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HAMMERS

Maggiore, minore e viceversa

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Buonasera a tutti,

premettendo che non sono molto pratico di armonizzazioni, vi chiedo qualche consiglio su come passare da una tonalità maggiore a minore e viceversa nello stesso brano, ad esempio da un La minore a Maggiore o da un La minore ad un Fa# minore anche, senza però far soffrire lascoltare del cambio netto di sonorità, ma rendendolo piacevole ed il più naturale possibile;

Saluti a tutti!!!!!!!!

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Guest Re Mida

Io di teoria ne so ben poco, ma qui c'è un classico passaggio dal minore al maggiore (e ritorno):

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È l'intenzione, se sei consapevole di quello che stai facendo allora suonerà bene. Comunque nel 90% dei casi il cambio di tonalità avviene nel seguire la melodia e non viceversa. Oppure per dare un senso di momentanea rottura. Molte volte sono molto ambigui e ti è difficile capire in realtà in quale tonalità ti sia cacciato. Per esempio, stai il La maggiore, hai tanti ancordi e note che ti hanno definito la scala per bene, poi hai un passaggio RE LA e poi DO SOL, se in questi due accordi nessuno ci suona un fa o un fa# ti è difficile capire se tu sia andato in lam/do oppure in sol. Solo con l'orecchio puoi giudicarlo. Un altro modo per cambiare tonalità sono gli accordi di settima dove non dovrebbero esserci, i cromatismi es: accordi maggiori re la do sol (re do# do si). Oppure una nota in comune a vari accordi di scale differenti es: si maggiore, mi sus2, sol maggiore potresti passare così dalla scala di si maggiore a quella minore e utilizzi il mi come accordo ambiguo in comune. Io armonia l'ho studiata poco sui libri ma l'ho relativamente capita un po' suonando e ascoltando. Non ci sono regole per rompere le regole. Esistono mille scale e quella maggiore non è verità divina nè tantomeno il sistema temperato. Il consiglio che posso darti è smettere di pensare a che scala tu stia suonando, tanto le note che suonano bene le trovi, e se magari stai in scala di sol e ti vien voglia di inserire un si bemolle, devi essere consapevole della cadenza che darà quella particolare scelta.

Ovviamente spero che qualcuno di più esperto corregga le monachiate che potrei averscritto!

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adesso dico la cazzata del secolo, abbiate pazienza:

secondo quinto primo dell'accordo dove vuoi andare

se sei in do min e vuoi andare in do mag

suoni il secondo e quinto accordo costruito sulla scala di do maggiore e cioè remin7 sol7 e poi do mag7+

mi appello alla clemenza della corte!

:blink:

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una tonalità maggiore ha una sua "chiamiamola tonalità in minore" corrispondente, ad esempio la scala di Do maggiore ha come relativa minore la scala minore naturare di LA minore.

Questo comporta che i sette accordi costruiti sulla scala maggiore di DO siano corrispondenti a quelli che si costruirebbero sulla scala relativa minore di La minore

nel caso della Scala maggiore di DO gli accordi che nascono dall'armonizzazione per triadi sono;

DO maggiore, RE minore, MI minore, FA maggiore, Sol maggiore, LA minore e Si diminuito

sulla scala LA minore Naturale gli accordi sono gli stessi che nascono sulla scala maggiore di DO.

Questo discorso suddetto è applicabile a tutte le scale maggiori di conseguenza tra le tonalità ci saranno delle corrispondenze di accordi, ti faccio un semplice esempio:

se armonizzi la Scala Maggiore di DO avrai i sette accordi suddetti, che ti riporto in neretto:

DO maggiore, RE minore, MI minore, FA maggiore, Sol maggiore, LA minore e Si diminuito

Armonizzando anche la scala maggiore di Sol avresti altri sette accordi:

Sol maggiore, La minore, Si minore, Do maggiore, Re maggiore, Mi minore, FA# diminuito

come puoi vedere comparando le due Tonalità sono evidenti degli accordi in comune tra le due come Do maggiore, Sol maggiore, La minore, MI minore (per suonare questi accordi potrai usare sia la scala maggiore di Do che la Maggiore di Sol, cambieranno leggermente le sonorità ed ovviamente ci sono delle regolette che bilanciano il tutto)

come passi da una tonalità a l'altra? il passaggio da Re minore a Re maggiore può essere un esempio di passaggio dalla tonalità di Do maggiore (corrispondente alla scala di La minore naturale) a Sol maggiore (corrispondente alla scala di Mi minore naturale).

