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  1. @pigna1984 L'abbiamo provata con un Super Reverb del 77(?) e con un Mesa California Tweed, come effetti abbiamo usato un Jan Ray e mi sembra anche un revival drive. Le altre chitarre erano 355 CS '59 (reissue ovviamente ๐Ÿ˜€) con i Custombuckers ed una 356 CS con i Wizz. Innanzi tutto esteticamente la Sire non sfigura affatto e neanche come suonabilita'. Il manico, leggermente piu' stretto delle Gibson, in ebano e' bello compatto e scorrevole ed anche con il mio pressapochismo chitarristico ho notato una ottima suonabilita'. Il suono e' bello e tra i due PU c'e' molta piu' differenza timbrica del solito. Quello al ponte e' croccante, con alte non fastidiose e con un suono pieno e presente. Quello al manico scuretto e rispetto al primo un po' sgonfio secondo me, molto jazz. Le altre chitarre avevano un suono piu' ampio nel senso che si percepiva tutta la gamma di frequenze in maniera' piu' definita e un pochino piu' di armoniche ma la differenza non la fa la chitarra ma i PU Alla fine di tutto a me la Sire e' piaciuta un casino, credo che abbia delle notevoli potenzialita' e con un cambio PU anche solo quello al manico non credo ci sarebbero particolari differenze con le altre. Questa l'opinione mia che, come sanno tutti, di chitarre non ci capisco una minchia. Meglio sentire @A wild Manni
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    Altezza poli pickup

    Seguire il radius e' una modalita'' come un'altra che se appaga i gusti e l'orecchio puo' anche andar bene ma non e' vera al 100%. Ricollegandomi a quello che ha detto @pickupmakers alcuni consigliano di regolarli, proprio per la differenza di volume fra le corde, in maniera crescente dalla 6* slla 4* poi la 3* che e' la piu' spessa delle non avvolte piu' bassa per poi salire come altezza fino al mi cantino. Ne parlavo con un professionista e mi confermava che e' una metodologia molto usata anche da chitarristi famosi. Detto cio' mai regolati i poli ๐Ÿคซ
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    E adesso?

    Io per il profumatissimo principino 64 ti consiglierei di farti una cassa con il jensen P100 blackbird da 12". Suono splendido, vintage, adatto per i grattugiamenti (bada io so grattare solo il formaggio) Spendi meno di una chitarra ed hai un suono con una marcia in piu'. Vieni in Umbria, si prova e si beve. Occhio pero' che pheega io non posso, mi moglie si incaxxa.
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    ma il Plethora qualcuno lo ha provato?

    ๐Ÿ‘๐Ÿ‘
  5. badge

    ma il Plethora qualcuno lo ha provato?

    @A wild Manni si e' da fare anche se un'idea me la sono fatta. Da provare poi in confronto con lo Shure analog delay che e' una bestia. E poi l'ampli con la 2x12......
  6. badge

    ma il Plethora qualcuno lo ha provato?

    Non conosco bene il Mobius ma ho il Timeline ed il Bigsky, ed anche se li sfrutto al minimo delle potenzialita' li conosco bene. Il Plethora gli e' molto vicino secondo me. La differenza e' fatta di sfumature che prevalentemente si riassumono nel "calore" che il pedale digitale riesce a dare simulando il suono analogico. Personalmente ti dico che invece di comprare i due strymon comprerei il plethora perchรฉ forse la differenza di prezzo non si giustifica, nel tuo caso essendo entrambi i pedali di livello farei una prova anche perche' entrano in gioco molto i gusti personali Certo e' che gli strymon non sono facili da usare rispetto al TC almeno per quello che ho potuto vedere.
  7. badge

    Fender '68 Custom Pro Reverb

    No, anche se mi piacerebbe, e' il nuovo acquisto di @A wild Manni, lo abbiamo provato insieme. Il Princeton me lo porto anche a letto al posto della moglie ๐Ÿ˜‚
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    ma il Plethora qualcuno lo ha provato?

