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texguitar

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Risposte pubblicati da texguitar


  1. Percorso della chitarra:

    1) La chitarra entra nello switcher Joyo PLX Live (dove sono collegati vari pedalini boost, od e dist) ed esce per andare nell'Input della testata PRS MT15

    2) La testata è collegata ad una cassa Archimede 1x12, ma non direttamente, (out testata-Input cassa), ma viene collegata attraverso una DI Behringer GI100 con 2 cavi di potenza, ossia tra testata e cassa è collegata la DI. Questo passaggio mi serve per poter prelevare il segnale della testata senza friggere la testata stessa. La DI ha una uscita XLR che mi permette di prendere il suono della testata e poterlo inviare alla pedaliera digitale. La cassa viene microfonata ed il segnale dry (senza effetti di ambiente) viene inviato al mixer della band.

    3) Il suono dry prelevato dalla testata entra nella pedaliera Nux MG30

    4) Il suono effettato tramite la Nux (uso solo IR, ed ambienti) esce in stereo per finire nel mixer, panpottando i 2 canali L&R.

    5) Adesso nel mixer ritroveremo 3 canali dedicati alla chitarra, uno al centro con il suono Dry senza effetti, ed altri 2 canali con gli effetti di ambiente in stereo.

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  2. Ultimamente mi sono divertito a fare qualche esperimento. Dopo tanti anni passati a suonare in stereo con il mio ex rack (Preamp + finale VHT, mixer linea, uno o più multi-efx in parallelo, switcher,   casse 4x12, ecc..) sono ritornato a testata e cassa, mono, perchè la schiena non reggeva più. Da più di un anno sto utilizzando la testatina PRS MT15, 15 Watt ma che spingono tantissimo, e mi trovo molto bene. Però la voglia di stereofonia riaffiorava, e così con quello che avevo in casa mi sono messo a sperimentare. Ho due casse 1x12 Archimede, nel loop seriale della MT15 collego solitamente una Nux MG30 in mono ovviamente, solo per gli ambienti, nell'input della testata vari booster, od, wah, dist, le solite cose...Da poco ho preso anche uno switcher Joyo PLX Live per non ballare il tip-tap. Mi sono ricordato di avere per casa delle DI, una paio di Joyo ed una Behringer GI100, quella rossa con simulazione di cassa escludibile. E proprio osservando questa DI mi è venuto in mente di fare un esperimento. Perchè non usarla per creare un triamping dei poveri? E così ho fatto...Collego la MT15 ad una o due casse Archimede utilizzando la GI100 quindi usando 2 cavi di potenza per poter prelevare il suono dry della testata senza bruciare la PRS. Dalla GI100 tramite out XLR, escludendo la simulazione di cassa integrata, prelevo il suono della MT15 e lo mando dentro la Nux MG30. Per non aver problemi attenuo il suono di 20dB direttamente dalla DI. Quindi entro nella MG30 in mono ed esco in stereo per andare sul mixer, panpottando i 2 canali. Ovviamente dalla MG30 prendo solo gli effetti di modulazione e/o ritardi, e metto ad inizio catena nella Nux un IR di terze parti per simulare appunto la ripresa microfonica della cassa. Quindi microfono la mia cassa Archimede e vado nel mixer con il mio suono dry. Così ho 3 canali nel mixer per la mia chitarra, al centro il suono dry, ed a destra/sinistra il suono wet in stereo. Ebbene, a parte lo sbattimento di dover utilizzare parecchi cavi, il risultato è più che soddisfacente, insomma è divertente e mi sto trovando bene. Se avete suggerimenti, o migliorie, consigli, se sto sbagliando qualcosa, parliamone.. P.S.: pochi minuti fa ho preso una Valeton GP200 perchè ha il midi standard e le uscite XLR, quindi a breve sostituirò la MG30 con la GP200 e comanderò tutto in midi dalla Joyo PLX Live.


  3. Il 14/4/2023 at 20:52, A wild Manni dice:

     

    Mi sembra che anche nel midi sia pensato per utilizzare una singola pedaliera alla volta, il cambio degli effetti nella stessa pedaliera è istantaneo.

    Più che altro la forza del Plethora mi sembra quella di aggiungere versatilità digitale mantenedo una struttura molto classica di utilizzo a  singoli pedaletti, supporrei che per midi ed utilizzi così avanzati ci sia di meglio.

