Quanti si sono domandati il perchè del successo di una simile mediocrità?
Quando nel '78 ci trovavamo nel grande marasma della rivoluzione post-Beatles , post-punk , con un underground che sfornava a manetta chicche d'ogni tipo, con grandi musicisti che si affacciavano sulla scena musicale come se non avessero sino ad allora atteso altro che esprimere il loro genio e le loro doti, se ne esce questo tizio dal nome soporifero e dal suono strappamutande che satura il mercato con un album di una immediatezza e semplicità tali da rasentare il banale, ma che ha un successo immediato in tutta Europa (ma giustamente non in Madre Patria). E due anni dopo "spopola" con il suo "Making Movies". Ammetto di averli ascoltati parecchio e ammetto che li ho graditi non poco. Oltretutto ai festini limonavi e/o trombavi solo se scioglievi le galline con "Romeo and Luliet" o "Tunnel of Love" , che sembrava avessero un marcato effetto afrodisiaco (per me già soporifero dopo pochi mesi d'ascolto tanto che, fortunatamente, potevamo godere di feste di "ben altro tenore" presso la Rocktonda ove i Ramones erano al massimo quanto di più quieto potessi aspettarti per "ingrumare" su un divanetto). Perchè questo successo? Il terzo album non lo presi, capii l'antifona e percepii la noia mortale che trasudava tra gli stessi giri ritriti, le "triplette" ed i lick ripetuti sino allo sfinimento onirico. Ma allora , perchè? E' giusto domandarselo, perchè come è giusto che possa non piacere è anche lecito cercare di capire come mai a tanti, invece, piace e continua a piacere moltissimo. Sento parlare di grande suono: ma quale? Stratocaster in posizione 2 , suono comunissimo che si sente replicare ovunque, da chiunque. Sento parlare di tocco, di tecnica: ma quale? E allora perchè? L'unica spiegazione che mi sono dato è legata ad una sorta di repulsione che credo avesse parte del pubblico in quel periodo. Forse repulsione per l'estremizzazione punk , per l'Hard Rock che andava evolvendosi verso le sonorità estreme del Metal; forse repulsione per i cadaveri allucinati vestiti come Mozart alla prima comunione. O forse semplice nostalgia dell' easy listening, amplificata dai palestrati della sei corde che si accalcavano sempre più numerosi in sfide ipertecniche all'ultimo bpm. Probabile. E negli ultimi anni, non essendo migliorata di molto la proposta musicale, la nostalgia , il revival, ha mantenuto sulla cresta dell'onda (e che cresta!) , un gruppo ed un chitarrista che se si proponesse oggi non salirebbe manco sul palco dell'Ariston. Knopfler...