Un altro esempio di passaggio da una tonalità ad una altra può essere il suonare una sequenza DO, FA, La minore e poi inserire un Si minore ed un RE maggiore (questi ultimi due presenti nella scala di Sol e non in quella di DO), lo stacco tra le tonalità è più evidente quando si armonizza per quatriadi.

Ovviamente è un esempio blando il discorso è molto più vasto e trattarlo su un forum è un po arduo, se vuoi approfondire ti armonizzi tutte le scale maggiori, le scrivi su un foglio e sperimenti delle soluzioni,il concetto infatti una volta acquisito è legato ad improvvisazione, sperimentazione ed al saper riconoscere i cambi di tonalità all'interno di un brano, per questo dovrai sperimentare da solo le soluzioni che, come da te richiesto, rendono secondo il tuo gusto il passaggio tra le tonalità il meno evidente possibile,

gli argomenti da conoscere sono, il concetto di tonalità (lo trovi anche nella sezione Lezioni del Forum), la corrispondenza tra una scala maggiore e la sua relativa scala minore, armonizzazione della scala maggiore, e perchè no? anche circolo dell V e delle IV per individuare le variazioni all'interno di una scala, poichè l'unica pulita senza # e bemolle è solo quella di DO, le atre hanno tutte delle variazioni in chiave.

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adesso dico la cazzata del secolo, abbiate pazienza:

secondo quinto primo dell'accordo dove vuoi andare

se sei in do min e vuoi andare in do mag

suoni il secondo e quinto accordo costruito sulla scala di do maggiore e cioè remin7 sol7 e poi do mag7+

mi appello alla clemenza della corte!

:blink:

Non ho tempo di fare concorrenza a er chitara con una mia spiegazione, ma hai detto una cosa molto giusta e saggia caro Zado.

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Non ho tempo di fare concorrenza a er chitara con una mia spiegazione, ma hai detto una cosa molto giusta e saggia caro Zado.

grazie davvero

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una tonalità maggiore ha una sua "chiamiamola tonalità in minore" corrispondente, ad esempio la scala di Do maggiore ha come relativa minore la scala minore naturare di LA minore.

Questo comporta che i sette accordi costruiti sulla scala maggiore di DO siano corrispondenti a quelli che si costruirebbero sulla scala relativa minore di La minore

nel caso della Scala maggiore di DO gli accordi che nascono dall'armonizzazione per triadi sono;

DO maggiore, RE minore, MI minore, FA maggiore, Sol maggiore, LA minore e Si diminuito

sulla scala LA minore Naturale gli accordi sono gli stessi che nascono sulla scala maggiore di DO.

Questo discorso suddetto è applicabile a tutte le scale maggiori di conseguenza tra le tonalità ci saranno delle corrispondenze di accordi, ti faccio un semplice esempio:

se armonizzi la Scala Maggiore di DO avrai i sette accordi suddetti, che ti riporto in neretto:

DO maggiore, RE minore, MI minore, FA maggiore, Sol maggiore, LA minore e Si diminuito

Armonizzando anche la scala maggiore di Sol avresti altri sette accordi:

Sol maggiore, La minore, Si minore, Do maggiore, Re maggiore, Mi minore, FA# diminuito

come puoi vedere comparando le due Tonalità sono evidenti degli accordi in comune tra le due come Do maggiore, Sol maggiore, La minore, MI minore (per suonare questi accordi potrai usare sia la scala maggiore di Do che la Maggiore di Sol, cambieranno leggermente le sonorità ed ovviamente ci sono delle regolette che bilanciano il tutto)

come passi da una tonalità a l'altra? il passaggio da Re minore a Re maggiore può essere un esempio di passaggio dalla tonalità di Do maggiore (corrispondente alla scala di La minore naturale) a Sol maggiore (corrispondente alla scala di Mi minore naturale).

Un altro esempio di passaggio da una tonalità ad una altra può essere il suonare una sequenza DO, FA, La minore e poi inserire un Si minore ed un RE maggiore (questi ultimi due presenti nella scala di Sol e non in quella di DO), lo stacco tra le tonalità è più evidente quando si armonizza per quatriadi.

