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mbrown

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Risposte pubblicati da mbrown


  1. 11 ore fa, th3madcap dice:

    A parte l'aspetto tecnico, l'originalità della proposta musicale e la produzione mastodontica, ma veramente vi piace sta roba?

    Musicalmente intendo, è musica che vi fa piacere ascoltare da ascoltatore di musica?

    A me non piacciono per nulla, è uno stitic-glam-trap-rock che a parte l'ostentazione tecnica non riesco a capire.

    Poi per carità ogni tanto il videino mi scappa guardarlo perchè si, tecnicamente è proprio un gran bel lavoro, però meh.

     

     

    No, non mi piace per nulla. Riconosco la loro bravura, ma la roba che fanno è più affine alla ginnastica e allo sport che alla musica, dopo 1 minuto mi hanno triturato i maroni.

     

    Per fare una similitudine MOLTO azzardata, a quel punto lì piuttosto preferisco ascoltarmi un solo di Thomas Raggi.   


  2. 500€ è un po' pochino come budget, bisognerebbe almeno salire verso i 1000€ per un Helix LT. Che è poi lo stesso ragionamento che vale per amplificatore e pedali: con un budget di 500€ totali non è che ci viene fuori granché.

    Eventualmente si può prendere in considerazione un HX Stomp che stai sui 650€, ma ha la limitazione di avere solo 3 footswitch. Stessa cosa per l'Headrush MX5, che costa pure meno (500€) però, a meno che non siano cambiate le cose, i suoni delle Headrush li ricordo come i più scarsi tra i modeler più diffusi. 


  3. 31 minuti fa, Zado dice:

    Di NJ, dei polyphia non mi piace neanche il nome.

     

    Jared James Nichols é forte, ma non a livello di quelli che sto sentendo qua sopra onestamente, è un rock blues molto moderno e un po' poco personale.

     

    Dato che ormai sono vecchiodemmerda inside (e pure un po' outside) il rock blues moderno piace, e infatti mi piace Nichols, mi piace Gary Clark Jr. e sinceramente non mi dispiace neppure Bonamassa (e qua mi attirerò le ire della maggior parte di RC! 🤣

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  4. 15 ore fa, Zado dice:

     

    A livello compositivo è tanta roba, però non mi prende particolarmente, troppo ricercato (o meglio, sono inneeorante io). Non ero fan dei suoi suoni quando usava Mesa, dovrei risentirlo ora che sta - me pare - con i mandarini.

     

    Scusa ma non ho capito se parli del Poliphya o di Nick Johnston. 

     

    Ah, tra i nuovi chitarristi che mi piacciono ci metto Jared Jay Nichols


  5. 11 minuti fa, evol dice:

    Buono a sapersi, sei più informato di me. Il Nashville però non credo fosse ufficiale, molto più probabile Gotoh o già TonePros.

    Leggevo che alcune anni'80/'90 avevano il body in Ontano. Tu ne sai qualcosa?

     

    Per il Nashville provo a controllare, l'ho tolto sostituendo il tutto con il conversion kit Faber per l'ABR. 

    Sul corpo in Ontano negli anni '80, sinceramente non ho mai letto nulla, ma non vorrei che fosse stato messo su alcune superstrat che si producevano in quegli anni. 


  6. Il 21/4/2023 at 19:47, evol dice:

    Le prime H-150 montavano hardware Schaller (ponte roller e stopbar) ad eccezione delle meccaniche che erano Grover. I pickups erano i Golden 50 sempre di Schaller. A livello costruttivo a me ricordavano molto le corrispettive Les Paul Standard USA di casa Gibson degli anni'90.

    Le nuove specs della H-150 le puoi trovare qui https://heritageguitars.com/products/standard-collection-h-150-electric-guitar-with-case-vintage-cherry-sunburst

    Come vedi sono passati a Duncan per i pickups, hanno meccaniche marchiate Heritage e ponte e stopbar sono stile Nashville (alcuni siti invece me li danno come Tonepros).

