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Rispondendo a voi che gentilmente mi avete dato il vostro feedback, devo dire che ho letto con interesse perché io mi riconosco un limite: non modifico niente di quel che appartiene a una certa fascia. Ossia: faccio molte modifiche di set up (action, altezza ponte, altezza pick up, provo diverse corde), trovo effetti a pedale adatti a certe chitarre e accoppio certe chitarre a certi ampli, cerco di conoscere il più a fondo possibile uno strumento tramite l'uso di volumi e toni e per quanto riguarda il feeling dei manici. Posso anche cambiare un ponte volendo. Ma mi fermo qui, non altero lo strumento oltre questa soglia. Piuttosto lo vendo (e infatti ne ho vendute di chitarre, anche custom shop!), se sento che proprio non mi soddisfa.

Ripeto, è un mio limite quindi non consiglierei di fare come faccio io. 

Alla fine so che tutti i custombucker che ho rendono molto bene sulle mie chitarre che li montano (sono i miei pick up preferiti), che i Seymour Duncan APH stanno bene sulla chitarra che li monta,  che gli EMG stanno bene sulla Bullseye (e solo lì, se parliamo di Gibson), che i 490-498 non mi fanno impazzire ma per fare hard&heavy sono azzeccati, che i BB underwound hanno il loro perché su quella Les Paul (Lee Roy Parnell 59) e che i 68 custom mi incuriosiscono perché li ho da poco e non ho ancora capito il loro vero carattere.

Purtroppo, dato questo mio limite, non penso scoprirò come sono altri pick up non stock. 

Dovrei comprare uno strumento ad hoc da destinare ad esperimenti. Forse un giorno lo farò. Ma poi mettiti a cambiare ogni volta pure i condensatori e il wiring...

Boh vedremo. Intanto grazie delle risposte.

Inviato
4 ore fa, Jester2025 dice:

Rispondendo a voi che gentilmente mi avete dato il vostro feedback, devo dire che ho letto con interesse perché io mi riconosco un limite: non modifico niente di quel che appartiene a una certa fascia. Ossia: faccio molte modifiche di set up (action, altezza ponte, altezza pick up, provo diverse corde), trovo effetti a pedale adatti a certe chitarre e accoppio certe chitarre a certi ampli, cerco di conoscere il più a fondo possibile uno strumento tramite l'uso di volumi e toni e per quanto riguarda il feeling dei manici. Posso anche cambiare un ponte volendo. Ma mi fermo qui, non altero lo strumento oltre questa soglia. Piuttosto lo vendo (e infatti ne ho vendute di chitarre, anche custom shop!), se sento che proprio non mi soddisfa.

Ripeto, è un mio limite quindi non consiglierei di fare come faccio io. 

Alla fine so che tutti i custombucker che ho rendono molto bene sulle mie chitarre che li montano (sono i miei pick up preferiti), che i Seymour Duncan APH stanno bene sulla chitarra che li monta,  che gli EMG stanno bene sulla Bullseye (e solo lì, se parliamo di Gibson), che i 490-498 non mi fanno impazzire ma per fare hard&heavy sono azzeccati, che i BB underwound hanno il loro perché su quella Les Paul (Lee Roy Parnell 59) e che i 68 custom mi incuriosiscono perché li ho da poco e non ho ancora capito il loro vero carattere.

Purtroppo, dato questo mio limite, non penso scoprirò come sono altri pick up non stock. 

Dovrei comprare uno strumento ad hoc da destinare ad esperimenti. Forse un giorno lo farò. Ma poi mettiti a cambiare ogni volta pure i condensatori e il wiring...

Boh vedremo. Intanto grazie delle risposte.

 

Più che comprensibile il ragionamento, però bisognerebbe un momento vedere quando uno compra un strumento (o più di uno) l'uso che intende farne:

Se compri per collezionismo/investimento/passione di averne tante anche solo per contemplarle (più che legittimo), allora oltre il cambio corde e ponti etc che si tolgono e si mettono a mano, ci sta che oltre non si vada...finisce che se rivendi trovi pure quello invasato che compra l'usato, volendolo più nuovo del nuovo, ma al 30% in meno e anche solo una saldatura rifatta diventa una "modifica" inqualificabile. In quest'ottica io per primo non toccherei tendenzialmente niente.

