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mbrown

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  1. Il top in acero "visivamente offensivo" mi piace parecchio: è quello che ti dice "cazzo guardi" quando la tiri fuori dalla custodia
  2. Nacho Banos è l'autore del libro The Blackguard ed è considerato una autorità mondiale riguardo alle telecaster degli anni 50. Riproduce tutto alla perfezione, persino le scritte con date sul tacco del manico. Sul suo sito ci sono diverse foto delle sue chitarre, sono dei piccoli capolavori. I prezzi sono alti (credo sui 6000€ da lui), ma una blackguard con radius 9,5 e magari un p90 al manico mi attizzerebbe non poco.
  3. Io invece faccio davvero schifo al cazzo a riguardo, sono monotematico come pochi: 2 Fender, 1 Gibson, 1 Heritage, 2 Fender acustiche, 1 Recording King (Om). Ho avuto una JS 1000 della Ibanez, bella chitarra ma non la usavo mai. Adesso come adesso mi piacerebbe prendere una Nachocaster, che sembrano più belle delle corrispettive blackguard del CS, anche delle Masterbuilt, ma comunque sempre lì torniamo.
  4. Mi fido, la mia è sui 4,3 kg, peso normalissimo per una LP anni 2000, ma non so veramente quanto possano pesare quelle nuove. Più che altro mi chiedo dove le case produttrici, Gibson in testa, trovino questi mogani leggerissimi, visto che le Burst stavano in media sui 4-4,2 kg e ora ci sono Les Paul addirittura sui 3,2 kg!
  5. Sui materiali non credo, anche prima utilizzavano hardware Shaller e Groover e verniciavano a nitro con uno spessore molto sottile: la mia H 150 del 2007 ha già iniziato a fare un po' di cracking. Negli ultimi anni hanno iniziato a produrre le versioni relic e hanno smesso di fare quegli orribili battipenna in legno che matchavano il top, che facevano ancora più cagare di quelli "normali" con la curva, che infatti è durato come un gatto in tangenziale sulla mia. Quello che sicuramente è migliorato è il marketing: prima la Heritage era un'azienda i cui proprietari erano tutti ultra sessantenni (per non dire settantenni) che non avevano la minima idea di cosa fosse il marketing, vedi per esempio le famose versioni delle H 150 fatte per Skolnick o per Moore: 20 esemplari della prima, 150 della seconda. Maestri del marketing!
  6. Peccato abbiano alzato i prezzi di oltre un 50%. Io ho una H-150, tra l'altro custom visto che montava dei pickup particolari che faceva la Heritage come upgrade negli anni 90-00 (gli HRW), ma l'ho pagata usata 1200€ qualche anno fa. Adesso con quei soldi non ti danno neanche il manico.
  7. Mamma mia che brutta fine la Heritage: nati come il brand dei vecchi liutai Gibson che non si volevano muovere da Kalamazoo, sono diventati una copia in peggio della Gibson, con produzioni asiatiche, pickup "originali" con il loro nome al posto dei SD e tastiere in alloro da abbinarsi al coniglio arrosto.
  8. Uli Beringer è come i clonatori cinesi di pedali, solo che avendo un nome tedesco sembra un minimo più serio, ma la sostanza è quella.
  9. Non conosco per nulla il Tonex, ma mi sembra molto strano. Hai provato a guardare un qualche video online con qualcuno che prepara un preset?
  10. Ma figurati! Poi io non sono un esperto di recording, ci mancherebbe, ma teoricamente dovrebbe migliorare un po' la situazione. È ovvio che di mezzo c'è anche tutta la catena del suono: se, per fare un esempio, si usano degli Yamaha NS-10, devi essere veramente bravo a tirarci fuori dei bei suoni, infatti venivano proprio usati da gente come Clearmountain perchè se un album suonava bene su di loro, suonava bene praticamente su qualsiasi altra cosa. Un po' di storia su di loro: https://en.wikipedia.org/wiki/Yamaha_NS-10
  11. La Audio Technica M50X sono assolutamente delle ottime cuffie. Mi raccomando, usa un cavo TRS-TRS, che se non è bilanciato con un PC vicino ti trovi un rumore di fondo bestiale, specialmente se hai una scheda video o dei led.
  12. Sì Marco, dovrebbe essere proprio il pre, vedi anche questo 3D proprio sull'OX di UA https://uadforum.com/community/index.php?threads/ox-though-api-warm-capi-apollo-preamps-vs-spdif-and-though-ox-headphone.46429/ Avevo consigliato di usare una connessione Spdif proprio perchè non c'è alcun tipo di conversione (è digitale su digitale), quindi non c'è nulla che possa colorare il suono. La Motu M2 che ha Damiano, da quello che ho capito, ha però la possibilità di bypassare il pre se si usa un cavo TRS e si tiene il gain a zero, in pratica si trasforma in un ingresso di linea (tipo quelli usati dalle tastiere). Sulla Focusrite Scarlett come ho io, invece, il pre non è mai bypassabile, ma entrando con un TRS si diminuisce di molto il gain di ingresso, quindi il colore dato dai pre si sente meno, ma un po' rimane sempre.
  13. Un momento: come entri nella Motu M2? Con un XLR? Prova a entrare con un jack TRS mettendo il gain a zero, nelle istruzioni della scheda dicono di trattare così gli ingressi di linea (line-in). (vedi pagine 18 e 19) https://cdn-data.motu.com/manuals/usb-c-audio/M_Series_User_Guide.pdf
  14. Credo che nel tuo caso, avendo un OX, la soluzione più semplice (e economica) per risolvere sia prendere una scheda audio con un ingresso Spdif e entrare così.
  15. Quello per forza, perchè passi per i preamp della scheda audio. Non è un caso, per fare un esempio banale, che una Neve 88M costi 6 volte il prezzo di una Focusrite equivalente.
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