    Si, ma il bello era proprio quello eventualmente, una interfaccia molto semplice, quasi analogica, ma inserito in un contesto midi. Purtroppo nella mia idea attuale non è previso il collegamento in parallelo degli effetti, utilizzerei i loop in seriale benchè in stereofonia. Con un loop parallelo il ritardo nel cambio non avrebbe comportato chissà quale problema. Nulla che non si possa aggirare anche con Plethora, dovrei utilizzarlo come se ci fosse una scena in ogni brano dove necessita un cambio di effetti sostanziale, ma avendo 128 preset memorizzabili ognuno con 5 effetti in contemporanea, lo spazio di manovra non mancherebbe. Poi andrebbe sentito, magari ci si riesce a lavorare lo stesso. La forza del TC è l'interfaccia ed il fatto che può essere sempre aggiornato con nuovi algoritmi, strano che una macchina relativamente giovane abbia questo problema con il midi. Le vecchie macchine molto complesse tipo Lexicon PCM o Eventide H avevano questo problema, ma nascevano per un altro utilizzo in genere, non necessariamente chitarristico, e poi dovevano elaborare più algoritmi molto pesanti contemporaneamente. Non credo sia questo il caso del Plethora; ad esempio il G-Force, che pure era bello potente non aveva questo problema a memoria, neanche il G-Major, che ho ripreso da poco. Boh, vai a capire...


  4. Non conoscevo questo pedale, ed allora mi sono documentato, perchè potrebbe essere interessante per le mie esigenze...Quindi mi sono letto svariate recensioni di utenti, ed alcuni lamentano un fastidioso ritardo quando viene utilizzato con il midi, una latenza di 1 secondo che renderebbe l'utilizzo problematico. Qualcuno ha modo di verificare se esiste questo inconveniente? Magari il problema è stato risorto con i nuovi firmware...Grazie


  5. 1 ora fa, keithcello dice:

    Presente con rack attualmente in uso con la SLO. Un bell'intellifex blackface e mixer di linea Masotti x gestire gli effetti in parallelo. Tutto comandato via midi. Il mixer comanda anche il cambio canale dell'ampli, quindi veramente comodissimo...e per suoni '80/'90 l'intellifex si difende alla grande (considerando anche il prezzo pagato).    Mi piacerebbe prendere un ADA MP1 più che altro per collezionismo.

    20220129_155628.jpg

    Avuto anch'io il Masotti MXM, ed anche il Masotti Loop Rail, infatti per qualche anno ho avuto pure i pedali montati nel rack, eh già, perchè pesava poco di suo!!


  6. 1 ora fa, osmosi dice:

    Ne ho troppi qualcuno sa ! :metal: però è un grosso sbattimento e per regolare bene tutto lo devi fare a volumi da sala prove in casa non rende   e poi il peso :frantics: , mi ero fatto il rack con fx e cassettino porta pedali , se traslocavo  facevo prima , non vi dico il finale marshall 9100 con il jmp 1

    il Wall of rack è bello da vedere , ma per trasportarlo ci vuole 10 cingalesi che lavorano per te

    Comunque l' intelliflex Blackface ha dei suoni che il G major 1 e 2   si sognano

    Concordo, l'Intellifex suona meglio, in più ha  la figata del mixer interno che può tornare molto utile. Negli ultimi venti anni credo di averli avuti tutti nel fascia medio/bassa. Sono buoni anche i vari Roland, GP100, GX700, SDE, DEP...Suona bene anche un economicissimo Lexicon MPX110. Ho un buon ricordo anche dei Digitech 2120, 2112, ecc...E poi c'erano gli inarrivabili TC 2290, Eventide H3500, H8000, Orville, Eclipse, Lexicon PCM96, 81, 80, il 480 neanche lo nomino...

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  7. 1 minuto fa, ming dice:

    Bello l'MPX-1, inseguito ... mai avuto.

    Se riesco mi riprendo un vecchio intellifex, quello nero (li ho avuti tutti tranne quello nero)

    ma sto cercando pure un Yamaha spx 990/1000, mi piacerebbe proprio ricreare il 'Symphonic'.

    Intellifex nero avuto, come Intellipicth, Multivalve, Expression...L'Mpx-1 è stupendo, ma già più complicato e senza mixer di linea si sente un bel ritardo nei cambi di preset. Se guardi iin casa Yamaha tieni in considerazione l'FX900, è come avere diversi SPX90 ma nella stessa macchina...