 

In alternativa, e ammetto che un po' mi piace pensare che sia così per tutti, le chitarre...una o mille, si comprano per suonarle. Si svestono quindi dell'accezione farlocca, che oggi domina, di oggetti da vetrina e tornano a essere strumenti musicali, che inesorabilmente si usano, si usurano e ci seguono ovunque si vada a suonare. A questo punto cambiare i pot che scaracchiano o cambiare dei pickup fa parte di una normale vita di uno strumento e del musicante che lo suona, per gusti, cambio di esigenze e via dicendo.

Come dicevo in un altro 3d i custombuckers li cambio praticamente d'ufficio, ma tra le tante CS VOS o Murphy su una 2014 mi son piaciuti e mi piacciono molto sull'ultima che ho da un paio di mesi, però prima di decidere di tenerci sopra i CB, ne ho provati altri 3-4 set di boutique che ho su altre LP. In assoluto, suonava sempre meglio con gli altri pu, diversi tra loro ma tutti migliori dei CB, detto questo, però, questa 59 mi è piaciuta esattamente come l'ho sentita stock e, meglio o peggio, la voglio sentire e tenere così per il carattere che ha ..così.

Insomma, la riverenza per lo strumento nuovo dura quei due giorni in cui lo assimili meglio, poi in base ai gusti finisci per "rifinirlo" 🙂

c'è anche chi progetta le modifiche e gli upgrade prima ancora di averla a casa.. vero @Mirko culone nostro??? :P:P:P

 

 

  • Like 1
Inviato
58 minuti fa, Ric67 dice:

 

Più che comprensibile il ragionamento, però bisognerebbe un momento vedere quando uno compra un strumento (o più di uno) l'uso che intende farne:

Se compri per collezionismo/investimento/passione di averne tante anche solo per contemplarle (più che legittimo), allora oltre il cambio corde e ponti etc che si tolgono e si mettono a mano, ci sta che oltre non si vada...finisce che se rivendi trovi pure quello invasato che compra l'usato, volendolo più nuovo del nuovo, ma al 30% in meno e anche solo una saldatura rifatta diventa una "modifica" inqualificabile. In quest'ottica io per primo non toccherei tendenzialmente niente.

 

In alternativa, e ammetto che un po' mi piace pensare che sia così per tutti, le chitarre...una o mille, si comprano per suonarle. Si svestono quindi dell'accezione farlocca, che oggi domina, di oggetti da vetrina e tornano a essere strumenti musicali, che inesorabilmente si usano, si usurano e ci seguono ovunque si vada a suonare. A questo punto cambiare i pot che scaracchiano o cambiare dei pickup fa parte di una normale vita di uno strumento e del musicante che lo suona, per gusti, cambio di esigenze e via dicendo.

Come dicevo in un altro 3d i custombuckers li cambio praticamente d'ufficio, ma tra le tante CS VOS o Murphy su una 2014 mi son piaciuti e mi piacciono molto sull'ultima che ho da un paio di mesi, però prima di decidere di tenerci sopra i CB, ne ho provati altri 3-4 set di boutique che ho su altre LP. In assoluto, suonava sempre meglio con gli altri pu, diversi tra loro ma tutti migliori dei CB, detto questo, però, questa 59 mi è piaciuta esattamente come l'ho sentita stock e, meglio o peggio, la voglio sentire e tenere così per il carattere che ha ..così.

Insomma, la riverenza per lo strumento nuovo dura quei due giorni in cui lo assimili meglio, poi in base ai gusti finisci per "rifinirlo" 🙂

c'è anche chi progetta le modifiche e gli upgrade prima ancora di averla a casa.. vero @Mirko culone nostro??? :P:P:P

 

 

E se la chitarra mi interessava solo per collezione figurati se mi mettevo a discutere dei pick up! 😆

Mi sarei limitato a fare come tanti: "bella questa foto!"

Invece, siccome le suono, ho voluto appunto approfondire, perché le foto sono bellissime ma poi mi piace avere un feedback sui suoni.