    Ascoltato insieme al Pro Reverb di @A wild Manni, non lo conoscevo minimamente e mi e' piaciuto per vari motivi. E' di piccole dimensioni, entra bene in pedaliera, semplice da usare, ergonomico ed intuitivo. Ma a parte questi aspetti tecnici e di layout il suono mi ha convinto. Ampio fronte sonoro, modulazioni belle e con bella timbrica, versatile e flessibilita' ai massimi livelli con i migliori suoni di TC e tanti tone print con i quali, in verita', non abbiamo spippolato ma quelli settati erano veramente belli. Prodotto che per quello che costa (non poco) offre veramente tanto.
  9. badge

    Fender '68 Custom Pro Reverb

    Ascoltato questo ampli che non conoscevo. Molto bello, ma veramente bello. Puliti molto cristallini, dinamico e copre in maniera omogenea tutte le frequenze. Le dimensioni ed il peso lo rendono maneggevole e non e' poco. Reagisce bene con i pedali non caratterizzando il suono lasciando all'OD di turno di esprimere la propria timbrica ed il proprio sound (che e' il motivo per cui lo compriamo). Il cabinet sacrifica un poco il cono ma abbinato ad una cassa esterna che lo lascia esprimere al meglio ha una "botta" notevole. Con il V30 (made UK) ha una grande escursione, bassi controllati frequenze alte frizzanti. Suono moderno pop/funky ed uno spostamento d'aria incredibile per una 1x12. Con il Blackbird, secondo me, da il meglio. Suono vintage pieno, caldo, grosso ma completamente intellegibile e definito. E questo con chitarre diverse e con diversi PU. La sezione pre non cruncha velocemente fornendo la possibilita' di ottenere molteplici sfumature sonore. A me ha convinto ed e' piaciuto.
  10. badge

    Ik Multipedia Tone X Pedal

    Ed ha anche una continua ricerca del bel suono adeguato al contesto musicale
  11. badge

    Line 6

    La penso come te ๐Ÿ˜„
  12. Bella e' molto bella ed anche piu', ti aspetto per una prova comparativa. Sono molto ma molto curioso. Le recensioni sono pregevoli!!! Esteticamente bellissima la voglio vedere!!
  13. badge

    Il Kotechino non รจ un Kot piccolo, ma questo sรฌ

    Ma questo duca qualcuno l'ha comprato? Nei negozi ne sono arrivati pochi e venduti subito
  14. badge

    trattamento stanza - da dove si inizia?

    Bell'ampli, lo conosco, sonorita' tipiche anni '90 un po' smooth. Le Proac sono difficili, sono diffusori che mi piacciono molto ma hanno bisogno di un ampli con buona capacita' di pilotaggio e 90w a 8 ohm secondo me non sono sufficienti per quelle casse. Ci vuole un ampli almeno da 120/130W veri per farle rendere al meglio. Poi per le caratteristiche delle tue proac servirebbe un fattore di smorzamento un po' piu' alto. Occhio stiamo parlando di migliorie per un impianto che comunque e' buono, roba da fissati come me. Poi, si sa, in hi fi parte tutto dalla sorgente (cd, gira ecc) e l'impianto va calibrato anche in funzione della musica che si ascolta. Per gli Iron Maiden (ne ho visti di concerti) basta un impianto piu' basico di quello per sentire Antonio Carlos Jobim .. Attenzione all'accoppiamento ( non quello che pensi ๐Ÿ˜‚) o al disaccoppiamento dei diffusori sl pavimento. Su superfici rigide ( classiche mattonelle in ceramica) servono punte metalliche, su superfici morbide (parquet) servono punte morbide in gomma. Piu' definizione e bassi piu' controllati, cambia molto in meglio. Piccoli accorgimenti che fanno la differenza e non parlo per sentito dire ma per prove fatte in tanti tanti anni di passione ascoltalo con piacere, per molti e' un punto di arrivo (e guarda che un po' ne capisco), questo e' il mio Scusate l'OT ma sempre di musica si tratta ๐Ÿ™๐Ÿ™
  15. badge

    trattamento stanza - da dove si inizia?

    Il Sansui quanti Watt ha (rms) e a che impedenza scende? Le Proac sono casse ostiche con 88db 1W/1m quindi sensibilitร ' non molto alta. Hanno bisogno di un ampli che spinga e scenda con facilita' e dinamica a 4 ohm ed anche meno e bada i watt nominali non contano niente. Io ho un ampli da 250 watt e se lo ascolti non sembrerebbe perche non "spara" ma pilota di tutto. Per questo dico che forse con un ampli diverso renderebbero meglio anche se non so qual'e' il tuo modello
  16. badge

    trattamento stanza - da dove si inizia?

