guitarGlory

Vero, Peach ha un servizio top sul serio, peccato che da gennaio temo sarà un tantino più difficile acquistare da UK a prezzi decenti... vedremo.

Sei stato anche carino, io avrei chiesto rimborso immediatamente appena saputo che non era disponibile come scritto sul sito (purtroppo è un'usanza molto molto comune per i negozi italiani, per non dire una consuetudine). Per dovere di cronaca, però, devo dire che una volta mi è successo anche con Andertons, stessa identica situazione, compresa la presa per il culo dicendo che avevano già spedito, il tracking fra poco lo mandiamo ecc ecc .

E mo' chi cazzo è Greg?

In ricordo di un fantastico raduno all'Elfo, in seguito al quale mi sono portato a casuccia questo gioiello di 61 anni. Lo metto anche come buon augurio, in attesa di poterci rivedere tutti per un raduno... speriamo non tra 2 anni

Come con tutti i pickups non paraffinati c'è da stare un po' attenti a non esagerare con le distorsioni pesanti, ma qui non c'è bisogno di nessuna paraffinatura.

La concorrenza...

Fiiiiiga, il sacro Totem del Gaypride ❤️

Il revival drive non ha nessun vibrato\vibe...

Finora però lavorano solo con l'analog... un po' come Spaceman, sono anni che aspettiamo un delay ma dovendo per forza ricorrere al digitale non lo farà mai. Un vibe a fotocellule è più probabile mi sa.

Temevo fortemente per le mie tasche che avessero fatto un vibe o un delay... Invece per fortuna hanno tirato fuori questo e la GAS si è azzerata completamente

Non me lo dire, mi fa soffrire tanto Avevo pure pensato di dipingere il connettore di nero... o di inguainarlo, ma temo verrebbe 'na porcheria Purtroppo i Line6 hanno bisogno di un convertitore apposito, perché hanno il connettore più grande e quello standard nero non c'entra.

Nuova mini-board tuttofare appena finita... manca ancora qualche dettaglio, ma grossomodo ci siamo.

Gianlu prossima volta che ci vediamo ti faccio provare il Titan... nella sua semplicità è clamoroso, non c'è un settaggio in cui non mi piaccia, sia usato come light drive che come fuzzone col gain a palla, sia da solo su ampli clean che davanti a un altro OD o ampli già distorto; nessun problema di alimentazione né di buffer o wah che gli diano problemi se messi a monte. Insomma, un fuzz progettato alla perfezione per un uso "moderno".

Ah, visto che ci si sto giocando in questi giorni, aggiungo lo Spaceman Titan... a basso o alto gain non fa differenza, spacca sempre i culi 💃💃💃

Me lo ricordo bene, quello è il GB83 sono stati l'inizio del delirio fuzz per me Il black acid mi ricordo che addirittura l'avevo preferito a basso gain piuttosto che a manetta, proprio figo ❤️

Perché sei un metallaro come me @*juanka78* 🤣 Con le 6L6 e il Blue moderno ha più volume (non tantissimo eh, ma un 30-40% in più sì), più headroom e più punch... e ha anche più bassi, quindi regge meglio quantità alte di gain. Per contro, quello con le 6V6 e il cono vintage suona più morbido, anche perché il cono ha 55 anni di rodaggio e va in breakup facilmente; per questo lo preferisco sui clean e sui crunch leggeri... secondo me è perfetto per l'amico a cui andrà, che ha gusti molto vintage in fatto di suoni ❤️ Detto questo, i due video non sono nati per fare un confronto diretto (il secondo non dovevo manco pubblicarlo veramente), ma visto che l'avevo fatto per altro e me l'hai chiesto l'ho caricato: come ben sai, già solo l'angolo di ripresa diverso basterebbe per "falsare" l'audio, mettico anche un volume più alto e puoi farti un'idea

Eccolo qua: questo è il mio con 6L6 e cono Alnico Blue. Ho fatto questa prova stamattina usando una pedalboard mista analogico (Fuzz Spaceman Titan II - Duellist - BluesPower) e digitale (HX stomp)... l'idea come spiego anche nel video è quella di usare la mini-Helix solo per delay, reverb e un clean boost di volume per i soli, tutto posto a fine catena.

Si, ovviamente la potenza e l'headroom sono le differenze più evidenti, ma non sono le sole... il video caricato ieri è di un GloryLuxe con 6V6, oggi ne ho fatto un altro con il mio personale che ha la 6L6, utilizzando sia l'ampli che i due Kingtone settati esattamente come ieri... lo carico sul tubo e appena pronto lo posto qui. Non era fatto per essere reso pubblico, ma per degli amici su chat di WhatsApp... quindi suonato un po' ad cazzum, però può essere utile per sentire le differenze tra le due varianti di finale Non dico nulla per non influenzare, poi dopo eventualmente ne parliamo 😘

Allora... comincio con @*juanka78* : il Blues Power non c'entra nulla col Duellist, né con il lato destro né col sinistro, quindi vale anche per il Soloist che è di base la parte TS del Duellist. Il BP è un pedale "Blackface crunch", quindi più simile per certi versi al Revival sul lato sinistro impostato con gli switch di bright cap e preamp su USA... simile ma non uguale, perché mentre il Revival settato in quel modo è più morbido sotto le mani, e abbastanza asciutto e scavato sulle medie, il BluesPower ha più medie e un suono più croccante sulle medie, e con i bassi che "si accartocciano" in maniera più naturale in saturazione, come il Super Reverb a 8-9 di volume per fare un paragone concreto... insomma, c'è più "sporco" nel Bluespower. Per la mia esperienza, il BP è il pedale che finora rende meglio sui suoni crunch Blackface tra tutti quelli provati.

