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HAMMERS

Maggiore, minore e viceversa

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Per farla semplice tra due accordi, uno minore ed uno maggiore (es. Do e Dom), c'è un forte legame armonico in quanto ci sono due note in comune (la tonica e la quinta) per cui si può passare da uno all'altro tranquillamente.

Per fare degli esempi:

1) L'intro di questo brano dei Cranes alterna F#m a F#

2) In quest'altro esempio, un famosissimo brano dei Rock's if Ready di cui la PFM ha fatto una cover :P ,al minuto 0:24 si passa dall'accordo di A a quello di Am7

In quest altro esempio, nel celeberrimo brano di De Andrè "bocca di rosa", al minuto 1:22 in un brano in tonalità di Am si sente un accordo "estraneo" ossia un A.

Suona bene vero??? (rimanete concentrati e non vi fate distrarre dalle minne della Bellucci sennò vi frustoSmackBottom.gif).

L'importante è che tutto sia fatto con gusto ma è pur vero che l'orecchio si "abitua" con l'ascolto per cui un passaggio che per molti potrebbe suonare "strano" per altri può essere fico.

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Guest Re Mida

VDVC ... ho una erezione notevole. Amo la Bellucci e mi fa lo stesso effetto di Selen.

Voglio assolutamente vedere i Rock's if ready live in Milan!

Comunque, l'esempio di De Andrè per me è tipico del passaggio da minore al maggiore, frequentissimo in tantissimi pezzi di cantautorato italiano. Sarà che io l'ho proprio nelle recchie e mi pare cosa normalissima, anzi fichissima.

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Guest Alucard

VDVC ... ho una erezione notevole. Amo la Bellucci e mi fa lo stesso effetto di Selen.

Voglio assolutamente vedere i Rock's if ready live in Milan!

Comunque, l'esempio di De Andrè per me è tipico del passaggio da minore al maggiore, frequentissimo in tantissimi pezzi di cantautorato italiano. Sarà che io l'ho proprio nelle recchie e mi pare cosa normalissima, anzi fichissima.

Si' non ci vedo nulla di armonicamente complesso nel passaggio minore/maggiore sull'accordo che da il nome alla tonalitá in cui si suona....e il modo classico di appoggarci poi un Re minore (per esempio).

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VDVC ... ho una erezione notevole. Amo la Bellucci e mi fa lo stesso effetto di Selen.

Voglio assolutamente vedere i Rock's if ready live in Milan!

Comunque, l'esempio di De Andrè per me è tipico del passaggio da minore al maggiore, frequentissimo in tantissimi pezzi di cantautorato italiano. Sarà che io l'ho proprio nelle recchie e mi pare cosa normalissima, anzi fichissima.

Mamma mia che bona che è la Bellucci :wub:

Tornando seri (?!?) quello che dici tu è verissimo per cui un orecchio più "abituato" percepisce l'accordo estraneo come un elemento di novità e la cosa risulta molto interessante

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Guest Re Mida

Mamma mia che bona che è la Bellucci :wub:

Tornando seri (?!?) quello che dici tu è verissimo per cui un orecchio più "abituato" percepisce l'accordo estraneo come un elemento di novità e la cosa risulta molto interessante

Ma poi, nella mia totale ignoranza musicale, in un classico giro di DO, il RE minore quante volte non viene sostituito con un FA maggiore?

PS: Io suggerirei ai Rock's if ready di inserire in scaletta "Non piangere papà", con tanto di passaggio dal minore al maggiore :-)

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Guest Alucard

Mamma mia che bona che è la Bellucci :wub:

Tornando seri (?!?) quello che dici tu è verissimo per cui un orecchio più "abituato" percepisce l'accordo estraneo come un elemento di novità e la cosa risulta molto interessante

Comunque se prendiamo un classico giro di DO

con gli accordi

DO Sol7 La min Remin si hanno le basi per passar a diverse altre tonalitá in modo molto semplice (roba da musica classica tipica per capirsi)

Su questo giro usare chiaramente tutti gli accordi che mancano come il Fa maggiore, il mi maggiore e minore permette di creare la maggior parte delle canzoni che conosciamo.