  8. Dopo anni di VHT GP3, VHT 2/50/2, mixer di linea, multi-fx, stabilizzatore Furman, H&K 4x12, la mia schiena ha fatto crack. Ora mi trovo bene con 2 casse 1x12 ed una testatina PRS MT15. Ma la stereofonia mi manca, infatti sto per prendere la seconda MT15 ed in previsione ho ripreso il G-Major.


  9. 3 minuti fa, Luca71 dice:

    credo che alla fine prendero' il ValetonGP200, ho visto molti video e mi sono documentato in merito, sembra molto interessante ed ad un prezzo buono

    Ottimo, è la stessa che prenderei io, in caso dovessi cambiare, ma non perchè con la Nux non mi trovi bene, ma perchè oggi mi è appena arrivato un midi switcher Joyo PXL8 Live, e le Valeton hanno il midi, anche se su mini-jack, quindi potrei comandare tutto dalla Joyo. Io in caso prenderei la GP200 LT, in quanto non mi servirebbero gli switch in più della GP200 e poi per le dimensioni molto più piccole, ma io la userei solo nel S/R per ambienti e delay, sempre accoppiata alla testatina e casse, più pedali in input. Al momento le Valeton sono le macchine entry level più interessanti.


  10. 4 minuti fa, Luca71 dice:

    in effetti sembra molto interessante, bisogna vedere come suona...su sti marchi entry level sono forse un po' prevenuto...

    https://www.strumentimusicali.net/product_info.php/products_id/175841/valeton-gp200.html?gclid=Cj0KCQiApKagBhC1ARIsAFc7Mc60D8XHu9Oy4fcQ8IOOg1qK2QPrKqhDbRnD94zAyWh6PYv8hPFr7FgaAnWaEALw_wcB

    Seguo un ragazzo su Youtube che è molto ferrato sulle pedaliere digitali, se hai tempo ascoltalo, le ha praticamente tutte:

    https://www.youtube.com/@robyrocks/featured


  11. 1 ora fa, Luca71 dice:

    a fare, si puo' fare tutto...se le hanno fatte le uscite XLR, un motivo ci sara'

    Danno l'idea di essere più professionali, ma un cavo jack stereo ha lo stesso identico funzionamento del Cannon, cambio solo lo spinotto, ma in sostanza è sempre un cavo bilanciato.

    Fossi in te valuterei anche le nuove Valeton, per un uso live meglio la GP200 rispetto alla GP200 LT per via del doppio degli pulsanti. Sono le ultime nate, molto interessanti. Io ho una Nux MG30 e pure questa suona molto bene, è venduta con un ulteriore switch a 2 pulsanti per aumentare le possibilità di controllo, ma solo 3 pulsanti sulla pedaliera non sono proprio il massimo.


  12. 2 ore fa, Luca71 dice:

    si, lo so', ma i fonici il piu' delle volte hanno i cavi XLR sul palco, avere gia' uscite predisposte senza usare adattatori non e' male

    Non credo sia un problema, potresti portare tu 2 cavi jack bilanciati, anche corti,  e poi il fonico li collega alla DI ed esce XLR verso il banco.


  13. 6 ore fa, The Rover dice:

    Tex mi hai incuriosito e ho dato una sbirciata su youtube (per quel che vale ....) al Carl Martin e al Rodenberg, e poi anche ai rispettivi webstores per capire un po' meglio. Su youtube il Carl Martin è più pubblicizzato del Rodenberg e suoi dimostratori sono molto più abili a farlo suonar bene; sul Rodenberg c'è meno, e meno di qualità per quel che attiene al demo playing.

    Sembrano suonare molto bene entrambi, anche se bisognerebbe confrontarli con la stessa chitarra, il medesimo ampli, con lo stesso tipo di miking, produzione, postproduzione e bla bla bla .... insomma tutto quello che c'è prima e dopo la costruzione di un suono, alias: mission impossible!!!

    Premesso ciò, se sei certo di voler prendere un pedale che abbia boost, OD e high channel come uno dei due in argomento, personalmente valuterei in primis il tipo di catena che quel pedale propone. Mi pare di aver capito che nel Carl Martin si ha una sequenza high gain - crunch - boost, mentre nel Rodenberg la sequenza è low gain - high gain - boost; il che fa una bella differenza perché come ti dicevo sopra la sequenza di impilazione dei canali in questi pedali a 3 switch è fissa: non potrai mai invertirla; cosa che invece in alcuni pedali a 2 switch è possibile ottenere.