Dopodiché, mi ripeterò: ho Les Paul CS con due tipi di Seymour Duncan, con i custombucker (su una dozzina di Les Paul CS dal 2013 al 2024), con i burstbucker underwwound, con i custom 68, quattro LP CS con i 490-498 e persino una con gli EMG. E non conto quelle vendute (con custombucker, 57 classic, Seymour Duncan ecc.). Per non parlare degli humbucker che ho su Suhr, PRS, Fender HSS, Fender HSH, Schecter CS, Ibanez, Music Man, Charvel USA ecc.

Insomma, sulla base di tutta sta roba (tutta roba suonata, non in vetrina) io non cambierei mai i custombucker che come ho già scritto sono in assoluto i miei preferiti, dalla '57 alle '60, passando per '58 e tutte le diverse '59.

Dunque, la mia intenzione era quella di leggere le impressioni degli altri su pick up non stock, onde saperne di più da coloro che li hanno provati, come appunto Il Postino.

Inviato
46 minuti fa, Jester2025 dice:

 

E se la chitarra mi interessava solo per collezione figurati se mi mettevo a discutere dei pick up! 😆

Mi sarei limitato a fare come tanti: "bella questa foto!"

Invece, siccome le suono, ho voluto appunto approfondire, perché le foto sono bellissime ma poi mi piace avere un feedback sui suoni.

Dopodiché, mi ripeterò: ho Les Paul CS con due tipi di Seymour Duncan, con i custombucker (su una dozzina di Les Paul CS dal 2013 al 2024), con i burstbucker underwwound, con i custom 68, quattro LP CS con i 490-498 e persino una con gli EMG. E non conto quelle vendute (con custombucker, 57 classic, Seymour Duncan ecc.). Per non parlare degli humbucker che ho su Suhr, PRS, Fender HSS, Fender HSH, Schecter CS, Ibanez, Music Man, Charvel USA ecc.

Insomma, sulla base di tutta sta roba (tutta roba suonata, non in vetrina) io non cambierei mai i custombucker che come ho già scritto sono in assoluto i miei preferiti, dalla '57 alle '60, passando per '58 e tutte le diverse '59.

Dunque, la mia intenzione era quella di leggere le impressioni degli altri su pick up non stock, onde saperne di più da coloro che li hanno provati, come appunto Il Postino.

ok, non era riferito a te. era un discorso in generale. avevo preso solo spunto

Inviato

Io personalmente nel mio cammino ero partito da una posizione "non toccherò mai nulla" però poi il tarlo del ma come suonerebbe se ricercassi di migliorarle con pezzi che lato tonale ed estetico le rendessero più vicine alla real thing? Voglio dire cambiare il circuito ed i pickup che comunque ho tenuto (tranne su una sola chitarra) non sono modifiche irreversibili ma vuoi mettere quando senti la chitarra suonare meglio di prima (seppur era a livelli buonissimi)?
Vedevo che per persone di cui nutro grande stima qui su RC questa linea era all'ordine del giorno e mi sono converito al nuovo modo di pensare.
Quando prendo una chitarra non penso mai di doverla rivendere (anche se è capitato per raggiungere altri obiettivi) ma il fatto di personalizzarla per vedere di tirare fuori il meglio che possa dare mi ha appunto conquistato, facendomi mollare le mie posizioni di partenza.
Tutto vero anche quello detto da altri. Sicuramente ci sarà chi dice che ad esempio una Goldie a cui è stato cambiato tutto non ha il valore collezionistico ed il prezzo attualmente richiesto per quello strumento ma probabilmento non stiamo parlando di musicisti ma di persone che vedono lo strumento di alto valore non più come strumento ma piuttosto come investimento.
Probabilmente oggi una Murphy Lab la terrei intonsa visto che gli amici che le hanno provate mi riferiscono di strumenti che sono veramente ottimi. Vi è da dire poi che i prezzi a cui ho acquistato le CC erano più bassi (anche la metà) di quanto costa oggi una Murphy Lab.

