilizzatori assidui, datemi conforto😄

     

    Ma guarda, alla fine non è neanche tanto questione di qualità dei modelli, ché nell'utilizzo reale (quindi nel mix della band e con un impianto "normale") qualunque modeler, anche economico, se ben programmato può suonare bene, così come una modeler "top", se non sai come mettere le mani, può suonare da schifo. Le differenze ai fini pratici tra modelli economici e modelli "pro" si giocano su numero di switch, numero e tipologia di I/O, programmabilità MIDI, numero massimo di blocchi/effetti gestibili, tipologia di routing (fisso, con possibilità di sfruttare schemi preimpostati o completamente libero) etc. Ti faccio un esempio: se vuoi buona qualità e ampia scelta di modelli di ampli ed effetti, ma non utilizzi catene lunghe e complesse e non cambi più di un paio di suoni per ogni brano, con HX Stomp hai i medesimi suoni delle sorelle maggiori Helix ma spendendo una frazione del prezzo. Viceversa, se per te la priorità è avere tanti switch e pedale d'espressione e pazienza che i suoni sono al top, al prezzo di una Stomp ti prendi una Mooer GE300, che è una pedaliera "full size". Se poi per te la priorità è suonare in diretta ma te ne freghi di avere mille suoni, fai come ti hanno suggerito Gibsossessed e Ming, e continui a usare i tuoi pedalozzi come se niente fosse! Insomma, per me non ha tanto senso parlare di "analogico o digitale", ma bisogna pensare a cosa ci serve davvero in base alle specifiche esigenze che abbiamo. 


  13. 4 ore fa, marrissey dice:

    Per me segue la logica dello smartphone: un unico oggetto figo esteticamente con tante lucine e orpelli e con tutto lo scibile umano (o chitarristico in questo caso) a portata di click, il più piccolo, leggero e compatto possibile perchè già portarsi una cassa spia è troppo. Addirittura sento gente dire che la Helix è troppo grossa da portare in giro.

     

    Intendiamoci, anche io sono vittima di tutto ciò da un punto di vista di praticità e gestione, ma mi sembra che stiamo un po' esagerando

     

    Guarda, non è questione di miniaturizzare a tutti i costi, ad esempio avere tanti switch e pedale d'espressione a me fa comodo, e un prodotto come Quad Cortex mi starebbe un po' stretto ma...la mia Helix LT è un prodotto uscito diversi anni fa, è grande 529x301mm per 5,44Kg di peso, non è possibile che quelli di Headrush per risparmiare due spicci abbiano riciclato lo chassis della vecchia pedalboard ed abbiano tirato fuori un cassone largo, a parità di switch e pedali, ben 12 cm in più (652x308) e pesante due chili in più (7,5Kg)! Non si tratta di spazio in più tra uno switch e l'altro, ma di spazio laterale INUTILIZZATO! Insomma, non credo proprio che in 7-8anni non abbiano trovato il modo di snellirla un po', mi sembra la classica novità fatta un po' a cazzo di cane per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte gettando fumo negli occhi agli utenti senza sprecare troppi quattrini in ricerca e sviluppo...


  14. Da ex-utente Headrush, davanti a questa macchina mi verrebbe da dire “tanto fumo e niente arrosto” oppure, giusto per continuare ad essere originali, “niente di nuovo sotto il Sole”.

    A prescindere dalle note vicende del marchio (che ha mostrato nel tempo scarsa trasparenza e mancanza di serietà riguardo i problemi di affidabilità, ed una certa tendenza a “tirare a campare” riguardo gli aggiornamenti), questo prodotto mi sa tanto di “minestra riscaldata” con alcune novità ad effetto ma che, scava scava, non vanno a rimediare alle mancanze dei prodotti precedenti.

    Nel dettaglio, i miei rilievi riguardano:

    • possibilità di routing limitate, basate solo su schemi predefiniti: nulla di grave per la maggior parte degli utenti, ma le macchine davvero “pro” consentono di configurare linee parallele in ogni punto della catena, linee che si biforcano, due, tre o anche quattro linee separate e con ingressi e uscite indipendenti, cose impossibili su Headrush.
    • numero di blocchi aumentato di un paio di unità (pare siano 14), ma cmq limitato rispetto a Fractal, Helix e QC: anche in questo caso, la stragrande maggioranza degli utenti si accontenta di pochi blocchi, ma c’è chi utilizza (ed io sono tra questi) anche venti blocchi, divisi su linee separate per chitarra e voce (o per due chitarre).
    • limitate possibilità di editing non solo per quanto riguarda i routing, ma anche riguardo i parametri degli effetti, le configurazioni e le opzioni varie. Per molti questo è un vantaggio (la rapidità con cui si possono creare suoni credibili su Headrush è imbattibile) ma…stiamo parlando di un’”ammiraglia”  che costa più di mille euro, magari chi spende tanto è disposto anche a sbattersi un po’ di più tra menu ed opzioni per ottenere configurazioni “cucite addosso” alle proprie esigenze.
    • la capacità di profilare, per usare un modo di dire spesso abusato, non è più un “game changer”! È da un pezzo, oramai, che Kemper non ha più l’esclusiva, e la concorrenza oramai è tanta.
    • ma davvero volete andare avanti con un cassone grande come una pedalboard analogica ben fornita e pesante svariati chili? Helix Floor, che è un prodotto già datato, a parità di switch è più piccola e leggera, mentre i prodotti più recenti (Fractal FM3 ed FM9, QC) sono ben più compatti.
    • connettività Bluetooth e Wi-fi sono apprezzabili ma…siamo nel 2023 baby!
    • della grafica realistica (richiesta da tantissimi utenti nei forum e nei gruppi dedicati) i pro se ne sbattono la fava.
    • dell’autotune non mi fate parlare, ché sono un signore e non mi va di imprecare.

