Io, per dire una frase seria prima di tornare alle cazzate, vorrei aggiungere senza polemiche che il valore aggiunto di un marchio non è soltanto l'assemblaggio.
Il tipo di fornitura (avere canali migliori per i legni e un QC più strutturato alla fonte del materiale), processi standardizzati (la standardizzazione fa storcere il naso agli amatori "non c'è amore" ma è quella che permette di livellare e gradatamente alzare la qualità media. Lo sa chiunque lavori nel settore produzione industriale, vale per le chitarre, le moto, le auto, le turbine, e i cazzi di gomma pure). Insomma, sicuramente il pezzo "one-off" di un grande liutaio non lo replichi in serie, ma anche la demonizzazione di questa o della grande fabbrica è un po' un populismo molto in voga soprattutto in italia (leggi: "moto giapponesi fatte di plastica, altro che MV" quando passione ed estetica a parte si sa che le prime sono eterne le seconde friggono pur costando il triplo e hanno uno sviluppo e testing che fa ridere i polli, tanto per fare un esempio a caso).
Insomma questo per dire che non ci vedo così tanto male nel fatto che siano fatte "a fabbrica" (che pensavate che una produzione del genere ci fossero 14.000 marmotte in 14.000 capanne nel Tennessee che le facevano con la coda?).
Poi è chiaro che quando compri un brand di grido (che in questo caso coincide con la fabbricona) ti paghi (gli paghi) il marketing, il branding, gli endorsment, i cazzi e i mazzi.
Io poi in realtà le compro perché ho visto che qui uno c'ha quel nome scritto sulla chiappa e mi ha fatto tendenza.