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Jaxx

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  1. esattamente, bisogna ascoltare ascoltare e ascoltare, e fare prove su prove. le migliori sono cmq prove a blind test che tolgono ogni dubbio.
  2. non è che volessi fare scacco matto, però giusto per sfatare certe convinzioni che non sono propriamente corrette. poi io sono il primo degli ignoranti, ma il bello del gioco è che più impari e più capisci di non sapere niente. ma soprattutto se posso evitare di far buttare moneta in ca**te...insomma siamo qua per darci una mano l'un l'altro
  3. considerando l'entità puramente induttiva del primario del trasformatore di alimentazione escludo categoricamente che qualche decina di pF (capacità parassita del cavaccio) possa in qualche modo contrastare lo sfasamento dovuto al carico. di certo non rifasa la corrente. un carico indittivo di per se sfasa già la corrente di 90° rispetto alla tensione, una C parassita molto bassa la farà sostare di e no di qualche decimo di grado. la corrente non è visualizzabile con l'oscilloscopio, si visualizza solo la tensione. inoltre dato che il trasformatore non è ideale, la sua impedenza è data da una componente resistiva più una induttiva ed una minuscola capacitiva dato C, che abbiamo detto trascurabile, rimangono solo R ed L. in continua il valore del primario è parecchio più grande rispetto alla resistenza data dal cavaccio, diciamo che proprio ad essere megeri un cavo avrà una resistenza di serie di 0.2ohm, dato che sono due (fase+neutro) avremo 0.4 ohm in serie ad un primario che sarà nell'ordine dei 10 30 ohm (ovviamente dipende dalla sezione dell'avvolgimento, e quindi calcolato in base ai VA volt-ampere richiesti dal secondario), ma siccome non siamo in continua, la resistenza del primario sarà ancora maggiore in proporzione rispetto al secondario poichè I=R+wL=R+2*3.14*50*L w=2Pf fondamentalmente è come preoccuparsi di non far pestare una noce ad un elefante. ciò detto è assolutamente possibile che vi siano variazioni tra un cavo e l'altro (parliamo sempre di cordoni d'alimentazione), e che le stesse possano addirittura essere percepite ad orecchio e non solo misurate, ma si sentono praticamente solo su impianti con un'estensione in frequenza ampia e con diffusori ad alta sensibilità, queste due concetti esulano quasi completamente dal mondo chitarristico. ci sono alcuni tipi di cavi che potete tranquillamente fare da voi spendendo un cavolo ed avendo ottime rese, ma sicuramente può valere la pena farle per cavi cassa ma non per le alimentazioni (nel contesto chitarristico). leggetevi questa parte di documento: Cavi Cioè come causare cambiamenti talvolta enormi al suono dell'impianto senza cambiare apparecchi ! Vanno molto di moda quelli pitonati grossi ormai svariati cm e magari derivati furbescamente (eh......il belpaese) dai cavi elettrici industriali ma sapientemente pubblicizzati ed esotericamente "vestiti" con connettori e guaine che donano ad alcuni un aspetto "interessante". Il cavo DEVE (secondo opportuna "falsità comoda") essere grosso e appariscente altrimenti........ non si vende! Del resto provate a pensare con quale convinzione vi mettereste a provare un cavo dall'aspetto dimesso, di piccolo diametro e senza quelle belle guaine e quei dorati e massicci connettori che donano ai cavi le attrattive di cui sappiamo. A priori lo mettereste da parte valutandolo inferiore senza neppure ascoltarlo ma anzi additando ad esso chissà quali nefandezze soniche! Del resto tutti (riviste, costruttori e rivenditori) hanno interesse a vendervi come migliorativi gli "eso" cavi creando quindi un mercato che altrimenti non esisterebbe. Vediamo ora di affrontare le motivazioni che determinano il suono dei cavi partendo dalla condizione di base che non vi siano differenze evidentemente misurabili con una semplice misura di risposta in frequenza in banda audio su carico reale ! Bene, conosciamo il principio che sta alla base dell'elettromagnetismo e a cui