    In seconda battuta valuterei il rapporto qualità costruttiva/prezzo: il prezzo mi pare pressoché identico, ma il Rodenberg è fatto a mano in Germania mentre il Carl Martin è fatto in serie in Cina quindi, personalmente, tra i due a pari cifra io avrei pochi dubbi. Poi, magari, dopo tre mesi mi resta in mano il POT del gain del Rodenberg ....  ma così, a scatola chiusa, mi sembra più affidabile, duraturo e soprattutto "preciso" nelle regolazioni. Il Rodenberg mi pare abbia anche più features (tono del boost, locking unlocking dei due canali di gain, etc.. e con tutto ciò pesa 200g in meno del Carl Martin ed è più piccolo. Ben inteso, a me piacciono i prodotti Carl Martin (ne ho due) e il Lick Box sembra suonar bene ma, nel caso in specie e per la spesa preventivata, andrei sul teutonico.

    Dei restanti pedali a 3 switch in lista non ho visto né ascoltato nulla, né ne ho mai provato alcuno.

     

    Grazie, mi era sfuggita la sequenza, quella del Rodenberg è quella che utilizzo ora con i pedali singoli.


  14. 4 ore fa, PinkFlesh dice:

    Ciao Tex, forse sarà una soluzione fuori dai tuoi territori sonori, e forse anche dal tuo budget, ma Jam Pedals e Skreddy ti consentono di costruirti un megapedale usando i pedali di tuo gradimento (del loro catalogo naturalmente). 

    https://www.jampedals.com/multipedals/

    https://skreddypedals.com/skreddy_pedals_galaxy_cluster.php

     

    Tuttavia, a mio avviso The Rover ha centrato il punto. Un pedale quadruplo che abbia boost/od/dist/fuzz, dove lo trovi? Od/dist, boost/od, anche comp/od, se ne trovano parecchi (pure io ho avuto il Route 66), ma quel che cerchi tu, tolte le 2 soluzioni custom che ti ho citato sopra, non esiste. Oppure prendi un booster, un od, un distorsore, un fuzz che ti piacciono e te li fai reimboxare da Mantovani. Lui fa questi lavori, fa pure le all-tube in stile Cornish, figurati se non ti reimboxa 4 pedalini in un unico scatolo, ma quanto ti costa?

    Io cercherei un pedale doppio od/dist o triplo boost/od/dist, e poi aggiungerei un fuzz a parte

    Il Carl Martin Greg Howe ad esempio, oppure questo 

    https://www.thomann.de/it/jam_pedals_doubledreamer_dual_overdrive.htm

     

    Un paio di anni fa era uscito questo interessante progetto su Kickstarter di cui si era parlato tanto, ma al momento di finanziarlo, il deserto. 

    https://www.guitarworld.com/news/are-these-tetris-like-effects-the-future-of-stompbox-design

    https://youtu.be/3K40ffzJY58

     

     

    Capito il punto, il problema è lo spazio in pedaliera, se prendo un pedale con 3 switch ed un Fuzz a parte riesco a far entrare tutto, e poi mi assemblo un'altra pedaliera con i 3 pedalini singoli che avrei tolto, tanto la userei con l'acustica. Ho visto i pedali che mi hai consigliato, Skreddy e Jam Multi, ma siamo su badget che non vorrei raggiungere, sino a 300€ ci arrivo oltre è troppo per chi come me viene da pedaletti cheap. Ora mi ascolto le demo del Carl Martin in cuffia. Su Thomann i pedali doppi della T-Rex ad esempio te li tirano dietro, poco più di 100€, in passato ho avuto l'Alberta e ne ho un buon ricordo

    https://www.thomann.de/it/t_rex_moller_2.htm

    https://www.thomann.de/it/trex_mudhoney_ii.htm


  15. 1 ora fa, A wild Manni dice:

     

    Imho ti converrebbe, pacchetti fuzz+od+dist sono abbastanza insoliti, ti chiude tanto la scelta, specialmente se vuoi rimanere su prezzi bassini. Purtroppo non so offrirti feedback sui pedali citati, quando ho pensato ad od simil ts e distorsione marshallosa mi è venuto in mente il jekyll and hyde della visual sound/truetone. Bestemmierò ma è il ts che ricordo con più piacere tra quelli avuti e non costa una minchia.

    Ho avuto il Route66 ed il delay H2O in passato, la parte Od mi pare fosse la stessa, vero, suonava bene. Se ti va ascolta la demo del Carl Martin Greg Howe, tra quelli che sto sentendo mi pare il più bello, grazie...

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