Se si aggiungono alcune variazioni come il Re maggiore, fa minore ed il si bemolle maggiore la tavolozza si amplia e permette di far giochini interessanti.

Il si bemolle maggiore per esempio sta bene in passaggi del tipo si bemolle, mi maggiore, la minore (mutuato nel mio caso da un passaggio di chopin che imparai al piano)

Se si vuol piu' semplicemente cambiar tonalitá mentre si suona in la minore si puo' usare quel passaggio minore maggiore di cui prima e in questo caso saltare subito al re minore...per tornare nella tonalita iniziale si puo' inserie un mi maggiore e si ritorna in la minore per esempio

Si puo' usare il SOl maggiore per saltare al Do minore per esempio (un passaggio simile in altra tonalitá si trova in molti passaggi rock come per esempio aces high degli iron maiden dove in mi minore c'é il ritornello che da Do-Re mi min due volte per poi chiudere in Do Re Solm... il concetto é lo stesso)

Si puo' ancora inserire un passaggio carino mentre si suona che dal fa maggiore fa passar al fa minore e poi si appoggia sul Do maggiore.

Questi son proprio i passaggi basilari che credo comunque siano noti a tutti :D

Un passaggio che trovo divertente fare é il seguente

Lam - Mi magg - la min - Sol magg Do min-sol magg-mib magg-sib magg -do min-sol magg -do dim- mi magg-la min

e si chiude il giro per esempio).

Usando le diminuite questi passaggi di tonalitá pure son simpatici da fare.

Sulla tonalitádi la min?do maggiore ci stanno bene

il do dim (quello fatto con le note di do, la e mib per capirsi)

e l'altra diminuita fatta con fa sol diesis e si

Questi sono in modo molto "maccheronico" alcuni passaggi che uso spesso e che ho mutuato dalla musica classica.

Poi ce ne sono altri un po'piu' elaborati

Non ho la spiegazione tecnica a suon di quinte, seconde terze, dominanti ecc ecc in testa ma son cose che funzionano e le uso in modo "pratico".

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è un discorso molto vasto legato alla sperimentazione, nel giro di DO, tirato in ballo, inserire un FA maggiore non rappresenta un cambio di tonalità perchè all'interno della armonizzazione della scala di Do maggiore il Fa c'è, come dice Silvestro molte volte lui ha trovato in un giro di DO il Re min sostituito dal Fa maggiore, non è un cambio di tonalità è una sostituzione che funziona bene perchè il Re minore è il Relativo minore di FA maggiore, infatti nella scala maggiore di FA il Re è la sesta nota.

un altra cosa, nel passaggio suddetto, da Do maggiore a Do minore, nella Teoria dei modi cambia solo una nota, ma il cambio di tonalità c'è se vogliamo che a livello solistico cambi solo una nota Do minore farà riferimento alla scala maggiore di Si bemolle e Do maggiore sarà la normale scala di DO, nella pratica fai prima a vedere qual'è la nota che cambia prendendo come riferimento la scala di Do maggiore e variandone la II maggiore con la Terza minore.

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il 2 5 1 funziona benissimo per un cambio di tonalità (non a caso è la cadenza tipica nel jazz) proprio perchè introduce la nuova tonalità in modo graduale. La tonalità è tutta un gioco di tensione e risoluzione.

vedila così:

2° grado, accordo min7 = tensione normale,

5° grado, accordo di 7 = tensione massima (lo senti proprio che ti viene da solo suonare l'1)

1° grado, accordo mag7 = risoluzione (l'orecchio sente finalmente la tonica della nuova tonalità ed hai un senso di compiutezza)

se ascolti gli accordi bene te ne accorgi

grande, ma questo passaggio serve a portarmi dal la maggiore al la minore???

dovrei quindi provare la mag---si min7---mi7---la mag7---la min ???

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