dobbiamo il funzionamento degli altoparlanti : un conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico è soggetto ad una forza di movimento. Non si pensa invece al fatto che guarda caso in un campo magnetico (certo di minor intensità di quello localizzato in un traferro di un altoparlante......) ci siamo sempre immersi continuamente visto che è .......quello terrestre! Il cavo si muove quindi, ogni polo è soggetto a microspostamenti proporzionali alla corrente circolante ed essendo il verso di tali spostamenti opposto per i due poli (negativo e positivo) avremo una microvariazione della distanza tra i due conduttori , essendo ad ogni movimento corrispondente una generazione di corrente che tende ad opporsi alla causa che l'ha generata possiamo affermare che avremo una compressione dell'ampiezza dell'onda in transito . Per evitare caratteristiche proprie del cavo occorre quindi che i due poli siano ben fermi tra loro ed è quindi deleteria sia una guaina siliconica sia (peggio ancora) l'esoterica interposizione di materiali (ho visto utilizzare anche fili di lana!) che rendono totalmente liberi di vibrare i due conduttori tra loro. Avere una guaina in materiale non cedevole aiuta ma non basta, occorre considerare anche che il cavo funge con la sua capacità e induttanza parassita da filtro naturale per le alte frequenze e qui non voglio entrare nel merito in quanto attinente al problema CCI, ma mi limito a dire che un filtraggio in alta frequenza causato da un'elevata capacità parassita è il benvenuto (senza esagerare in quanto sul cavo di potenza una elevata capacità parassita rischia di mandare in oscillazione il finale) mentre sarebbe opportuno mantenere bassa l'induttanza parassita. E' deprimente tuttavia accorgersi che una semplice rete di Zobel viene venduta e profumatamente pagata come "miracoloso" scatolotto in certi cavi esoterici ......... Per avere una capacità parassita elevata è sufficiente avvicinare i due poli , quindi per quanto riguarda il cavo di segnale costruire un cavo schermato di ridotto diametro complessivo e nel cavo di potenza ridurre la distanza tra i due poli (risulterà pure esso più piccolo). Per quanto riguarda i soli cavi di potenza occorre sottolineare anche l'aspetto deleterio del fattore induttanza parassita , non trascurabile in questo caso essendo il carico costituito dal diffusore acustico normalmente di impedenza molto bassa (2-8 ohm) e tale induttanza potrebbe essere facile causa di risposta in frequenza calante sulle alte (tanto più quanto è bassa l'impedenza del carico a queste frequenze). Per tale motivo oltre alla vicinanza dei due conduttori entra in gioco la sezione stessa del conduttore, ed essendo l'induttanza proporzionale alla distanza tra i centri dei due conduttori avremo un induttanza tanto minore quanto più è piccola la sezione del conduttore. Ovviamente occorre trovare un giusto compromesso tra l'esigenza di ridurre l'induttanza parassita e quella di non aumentare troppo la componente resistiva del cavo. Per quanto riguarda il cavo di potenza occorre quindi trovare un cavo con i due conduttori il più possibile vicini tra loro, con guaina rigida (non siliconica) e con rame in fili sottilissimi avvolto a trefolo (ed è esattamente come è fatto il cavo diffusori Grundig dell'epoca). Per i cavi di interconnessione è importante la schermatura ma ancor più importante è la guaina rigida e il ridotto diametro (con conseguente maggiore capacità parassita). Analogamente al cavo di segnale sui cavi di rete 220Volt ci si trova di fronte ad una delle verità più scomode e difficili da digerire : il miglior cavo di rete 220 Volt che potete trovare è quello senza filo di terra usualmente in dotazione ai lettori cd/dvd consumer! Impossibile (vi starete dicendo soprattutto se avete speso migliaia di euro in cavi....) ma vi assicuro che ho avuto modo di verificarlo con certezza in più occasioni ed è di gran lunga il cavo che permette la resa armonica più libera. Tali cavi di rete sono disponibili anche come