  • Like 3
Inviato
11 ore fa, il postino dice:

Io personalmente nel mio cammino ero partito da una posizione "non toccherò mai nulla" però poi il tarlo del ma come suonerebbe se ricercassi di migliorarle con pezzi che lato tonale ed estetico le rendessero più vicine alla real thing? Voglio dire cambiare il circuito ed i pickup che comunque ho tenuto (tranne su una sola chitarra) non sono modifiche irreversibili ma vuoi mettere quando senti la chitarra suonare meglio di prima (seppur era a livelli buonissimi)?
Vedevo che per persone di cui nutro grande stima qui su RC questa linea era all'ordine del giorno e mi sono converito al nuovo modo di pensare.
Quando prendo una chitarra non penso mai di doverla rivendere (anche se è capitato per raggiungere altri obiettivi) ma il fatto di personalizzarla per vedere di tirare fuori il meglio che possa dare mi ha appunto conquistato, facendomi mollare le mie posizioni di partenza.
Tutto vero anche quello detto da altri. Sicuramente ci sarà chi dice che ad esempio una Goldie a cui è stato cambiato tutto non ha il valore collezionistico ed il prezzo attualmente richiesto per quello strumento ma probabilmento non stiamo parlando di musicisti ma di persone che vedono lo strumento di alto valore non più come strumento ma piuttosto come investimento.
Probabilmente oggi una Murphy Lab la terrei intonsa visto che gli amici che le hanno provate mi riferiscono di strumenti che sono veramente ottimi. Vi è da dire poi che i prezzi a cui ho acquistato le CC erano più bassi (anche la metà) di quanto costa oggi una Murphy Lab.

 

Credo che le CC tu abbia fatto bene a modificarle se sentivi che potevano migliorare e avevi un'idea su come fare, visti gli spunti che ricevevi qui da utenti esperti. 

Quando dico che io piuttosto le avrei vendute, è facile leggerci altro: una velata critica o qualcosa del genere.

Invece non è affatto così. Non ritengo di avere nessuna verità in tasca, e non per falsa umiltà ma perché ognuno si fa la propria esperienza e fa il proprio percorso, che é sempre in evoluzione e mai definitivo. Per non parlare del fatto che ognuno ha il proprio orecchio. 

Se racconto anche il mio caso è solo perché qualcuno può passare di qui, leggere i vari punti di vista e arricchirsi di esperienze fatte da altri decidendo poi come fare personalmente. 

 

Del valore collezionistico nemmeno parlo, perché non mi piace proprio l'approccio collezionistico e anche la questione dello strumento come investimento mi lascia un po' indifferente. Per dire, la mia Anaconda custom l'ho pagata un certo prezzo e ora vale il doppio, come pure la Bullseye, perché sono diventate rare (da anni non ce ne sono più sui vari mercatini, mentre quando la comprai mi ricordo che su MM, su Reverb e altrove ho potuto sceglierla tra diverse), però non mi cambia nulla tanto non la vendo. Potrebbe pure valere solo un terzo rispetto al prezzo pagato e non mi cambierebbe niente. Infatti non batto ciglio nemmeno quando uno strumento urta, si ammacca ecc. Se non è tra quelli che vendo, non mi cambia molto, tanto rimane a casa.

 

Questione Murphy Lab.

Non posso certo dire che siano strumenti fatti male (ma solo perché le mie tre ML me le sono scelte con cura: ad esempio nessuna delle tre pesa più di 3,6 kg, due su tre vengono da negozi che vendono e selezionano solo quel tipo di strumenti e soprattutto mi piaceva molto come suonavano, altrimenti le avrei vendute), ma a parte l'invecchiamento, sul piano costruttivo non hanno nulla di esoterico rispetto alle VOS che pure ho e che mi sono scelto con cura ascoltando più che guardando. Quindi non riuscirei a generalizzare vantando le Murphy Lab in generale. Infatti non mi sono fatto alcuno scrupolo a rivendere anche le Gibson più belle esteticamente coi super top e più leggere (tra l'altro il peso non è, musicalmente parlando, un valore assoluto) se poi non mi soddisfacevano dal punto di vista sonoro.