    Ciò nonostante, resto sempre affezionato al marchio, e spero che riesca a trovare la sua collocazione sul mercato,  magari con una macchina più piccola, leggera ed economica.

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  15. Riguardo gli IR, non so se lo stesso aggiornamento sia arrivato anche su Pod GO (che in genere è in ritardo di qualche mese rispetto alle sorelle maggiori) ma, nell'ultimo firmware di Helix, i cab di fabbrica sono stati rivoluzionati, con un netto miglioramento rispetto al passato. Sui preset che già avevo continuo ad usare prevalentemente IR, ma su quelli che ho fatto dopo l'aggiornamento sto usando i cab con grande soddisfazione. Addirittura anche i preset di fabbrica, che prima facevano spruzzare dal di dietro, con i nuovi cab sono diventati accettabili.


  16. Allora…alla fine, complici la G.A.S. e la tredicesima, in questi giorni ho ordinato molti componenti (manico, ponte, piastra, tip e knobs, viti, string tree, jack, jack plate e hardware vario) ed ho già deciso cosa prendere per l'elettronica. Per i pickup credo proprio che andrò di Lollar special, ma mi prendo ancora un po' di tempo per setacciare i mercatini in cerca di alternative nell'usato, tanto il manico mi deve arrivare dall'America ed ho tempo per pensarci... Di fatto mi restano da decidere solo due cose: battipenna e meccaniche. Per il primo, dal momento che ne voglio mettere uno semplice, nero monostrato a cinque viti, penso che ne prenderò uno a caso su ebay e al massimo me lo maltratto un po' per adeguarlo al corpo, mentre per le seconde al momento stavo adocchiando le Fender Road Worn, che esteticamente si adatterebbero perfettamente alla mia Tele stile '52 sia come forma che come invecchiamento. Chi ha (o ha avuto) delle Tele/Strato Road Worn cosa ne pensa delle meccaniche? A parte l'aging, sembrano le stesse che avevo sulla Baja, dove funzionavano molto bene. Che alternative avrei per meccaniche vintage di buona qualità con finitura aged?  


  17. I manici di boxguitar li avevo già visti ma, almeno tra quelli disponibili, non ce ne sono con le specifiche che cerco io. Spippolando sul sito di Marconi Lab, comunque, ho visto che un manico fatto su misura scegliendo tutte le specifiche, relic compreso, viene sui 400euro: se non trovo nulla di già pronto posso pensare anche a prenderlo direttamente da loro, così potrei avere una certa omogeneità nel tipo di finitura rispetto al corpo. Mi costerebbe comunque meno rispetto a un manico Fender Road Worn, e prendere un Allparts (o simili) e poi farmelo rifinire non mi porterebbe comunque a cifre simili. Non avendo fretta, comunque, continuo a setacciare mercatino, reverb ed ebay per un po’ prima di comprare altro.

    Grazie per la segnalazione del ponte, ho mandato subito un messaggio ma l’annuncio è vecchio…chissà se ce l’ha ancora! Avere un ponte marchiato Fender non mi dispiacerebbe ma, nel caso, i Gotoh sono praticamente identici. Come pickup andrei di Alnico5. Peccato che Gioggetto venda solo quello al ponte, mi piacerebbe avere una coppia omogenea ma col ponte un po’ sopravvolto, quindi forse mi conviene ordinare direttamente un set nuovo Lollar (special T), Lindy Fralin (blues special) o anche Fender…oppure pazientare per un usato che abbia le specifiche che cerco! ;) 


  18. 2 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

    Oppure il Fralin che vende gioggetto al ponte e poi rimedi qualcosa al manico. Consiglio anche il 4 way switch

    Quasi quasi...se non lo ha già dato via ci faccio il pensierino! Il 4 way è comodissimo, ce l'avevo sulla Baja e devo dire che, a differenza dello switch per il confrofase (che non attivavo praticamente mai) lo usavo moltissimo. Per questo tagliere, però, vorrei la massima semplicità: tre posizioni, tono e volume, stop.

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