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Giorgio V.

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Tutti i contenuti di Giorgio V.

  1. Giorgio V.

    Tone Rite

    Ah, ho presente. Tra l' altro il proprietario è molto simpatico, e non mi pare un venditore di fumo. Avevo già in mente di farci un salto la settimana scorsa, gli chiederò sicuramente qualcosa in merito.
  2. Giorgio V.

    Tone Rite

    seriamente, chi e' che ha 'sta roba a padova?
  3. Giorgio V.

    Ode al single-coil

    Quanto mi ci riconosco. Ho avuto più Strato, come tipologia di chitarra, che qualunque altro modello. Ne ho avute anche alcuno che suonavano davvero bene. Purtroppo peró le suono, mi diverto, poi le metto giù prendo una una chitarra "Gibson style" e mi sento a casa, e non mi manca niente.
  4. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Perfettamente d'accordo, che su Tele e Strato e in generale coi single tipo Fender ci vogliono le 10.. Marco, per il wiring non sono un tecnico, ma se vai sul Les Paul Forum nella sezione tecnica c'é il topic sticky "Wiring Libraby". Basta che ti copi il "50's style Wiring" con volumi non indipendenti.
  5. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Marco ti parlo per esperienza avendo DOVUTO cambiare le corde (da 11 a 9) per problemi alle articolazioni. I primi tempi odiavo le 9, mi sembrava di suonare avendo dei capelli al posto delle corde. Poi, nel corso di diverse settimane, la mano si é abituata e tra il tocco e gli aggiustamenti dei pickup il suono è tornato grosso come prima, soprattutto sui cantini. La definizione delle corde sottili sui bassi non la puoi proprio battere. é ovvio che il primo impatto è terribile e negativo. Ma io che ho dato tempo al tempo (proprio per necessità) ora non tornerei mai indietro. Le possibilità sonore delle corde sottili sono molto molto maggiori. Se l'equazione corde sottili=suono sottile fosse veramente una regola, non penso che i suoni di Billy Gibbons, Eric Clapton, Jimmy Page, Tony Iommi sarebbero così iconici..
  6. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Il suono sottile è tutta una questione di mano.. Ma non voglio deviare il thread,ne apriró uno apposta nei prossimi giorni!
  7. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Io lo farei fare da una persona con un pochino di esperienza, giusto per essere sicuri che venga un lavoro pulito. Un tizio onesto te lo fa anche gratis secondo me. Comunque ho provato tutte le scalature per la Les Paul, dalle 11 alle 9 comprese quelle ibride intermedie. Un set da 9 è quello che, a livello di suono, dà la resa migliore su una Les Paul secondo me.
  8. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Devi bucare il top :) Non c'è mica altro verso mi sa. Oppure FORSE se fai fare un battipenna molto stretto con i pickup rings basta la vite che si infila nel lato del body e ti risparmi quella sul top. 9-42 è LA SCALATURA per le Les Paul. Fidati
  9. Giorgio V.

    .....rara...chi la conosce?......

    Non è detto che ne abbiano fatto poche perchè sono chitarre mal riuscite. Il punto è: chi minchia vuole una chitarra di forma strato con un Kahler e tre p-90 con scritto Gibson sulla paletta? Nessuno, ecco chi. A un prezzo stracciato la potrei anche prendere (500 €), ma a chi viene in mente di spendere di più per una chitarra del genere?
  10. Giorgio V.

    Condensatori toni..

    Mai disperare! Ti dico quello che so io: Il condensatore determina il range di frequenze che viene tagliato dal tono. Sugli humbucker ho trovato ottimali i condensatori da 22, i condensatori da 15 sono buoni sul pickup al manico se vuoi il cosiddetto "woman tone" con il tono chiuso. I tipo di condensatore per esperienza mia e di altre persone conta assolutamente zero secco, conta solo il valore. Di solito si preferiscono i condensatori carta-olio perchè sono condensatori di qualità e in quanto tali presentano tolleranze molto basse rispetto al valore nominale (della serie "sai cosa compri"). Non devono quindi essere necessariamente costosi, anzi, i carta olio militari russi sono ottimi, piccoli, diffusi e costano pochi euro l' uno.
  11. Giorgio V.