 

Quanto ai prezzi, sì, ricordo i prezzi dell'epoca. Purtroppo oggi le CC sono inavvicinabili, per cui per adesso ho preferito dare precedenza ad altre. Tra dealer select, M2M, special order, handpicked, Murphy Lab ecc. oggi si può davvero pescare dentro un bacino ampio fatto di strumenti davvero notevoli e già fin troppo costosi, soprattutto a casa dell'inflazione galoppante. Andare a raddoppiare la spesa per prendere una CC è una cosa che non mi sono (ancora) sentito di fare, proprio come non mi sono (ancora) sentito di fare modifiche. 

Ecco perché, del tutto privo di feedback sulle CC, ti ho posto un po' di domande. E ti ringrazio davvero delle risposte approfondite. Ho preso appunti per imparare. 

 

  • 1 month later...
Inviato
50 minuti fa, Jester2025 dice:

Bellissima.

Una 64,  giusto? Dalla foto non si capisce se è Vos.

Che pick up ci metti adesso? 😜

 

Occhio fine! Si è una ES 335 Reissue 1964 TDC VOS.
Mi sa che questa volta resta intonsa perchè i pickup in Alnico III unpotted, su queesta chitarra, non mi dispiacciono. I condensatori ora sono proprio i Luxe che di solito mettevo e quindi .almeno al momento- mi sembra possa andare così com'è. Debbo dire che comunque dopo il 2015 c'è stato un balzo in avanti nei prodotti del CS.
 

Inviato
5 minuti fa, il postino dice:

 

 Debbo dire che comunque dopo il 2015 c'è stato un balzo in avanti nei prodotti del CS.
 

 

Miglioramento tangibile di anno in anno. Ma è ancora normale imparare col tempo e magari avere un management che investa.

 

Io però dico dal 2013 perché, sebbene la maggioranza delle mie CS, siano recentissime (M2M, Murphy, custom dealer ecc.) non riesco a non stravedere per due in particolare: una 57 custom ebony 20th anniversary e una 59 vos. Ho sei 59 di cui due ML e due limited rune, ne sono molto soddisfatto ma la 2013 vos che ho pagato la metà è la più bilanciata che ho: suona esattamente come io mi aspettavo che una 59 suonasse.

 

Poi dimmi con che ampli e pedali userai questa bella 335! 

Inviato
1 minuto fa, Jester2025 dice:

 

Poi dimmi con che ampli e pedali userai questa bella 335! 

 

Purtroppo il 90% del tempo in cui suono a casa (ormai ho abbandonato i live) per esclusivo diletto personale, abitando in un condominio, suono in cuffia con il mac e TH-U Overloud. Ovviamente l'ho provata con i miei due ampli valvolari e mi ha soddisfatto con entrambi (Tone King Imperial mk1 e Naughty Little Bitch dell'amico GuitarGlory).

  • Thanks 1
Inviato

Tornando al discorso modifiche è un nì grosso come una casa.

Ho avuto chitarre così ben realizzate da subito nella loro interezza che non c'è stato bisogno di metterci mano, altre bellissime che hanno giovato enormemente da qualche upgrade, non mi durano se non sono di buon livello.

Ma lì te ne accorgi se la chitarra ha potenziale oppure se è un discorso perso in partenza.

Le due a cui sono più attaccato partivano benissimo stock ma con un p90 e un ponte fatto come Gibson comandava la Jr del 98 è diventata perfetta e la Nocaster una volta sostituiti i pickups custom shop (belli ma non in linea con quello che volevo sentire) ha fatto un balzo in avanti che non tornerei indietro manco morto.

Capisco benissimo che se uno è pienamente soddisfatto dello strumento lo tiene così com'è ma se qualcosa è meritevole di upgrade ben venga.

Sarà un percorso anche lungo e costoso a forza di provare ma ne vale la pena.

Per curiosità mia come vi comportate se serve un refret?

Vi tenete una chitarra buona ma insuonabile perchè i tasti sono arrivati o procedete con la modifica?

 

  • Like 2
Inviato
10 minuti fa, Giorgè dice:

Per curiosità mia come vi comportate se serve un refret?

