The Rover

48k

Vorrebbe esserlo. Messa su per le sale prove, dove gli zebedei si sono sfrantecati di ascoltare ampli fisici sempre diversi e soprattutto malmessi. Mi porto il mio suono ovunque vada. Cinese. Ma suona! Occhio che suona solo hot cioè non puoi tirarci fuori altro se non una modded plexi arrapata: una goduria, anche a volumi bassi e senza svenarsi se piace quel tipo di suono lì. Con il volume della chitarra il suono si ripulisce a fatica. Nonostante ciò (mistero) il pedale resta abbastanza sensibile in dinamica alla plettrata, forse grazie ai 12 volts interni. Bello il pot del "Damping", che in senso antiorario enfatizza le frequenze medio basse dando botta al suono mentre in senso orario apre le frequenze più alte tagliando bene il mix in gruppo; usandolo insieme al pot del tono il pedale può adattarsi bene a un'ampia gamma di sistemi ampli+cabinet. I pot del gain e del volume hanno un inizio corsa poco preciso e progressivo ma è cineseria, e direi che ci sta. In sintesi: pedale economico; poco versatile in termini di gain, molto in EQ; per suono e costo, spacca. Divertente. Se però becco un MI Audio Super Crunch Box V2 (introvabile) mi sa che cederà la piazza. Pedale fantastico. Tengo il compressore in modalità studio sempre acceso per un filo di sustain e corpo in più, senza nulla perdere nella dinamica grazie al pot dry. Il pot level davanti all'ampli (provato solo con Iridium) è utilissimo per gonfiare a misura, volendo, la sezione pre, o semplicemente per livellare i volumi on/off. Il lato boost è un'altro coltellino svizzero: 6 modalità di boosting + manopola di livello del boost, ce n'è a iosa per tutti i rig. Che poi alla fine l'ho preso per il colore da sballo, sappiamo bene che il resto sono minchiate esoteriche.

Rockboard

Non è frocia, lo so. Solo post pandemica.

Wampler Clarksdale. E sai cosa bevi.

Certo. Ma chiedevo giusto per sondare le preferenze di altri diversi da me e, magari, poi anche piemmarsi per qualche reciproco prestito, qualora vi fosse l'interesse.

Per curiosità ma voi che IR preferite in stereo? Io ne sto ancora provando diversi, tra quelli del software Strymon e quelli del pacchetto Matchless 2×12 di York Audio.

Solitamente dall'Iridium (o dal delay stereo messo dopo) io esco con due cavi, uno per canale. Vado diretto al mixer, non uso computer. Entrambi i cavi non sono bilanciati, ma non avendo lunghe distanze finora non ho avuto problemi sul segnale audio.

Il display c'è. E' una funzione secondaria, poco visibile.

Avverto il forte rischio di restare "incagghiato" in uno di questi due pedali.

Certo sono opinioni. Per esempio a me Clapton annoia non dopo 1 minuto, ma dopo 30 secondi. Mancuso non mi annoia proprio anzi, lo ascolto con piacere.

Per una mini board leggera e veloce (Rockboard 2.1) da uso in sala prove sono alla ricerca di un DELAY STEREO (analogico o tape) con TAP TEMPO da poter piazzare DOPO l'Iridium. Budget non troppo alto, direi max 170/200, anche usato. Se meno, ancora meglio. No roba troppo complessa su cui smanettare in saletta vorrei, piuttosto, suonare; non mi servono modulazioni iper paradisiache, simulazioni di degrado trails o predelay al sentore di jacaranda del borneo; delle funzioni secondarie farei volentieri a meno ho già pochi neuroni rimasti efficienti e consumarli sarebbe un peccato. Ho un Nova Delay il cui segnale in uscita diretta verso il PA non mi convince, sembra perdere integrità, forza e dinamica rispetto alle uscite dell'Iridium quindi non ne esco: se lo metto prima non posso usare i crunch dell'Iridium perché si ingolfa tutto; se lo metto dopo perdo qualità nel segnale. Un Digitech Obscura ... o altro? Potrebbe tornare utile un analog dry through?