    Per gli esperti Gibson...

    Perchè il Nashville è brutto!
  12. Giorgio V.

    LP Standard ---> Vintage spec?

    A cosa pensi che servano quei controlli denominati "toni" sulla chitarra? E poi se la chitarra spara troppo basta ammorbidire il tocco!
  13. Giorgio V.

    Pippe mentali da upgrade

    Secondo me assolutamente sì.
  14. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    State bboni che sono lì lì per indebitarmi e comprare la Flying V da Mirko, per carità! Quelle natural, stile 58 mi fanno impazzire. IMO è la chitarra definitiva da rock-blues elettrico.
  15. Giorgio V.

    Due pickups per ponte

    Prima di preoccuparmi di volumi sbilanciati proverei a montare il pickup. I volumi squilibrati, specie se restiamo tra humbucker, sono un' occorrenza abbastanza rara. Considera che oltretutto, anche sulle 'Burst anni 50, non è un' occorrenza particolarmente scellerata trovare un pickup al ponte meno potente di quello al manico. Eventuali squilibri di output li regoli con l' altezza dei pickup, se non sono così severi..e a meno che non metti un ceramico al manico e un alnico 2 al ponte underwound di solito sono equilibrabili.
  16. Giorgio V.

    Pippe mentali da upgrade

    Verissimo.. considera che il SOL è sempre bastardo però, questo perchè in accordatura standard lavora a una tensione minore della altre corde ed al contempo è una corda molto sollecita a bending e maltrattamenti vari. Se anche il sol ti da problemi comunque non occorre cambiare il capotasto, correggendo quello stock si va benone lo stesso!
  17. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Io sono in agguato in attesa che spunti fuori un' Ibanez Rocket Roll (Flying V) anni 80 a prezzo scopabile..
  18. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Non sono a corto di storia Mi paiono delle chitarre interessanti, anche se non ho mai avuto l' occasione di giocare un pò con una. Non ho pregiudizi sul brand.
  19. Giorgio V.

    Qualità del top

    Figurate!
  20. Giorgio V.

    Tokai LS 150

    Billy Gibbons suona qualche Tokai, quindi sono ok per me ;-) Bell' acquisto e aspetto un bel tone report!
  21. Giorgio V.

    Qualità del top

    Non esiste un metodo oggettivo. Sono classificazioni che le case possono utilizzare per distribuire l'acero tra le varie serie o differenziare all'interno di una serie il grado di figurazione dell' acero. Non c'é proprio nulla di oggettivo, basta pensare che la Gibson ha come "massimo" il top AAAAA e PRS il 10A.
  22. Giorgio V.

    Pippe mentali da upgrade

    Non trovo l'utilità di avere un capotasto in osso. Un capotasto "stock" ben sagomato svolge il suo dovere in maniera eccellente.
  23. Giorgio V.

    RADIO HISTORIC

    I dati ci sono delle 'Burst originali (anche su Beauty of the Burst). 4 chili sono circa una media ma ci sono esemplari di tutti i pesi, anche Les Paul che pesano come 'na Tele. Per quelli che ritengono che il peso influenzi il suono, i 4 chili sono circa il mezzo ideale tra il sustain e la "botta" delle più pesanti e la ariosità delle più leggere. Secondo me sono abbastanza cacate.
  24. Giorgio V.

    Per la strato pot lineari o logaritmici?

    Quello che ho scritto sui pot del volume lo garantisco per esperienza personale e diretta. Il comportamento del pot del tono ho notato che varia al variare del circuito. Un pot lineare ad esempio su Gibson funziona bene con il wiring moderno, se si adotta quello stile anni 50 invece diventa inutile, e ci vuole un logaritmico.
  25. Giorgio V.

    Per la strato pot lineari o logaritmici?

    Dipende. Io uso molto il pot per dosare il gain. Premesso che deve essere un pot di qualità, ponendo che tu abbia un bel lead, con un lineare controlli meglio gli stadi più alti del gain ma hai poco controllo dopo, con un logaritmico durante le prime tacche della corsa scendi subito al crunch ma hai più controllo del suono tra il crunch e il pulito. I superpot RS hanno una corsa ibrida, che é un pó l'ideale, io peró anche con i log mi trovo molto bene.
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