Ovviamente è un esempio blando il discorso è molto più vasto e trattarlo su un forum è un po arduo, se vuoi approfondire ti armonizzi tutte le scale maggiori, le scrivi su un foglio e sperimenti delle soluzioni,il concetto infatti una volta acquisito è legato ad improvvisazione, sperimentazione ed al saper riconoscere i cambi di tonalità all'interno di un brano, per questo dovrai sperimentare da solo le soluzioni che, come da te richiesto, rendono secondo il tuo gusto il passaggio tra le tonalità il meno evidente possibile,

gli argomenti da conoscere sono, il concetto di tonalità (lo trovi anche nella sezione Lezioni del Forum), la corrispondenza tra una scala maggiore e la sua relativa scala minore, armonizzazione della scala maggiore, e perchè no? anche circolo dell V e delle IV per individuare le variazioni all'interno di una scala, poichè l'unica pulita senza # e bemolle è solo quella di DO, le atre hanno tutte delle variazioni in chiave.

Fantastico davvero il tuo commento

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adesso dico la cazzata del secolo, abbiate pazienza:

secondo quinto primo dell'accordo dove vuoi andare

se sei in do min e vuoi andare in do mag

suoni il secondo e quinto accordo costruito sulla scala di do maggiore e cioè remin7 sol7 e poi do mag7+

mi appello alla clemenza della corte!

:blink:

precis :)

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il 2 5 1 funziona benissimo per un cambio di tonalità (non a caso è la cadenza tipica nel jazz) proprio perchè introduce la nuova tonalità in modo graduale. La tonalità è tutta un gioco di tensione e risoluzione.

vedila così:

2° grado, accordo min7 = tensione normale,

5° grado, accordo di 7 = tensione massima (lo senti proprio che ti viene da solo suonare l'1)

1° grado, accordo mag7 = risoluzione (l'orecchio sente finalmente la tonica della nuova tonalità ed hai un senso di compiutezza)

se ascolti gli accordi bene te ne accorgi

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Grazie :sorrisone:

Incomprensibile come al solito... :rolleyes:

è tipico del mio personaggio ;)

Non ho tempo di fare concorrenza a er chitara con una mia spiegazione, ma hai detto una cosa molto giusta e saggia caro Zado.

ciap dado77, se tu trovassi il tempo per scrivere una spiegazione mi farebbe molto piacere, soprattutto se posso trarne qualcosa.

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Guest Re Mida

Ogni volta, purtroppo, io non riesco a non chiedermi una cosa: ma, gente come Lennon-Macca, Dylan o i De Gregori De Andrè, mentre componevano sapevano tutte queste cose?

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Ogni volta, purtroppo, io non riesco a non chiedermi una cosa: ma, gente come Lennon-Macca, Dylan o i De Gregori De Andrè, mentre componevano sapevano tutte queste cose?

sai che non lo so, ti posso dire che nel tempo c'è chi ha studiato i loro brani (ad esempio) e ne ha tirato fuori meccanismi e logiche, quindi oggi puoi acquisire con la didattica, quello che magari un musicista talentuoso faceva per istinto, così anche se non hai l'instinto naturale e non sei talentuoso di natura puoi comunque provare a mettere 5 accordi uno dietro l'altro creando qualcosa di sensato, che per quelle 2 regolette funziona bene ed è musicale, la selezione naturale sarà data dal gusto personale, e magari così sono nati musicisti che non avevano un talento naturale ma un talento nascosto ed hanno cmq trovato la loro strada nella musica, oggi tanti musicisti molto apprezzati sono preparatissimi, magari senza preparazioe non sarebbero riusciti ad imporsi nel mondo della musica.

Vedila così, magari una volta musicisti si nasceva mentre con i metodi di oggi se non ci nasci lo puoi diventare.

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Guest Re Mida

Ritengo che pur studiando per 30 anni tutte le logiche possibili e immaginabili, senza talento e istinto non uscirà manco un brano minore di un De André, De Gregori, Dylan o Lennon-Macca.

Se quello è l'intento, fanno prima a usare la logica di un software, che è ciò che domina infatti gran parte della musica attuale.

Nella musica popolare, e tantissimo in quella italiana, i passaggi dal minore al maggiore (e viceversa) sono cosa usuale nei giri armonici. Il video postato all'inizio non era casuale.

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Ritengo che pur studiando per 30 anni tutte le logiche possibili e immaginabili, senza talento e istinto non uscirà manco un brano minore di un De André, De Gregori, Dylan o Lennon-Macca.

Se quello è l'intento, fanno prima a usare la logica di un software, che è ciò che domina infatti gran parte della musica attuale.

Nella musica popolare, e tantissimo in quella italiana, i passaggi dal minore al maggiore (e viceversa) sono cosa usuale nei giri armonici. Il video postato all'inizio non era casuale.