componenti separati e sono terminati con spine plastificate che lato presa a muro non vanno toccate (la plastificazione della spina alla guaina del cavo è un grosso vantaggio) mentre lato apparecchio si trovano solo con spina a 8 per cui in caso abbiate prese VDE sui vs. apparecchi occorre montare semplicemente tale spina lato utilizzatore. Chiudo quindi il discorso con un consiglio che potrebbe aprirvi a nuovi orizzonti mettendovi di fronte ad un risultato decisamente migliorativo e soprattutto mettervi nella condizione di aprire gli occhi su certe "falsità comode" divulgate da tutti coloro che hanno interesse a farlo: scollegate TUTTI i cavi eso che avete in casa sul vs. sistema e, possibilmente dopo aver rimosso anche i coperchi dalle elettroniche, sostituiteli con i seguenti: Cavo di potenza: HAMA trasparente da 0,75mm se avete cavi di lunghezza non superiore a 3mt, sopra a tale lunghezza è maggiormente consigliabile la versione HAMA da 2,5mm siglato "30728" Cavo di segnale: GBC mod.CA-201 , cod.14.1505.00 (1,5mt) versione in blister (e non in sacchetto che proviene da altro fornitore e ha altre caratteristiche), è inoltre importante non sostituire gli originali connettori plastificati. Per altre lunghezze: cod.14.1505.05 (3mt), cod.14.1505.15 (5mt). Se non riuscite a trovarlo cercatene uno simile che abbia la caratteristica di avere una guaina al tatto rigida e cioè non siliconica. Cavo di rete: cavo bipolare con spina a 8 normalmente disponibile in qualunque negozio di componenti elettronici, va preferito un tipo con spine in plastica il meno flessibili possibile. Con due spiccioli e un po' di lavoro vedrete che poi mi ringrazierete :-) Su apparati CCI tali cavi non vanno assolutamente sostituiti con cavi esoterici pena immediato ed enorme peggioramento. Attenzione a non commettere l'errore di pensare che qualunque cavo economico possa andar bene: vi sono enormi differenze ! qui il link per intero http://motxam.interfree.it/verscomode.html
  4. dado proviamo a fare un pò di tentativi: prendi una bacchetta di legno, o una penna di plastica, ad ampli acceso e collegato alla cassa (ovviamente dai un pò di volume), picchietta ogni singolo componente e vedi se succede qualcosa poi, se hai un saldatore, avvicinalo alle resistenze e scaldale un pò senza bruciarle e vedi se si presenta l'aumento di volume, ne vecchi fender è uno dei migliori modi per scovare le carbon comp che rompono i coglioni. fai lo stesso con i condensatori ma presta più attenzione. potresti farlo anche con un phon da capelli ma è meno preciso, più che altro scova la zona malata ma non il componente se hai un multimetro, collegalo ai condensatori di alimentazione e quando si presenta il calo di volume vedi se precipita la tensione in modo significativo. è ovvio che mentre suoni le tensioni si muovano se hai una pinza amperometrica chiudila sulla fase o sul netro che va alla presa AC di alimentazione e sempre suonando quando c'è il calo vedi se il valore di corrente aumenta o diminuisce sono cose estremamente lunghe, ma se vuoi trovare il problema vanno fatte.
  5. tipicamente perchè c'è il pirla che lo compra, e perchè il tale in oggetto non ha assolutamente idea della qualità intrinseca, cadono così i termini di paragone per cui debba essere comprato un alimentatore, il resto è marketing e il marketing vende idee e concetti, mai oggetti. queste cose hanno mercato perchè si rapportano ad un pubblico che disconosce completamente la materia in oggetto, perchè le pubblicità vengono pompate e direzionate ai forum i quali da soli e con la complicità di insider o opinionisti forzati e pagati per dirottare gli acquisti (tipicamente in america, dove ci sono bacini di utenze imponenti) insinuandoti il desiderio di ciò che non ti serve. io uso batterie da impianti civili, come quelle che si hanno nella centralina dell'allarme. una da 2Ah 12V costa si e no 20e, quando è carica ci suoni due settimane tutti i giorni, quando è scarica la carichi, quando si guasta...dopo anni e anni.. la cambi.