Perché accenderlo? Lascia stare che siamo in crisi energetica. Anche Nova potrebbe aspettare no?

Uilli due domande sul funzionamento dell'Obscura in modalità tap tempo: con un solo tap sullo switch il delay si disattiva? Se si, quando lo ritappi per attivarlo torna automaticamente in modalità tap tempo, oppure in modalità normale? Non riesco a capirlo dal manuale.

Il display ad alveare non l'avevo ancora visto da nessuna parte

La modalità stereo del Digitech Obscura l'ha provata qualcuno?

Dall'Iridium esci solo con uno o due cavi patch normali. L'input, se lo si vuole in stereo, invece si che necessita di un cavo a Y tipo TRS. Comunque non c'è niente di complesso: il software manager dà la possibilità di caricare una "falsa IR" su uno (o entrambi) i canali dell'Iridium denominata "Cab Null". In sostanza nel canale caricato con la Cab Null non c'è simulazione di cabina, mentre nell'altro canale caricato con una qualsiasi IR si. Il canale con il Cab Null lo colleghi al return di un ampli bypassando così il suo preamp e funge da cabina fisica.

Se non sbaglio il DD-8 ha lo stereo delay in parallelo, cioè il left e il right in uscita dovrebbero processare in maniera separata rispettivamente i segnali left & right ricevuti dai jack di entrata giusto? Mi interessa perché nel left dell'Iridium ho caricato le IR da indirizzare in diretta alla PA mentre sul right ho una Cab Null da indirizzare al return dell'ampli di sala che uso come spia, e vorrei mantenere questa impostazione.

Grazie per il feedback. Il tap tempo è uno switch esterno presumo. Vai in scheda audio per ascolto da monitor PC + cuffie? Hai mai provato questo rig in saletta nel mix con altri strumenti live? Mi faccio sempre più convinto di aver bisogno di un delay con analog dry through: c'è sempre qualcosa nel segnale interamente digitalizzato da un delay che mi sembra di perdere strada facendo. Ma magari è una mia fisima.

Si è così in effetti. Strada facendo mi rendo conto che son io che faccio veramente tanta fatica a dimenticare la risposta immediata e diretta dell'ampli, dopo tanti anni di abitudine. Proverò a ovviare caricando in una delle due uscite stereo dell'Iridium il "Null cab di Strymon" per poi collegarla al return dell'ampli fisico presente in saletta, vediamo che succede. L'altra uscita con IR, ovviamente, andrà regolarmente al mixer.

Ho preso Iridium da due mesi e lo sto provando settimanalmente in saletta. I suoni mi piacciono; la facilità d'uso e l'immediatezza sono a misura per le mie esigenze. Ciò a cui non mi sono ancora abituato è il feeling con le mani (ho come la percezione di una risposta al tocco ritardata, di poco ma ritardata) e l'ascolto tramite casse del PA: non riesco a NON percepire il suono in live come fosse registrato, lontano nel tempo e nello spazio. Sarà solo un problema di abitudine? E quanto ci vorrà per abituarsi? Mi dispiacerebbe rinunciare alla comodità di questo pedale ma mi rendo conto che suono soffrendo, mi manca l'immediatezza della risposta fisica e acustica. Gli altri del gruppo son contenti dei suoni e dell'ascolto, che palle.

Bravo Lefty! Finalmente qualcuno che suona live bella musica, si diverte e usa i pedalini oltre a guardarli comprarli e venderli porca miseria.

Sono d'accordissimo con la riflessione, e aggiungo che il degrado sonoro e musicale comporta un appiattimento generale delle possibilità espressive dell'esecutore. Comunque se vuoi possiamo dividere la spesa per l'analista.

Quoto Uilli

Empress ParaEQ. Definitivo.