Dalla mia decadenza di portinaia ho capito una cosa.
Raggiunto un certo livello di bontà pedalara, è veramente difficile trovare qualcosa che stupisca o sia eccellente ogni volta quel pelo in più.
Si parla solo più di sfumature e lievi variazioni.
E quindi si sta galleggianti nel giro di provare a vagoni.
Questo per molti è negativo, ma da un verso secondo me aiuta a comprendere sempre di più le differenze tra i pedali e a conoscere sempre meglio il tipo di effetto.
Punti di vista... e d'uso.
Attualmente confesso che ora non lo farei più, ma in passato mi è piaciuto molto e mi ha aiutato molto.
Infatti ho sempre dissentito sul discorso di un ex utente che presupponeva una sorta di conoscenza primordiale.
Poi io resto della vecchia scuola andata, per me oltre skreddy e dam non può esserci nulla di meglio che valga la pena di perdere soldi in mille giri...