  6. non so come si possa misurare la qualità della corrente...nel senso che così riportato non è molto logico. basti pensare che il primario del trasformatore di alimentazione ha un cavo di sezione molto ma molto più piccolo rispetto ad un qualsivoglia cavaccio da pc. paradossalmente un cavaccio a capacità parassita molto alta in una alimentazione è migliore di uno buono e con capacità bassa, poichè il primo taglia direttamente (anche se poco o in parte) verso il neutro e/o verso la terra gli spike presenti nella rete. la questione dela sezione, ancora, trova rilevanza solo nel fatto che ha una minor caduta V = R x I, quindi porta la 230 dalla spina alla presa ampli ''meglio'' rispetto ad uno a sezione inferiore, cosa per altro assolutamente irrilevante dato che la lunghezza di questi cavi è ridicola e che le differenze sono dovute al 99.99% al fornitore di energia elettrica. se si cerca una sorgente migliore e più pulita ci vogliono delle prese filtrate o dei cavi che hanno un filtro al loro interno, ciò elimina i vari picchi parassiti ma se hai meno tensione di certo non la genera, al massimo se è presente un varistore (resistenza variabile in funzione della differenza di potenziale ai propri capi) può abbattere picchi superiori.. ma anche qui bisognerebbe vedere poi all'atto pratico come si comportano in regime dinamico e soprattutto vedere se nel loro funzionamento non causino a loro volta qualche sorta di disturbo.
  7. di primo acchito direi assolutamente no, in un secondo momento si potrebbe parlarne per ore. è sbagliato paragonare digitale con valvola, il termine corretto sarebbe digitale ed analogico. mettiamola in un modo terra terra, il digitale non è altro che un campionamento di un segnale analogico, il che vuol dire che da un'onda viene prelevato per un certo n° di volte il ''valore'' puntiforme del segnale. il ragionamento si svolge esattamente come quando a scuola vi hanno spiegato gli integrali i quali calcolano l'area sottostante una funzione suddividendo la funzione stessa in tot segmenti e l'area sottostante la curva in tot parallelepipedi, più è maggiore il numero di sezionamenti e più il valore dell'area sottostante è precisa. il digitale a campionamento infinito (teoricamente ovviamente) raggiunge la qualità dell'analogico, la qualità è intesa come la veridicità dell'informazione digitalizzata rispetto a quella base. il fatto che non si possa percepire ad orecchio la differenza tra un digitale a campionamento suffcientemente elevato da un analogico fa parte di un altro discorso. il fatto che il digitale sia comodo perchè non devi pulire il disco, settare il braccio ecc e soprattutto in una schedina ci stanno 8 negozi di musica espressi in vinili fa parte di un discorso ancora differente. fare un elenco è molto difficoltoso perchè non posso ricordarmi tutto, però posso trarre spunto da domande e da argomenti che volete mettere in dubbio, ovviamente non sono mandrake e sono il re degli ignoranti. anche io, so di non sapere. potrebbe salvare molti portafogli, matrimoni ma soprattutto distruggere la felicità sintetica che proviamo ogni qualvolta consideriamo magico qualcosa, e solo per tal motivo, continuiamo ostinatamente a voler mentire a noi stessi. se avessimo coscienza oggettiva non cambieremmo un pedalino al giorno. fondamentalmente siamo degli insicuri ed è l'unico gioco che possiamo permetterci di giocare. qui ci sono troppi elementi da mettere in considerazione, (talmente tanti da non poterne nemmeno ricordare tutti) ed i pochi che ricordo non sarei nemmeno in grado di poterveli spiegare, in questo caso parlo da un punto di vista tecnico. ciò che ho detto prima nel precedente post non era e non voleva essere una confutazione nei confronti della tua persona, di fatto se la differenza l'hai sentita qualcosa è cambiato, forse solo a livello personale, nel senso che molto probabilmente l'amplificatore ed il sistema in se ha riprodotto lo stesso suono mentre il tuo cervello attivato dalla convinzione che cambiasse qualcosa è stato più attento e concentrato ed ha sentito la differenza. di fatto dibito fortemente che un metro ed uno scorcio di cavo porti a differenze soniche estremamente rilevanti (porta sicuramente a differenze, ma non sempre eclatanti), del resto ciò che c'è prima nell'impianto elettrico non cambia, ciò che c'è a monte nella cabina di trasformazione è ciò che è e rimane tale...forse quello esoterico era schermato mentre non lo era l'altro.. ad ogni modo, questi sono post che trovo estremamente costruttivi ed interessanti, ma ne vedrete e percepirete il degrado in modo direttamente proporzionale alla quantità di false convinzioni che sfata, perchè sinceramente come detto in risposta a billy a pie di post sentiamo sempre e solo ciò che vogliamo sentire.