Provo a rispondere: 1. Se faccio un Mi a vuoto e lo lascio andare resta un Mi... oscilla tra un Mi + qualche cent e un Mi - qualche cent 2. Blackface e Marshall era riferito ai due lati del Revival. 3. Il GloryLuxe ha due canali: il primo canale è un tweed senza quelli che per me sono i "difetti" dei piccoli tweed (zero headroom, prendono male i pedali, bassi ingolfati ecc)... come suono e caratteristiche dinamiche è a metà tra un tweed e un Blackface, e penso che dal video si percepisca abbastanza bene. Il secondo canale (che nel video non ho mai usato) è di stampo più Marshall, con bassi più asciutti, medio-alte in evidenza e un punch diverso, più adatto al rock. 4. Cono: Celestion Alnico, sì... ne ho fatti con molti coni diversi, sul mio in particolare penso di aver cambiato il cono una ventina di volte, anche per testare il comportamento in gruppo dal vivo: i miei due preferiti sono il Blue e il G12H30, ma è molto bello anche il V30 come tuttofare, il G12Q per chi ama più il breakup del cono ecc. 5. Cabinet in multistrato di betulla: non è un tweed deluxe se non si fosse capito 6. Il powerscaling va da 2w a 22w con le 6L6, mentre montando le 6V6 va da 1 a 12w. 7. I knobs sono i due volumi (uno per canale), un tono, e infine il powerscaling (che a fondo corsa fa anche da standby) Metto qualche foto dell'ultimo nato, in questo caso una versione con finali 6V6 e rettificatrice 5Y3, e un bellissimo cono Alnico Grey anni '60.

Per me il problema (in questo caso) non si pone, in quanto sono Tele e come tali totalmente inutili per il sottoscritto (figa si vede che sto lavorando a un libro di poesie, mi escono allitterazioni come se piovesse ). Però siccome ho provato più volte sia strato che tele, di entrambi i marchi, posso dire che ci sta il preferire l'una o l'altra perché sono molto diverse al di là dell'aspetto... le Suhr sono perfette, chirurgiche nel suono, eleganti, mai sbracate, e con una suonabilità (radius piatti o compound, manici normalmente più slim, tasti jumbo in acciaio ecc) che permette di suonare qualsiasi cosa anche tecnicamente moderna ecc. Le Fender CS relic sono fondamentalmente le stesse chitarre da 60 anni, a cui hanno aggiornato alcuni elementi per renderle più attuali e facili da gestire: il radius più flat (da 7,25" a 9,5") e in alcuni casi l'elettronica (vedi strato con selettore a 5 posizioni, caps separati per tono bridge e neck\middle, treble bleed)... il suono è comunque sempre più marcio, sferragliante, grezzo... e per me molto più bello, ma son gusti personali da rocker attempato.

SD1 e DS1 sono due superclassici che secondo me hanno retto benissimo la prova del tempo, soprattutto il primo. Il Blues Driver invece è un pedale che mi piace sempre... quando lo suona qualcun altro Non me lo sento giusto sotto le dita.

Nonostante nella comparsata qui su RC non fosse stato particolarmente simpatico (cioè, si vedeva lontano un chilometro stesse qua solo per interesse), ho provato diversi suoi pedali da amici che li hanno... cercando di non farmi influenzare da voci e preconcetti, me li son provati con calma, e suonano tutti molto bene, vibe e fuzzface in testa. Mi azzardo a dire che il suo FF è uno dei mejo provati, e con delle piccole migliorie che lo rendono usabile sempre e senza troppi sbatti... niente di esoterico, sono tutte mods collaudatissime a un circuito classico, ma la messa a punto era perfetta ed è quello che conta di più. Sull'estetica, quelli con il box inclinato a me non dispiacciono neanche come look, solo poco pratici se si ha una pedaliera già inclinata e magari devono andare in seconda fila.

Non c'è paragone... l'avevo già fatta diverse volte questa modifica su altre BE, e tutte le volte mi sono trovato a chiedermi la stessa cosa: "Ma perché cazz non lo fa già così?" Però il cambiamento più grande rispetto alla BE standard lo dà soprattutto la possibilità di regolare a piacimento la CR... è una modifica che influisce su tutto, anche sui distorti, ma su clean (e crunch) il poter aprire il finale e dare più sensibilità, aria e dinamica fa tutta la differenza del mondo, più differenza del circuito specifico del canale singolo. Un'altra modifica importante sul suono generale è stata quella di sostituire tutti i condensatori silver-mica da 500pF (sia i numerosi snubber, sia i caps del tone stack ecc ecc) con ceramici da 470pF... cambiandone uno solo ovviamente la differenza sarebbe a malapena udibile, ma sostituendoli tutti, il suono diventa meno gonfio sulle medie, più croccante e "Marshall" in poche parole... più piacevole all'orecchio e molto più gustoso sotto le dita.

Sono d'accordo... infatti per le mie orecchie rifare un pedale classico in SMD porta differenze udibili, anche a livello di feeling, e normalmente viene fatto per due motivi: economia e dimensioni. Diverso è progettare invece un pedale originale direttamente in SMD, in quel caso ha più senso perché vai a tenere conto (e sfruttare, in un certo senso) già in fase di progettazione le caratteristiche intrinseche dei componenti su cui fai sperimentazione. Detto questo, mi stanno comunque sulle balle gli SMD