E' fattibilissimo, un qualsiasi essere umano può appassionarsi alla chitarra o qualsiasi altro strumento ed imparare gli accordi base contemporaneamente può iniziare a scrivere canzoni di successo come cantautore , aggiungendo e togliendo note dai suoi accordi a suo gusto personale e secondo quello che sente, prendendo posizioni che non sa cosa siano ma suonano bene, sicuramente è un talento, anche Grignani ha scritto canzoni di successo e non credo conosca i 7 modi delle scale maggiori o le armonizzazioni, poi che la sequenza nata dal suo talento sia riconducibile ad uno studio armonico questo è un altro discorso, in ogni caso può succedere che un chitarrista senza talento diventi un ottimo compositore studiando ed esercitandosi, magari aveva la musica dentro di lui ma senza studio non avrebbe saputo esternarla, come la danza, magari tu non sai ballare, vai in una scuola di danza e scopri che eri portato magari ti appassioni e diventi il migliore, ci sono i talenti nascosti che vanno coltivati per farli nascere e quelli naturali.

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:sorrisone: Aggiungo che Goku era un Sayan di infimo livello, il più scarso Sayan del suo pianeta, pur non avendo un talento naturale con l'allenamento e l'impegno è diventato fortissimo passando a Super Sayan, Super Sayan II e Super Sayan III ed anche IV sempre prima di Vegeta, che si rosicchiava le ossa dall'invidia, Vegeta non solo era il Principe dei Sayan ma inizialmente era esageratamente più portato e forte di Goku :sorrisone:

(Cit. le perle di Saggezza di Er Chitara)

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Ogni volta, purtroppo, io non riesco a non chiedermi una cosa: ma, gente come Lennon-Macca, Dylan o i De Gregori De Andrè, mentre componevano sapevano tutte queste cose?

Non so nel caso specifico, ma secondo me un sacco di musicisti che ti piacciono le sanno.

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Non so nel caso specifico, ma secondo me un sacco di musicisti che ti piacciono le sanno.

Si infatti, nella musica moderna ci sono un sacco di musicisti talentuosi che hanno studiato, Satriani e Vai ad esempio, Steve Lukather dei Toto, Scott Henderson, tra i meno moderni Al Di Meola e John McLaughlin,

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Guest Re Mida

Si infatti, nella musica moderna ci sono un sacco di musicisti talentuosi che hanno studiato, Satriani e Vai ad esempio, Steve Lukather dei Toto, Scott Henderson, tra i meno moderni Al Di Meola e John McLaughlin,

Ah ok, allora sarà per questo che mi fanno du cojoni da orchite :lol:

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Ah ok, allora sarà per questo che mi fanno du cojoni da orchite :lol:

Bru, per fare un paragone con la letteratura: ci vuole una bella storia prima di tutto, ma sapere la grammatica non è che impedisca di scriverla.

Spesso trovo sta cosa della "teoria=inibizione della creatività" un po' fuorviante. E' ovvio che alla base di tutto ci deve essere un' idea e un' attitudine, senza quella non vai da nessuna parte. Avere le giuste nozioni aiuta a metterle in pratica, non è un ostacolo.

I miei classici 2 centesimi....

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Guest Re Mida

Bru, per fare un paragone con la letteratura: ci vuole una bella storia prima di tutto, ma sapere la grammatica non è che impedisca di scriverla.

Spesso trovo sta cosa della "teoria=inibizione della creatività" un po' fuorviante. E' ovvio che alla base di tutto ci deve essere un' idea e un' attitudine, senza quella non vai da nessuna parte. Avere le giuste nozioni aiuta a metterle in pratica, non è un ostacolo.

I miei classici 2 centesimi....

Nono, non fraintendere.

Teoria=inibizione della creatività. Io non dico affatto questo.

Io sostengo che senza teoria si son scritti dei capolavori (vedi i tantissimi esempi nel blues e nel rock in genere), ma con la teoria non si possono scrivere capolavori se non c'è il resto dietro.

Sancho sostiene che grazie a un buon apporto tecnico teorico si hanno strumenti per comporre. Per me no.

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Secondo me Er Chitara voleva solo dire che se sai la teoria hai i fondamentali per mettere dopo un accordo un altro che ci sta bene e suonare nella scala giusta senza dovere andare a tentativi. La qual cosa non equivale a suonare musica bella e interessante.

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Secondo me Er Chitara voleva solo dire che se sai la teoria hai i fondamentali per mettere dopo un accordo un altro che ci sta bene e suonare nella scala giusta senza dovere andare a tentativi. La qual cosa non equivale a suonare musica bella e interessante.

yeah esattamente, con i fondamenti puoi anche comporre è vero lo sostengo, ma non necessariamente bella musica, alla base c'è sempre il talento.

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