    Carine le proac, suonano bene, magari una grande sala open space non la riempiono pero' per un ascolto near to field studiando la giusta posizione vanno piu' che bene. Forse sprecate per il sansui? Scusate l'OT
  17. badge

    trattamento stanza - da dove si inizia?

    Io si e poi affinerei con i pannelli posizionandoli in modo da avere il miglior ascolto nel punto di seduta. Occhio, non servono tube traps di chissa' quale livello, non devi assorbire onde da 20 Hz ma molto piu' alte, circa 70 quindi facili da costruire in casa perche' serve meno efficienza. Anche per i pannelli rigorosamente da costruirsi in casa,; per ascoltare una chitarra con ampli in crunch o distorto non serve una stanza da ascolto purista. Il resto sono pippe mentali secondo me vero, parliamo di bass trap anche se in realta' devono assorbire frequenze intorno si 70/80 Hz. e per questo scopo l'home made e' semplice ed economico. Date le dimensioni della stanza lo ritengo necessario, per una stanza 5x5 sarebbero stati meno importanti. Da posizionare agli angoli dove c'e' l'effetto di "rimbalzo" e per questo comodi a forma di cilindro come i classici traps Da appassionato di hi end purtroppo mi ci sono scervellato parecchio anche perche' avevo frequenze con un range molto ampio 20hz-25 khz che mi creavano risonanze pazzesche
  18. badge

    trattamento stanza - da dove si inizia?

    Una frequenza a 100Hz e' lunga 3,40 metri, i diffusori per chitarra scendono normalmente a 70. Quindi nella tua stanza le onde a questa frequenza sono ancora piu' dannose, ergo i tube traps secondo me sono molto importanti. Tappeto fondamentale ed evita quadri o poster incorniciati con pannello frontale in vetro o plexiglass, tutto cio' che e' appeso in legno, carta e stoffa assorbe. Assorbire le frequenze basse e' fondamentale e questo rendera' piu' nitide quelle medie e alte. Poi la rifrazione non sempre e' dannosa perche' da un effetto ambiente, l'importante e' che nel punti di ascolto non ci siano rifrazioni dirette e quindi fastidiose. Come fare' ? prendere pannelli fonoassorbenti (autocostruirli e' facile) e, in assenza di strumentaziine, fare molte prove. Del resto non stiamo parlando di hi fi/hi end
  19. Chitarra da sbavo e colore bellissimo, complimemti!!!! Io ho una cu24/08 (blue marine) con gli 85-15, manico no compromise, scorrevole, tasti perfettamente allineati, suonabilita' estrema. I PU mi piacciono, non sono vintage style ma hanno un loro perche' in quanto a flessibilita' di suoni. Splittati come SC mhe, non mi entusiasmano particolarmente. Comunque son chitarre fatte con i controcaxxi, finiture e liuteria top. Ci fai di tutto dal rock arrabbiato sl blues semiacustico. Ottima scelta!!
  20. badge

    Carl Martin Plexitone

    I pedali Carl Martin non sono male, ne ho avuti diversi ma sappi che per rivenderli non e' stato facile. Il plexitone low gain non mi e' piaciuto, quello "standard" invece e' un pedale con un bel suono e bel gain. Io lo usavo su ampli clean, si ingolfa e perde di definizione se di alza molto il gain ma e' un problema abbastanza comune. alla fine sono passato all'ocd perche' secondo me e' piu' ciccio a basso volume e se abbassi il gain. Nessuno dei due e' fedele al suono plexi
  21. badge

    Ma spiegatemi una roba...

    Bianca nemmeno sembra una Gibson, non mi entusiasma. Pero' se ci si cucca la compro pure io
  22. badge

    Game over ... drive?

    Vero, bello ma in alcuni contesti puo' risultare troppo indietro.
  23. badge

    Game over ... drive?

    Bearfoot honey bee. Medium gain (anche low gain) pastoso, dinamico. Bello. in alternativa Mad professor sweet honey. Molto simile ma con un pizzico di gain in piu'
  24. Per un pedale digitale per quanto buono mi sembra troppo. Vero la versatilita' ecc. ma, secondo me ovviamente, pedali della stessa qualita' probabilmente fra un anno si trivano alla meta' del prezzo
  25. badge

    Il pedale su cui scommettere

    Se lo volete vi vendo il mio DMM del 1998 a 550โ‚ฌ ๐Ÿ˜‚๐Ÿ˜‚๐Ÿ˜‚๐Ÿ˜‚
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