Vi tenete una chitarra buona ma insuonabile perchè i tasti sono arrivati o procedete con la modifica?

 


Al momento non mi sono ancora trovato in questa situazione ma partendo dal punto di vista che le chitarre mi piace suonarle e che spero di ottenere sempre il massimo da loro penso che procederei con la modifica... anche probabilmente rinunciando al binding over fret (che sarebbe stata la seconda domanda, immagino).

Inviato
33 minuti fa, Giorgè dice:

Tornando al discorso modifiche è un nì grosso come una casa.

Ho avuto chitarre così ben realizzate da subito nella loro interezza che non c'è stato bisogno di metterci mano, altre bellissime che hanno giovato enormemente da qualche upgrade, non mi durano se non sono di buon livello.

Ma lì te ne accorgi se la chitarra ha potenziale oppure se è un discorso perso in partenza.

Le due a cui sono più attaccato partivano benissimo stock ma con un p90 e un ponte fatto come Gibson comandava la Jr del 98 è diventata perfetta e la Nocaster una volta sostituiti i pickups custom shop (belli ma non in linea con quello che volevo sentire) ha fatto un balzo in avanti che non tornerei indietro manco morto.

Capisco benissimo che se uno è pienamente soddisfatto dello strumento lo tiene così com'è ma se qualcosa è meritevole di upgrade ben venga.

Sarà un percorso anche lungo e costoso a forza di provare ma ne vale la pena.

Per curiosità mia come vi comportate se serve un refret?

Vi tenete una chitarra buona ma insuonabile perchè i tasti sono arrivati o procedete con la modifica?

 

 

Hai perfettamente ragione.

 

Quanto ai tasti, io penso che tutti i miei strumenti devono essere suonabili e in efficienza, quindi io ritasterei senza neanche pensarci su. Mi premurerei solo di trovare uno bravo a fare questi lavori. 

Capisco se lo scrupolo sorge su una vintage degli anni 50/60... c'è chi la vuole per collezione.

Però se uno strumento non vintage ha i tasti consumati, vorrei capire chi è che vorrebbe la chitarra insuonabile o poco suonabile. Centomila volta meglio un buon refret. 

 

Il caso più controverso è quello dello strumento refrettato quando i tasti erano ottimi ma il proprietario li ha cambiati perché li voleva diversi. Magari non gli piacevano i medi e ci ha messo i jumbo. In questi casi c'è chi se ne lamenterebbe e pretenderebbe uno sconto (o non la comprerebbe proprio) e chi invece è contento perché ha trovato la chitarra proprio come la desiderava.

Inviato

Quasi tutte le mie vintage sono refrettate, molte le ho refrettate personalmente, altre le ho prese quando l'avevano già fatto.

Per inciso, negli ultimi anni ne sto facendo tante anche per altri, e dopo quasi tutti dicono "che coglione sono stato a non averlo fatto prima"... oltre alle varie Custom Shop, avendo tanti amici appassionati di vintage ho fatto anche Les Paul '52, 53, 55, SG '62, 64, 66, 68, svariate 335 dal '64 in avanti, svariate Junior dal '54 in avanti... e non so più quante fender vintage tra strato, tele, jazzmaster, jazz bass ecc ecc. 

 

Sono "strumenti", quindi a mio avviso l'efficienza in quanto strumenti è la loro essenza... se non si possono suonare, o non ci si suona comodi, diventano dei quadri da appendere e ammirare... ma a quel punto compro un quadro :lol:

 

Per me il problema non è il refret in sé, è quando il refret è fatto MALE.

Inviato
18 minuti fa, SirMino dice:

mi pare che Bonamassa ultimamente sia un po' restio al refret perche' "lo strumento e' tutto originale una volta sola"

 

Strano perché ho visto i video sul suo ultimo rig live e parla tranquillamente di chitarre vintage refrettate. 

Inviato
11 minuti fa, Jester2025 dice:

 

Strano perché ho visto i video sul suo ultimo rig live e parla tranquillamente di chitarre vintage refrettate. 

 

Esatto ed in particolare consiglia sempre di rivolgersi a Joe Glaser di Nashville.