  8. non servono ad una strabenemerita bega di niente. sono solo belli da vedere e per tal motivo hanno mercato e sono reputati buoni, quindi se reputate che siano un buon oggetto di design per dar colore alla casa e far piacere alla vista della moglie.... leggevo pochi giorni fa un articolo in cui venivano sfatati la maggiorparte di falsi miti nel mondo hi-fi che spaziavano tranquillamente su più settori e fattori se vi interessa lo cerco e lo posto. meglio tacere sui falsi miti del mondo chitarristico, se no tanto varrebbe chiudere il forum
  9. e va beh, ma sai cablare, bel lavoro!
  10. perchè forma una pasta di colla e legno, lo ho visto fare da diversi falegnami, non è che senza segatura fine non vada bene, ma una volta asciutta diventa tipo mdf. dato che la segatura fine la hai (facendo buchi e quant'altro) usi 2/3 colla e 1/3 segatura.
  11. si regge ma fai un'altra cosa che tiene come gli incastri ma che non necessita di sbatti o dime afrodisiache, fai il classico incollagigo as appoggio, poi compri delle spine da mezzo cm di diametro e lunghe 4 cm, fai i fori sulle giunzioni e li inserisci dopo aver messo un impasto di colla e segatura all'interno del foro, una volta dentro lasci asciugare, tagli la parte sporgente se c'è e vai di cartavetra. se non hai già preso i legni prova il massello, abete o addirittura acero. diversamente da mdf o multistrato colorano di più il suono, ma il risultato finale rimane mifgliore
  12. ma no dai non proprio monnezza, in fondo ci sono stati anche dei grandi album e hanno fatto storia pure loro. fanno parte di un percorso musicale personale, io di rado lo rimetto un qualche ''discaccio'', riportano alla mente tanti bellissimi ricordi. in fine meglio essere stato un glemmaccione del sabato sera 'mbriaco come una stufa petrolio che andava al club a sentire suonare dal vivo col cinquino del 68 che passare la vita a ballare come i pirla in discoteca facendo finta di divertirsi..
  13. è il 3pdt (lo svicce), fai una foto dei collegamenti allo sw, comprane uno nuovo e montalo
  14. meglio così, due in meno
  15. gli enuff znuff, tranne forse l'abum d'esordio (estremamente glam) che a mio parere è forse un pelino meno valido di altri come strenght, sono un gruppo di signori musicisti, si sono hard rock e possono rientrare nella sottocategoria glam, sleeze e nella hair, ma rimangono più da ''soft'' hard rock ed hanno scritto pezzi mostruosi meritando sicuramente di più.. tenderei ad escludere il paragone di rappresentanza artistica da palco e quella musicale, non che non vadano di paripasso spesso e volentieri ma non si possono giudicare pezzi dall'abito indossato. van halen non c'entra una pippa, è sopra una spanna sia come impatto che come composizioni. è sicuramente hard rock, forse il vero hard rock per definizione, dove l'ahrd rock si è completato in tutti i suoi orizzonti, il punto di svolta dagli anni 70 agli 80, come lo è stato hendrix per la transizione 60 70, è un gruppo unico ed a se assolutamente non paragonabile, E SOPRATTUTTO I VAH HALEN FINISCONO CON L'ULTIMO ALBUM 1984, dopo diventano un altro gruppo ma con lo stesso nome. da li diventa un gruppo anni 80 calderonabile, seppur con le giuste precauzioni.