    Detto questo il fatto che tu tempo fa abbia pagato 1200 per una H-150 usata è un misto fra fortuna e domanda/offerta del mercato. Spesso le Heritage non vengono considerate per via della paletta che in molti definiscono "brutta" (ma forse non sanno che quella forma paletta è ispirata ad un vero modello Gibson vintage).

    Comunque 2520 euro della H-150 contro i 2649 euro per una Gibson LP standard USA mi paiono onesti in proporzione se la chitarra ti piace come suona e non ti interessa molto del marchio sulla paletta.

     

    L'hardware Shaller, col ponte roller e quell'orrendo stopbar, venivano montati negli anni 90, già nei 2000 usavano ponte Nashville e stopbar normale. I pickup credo fossero già SD negli anni 2000, tranne alcune che montavano gli Heritage Rendall Wall, che erano una opzione custom ed erano degli Shaller Golden 50 customizzati da Rendall Wall. La mia li montava, ma rarità a parte, non sono niente di speciale: molto brillanti e hifi, a mio modestissimo parere meglio su una semi-hollow. Infatti li ho sostituiti con dei Geppetto. 


  7. Come per tutte le cose, spendendo poco si ottiene relativamente poco. Con un budget ridotto, io andrei sul Tonex pedal della IK Multimedia, visto che sembra suonare bene a un prezzo contenuto. Tra l'altro il sistema Tonex si può provare senza spendere una lira, basta avere una scheda audio e se necessario si possono profilare i suoni del proprio sistema analogico con il capture, a meno della metà del prezzo di un Kemper. Altrimenti c'è sempre la soluzione Iridium, ma è poi necessario avere altri pedali per avere un set up un minimo completo. 

    Discorso diverso se il budget non è un grosso problema, in tal caso è solamente una scelta personale tra Kemper (soluzione più datata), Fractal o Neural. 

    Mi permetto di aggiungere una cosa: se usate come spia personale una cassa attiva, evitate di prendere la soluzione più economica del mercato, perchè il tutto suonerà comunque male. L'ideale sarebbe comprare uno stage monitor attivo, perchè tanto non dovete mandare il suono a 20 metri ma serve solo a voi, hanno maggiore coerenza se ascoltati a distanza ridotta e hanno una maggiore copertura orizzontale, che vi permette di muovervi sul palco e comunque sentire bene lo stesso. 

    • Like 1

  8. 12 ore fa, Bananas dice:

    Si comunque questi cazzabubbi intelligenti artificiali gigital impressionano. A me viene mal di testa solo a vederli ma capisco che sono tanta tanta roba e funzioneno pure bene. Cioè poi mi fa strano che adesso la musica invece di diventare più bella, più ricca, più nuova e vibrante, fa sempre più cagare. Boh,  presempio, non lo ascoltavo da una vita ma mi son messo nella chiavella della macchina la vecchia collezione del Donald Fagen: figa i suoi dischi del '82 suonano ancora paura da tutti i punti di vista. E a suo tempo era roba nuova. Cioè perché con tutti questi cazzabubbi non ce la fanno a farcela la roba nuova un po' bella? Chessò tipo come Peter Gabriel quando spippolava col Fairlight che oggi fa ridere tecnologicamente mentre la sua musica è ancora bella e moderna. Ecco insomma non riesco a vedere la relazione tra macchine con possibilità pazzesche praticamente infinite e la musica loffia che ci esce ultimamente. Però capisco che se suoni in cover band o a Sanremo fiigatissima proprio. Comunque Toplop è un figo paura coi suoi componentini alla vecchia.

     

    Momento momento momento: The Nightfly di Donal Fagen è un capolavoro a livello di registrazione, tutt'ora utilizzato per testare gli impianti audio: se si conosce I.G.Y., basta metterla per 30 secondi in un qualunque impianto per capire come suona.

     

    Detto questo, occhio che The Nightfly è il primo album che è stato registrato totalmente in digitale e al tempo era veramente lo stato dell'arte della registrazione. Adesso, vuoi per i pochi soldi che si tirano su con gli album, vuoi per la loudness war, vuoi per la compressione di Spotify e i mezzi con cui la maggior parte della gente ascolta musica (se va bene le casse portatili della Jbl), certi investimenti per registrare album non si fanno più. 

    • Confused 1
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