Inviato
1 ora fa, SirMino dice:

mi pare che Bonamassa ultimamente sia un po' restio al refret perche' "lo strumento e' tutto originale una volta sola"

 

Prima volta che sento questa cosa, di solito quando lo fa lui le fa refrettare da Glazer, ma ha anche sempre detto che non ha problemi a comprare chitarre vintage refrettate... anche perché sennò gliene resterebbero poche da comprare :lol:

Poi capisco che avendone tante, quelle che suona poco avrebbe anche senso lasciarle stare magari, non tutte le porta dal vivo o le usa per registrare e per farci due note ogni tanto, a giro con le altre 500 che ha in giro per casa, pure coi tantino vintage finiti si riesce.

Inviato

 

(link con timestamp)

era relativo ad una goldtop 58 completamente originale, dice che effettivamente la fara' rifrettare dopo un altro tour, ma si vede che un po' gli spiace

Inviato
3 ore fa, SirMino dice:

 

(link con timestamp)

era relativo ad una goldtop 58 completamente originale, dice che effettivamente la fara' rifrettare dopo un altro tour, ma si vede che un po' gli spiace

 

Certo che gli dispiace, lo capisco perché da un lato c'è quella parte di collezionista vintage puro che vorrebbe non cambiare nulla di quello che è stato fatto quasi 70 anni fa, non tanto per ragioni economiche quanto per una questione di "conservazione della storia".

Poi per fortuna c'è l'altro lato, quello del musicista che capisce che sono strumenti (bellissimi) e che se si vuole suonarle ancora i tasti vanno cambiati.

 

Faccio un esempio molto più costoso di una burst, poi giuro la smetto per non intasare il thread di Luca: i violini Stradivari, Guarnieri ecc (si parla di strumenti che arrivano a valere fino a 20 milioni di dollari) non solo vengono restaurati in modo abbastanza costante - e alcuni restauri sono delle vere e proprie ricostruzioni parziali -, ma vengono regolarmente suonati per far sì che continuino a vibrare, a suonare bene, cioè fare quello per cui sono nati e in cui eccellono. Pensate che peccato sarebbe avere questi strumenti chiusi nei musei, magari in condizioni totalmente originali, ma inservibili perché avrebbero crack su top e fondo, manico che ha ceduto in avanti ecc, solo perché si vuole mantenere l'originalità a tutti i costi.

  • Like 1
Inviato

Potete scrivere quanto volete perchè tutto  interessante. L'unico aspetto negativo è che queste discussioni saranno difficilmente fruibili perchè a nessuno verrebbe in mente di trovarle nella sezione gear.

Inviato

Tutta colpa mia, che ho ripreso il tuo thread per indagare i tuoi chitarroni e poi mi sono messo a discutere la questione pick up.

 

Anzi, tutta colpa tua! Se non li avessi modificati, adesso questa discussione non sarebbe sorta. 😜🤣

 

Detto ciò, io l'autenticità del tasto la ritengo poco rilevante in uno strumento vintage. L'importante è metterne uno storicamente corretto. Gli elementi fondamentali di una vintage per me sono tutt'altri. 

Inviato
16 minuti fa, Jester2025 dice:

L'importante è metterne uno storicamente corretto. Gli elementi fondamentali di una vintage per me sono tutt'altri. 

 

Non tieni conto che del fatto che oggi molti tasti vintage sono considerati pressoché inusabili già da nuovi... ritastare una Junior del '54 coi tasti che montavano nel '54 (piccolissimi e bassissimi) sarebbe praticamente inutile, tanto varrebbe non cambiarli ;)

 

Di solito - a meno di preferenze personali e richieste precise - io cerco sempre di lasciare l' "impronta" del tasto originale, cioè larghezza molto simile, e usare lo stesso materiale (silver nickel), ma aumentandone invece l'altezza: questo consente da un lato una maggiore facilità sui bending e un impatto visivo coerente, mentre dall'altro lato, essendo il tasto più alto, c'è più materiale da consumare...e questo limita il più possibile il numero dei futuri refret (senza andare su tasti stainless steel).

 

gLory

 

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