  16. io c'ho pure il vinile degli shotgun messiah! fantastici!!!!!! il primo album è molto più sleeze glam, mentre second coming è più hair. quelli postati sono asolo alcuni tra quelli che mi venivano in mente, ho passato anni a raccogliere una discografia completa del periodo.. ho c.a. 150Gb di musica tra glam, sleeze ed hair metal, poi mi era venuta la gas da vinile.. c'era un utente di ebay che ora non è più attivo (haremscarem qualcosa..) che svendeva lp a go go, pezzi illibati di stampa originale ed a prezzi ridicoli (da 3.99 a 12.99e max!) van halen lasciatelo perdere perchè nella categoria c'entra poco!!! van halen fa parte della categoria van halen!!! punto. ad ogni modo per cercare gli album ed i pezzi basta andare su heavyharmonies.com, io usavo quello per le ricerche ai tempi. chi conosceva già anche i wildside??? che album under the influence!!!
  17. non si può lasciarvi da soli un pomeriggio che subito fate casini... mo che è successo??? Silvestro, tu c'eri e molto probabilemente è colpa tua
  18. bulletboys damn yankees faster pussycat foxx hanoi rocks hurricane julliet junkiard kix warrant white lion wildside - under the influence (questi spaccavano davvero ma non se li cagava nessuno) xyz quiet riot shotgun messiah (nati come king pin, morti come shotgun messiah, il bassista allora anche cantante ora suona con m. manson) sleeze beez southgang tangier tora tora trixter vixen era bello avere 16 anni e girare coi capelli cotonati...
  19. tuff enuff znuff cats in boots bangalore choir babylon a.d. http://www.youtube.com/watch?v=wcUbkyPlN80 skid row badlands beau nasty beggars and thieves pretty boy floyd
  20. winger http://www.youtube.com/watch?v=NF_-_MVfFiw jailhouse spread eagle sister wiskey (un pelo aor più che glam, fantastici) http://www.youtube.com/watch?v=t7mzJXZNIVc&feature=related
  21. ragazze, ma hanno inventato i dissipatori l'altro ieri....magari è tecnologia troppo all'avanguardia per un fuzz... non dico di arrivare a fare cose come il mio caro amico ingegnere che per ovviare a qualsivoglia problema di varizioni di temperatura ha fatto un hi fi con sotto la base le celle di peltier e poi ha incementato tutto con del refrattario..ma un semplice dissipatore aiuta e non poco.
  22. le differenze stanno nei transistor, punto. i componenti che usa non sono ne esoterici ne raramente rintracciabili, non penso che cavi e jack facciano abissali differenze, nemmeno i pot, quando se ne hanno di buoni si è a posto. quindi sono i transistor, evidentemente il sig. dam ha la fortuna di averne veramente molti e molto tempo per provarli, penso abbia un pedale da test per ogni modello che fa in cui può provare diverse combinazioni di fattori come cap e trannie per trovare l'eq migliore tra i 5 componenti che ci sono dentro, dopo fa una bella bustina con scritto set gb n.xxx ecc ecc e via, del resto Paolo quando si vende un proprio pedale a 300/500e e oltre chiunque avrebbe il tempo di stare a giocare con i bjt, gli ero o i wima , anche io preferisco fare ampli anche se i fuzz mi piacciono molto.. i bjt al germanio non erano simili tra loro nemmeno nelle confezioni militari super selezionate, fuguriamoci a prenderli spaiati. il segreto forse sta nella polarizzazione, evidentemente ricercata molto più a orecchio che a manuale, del resto sono fuzz.
  23. come scritto sopra, è ovvio che non dico di prenderne 200 a testa, ma di mettervi d'accordo e di fare un ordine insieme. non so Roby non li ho mai sventrati per vedere se si potesse fare il no load
  24. ma infatti noi non capiamo un cazzo... io prendo i bourns da tubes..difficilmnete sono sotto i 500k, in media siamo sui 540e oltre... beh mi pare una stima abbastanza estrema che 496 su 500 siano inutili...
  25. ma perchè non vi fate un ordine condiviso di 200 pot da mouser o che ne so e poi vi ritrovate una domenica a misurarli dopo un pranzo? tenete i 550 e oltre e rivendete gli altri.. buttare 50e per 4 pot e un condensatore non mi sembra sano..
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