Vai al contenuto

Recommended Posts

  • 1 year later...
Inviato

Come sempre i videi dell’Internet lasciano il tempo che trovano: troppe sono le variabili. Però mi confortano in alcuni capisaldi abbondantemente sviscerati a pag. 1. Le chitarre vintage, quando suonano, perché ci sono anche quelle che non suonano, hanno in più la lunghissima stagionatura di legni di qualità. Sono sostanzialmente più secchi e vibrano più profondi e armonici. Tant'è che oggi ce proveno pure col "roasted". Hanno quello che mi viene da chiamare “l’effetto pianoforte”. E i Pick Up si acchiappano su anche quello. Le chitarre moderne ben riuscite, più curate nella liuteria, rifinitura e wiring, suonano altrettanto bene ma possono non avere quella profondità armonica di cui sopra proprio perché i legni sarebbero più “umidi”. Mentre resto convinto che la differenza vera continuano a farla gli amplificatori. Se prendi un vecchio blackface original costruito come si deve e ci attacchi una messicana super cheap, ti darà un sugo paura molto simile a quando ci attacchi una ‘63 del bel tempo che fu e vadavialcù:

 

 

 

  • Like 1
Inviato

Per curiosità la differenza di un ampli vecchio rispetto ad un moderno é palese sulla base dei componenti non più in produzione o per altro?

Scusate la domanda stupidina

  • 4 weeks later...
Inviato

Vi mollo qua uno spieghino Binson original con prova del Varini, il quale può essere simpatico o antipatico, bravo o scarso, fregomene, ma non essendo io né invidioso né odiatore a me piace perchè è un appassionato, e qualche videino suo me lo sono guardato volentieri.

 

 

Inviato
Il 18/3/2019 at 15:54, Bananas dice:

Vi mollo qua uno spieghino Binson original con prova del Varini, il quale può essere simpatico o antipatico, bravo o scarso, fregomene, ma non essendo io né invidioso né odiatore a me piace perchè è un appassionato, e qualche videino suo me lo sono guardato volentieri.

 

 

Antipatico? Un mio amico non finirà mai di ringraziarlo per tutte le chiavate che si è fatto sulla Panda grazie al suo impeccabile servizio al buon vecchio Biagio Antonacci.

  • Like 2
  • Haha 1
Inviato

Sebbene il giovinotto qua riesca a far suonare demmerda un DR del '67, quindi figurate il DRR (i manopoli ce li hanno messi per rotolarli) , a noi ce serve solo pe capì che la differenza ce sta:

 

 

Inviato

La differenza pare sempre quella: saturazione più bella e armonica per gli original, più scoreggiosa per i reissue. Non mi addentro in questioni elettroniche non di mia competenza, ma tanto fa il cono. Sui reissue, che comunque non suonano uguali agli original e sono pure più cheap, se metti un bel cono, pure la saturazione diventa più bella oltre a migliorare i puliti già buoni. I reissue hanno più volume a parità di manopola con puliti molto pieni e breakappano dopo ('65). In ogni caso, a mio parere, un original in buone condizioni generali è da preferire a un reissue pure se te costa più der doppio. E forse è da preferirsi pure alle butticherie sculander a circa lo stesso costo, a meno che nun te serveno le mod buticche tipo la potenza scalabile, la plexi dentro un tuid che poi se trasforma in un blackfeis, ecc.

  • Like 1

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...